Venezuela e PDVSA (Vol.166)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Probabilmente i colloqui con l'opposizione ci saranno il 26 novembre e in attesa dello sblocco delle contrattazioni cedolo serenamente.

Come darti torto :D


Gustavo Petro
@Petrogustavo
Este 25 y 26 de Noviembre se reinician los dialogos entre el gobierno de Maduro y la oposición venezolana.
Translate Tweet
8:08 PM · Nov 23, 2022
·Twitter for Android
 
Non scrivo quasi mai, però non sono d’accordo: se potessi riavere subito anche solo il mio nominale senza interessi e anche decurtato del 10% accetterei all’istante…da 5 anni non è cambiato nulla: tutto ciò che è “congelato” sul Venezuela (o perso per usare un termine più corretto) poteva essere investito ad esempio in un btp e guadagnare , anziché rimanere fermi come ora. Chi scrive che la situazione lascia poche speranze o che è perso tutto, AD OGGI, ha perfettamente ragione. Purtroppo ha ragione…..
Tutti vorremmo adesso il nostro nominale, ma se non tolgono le sanzioni e non si rinegozia tocca ancora attendere. Chi scrive che la situazione lascia poche speranze ancora non si è ripreso dalla perdita della metà del suo nominale subita 5 anni fa…e quindi non ha ragione, ma agisce in preda alla rabbia. Qualsiasi previsione lascia il tempo che trova, soprattutto in una situazione del tutto anomala come questa. Generalmente se si ha un pmc piuttosto basso coi titoli di stato non si perde, ad eccezione di rarissimi casi (Cuba) che hanno scarsa attinenza con le risorse del Venezuela.
 
Tutti vorremmo adesso il nostro nominale, ma se non tolgono le sanzioni e non si rinegozia tocca ancora attendere. Chi scrive che la situazione lascia poche speranze ancora non si è ripreso dalla perdita della metà del suo nominale subita 5 anni fa…e quindi non ha ragione, ma agisce in preda alla rabbia. Qualsiasi previsione lascia il tempo che trova, soprattutto in una situazione del tutto anomala come questa. Generalmente se si ha un pmc piuttosto basso coi titoli di stato non si perde, ad eccezione di rarissimi casi (Cuba) che hanno scarsa attinenza con le risorse del Venezuela.


Maduro è favorevole alle sanzioni. Perchè dovrebbero toglierle?
Le sanzioni servono a Maduro per giustificare il fallimento del chavismo.
Maduro attribuisce alle sanzioni la responsabilità del disastro venezuelano.
Se non ci fossero le sanzioni il popolo capirebbe che il chavismo ha fallito e si rivolterebbe contro Maduro e ciò provocherebbe la fine del chavismo.
Per questo motivo Maduro non ha interesse ad un allentamento delle sanzioni:cool:
 
https://www.elinformadorve.com/17/1...lega-a-us80-000-millones-dice-grisanti/?amp=1

Venezuela: il debito estero in obbligazioni raggiunge gli 80.000 milioni di dollari, afferma Grisanti


ANALIZZARE

Perché Venezuela e Pdvsa non possono ristrutturare i loro debiti? A causa della precaria situazione dei conti con l'estero. “Il Venezuela non ha modo ora, oltre a essere sanzionato, di uscire per ristrutturare il proprio debito perché non ha beni da offrire. Gli obbligazionisti accettano sempre in cambio di una riduzione del capitale o degli interessi. Per questo devi avere non solo la disponibilità a pagare, ma anche la capacità di pagare”.

(Infatti si ristruttura per ripagare il debito negli anni. ndr )

I titoli del debito pubblico del Venezuela (Pdvsa-República), a quanto pare, hanno iniziato a suscitare un certo interesse tra gli investitori. La ragione?. Un possibile armistizio o accordo tra Stati Uniti e Venezuela. La ripresa dei colloqui in Messico sembra imminente, e gli analisti al corrente intuiscono che il colosso del Nord potrebbe procedere con un allentamento delle sanzioni.

Governo e opposizione si sono infatti recentemente incontrati a Parigi, in anteprima, sotto l'occhio vigile del presidente Emmanuel Macron.



