Banca d'Italia, qualche altra Authority, ADE o INPS?
no
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Banca d'Italia, qualche altra Authority, ADE o INPS?
ma scusa di che stipendio parliamo ?tanto per capire meglio...grazie
Possiamo prendere per buone le tue affermazioni anche per chi lavora nel campo dell'istruzione?
Anche quelli sono dipendenti pubblici o sbaglio?
Tu non eri il dipendente inps che dicevi che allo scoccare del tempo ti cascava la penna immediatamete? E che c'era una stuola di vecchi dipendenti che se la prendono stra-stra comoda
2300 x 13 mensilità
quello lo sostenesti tu. Comunque hai ragione alle 15 stacco dall'ufficio, 35 giorni di ferie l'anno e sabato e domeniche ovviamente libere
Vedi confermi altro che 50/55 ore medie settimanali... forse sono a zelig
Vedi confermi altro che 50/55 ore medie settimanali... forse sono a zelig
di solito ai concorsi si presenta gente che viene da altri lavori precari nel nostro settore (pubblico) oppure gente che ha appena finito gli studi, saltuariamente disoccupati con esperienze pregresse nel settore privato, raramente gente con contratti TI nel privato (appunto due negli ultimi 12 anni, se andiamo piu' indietro anche io sono un caso del genere)
non rispondo sul resto perche' evidentemente è inutile
loro non hanno assolutamente la percezione di precarietà che ha, purtroppo, il privato, la mole di lavoro è uguale, ma mediamente lo stipendio è superiore (straordinari, indennità, ecc.), hanno tutele elevatissime. .
comparato con l'estero forse si, in Italia sicuramente no- stipendio molto inferiore a chi fa lavoro simile nel privato
ma per piacere- orari assurdi
ma per piacere- ferie che vengono semplicemente cancellate
vediamo, un impiegato comunale (giusto per fare l'esempio classico della PA) quale obbiettivo ha? il rilascio di x certificati al mese? e poi questi obbiettivi ti comportano dei premi produzione? e chi lavora nel privato e premi produzione non li ha?- obbiettivi da raggiungere assai piu' ambiziosi delle risorse a disposizione
se non sei capace di staccare dal lavoro è colpa tua, non dal fatto che il lavoro sia pubblico o privato, figuriamoci se nel privato le cose che hai descritto non succedono- telefonate, mail a tutte le ore con richieste pressanti, anche nel fine settimana e feste comandate (diritto alla disconnessione inesistente)
vai nel privato allora, li troverai tutto rose e fiori, non mi capacito perché non hai ancora accettato una delle tante offerte di lavoro che ti arrivano- fino a prima del covid, trasferte massacranti senza nessuna remunerazione oltre allo stipendio (anzi: rimborso a pie' di lista che non copre tutte le spese, quindi qualcosa resta sempre fuori)
vai nel privato allora, li troverai tutto rose e fiori
anche comparato con l'Italia, ho contatti stretti con le aziende e so che stipendi hanno quelli che fanno lavori comparabili al miocomparato con l'estero forse si, in Italia sicuramente no
vediamo, un impiegato comunale (giusto per fare l'esempio classico della PA) quale obbiettivo ha? il rilascio di x certificati al mese? e poi questi obbiettivi ti comportano dei premi produzione? e chi lavora nel privato e premi produzione non li ha?
se non sei capace di staccare dal lavoro è colpa tua, non dal fatto che il lavoro sia pubblico o privato, figuriamoci se nel privato le cose che hai descritto non succedono
vai nel privato allora, li troverai tutto rose e fiori, non mi capacito perché non hai ancora accettato una delle tante offerte di lavoro che ti arrivano
Non troverà tutto rose e fiori, nel privato va avanti e sopravvive solo chi è veramente capace e competente, gli altri vengono "rottamati" nel brevissimo periodo nonostante le "presunte" tutele esistenti un tempo.
Lavorare nel privato è una sfida, nel pubblico ci trovi di tutto, persone capaci e competenti ma anche molti completamente incapaci e la cui presenza si rivela addirittura dannosa per la società.
E le due categorie nel pubblico convivono tranquillamente per tutta la loro vita lavorativa.
comparato con l'estero forse si, in Italia sicuramente no
ma per piacere
ma per piacere
vediamo, un impiegato comunale (giusto per fare l'esempio classico della PA) quale obbiettivo ha? il rilascio di x certificati al mese? e poi questi obbiettivi ti comportano dei premi produzione? e chi lavora nel privato e premi produzione non li ha?
se non sei capace di staccare dal lavoro è colpa tua, non dal fatto che il lavoro sia pubblico o privato, figuriamoci se nel privato le cose che hai descritto non succedono
vai nel privato allora, li troverai tutto rose e fiori, non mi capacito perché non hai ancora accettato una delle tante offerte di lavoro che ti arrivano
se lavoro nel privato e faccio piu' di quello per cui sono pagata, l'unico risultato è che arricchisco qualcuno, e non è giusto. Se lavoro nel pubblico, lavoro per il bene comune, quindi è piu' difficile dire "basta"
I compiti non sono impossibili, sono solo tantissimi
purtroppo temo che proseguire questo discorso sia inutile. La mia personale esperienza è al contrario di questi pregiudizi:
- stipendio molto inferiore a chi fa lavoro simile nel privato
- orari assurdi
- ferie che vengono semplicemente cancellate
- obbiettivi da raggiungere assai piu' ambiziosi delle risorse a disposizione
- telefonate, mail a tutte le ore con richieste pressanti, anche nel fine settimana e feste comandate (diritto alla disconnessione inesistente)
- fino a prima del covid, trasferte massacranti senza nessuna remunerazione oltre allo stipendio (anzi: rimborso a pie' di lista che non copre tutte le spese, quindi qualcosa resta sempre fuori)
poi sicuramente ci sono dei vantaggi: per esempio la possibilità di gestire autonomamente gli orari di lavoro, che pero' non significa che posso lavorare quando voglio purche' faccia 36 ore settimanali e raggiunga gli obbiettivi, perche' ci sono ovviamente dei vincoli (di compresenza con altri, meeting, necessita' di fare determinati lavori in orari ben precisi per mille motivi, etc. etc...), ma è certamente un gran vantaggio
personalmente la precarietà la percepisco comunque, per esempio legata alla possibilità futura di non essere messa in condizioni di fare il mio lavoro, o di non essere piu' in grado di farlo, o al futuro del paese e anche alla possibilità di licenziamento in condizioni di grave crisi
percepisco meno la paura di rimanere a lungo senza lavoro (ferma restando la paura di essere un giorno nell'impossibilità di lavorare proprio), ma perche' ricevo con regolarita' offerte di lavoro unsolicited sia da privati locali che dall'estero, il che mi fa un po' pensare che forse le competenze che ho sviluppato e continuo a sviluppare con perseveranza, studio e a volte assumendomi il rischio di prendermi la responsabilità di fare cose nuove, dal mio primo lavoro fino ad oggi, abbiano un certo mercato