Venezuela e PDVSA (vol.151) Quota "Aran2" .... il sogno ricorrente!

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
All-in..... vuol dire 100% del ptf ?

premesso sono "abbastanza" ottimista sul esito positivo.

possono ank passare anni .

Proprio così...sono 10 milioni di nominale ormai dormienti da due anni. All'epoca decisi di non investire solo 50mila euro residui che dopo due anni sono diventati 12mila...se non si sbrigano mi toccherà andare a mangiare alla mensa della Caritas, anche se poi da povero diventerò ricco (speriamo nell'arco di 3 o massimo 5 anni)!
 
Idem Intesa SP, bolli richiesti

Sono 2 anni che dico che bisogna fare una sorta di class action contro il pagamento dei bolli . Ma nessuno pare interessato.
I vari governikki che si stanno succedendo in questo paese disastrato ( da fare quasi invidia ai venezuelani), stanno elargendo premi e promesse a dx e a manca, ma se nessuno fà loro notare questa assurdità di pagare per Titoli che non valgono niente di fatto...non cambierà mai niente.
Avevo proposto di rivolgersi a salvino, quando era in auge, e prometteva di dare ristoro ai beffati delle banche venete per metterlo al corrente della situazione...
Ad ogni modo,se la banca dove sono parcheggiate le mie vvv mi facesse pagare alcunchè , l' avrei già chiusa da un bel pezzo...siete sempre in tempo.
 
Il Venezuela pesa la privatizzazione del petrolio di fronte alla caduta libera economica
Gli studi dell'amministrazione Maduro concedono quote di maggioranza e controllo della sua industria petrolifera alle grandi società internazionali, una mossa che avrebbe abbandonato decenni di monopolio statale.
Di fronte al collasso economico e alle dolorose sanzioni, il governo socialista del presidente venezuelano Nicolás Maduro ha proposto di assegnare quote di maggioranza e il controllo della sua industria petrolifera alle grandi società internazionali, una mossa che avrebbe abbandonato decenni di monopolio statale.

I rappresentanti di Maduro hanno tenuto colloqui con la russa Rosneft PJSC, la Spagna Repsol e la Eni SpA italiana. L'idea è di consentire loro di acquisire proprietà petrolifere controllate dal governo e ristrutturare alcuni debiti della compagnia petrolifera statale Petroleos de Venezuela SA in cambio di beni, secondo le persone con conoscenza della questione.

La proposta, che potrebbe offrire un balsamo all'industria petrolifera in via di disintegrazione del paese, è nelle prime fasi e deve affrontare ostacoli importanti. Le leggi venezuelane dovrebbero essere modificate, c'è disaccordo su come finanziare le operazioni e le sanzioni di Washington vietano a qualsiasi società americana di fare affari con il regime di Maduro senza una rinuncia. Le sanzioni hanno anche scoraggiato le imprese non statunitensi dall'investire in Venezuela.

Una volta che una ammirata azienda dominata dallo stato produceva 3,5 milioni di barili al giorno, PDVSA sta pompando a un minimo record di 700.000, nonostante si trovi sulle riserve più conosciute al mondo. Le sue finanze sono a pezzi: le riserve in valuta forte della Banca centrale sono precipitate al minimo degli ultimi tre decenni, mentre le disponibilità di cassa del governo ammontano a meno di 1 miliardo di dollari.
Perché il Ministero del Tesoro americano cambi la sua politica richiederebbe quasi certamente l'approvazione del leader dell'opposizione Juan Guaidó, che è sostenuto da Washington su Maduro ed è il capo dell'Assemblea Nazionale, dove vengono approvate le leggi.

Mentre Guaidó e l'opposizione preferiscono aumentare la partecipazione e gli investimenti stranieri in Venezuela, non vogliono fare nulla che possa aiutare Maduro a sopravvivere. Stanno spingendo per lui a dimettersi e consentire nuove elezioni presidenziali.
 
All-in..... vuol dire 100% del ptf ?

premesso sono "abbastanza" ottimista sul esito positivo.

possono ank passare anni .

Proprio così...sono 10 milioni di nominale ormai dormienti da due anni. All'epoca decisi di non investire solo 50mila euro residui che dopo due anni sono diventati 12mila...se non si sbrigano mi toccherà andare a mangiare alla mensa della Caritas, anche se poi da povero diventerò ricco (speriamo nell'arco di 3 o massimo 5 anni)!


:eek: spero tu stia trolleggiando.