I conti li tengono bene, e con tutti gli interessi :o
 
Gli Stati Uniti sono pronti ad autorizzare Chevron a incrementare la produzione di petrolio del Venezuela

https://it.marketscreener.com/notiz...la-produzione-di-petrolio-del-Vene--42397861/
Chevron Corp potrebbe ottenere l'approvazione degli Stati Uniti per espandere notevolmente le operazioni in Venezuela già sabato, una volta che il governo venezuelano e la sua opposizione riprenderanno i colloqui politici, hanno detto mercoledì tre persone che hanno familiarità con la questione.
 
Gli Stati Uniti sono pronti ad autorizzare Chevron a incrementare la produzione di petrolio del Venezuela

https://it.marketscreener.com/notiz...la-produzione-di-petrolio-del-Vene--42397861/
Chevron Corp potrebbe ottenere l'approvazione degli Stati Uniti per espandere notevolmente le operazioni in Venezuela già sabato, una volta che il governo venezuelano e la sua opposizione riprenderanno i colloqui politici, hanno detto mercoledì tre persone che hanno familiarità con la questione.

La Chevron già è operativa in Venezuela come se le sanzioni non ci fossero già più e fa pure beneficenza :D
 
Questo FOL andrebbe immediatamente chiuso per la quantità oscena di disinformazione prodotta, è una benedizione che i titoli siano sospesi dal trading, altrimenti tantissimi stolti attratti dal denaro facile(da non confondersi con quello stampato dalle banche centrali) si venderebbero casa e organi ect per acquistare debiti impagabili. Da stime aggiornate, entro il 2024, anno che erroneamente si presume come quello del riscatto, della vittoria, del recupero...le passività e sofferenze del Venezuela post aiuti multilaterali e sentenze ICSID da onorare, sfonderebbe i 300 mld USD contro un GDP non superiore a 60. E ancora con questa balla delle riserve (stranded e perciò sempre più irrecuperabili...) Che garantiscono il debito, quindi l'Argentina non dovrebbe mai fare default perché la Patagonia ricchissima di acque e gas vale 800 mld USD e quindi un multiplo del debito di BS As? O la Grecia nel 2012 non avrebbe dovuto fare il PSI tagliando del 53 PC il debito privato e quindi 100 mld euro solo perché Partenone e Isole valgono un inestimabile tesoro? E godetevi e masturbatevi col tasto IGNORE, peccato che il mercato non INGNORE la drammatica situazione del Paese dove una impresa non riesce a avere 1000 dico mille dollari di prestito da una banca, dove servono 50 mld non per pagare i bondholders bensì rifare acquedotti, reti elettriche ect...

Fortunati se si esce con venti dico 20 di recovery a prezzi di mercato non come RV... poi ancora con questa mitica storia dei warrant🤦 vengono emessi in qty risibili e ognuno dei creditori ristrutturati ne riceve una minima parte tale che qualsiasi rivalutazione anche mostruosa in termini assoluti non cambia le sorti dell'investimento. Se volete rastrellare i warrant allora mettetevi dalla Matt alla sera su OTC a cercare di incrociare le offerte se mai ce ne sono con spread a doppia cifra percentuale. Tutte queste emissioni non vedo come possano tornare a Tradare, varranno come merce di scambio per le nuove, nel miglior dei casi, cedole 1/3% e scadenza 2100 ... Qui si sogna e si mente spudoratamente su RV pari a 100/150, quindi il debito varrebbe 120 mld USD a cui poi aggiungere altri duecento 200 dico a CINA RUSSIA MULTINAZIONALI CON SENTENZE ESECUTIVE MULTILATERALI PENSIONI ARRETRATE ECT ECT così il nuovo governo che nascerà si spera qui, taglierà la spesa pubblica, aumenterà le tasse e si indebiterà fino al collo, per pagare 150 ai bondholders, così che il popolo esasperato porterà al potere un nuovo Chavez, un nuovo Maduro e quindi nuovo default, con i titoli ristrutturati che varranno il nulla, e la colpa sarà sempre del prossimo presidente americano magari dai capelli viola🤦🤣 non della politica economica e finanziaria folle degli ultimi 25 anni. Vabbè scrivete a Babbo Natale, che manca poco su ... 150 a tutti tranne ai disturbatori...🙏
 
Ah ah ah ah ah
Il thread andrebbe immediatamente chiuso.

altrimenti tantissimi stolti attratti dal denaro facile(da non confondersi con quello stampato dalle banche centrali) si venderebbero casa e organi ect per acquistare debiti impagabili.


