Venezuela e PDVSA (Vol.173)

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

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US crude oil and natural gas output is set to notch fresh records in 2024 and 2025, the government has forecast, despite mounting fears that the shale revolution that fuelled the nation’s energy boom has run its course. Average US oil production will amount to 13.2mn barrels per day this year, rising to 13.4mn b/d next year, according to an energy outlook released on Tuesday by the Energy Information Administration. The figures top the 12.9mn b/d estimated in 2023 — itself a record, surpassing levels reached before the Covid-19 pandemic. (FT)

la produzione venezolana esportabile, per la cronaca, credo sia circa il 2% della produzione USA.
Potrebbe salire al 15-20%.. investendo una cinquantina di miliardi di dollari.
 
I prezzi sono fermi da 2 mesi indipendentemente dal fatto che li si guardi sul sito della propria banca, della borsa di Francoforte o di NY

I volumi latitano sulle borse europee.
I prezzi non sono "fermi" da due mesi, ma oscillano in una fascia di circa 5 punti, dopo essere raddoppiati o triplicati post sospensione sanzioni. Il motivo della limitata volatilita' e' banalmente l'assenza di grandi volumi (milioni, non miliardi) causa l'assoluta incertezza sul futuro.
Puo' essere che si arrivi ad una ristrutturazione del debito, con conseguente molto probabile aumento dei prezzi, o ad un fallimento del negoziato, seguito da ritorno di Trump e nuovo calo dei prezzi.

Attendere e' la scelta standard di chi e' rimasto incastrato da sei anni con esposizione significativa, eccezion fatta per chi ha assoluto bisogno di liquidita', o propende per radicato pessimismo.

Cio' detto... chi e' molto ottimista, ritiene "probabile" un recovery quasi integrale in tempi relativamente rapidi..etc etc... ed ha le qualita' e i mezzi per agire come investitore qualificato.. puo' comprare (ora tra 13 e 22, dipendendo dal titolo) e quintuplicare o decuplicare la posta in caso di esito corrispondente alle ottimistiche aspettative. Comprando tra 1 e 5 milioni non si "muovono" i prezzi.
Chi resta dubbioso (come me ad esempio) su un recovery molto elevato, fa bene a non allargarsi troppo.

Tutto questo mi pare ovvio, e difficilmente contestabile.
Quello che non sta in piedi razionalmente e' la tesi:
1) quasi certamente si va a 100 entro pochi anni
2) pero' a 15 o 20 non compro, pur avendo liquidita' disponibile e accesso al mercato.. perche' tanto guadagnero' abbastanza se si va a 100.

L'unica aggiunta che rende il ragionamento razionale e':
3) in effetti, un recovery elevato e' ben lungi dall'essere certo o molto probabile.
 
Ps: la tesi che i volumi sono limitati e' confermata dalla limitatezza dei movimenti di prezzo.
Pero', visto che non credo che vi siano qui partecipanti che gestiscono hedge funds miliardari,
il fatto che vi sia mercato per chi vuol vendere o comprare qualche milione nominale.. e' tutto cio' che e' qui utile sapere.
Qualche mese fa le cose stavano assai diversamente.
 
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Gli USA hanno finito di proteggere Maduro dal non pagare il debito Estero..

Finalmente.....

Adesso sono costretti ad accelerare con la ristrutturazione dopo il 31 gennaio...
Che cosa ti porta a pensare tutto ciò? Maduro è di fatto in carica fino a gennaio 2025, ammesso e non concesso che si tengano elezioni presidenziali in questo 2024. E Maduro non è riconosciuto dagli Usa come il Presidente legittimo del Venezuela, perché le elezioni del 2918 non sono state riconosciute come valide. Quindi non può ristrutturare il debito estero Us Law. Si torna sempre al punto di partenza. Solo un grande accordo politico governo-opposizione pre elezioni o elezioni "certificate " possono sbloccare questo impasse finanziario. Noi dobbiamo augurarci che gli interessi politici ed economici di tutti gli attori in gioco trovino un punto di unione che possa finalmente risolvere la situazione. Nessuno qua dentro, io per primo, sa che cosa sta effettivamente accadendo a quei livelli apicali. Probabilmente Carib, per i suoi trascorsi, il suo presente, la sua residenza e le sue conoscenze, sa qualcosa più di noi, ma vedo che è molto prudente sullo sviluppo di questa vicenda. Troppe volte, da una parte e dall'altra, si è fatto saltare il banco.
Le cose sono migliorate ma noi dobbiamo augurarci che alla fine vadano bene. Sembra cambiata la postura degli Usa vs il Venezuela. Allora forse anche un Trump II non sarebbe più uno spauracchio come in passato.
Il condizionale è d'obbligo.
 
Oggi vvzelas 27 quota 21,535
Piccole variazioni +10%, ,,, in merito alla ristrutturazione il Venezuela potrebbe ricominciare a pagare le cedole se volesse , gli conviene rubarti i soldi, ma come successo x un bonos in default al tempo di Chavez basterebbe ricominciare a pagare ovviamente rimborsando i bond scaduti .
 
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Se quell' uomo e' stressato , e' felice come una pasqua ...mi faccio eremita a vita 😵‍💫
ora ha il problema del debito estero...... e non dell'imperio che lo proteg.... (dal pagare il debito estero) ehm... lo minaccia..... il giardino degli stati uniti ...... :D

il suo amichetto (e guardati) il russo lo aveva messo in guardia solo dal debito estero..... vedi tu .... :clap:
 
Trattativa,e per davvero per citgo come disse qualcuno bannato
 
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