E premetto che io non sono un teorico delle dosi omeopatiche in investimenti speculativi ne amo discorsi moraleggianti sul denaro.
Quando il denaro va a mercato, in qualunque mercato, anche imprenditorialmente, questo denaro si prende dei rischi, spesso anche grossi, di essere decurtato, anche pesantemente decurtato, anche azzerato e talvolta lasciandoti pure debiti ulteriori in capo.
Il punto è che ogni mercato ha le sue regole e un business può essere seguito cercando di capire il trend e per chiudere un esercizio in perdita non devi necessariamente attendere di aver accumulato debiti per le prossime tre generazioni.

Ora le regole del particolare mercato di cui ci occupiamo, il mercato finanziario, sono piuttosto semplici: non controlli il corso degli eventi e nel migliore dei casi puoi sperare di accedere ad una informazione simmetrica (nel migliore dei casi) non certo asimmetrica a tuo vantaggio, se sei un pinco pallino qualsiasi, per quanto danaroso, ma non parte in causa, "political person" come si direbbe...insomma insider. Che comunque sarebbe reato tra l'altro. Quindi nel migliore dei casi accederai, oggi, ad una marea di informazioni, forse molto più simmetriche di un tempo, perchè si hanno più fonti e punti di vista e puoi fare una media di quel che "si dice" ma anche con molto più rumore di fondo. A te stará quindi la responsabilitá di gestire questa mole di informazioni e i fatti in continua evoluzione, cum grano salis.
Non controlli il corso degli eventi, ma puoi controllare esposizione al rischio ed entità delle perdite mark to market, finchè un mercato c'è .

Quindi a me dell'aspetto morale di come investi il tuo denaro non importa una fava.
Diverso è l'aspetto strategico, viceversa.
Un'altra regola di funzionamento del mercato finanziario è "cash is king".
La tua autonomia e disponibilità finanziaria, fosse da entità di capitali già accumulati liquidi, che di flussi di cassa su cui puoi contare (stipendi, emolumenti vari, redditi di impresa, ritorni di altri investimenti mobiliari e immobiliari) è quella che ti rende forte, potenzialmente, in un investimento speculativo e che può mettere te nelle condizioni di aspettare su qualcosa che nel lungo periodo può avere buone prospettive di guadagno, rispetto a chi questa autonomia non ce l'ha, ha bisogno di quei soldi pochi o tanti che ora valgano e deve vendere, come si suoi dire "preso per il collo". Non penserai che il vulture fund che ora offre 9 su illiquid si stia esponendo e voglia comprare con tutto il suo capitale operativo ? Poi nel decennio (poniamo) in cui resta incastrato con cosa altro opera ? Con cosa fa shopping comprando a due lire altri asset distressed prendendo per il collo altri malcapitati investitori in necessità di liquidità ? Come può aspettare e al momento opportuno pagare avvocati o pagare lo stipendio a quelli che ha già in organico se esaurisce le sue possibilità finanziarie su un solo investimento illiquido ?
Controllare l'esposizione al rischio in base alle proprie disponibilità è una delle poche cose su cui hai il controllo, finchè ce l'hai un controllo perchè c'è un mercato.

E ti ripeto che non sono un fautore di dosi omeopatiche.
Ma per un portafoglio di quella entità, immaginando che tu abbia raccolto sia pre default che soprattutto post default sempre ai prezzi più bassi relativi, è molto difficile credere che tu abbia un pmc inferiore a 25.
Il che significa che non puoi averci messo dentro meno di 2.5 M $ in quest'unico investimento.
2.5 M dentro contro 50k fuori liquidi mi sembra incredibilmente sproporzionato, rasentiamo la follia.
E questo ti priva della maggiore arma che potevi avere dalla tua, l'autonomia finanziaria per poter attendere che questi titoli , almeno 30...e perchè no forse anche 50, potranno valere quando si potranno ristrutturare.
Invece così tra poco quei 900k $ di valore che su illiquid pare qualcuno sia disposto a darti per ora per i tuoi titoli, potrebbero farti comodo. E tu ti dovevi mettere invece nelle condizioni di sapere che i soldi messi su questa roba potevano non servirti, strettamente, mai.

Ma quasi sicuramente trolleggi :D o almeno mi auguro.
 
Ultima modifica:
Nel mentre per chi vuole attendere l'evolversi positivo della questione sblocco e rinegoziazione bond, vendo pacchetto consistente in :
N° 39.000 (1997-2027 9,5%) Isin: US922646AS37
N° 6.000 (2011-2026 11,75%) Isin: USP17625AE71
Per la compravendita (fuori mercato) occorre prendere opportune informazioni presso gli intermediari che lo consentono.
Sono disponibile in privato alla mail: francescoriva73@hotmail.it
 
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Devi andare sul forum di investire oggi perché un’utente noto come sandrino ha fatto una proposta di acquisto, buona fortuna
 
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