Sai quanti hanno acquistato spinti dalle tua analisi dove il Venezuela avrebbe pagato anche se fossero scesi gli alieni a invadere il pianeta terra.
Almeno avessi il pudore di stare zitto.
 
Ah ah ah ah ah
Il thread andrebbe immediatamente chiuso.

altrimenti tantissimi stolti attratti dal denaro facile(da non confondersi con quello stampato dalle banche centrali) si venderebbero casa e organi ect per acquistare debiti impagabili.


Sai quanti hanno acquistato spinti dalle tua analisi dove il Venezuela avrebbe pagato anche se fossero scesi gli alieni a invadere il pianeta terra.
Almeno avessi il pudore di stare zitto.

Non posso che concordare. Altra cosa da censurare è quella sfilza infinita di sigle di dubbia comprensibilità. :rolleyes:
 
Ah ah ah ah ah
Il thread andrebbe immediatamente chiuso.

altrimenti tantissimi stolti attratti dal denaro facile(da non confondersi con quello stampato dalle banche centrali) si venderebbero casa e organi ect per acquistare debiti impagabili.


Sai quanti hanno acquistato spinti dalle tua analisi dove il Venezuela avrebbe pagato anche se fossero scesi gli alieni a invadere il pianeta terra.
Almeno avessi il pudore di stare zitto.
:clap::clap::clap:
 
Economia del Venezuela

Naturalmente i dati sono un po’ risalenti, ma, per capire le potenzialità del Venezuela:
Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Econo...nezuela è tra i,e le esportazioni in generale.
Il Venezuela è tra i quattro principali fornitori di petrolio per gli Stati Uniti e circa 500 compagnie americane sono rappresentate nel Paese. Secondo la Banca centrale del Venezuela, tra il 1998 e il 2008 il governo ha ricevuto circa 325 miliardi $ attraverso la produzione di petrolio e le esportazioni in generale. Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia (ad agosto 2015), la produzione di 2,4 milioni di barili al giorno comprendeva 500.000 barili per gli Stati Uniti.
 
Questo FOL andrebbe immediatamente chiuso per la quantità oscena di disinformazione prodotta, è una benedizione che i titoli siano sospesi dal trading, altrimenti tantissimi stolti attratti dal denaro facile(da non confondersi con quello stampato dalle banche centrali) si venderebbero casa e organi ect per acquistare debiti impagabili. Da stime aggiornate, entro il 2024, anno che erroneamente si presume come quello del riscatto, della vittoria, del recupero...le passività e sofferenze del Venezuela post aiuti multilaterali e sentenze ICSID da onorare, sfonderebbe i 300 mld USD contro un GDP non superiore a 60. E ancora con questa balla delle riserve (stranded e perciò sempre più irrecuperabili...) Che garantiscono il debito, quindi l'Argentina non dovrebbe mai fare default perché la Patagonia ricchissima di acque e gas vale 800 mld USD e quindi un multiplo del debito di BS As? O la Grecia nel 2012 non avrebbe dovuto fare il PSI tagliando del 53 PC il debito privato e quindi 100 mld euro solo perché Partenone e Isole valgono un inestimabile tesoro? E godetevi e masturbatevi col tasto IGNORE, peccato che il mercato non INGNORE la drammatica situazione del Paese dove una impresa non riesce a avere 1000 dico mille dollari di prestito da una banca, dove servono 50 mld non per pagare i bondholders bensì rifare acquedotti, reti elettriche ect...

Fortunati se si esce con venti dico 20 di recovery a prezzi di mercato non come RV... poi ancora con questa mitica storia dei warrant🤦 vengono emessi in qty risibili e ognuno dei creditori ristrutturati ne riceve una minima parte tale che qualsiasi rivalutazione anche mostruosa in termini assoluti non cambia le sorti dell'investimento. Se volete rastrellare i warrant allora mettetevi dalla Matt alla sera su OTC a cercare di incrociare le offerte se mai ce ne sono con spread a doppia cifra percentuale. Tutte queste emissioni non vedo come possano tornare a Tradare, varranno come merce di scambio per le nuove, nel miglior dei casi, cedole 1/3% e scadenza 2100 ... Qui si sogna e si mente spudoratamente su RV pari a 100/150, quindi il debito varrebbe 120 mld USD a cui poi aggiungere altri duecento 200 dico a CINA RUSSIA MULTINAZIONALI CON SENTENZE ESECUTIVE MULTILATERALI PENSIONI ARRETRATE ECT ECT così il nuovo governo che nascerà si spera qui, taglierà la spesa pubblica, aumenterà le tasse e si indebiterà fino al collo, per pagare 150 ai bondholders, così che il popolo esasperato porterà al potere un nuovo Chavez, un nuovo Maduro e quindi nuovo default, con i titoli ristrutturati che varranno il nulla, e la colpa sarà sempre del prossimo presidente americano magari dai capelli viola🤦🤣 non della politica economica e finanziaria folle degli ultimi 25 anni. Vabbè scrivete a Babbo Natale, che manca poco su ... 150 a tutti tranne ai disturbatori...🙏

bollo verde

e mi taccio sulle dinamiche innalzate a difesa dello stesso
 
Maduro è favorevole alle sanzioni. Perchè dovrebbero toglierle?
Le sanzioni servono a Maduro per giustificare il fallimento del chavismo.
Maduro attribuisce alle sanzioni la responsabilitÃ* del disastro venezuelano.
Se non ci fossero le sanzioni il popolo capirebbe che il chavismo ha fallito e si rivolterebbe contro Maduro e ciò provocherebbe la fine del chavismo.
Per questo motivo Maduro non ha interesse ad un allentamento delle sanzioni:cool:

Concordo.
Il Venezuela sarebbe con ogni probabilità finito ugualmente in default nel giro di poco tempo; i chavisti ne hanno approfitto per interrompere i pagamenti, dopo aver prosciugato pure le casse della Banca Centrale in valuta ed oro, addossando la responsabilità dei loro misfatti solo agli Usa.
Forse senza sanzioni Maduro sarebbe caduto in pochi mesi. Chissà .
Quella del nemico esterno è una tattica vecchia quanto il mondo per compattare e distrarre il popolo. Ma funziona sempre ed i dittatori lo sanno bene.

Attualmente il forum ha un pregio: trattando titoli sospesi è di fatto innocuo perché nessuno può essere indotto a comprare o vendere sulla base di sciocchezze postate alle quali ha dato retta.
 
Ultima modifica:
https://lagranaldea.com/2022/11/23/...ica-venezolana-cumple-cinco-anos-y-ahora-que/

Il default del debito pubblico venezuelano è vecchio di cinque anni, e adesso?


“La ripresa economica del Venezuela richiederà, prima o poi, la rinegoziazione di tutto il debito. Di fronte a questo scenario, l'opzione migliore per i creditori è quella di organizzarsi collettivamente – o, se del caso, concentrare i titoli di debito – per aumentare la propria influenza e potere negoziale”.

il debito pubblico estero della Repubblica potrebbe essere stimato intorno ai 68.434 milioni di dollari , mentre il debito della PDVSA sarebbe di 72.321.000 milioni di dollari . Comprende debiti finanziari (per 107.388 milioni di dollari) e debiti non finanziari, derivanti da inadempimenti contrattuali ed espropri (calcolati in non meno di 33.000 milioni di dollari).

I beni esterni che sono andati perduti (e quelli che per ora sono stati salvati)

Il default del debito ha portato a controversie internazionali che sono cresciute nel tempo. Nei processi controllati dal regime di Maduro, diversi creditori hanno ottenuto embarghi e altre misure che hanno colpito i beni pubblici venezuelani. Pertanto, tra gli altri, spiccano i seguenti beni che sono stati persi o sono a rischio:

* PDVSA ha perso la partecipazione di controllo in Nynas, la raffineria in Svezia, in condizioni poco chiare.

* Ciò che resta delle azioni di Nynas appartiene alla filiale olandese di PDVSA, Propernyn. Ma i creditori hanno sequestrato quelle azioni, e potrebbero così prendere il controllo di ciò che rimane in Nynas.

* Altre attività di PDVSA nei Caraibi sono state ugualmente colpite, come il terminal di Bonaire , come era già accaduto con le attività di PDVSA a Curaçao .

* Anche le raffinerie a cui partecipa PDVSA nei Caraibi sono state colpite. Pertanto, a condizioni non trasparenti, PDVSA ha deciso di cedere la sua partecipazione nella raffineria nella Repubblica Dominicana . Da parte sua, il governo della Giamaica ha espropriato la partecipazione della PDVSA alla raffineria in quel paese (che è stata utilizzata dai creditori per pignorare il pagamento del giusto indennizzo).

* Sono stati sequestrati anche alcuni conti bancari del governo del Venezuela presso Novo Banco (Portogallo) .

Nel frattempo, CITGO - la principale attività estera - è riuscita a resistere nonostante il default disordinato sul debito. Questo è il risultato della difesa giudiziaria adottata dal febbraio 2019 e che è stata integrata dalle misure di protezione derivate dalle sanzioni, in vigore dal dicembre 2019. Ma queste difese non dureranno per sempre.

La tempesta perfetta del debito

Il default del debito pubblico estero è sfociato, come abbiamo visto, in decine di cause internazionali e in alcuni beni perduti . Ma anche così, la verità è che il numero di contenziosi è ancora relativamente basso, considerando che tutto il debito di oltre 140.000 milioni di dollari è in default. Tuttavia, riteniamo che nei prossimi mesi il Venezuela si stia avvicinando alla tempesta perfetta del debito pubblico estero, principalmente per tre motivi.

Il primo motivo è l'estinzione del Governo provvisorio -e della quarta legislatura dell'Assemblea nazionale- dal 5 gennaio 2023, secondo la riforma dello Statuto transitorio approvata nel 2022. Questo può trasferire la difesa giudiziaria e il controllo dei beni del governo ad interim al regime di Maduro. Inoltre, come l'OFAC ha già anticipato , questa modifica potrebbe incidere sulla politica sanzionatoria e di protezione patrimoniale .

La seconda fase è che nel 2023 comincerà la prescrizione dei debiti, secondo la legge di New York -applicabile di norma ai debiti finanziari- che la prescrizione è di sei anni. Un'alternativa per i creditori è stipulare accordi per estendere quel termine di prescrizione (detto "contratto di pedaggio"), che non sembra possibile far fronte alla crisi politica del governo venezuelano: Maduro si è offerto di stipulare questi contratti, ma ha non è stato legalmente capace, e il governo ad interim -che almeno fino al 5 gennaio 2023 ha capacità giuridica- abbandonando la strategia del fronte del debito, a causa di lotte politiche interne.

La terza ragione è che ci si aspetta che PDVSA possa aumentare le esportazioni di petrolio attraverso contratti firmati con compagnie petrolifere internazionali , alle quali il governo degli Stati Uniti potrebbe concedere licenze o lettere di dispensa. La rendita petrolifera sarà una calamita per i creditori che hanno pazientemente atteso la rinegoziazione.

Questo permette di capire, ad esempio, perché ci sono fondi privati ​​europei interessati ad acquistare il debito venezuelano, il cui prezzo sul mercato secondario è di pochi centesimi sul dollaro. La ripresa economica del Venezuela -ammesso che la ripresa possa avvenire- richiederà, prima o poi, la rinegoziazione di tutto il debito. Di fronte a questo scenario, l'opzione migliore per i creditori è quella di organizzarsi collettivamente - o, se del caso, concentrare i titoli di debito - per aumentare la propria influenza e potere contrattuale.

I creditori hanno atteso per cinque anni l'annunciata rinegoziazione del debito. Ma questa pazienza ha dei limiti , tanto più se si considera il complesso panorama globale del debito estero dei prossimi anni. La tempesta perfetta del debito pubblico venezuelano, a partire dal 2023, consiglia di inserire in agenda la questione del debito pubblico estero. Bene, sappiamo già come finisce la storia della lattaia.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro