Vivere di rendita 10 posso?

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Io invece mi ritrovo d'accordo con Alfa, troppo benessere.
Gente che è andata in pensione a 45 anni e si è presa un sacco di soldi, via una bella sfondata senza andare tanto per il sottile. Ci sono problemi gravi che necessitano (non solo, ma anche) di soldi e un sacco di gente che piglia soldi non meritati stando più che bene. Non è di certo l'unica cosa da fare, ma si sicuri è quella più sensata o immediata.
Bigmad è un privilegiato, ma non nel senso di "casta da abbattere", ma uno che ha tutti gli strumenti per fare una vita dignitosa. E la definizione di dignitosa è strettamente legata alla carta dei diritti fondamentali dell'uomo e ad altre cose di un certo peso, tutto il resto sono vizi occidentali a bassa priorità

E allora cosa ci vuole ... fai anche te la carriera di 43 anni che ha fatto bigmad , così potrai diventare anche te un privilegiato :-)
 
Ciao Alfa, come sai spesso ti do ragione... solamente che tu - secondo me - hai l'atteggiamento di chi butta il bambino con l'acqua sporca. Il sistema pensionistico va male perchè in passato ci sono state storture? Tagliamo tutto e si salvi chi può! Non funziona neanche così però... i "diritti acquisiti" non significano il male per forza, non è che se in Slovacchia le persone prendono 300 euro al mese per lavorare allora dobbiamo adeguarci anche noi ... cioè lo stiamo già facendo, infatti gli stipendi dei lavori non specializzati viaggiano su cifre poco più alte... ma non è detto che questo sia giusto! Sono le storture che vanno eliminate, non le cose buone. L'altra sera, mostravano un operaio italiano emigrato che lavora alla Porsche... guadagna più che un laureato in Italia. Ecco... visto che siamo ancora la seconda forza industriale Europea, a questo dovremmo ispirarci, non a fare la guerra dei poiveri.
Se questo non è avvenuto è perchè in Italia i danni più grandi l'ha fatti la politica, ma li ha fatti perchè qualcuno li ha votati; perciò è anche colpa tua (cioè.. votavi Lega Nord con Bossi che mandava il Trota a prendere le lauree in Albania e comprava i diamanti con i soldi pubblici!!), come mia e di chiunque ha permesso che queste modalità distorte assurgessero a sistema. Ci vorrà parecchio tempo per rimettere a posto le cose, ma si potrà fare solo con un nuovo patto sociale, come quando dopo la seconda guerra ci si rimboccò le maniche e si ricominciò da capo (ora, non tirare fuori il fatto che la ricostruzione è avvenuta con i soldi dati da Marshall, perchè oggi quegli stessi soldi sparirebbero lasciando tutto incompiuto). Tu chiedi spesso l'inervento della Troika.. guarda che non siamo la Grecia, la Germania da parecchio tempo ha messo nel mirino l'enorme quantità di risparmio degli italiani, perciò se e quando arriverà la prima cosa che farà sarà mettere le mani anche nelle tue tasche oltre a svendere l'argenteria di famiglia.

ciao harvest

Ecco... visto che siamo ancora la seconda forza industriale Europea, a questo dovremmo ispirarci, non a fare la guerra dei poiveri....Ci vorrà parecchio tempo per rimettere a posto le cose, ma si potrà fare solo con un nuovo patto sociale,

Ti do perfettamente ragione ma io non vedo all'orizzonte nessuna volontà da parte degli italiani di fare ciò che tu giustamente auspichi.
Anzi, credo buona parte degli italiani non si è nemmeno resa conto della necessità di un nuovo patto sociale, cioè della presa di coscienza che per come si è andati avanti fino ad oggi non è più possibile farlo. Poi bisogna intenderci su come e su cosa deve essere basato questo nuovo patto sociale. Per me significa rivedere drasticamente la nostra spesa pubblica, cioè vuol dire che la società italiana dovrà purtroppo sottoporsi a sacrifici pesanti, adattando al ribasso il benessere e tenore di vita per devolvere le risorse a nuovi target, come ad esempio l'abbattimento del debito, la riduzione permanente del costo del lavoro, scuola migliore, sviluppo e ricerca. Dopotutto non vedo altra soluzione, non si può più andare avanti a debito e gli errori del passato impongono un prezzo da pagare.


Tu chiedi spesso l'inervento della Troika.. guarda che non siamo la Grecia, la Germania da parecchio tempo ha messo nel mirino l'enorme quantità di risparmio degli italiani, perciò se e quando arriverà la prima cosa che farà sarà mettere le mani anche nelle tue tasche oltre a svendere l'argenteria di famiglia

Ne sono assolutamente consapevole e per questo motivo valuto in maniera concreta la possibilità di trasferirmi altrove insieme ai miei risparmi.
Se (come io osservo) gli italiani non vogliono prendere coscienza dei loro problemi o comunque, una volta presa coscienza, in maniera indolente non fanno nulla per risolverli allora come ultima spiaggia un commissariamento della Troika diventerà inevitabile.
 
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E allora cosa ci vuole ... fai anche te la carriera di 43 anni che ha fatto bigmad , così potrai diventare anche te un privilegiato :-)

Non ci penso minimamente, e comunque nessuno toglie nulla alla sua carriera professionale eh (anche perché non lo conosco così bene)
 
però deve cambiare il domicilio forse

Sì e no.
Mi spiego meglio perché nelle parole del tanto vituperato bidmad qualcosa di condivisibile lo vedo eccome. Lavoro in un centro ricerche nella bella Mantova, siamo una valanga di assunti da ogni parte d'Italia, bell'ambiente di lavoro con molti giovani e parecchie competenze sfruttate più o meno bene.
Una grande parte è "weekendista" per cui ha sì la casa d'appoggio, ma conserva la vita precedente a casa. O perlomeno quello che riesce. I meridionali si insediano più facilmente perché non trovano alternative a casa loro e, per quanto lo stacco sia imponente, apprezzano l'efficienza del Nord sulle faccende quotidiane della loro vita.
Quando BigMad parla del lavoro vicino casa parla di mantenere una serie di cose e persone che rendono la propria vita piacevole.

E' chiaro che di fronte a palesi limiti (gli stipendi da 600 euro in nero citati prima) l'emigrazione diventa una via quasi obbligata per sopravvivere. Il lavoro è fondamentale e se non c'è occorre andarselo a cercare o morire di fame.
 
Penso che se un ragazzo che riesiede al sud ha prospettive di lavoro serie non ha problemi a trasferirsi... certo che se gli offrono un contratto a 6 mesi a 800 euro mensili senza possibilità di rinnovo o comunque di miglioramento si fa due conti. D'altra parte è proprio chi risiede al nord a dire che la vita è più cara e con uno stipendio da 1500 euro ci si sopravvive! E con 800 allora???
 
Purtroppo in questi anni il paese si è maggiormente spaccato in 2.
Vedo però con tristezza i molti giovani meridionali costretti a migrare che vengono assunti nella mia azienda. Oramai siamo 50% del luogo e 50% meridionali. L'azienda non riesce a trovare persone con le competenze necessarie in loco (almeno cosi dice.. la realtà è che deve sborsare) cosi richiama tramite varie agenzie batterie di giovani.
5 o 6 ogni 6 mesi. (siamo 50 persone in azienda).
Quando ero entrato in azienda c'erano 2 o 3 meridionali. (lavoro qui dal 2011 l'anno della crisi).
E' un problema enorme. Non si valutano gli impatti che questa cosa ha in tutto il tessuto del paese Italia. Un travaso controvoglia di tantissime persone, pronte a rientrare nel paese non appena si trova l'occasione. Avete mai fatto caso alle code che si trovano al CAF di insegnanti/ausiliari che chiedono in tutti i modi di tornare a casa loro?
La buona scuola (per quanto possa esser stata una riforma discutibile) è stata messa in croce proprio per la "deportazione" dei professori.
E' forse uno dei problemi più grandi di questo paese che non si è mai affrontato con serietà. Io mi vergogno a pensare che un paese come la Germania sia riuscito ad unirsi pur dovendo affrontare un passato di 2 stati con 2 modelli economici diversi mentre l'Italia dopo 60 anni è presa peggio di allora..
 
Ragazzi le chiacchiere stanno a zero...

Tutte le pensioni ricalcolate col contributivo e limite delle pensioni. Fine della storia.

I ragazzi di oggi non possono vedersi tolto il futuro per colpa di vecchi rincOglioniti che campano di pensione da 45 anni... Direi che hanno abusato del sistema abbastanza
 
Ragazzi le chiacchiere stanno a zero...

Tutte le pensioni ricalcolate col contributivo e limite delle pensioni. Fine della storia.

I ragazzi di oggi non possono vedersi tolto il futuro per colpa di vecchi rincOglioniti che campano di pensione da 45 anni... Direi che hanno abusato del sistema abbastanza

Sono d'accordo!
(Pur se meno giovane, sono già 100% contributivo; ndr :D )

Ma nessun partito politico ha una tale misura in programma.
E se l'avesse... non vorrebbe votata che da una sparuta minoranza...

Avrebbe dovuto farlo la Fornero, visto che tanto è passata lo stesso alla storia come una "*******";
almeno avrebbe risolto problemi anzichè crearne ulteriori.

Ma pure le sue erano ampiamente lacrime di coccodrillo...

Ergo: abbiamo :'( quello che ci meritiamo... :wall:

Davide - Ghibli
 
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Ragazzi le chiacchiere stanno a zero...

Tutte le pensioni ricalcolate col contributivo e limite delle pensioni. Fine della storia.

I ragazzi di oggi non possono vedersi tolto il futuro per colpa di vecchi rincOglioniti che campano di pensione da 45 anni... Direi che hanno abusato del sistema abbastanza

Io sono d'accordo. Non capisco cosa intendi con "Limite delle pensioni", visto che se sono contributive saranno proporzionali ai versamenti e in quel caso, se uno versa tanto, come fai a limitargli l'assegno?
L'impotante è che però mi fate andare in pensione a 60 anni, non a 69... datemi pure 1000 euro, anzichè 1800, ma liberatemi dalla schiavitù del lavoro 9 anni prima!!!
 
Ragazzi le chiacchiere stanno a zero...

Tutte le pensioni ricalcolate col contributivo e limite delle pensioni. Fine della storia.

I ragazzi di oggi non possono vedersi tolto il futuro per colpa di vecchi rincOglioniti che campano di pensione da 45 anni... Direi che hanno abusato del sistema abbastanza

Razionalmente è la migliore soluzione possibile.
Accompagnata magari ad un serio programma di riduzione del debito pubblico.
 
Se tu pensi che un paese di 60 milioni di abitanti con una economia complessa, per quanto ricco di arte e paesaggi, possa campare di turismo o trovare in questo una forma di sostentamento decisivo per i suoi conti pubblici....stai prendendo uno dei tuoi ennesimi abbagli. Anche perchè nel settore del turismo (servizi) spesso si ritrovano in buona parte figure professionali di basso profilo, temporanei a chiamata stagionale e con paga molto bassa. Per rendere l'idea, non so quanti camerieri o fattorini d'albergo messi assieme con i loro contributi sarebbero necessari a pagare la tua pensione, parte della quale ho il sospetto verrà calcolata con il vecchio sistema privilegiato del retributivo.

Perchè come ti ha spiegato un altro utente prima , non è che l'INPS i soldi da te versati in contributi negli anni li ha messi dentro un salvadanaio a porcellino con scritto sopra "Pensione di Bigmad", ma li ha già spesi tutti per pagare la pensione a qualcun'altro...magari un ex-impiegato delle poste arrivato dall'INPDAP andato in pensione a 40 anni....si chiama sistema pensionistico a ripartizione ma qualcuno già lo chiama Schema Ponzi.

Guarda che non è che io abito sulla luna. So bene che sono diversi anni che qualunque politico non perde occasione per "ricordare" che in un sistema a ripartizione il flusso di cassa di "oggi" non viene accumulato e investito per chi lo versa, ma viene utilizzato per pagare la pensione a chi ci si trova in quel momento.
E però, non è così semplice... fino al 1945 il sistema pensionistico italiano era a "capitalizzazione" ovvero i tuoi soldi andavano proprio nel salvadanaio a porcellino con il tuo nome e venivano investiti per darti poi una rendita. Da allora in poi il sistema è cambiato ed è diventato a ripartizione, passando per un sistema misto... ma SENZA che nessuno lo "ammettesse", lo "formalizzasse", lo dicesse apertamente! Formalmente il sistema è come era prima: io verso i miei contributi e sulla base di quello che verso si farà il conto della mia pensione.
Prova a dire che da domani i "miei" contributi non ci sono più perchè ci ho pagato le pensioni di qualcun altro e qui veramente scoppia al rivoluzione!
 
Guarda che non è che io abito sulla luna. So bene che sono diversi anni che qualunque politico non perde occasione per "ricordare" che in un sistema a ripartizione il flusso di cassa di "oggi" non viene accumulato e investito per chi lo versa, ma viene utilizzato per pagare la pensione a chi ci si trova in quel momento.
E però, non è così semplice... fino al 1945 il sistema pensionistico italiano era a "capitalizzazione" ovvero i tuoi soldi andavano proprio nel salvadanaio a porcellino con il tuo nome e venivano investiti per darti poi una rendita. Da allora in poi il sistema è cambiato ed è diventato a ripartizione, passando per un sistema misto... ma SENZA che nessuno lo "ammettesse", lo "formalizzasse", lo dicesse apertamente! Formalmente il sistema è come era prima: io verso i miei contributi e sulla base di quello che verso si farà il conto della mia pensione.
Prova a dire che da domani i "miei" contributi non ci sono più perchè ci ho pagato le pensioni di qualcun altro e qui veramente scoppia al rivoluzione!

Ma loro mica ti dicono da un giorno all'altro, semplicemente posticipano i termini / riducono le quantità.
Aggiungici un pizzico di divisione interna (che esiste) ed eccoti servito. La rivoluzione non è realistica, non sono così scemi da permetterti di farla. Se tu personalmente vorrai andare a protestare in maniera violenta ti beccheresti qualche randellata in faccia e la si chiude lì.
 
Formalmente il sistema è come era prima: io verso i miei contributi e sulla base di quello che verso si farà il conto della mia pensione.
Prova a dire che da domani i "miei" contributi non ci sono più perchè ci ho pagato le pensioni di qualcun altro e qui veramente scoppia al rivoluzione!

Sì, ma dipende quel conto che risultato dà, perchè i parametri per fare quel conto li decidono loro!!

Qui nessuno dice che non ti daranno la pensione, quello che non ti rassegni ad accettare è che se a parità di montante di contributi versati (o anche di più) e a parità di età di pensionamento (o anche di più), il tuo assegno pensionistico sarà inferiore a chi è andato in pensione 10 o 20 anni fa, già di fatto gran parte dei tuoi contributi non ci sono più perchè ci hanno pagato le pensioni di qualcun altro, in realtà più che pagargli la pensione stai partecipando a rimpinguare i contributi mancanti dell'altro...alla fine ogni lavoratore di oggi, coi contributi che versa, sta in parte accantonando per la sua pensione e in parte rimpinguando i contributi dei genitori e nonni, i quali poi gli danno la paghetta per arrivare a fine mese, perchè il suo stipendio è misero...è un circolo perverso!!! :wall:
 
Ragazzi le chiacchiere stanno a zero...

Tutte le pensioni ricalcolate col contributivo e limite delle pensioni. Fine della storia.

I ragazzi di oggi non possono vedersi tolto il futuro per colpa di vecchi rincOglioniti che campano di pensione da 45 anni... Direi che hanno abusato del sistema abbastanza

Tutto sommato però... la pensione è un istituto che serve proprio a tutelare quel periodo della vita in cui sei vecchio e rincojonito (o per dirla in maniera "calcistica" Rincon Ionita :D ).
In casa mia, l'ho raccontato più volte sono presenti 2 "mostri" Inps: mia madre, andata in pensione a 38 anni con la bellezza di 28 anni di lavoro (7 anni regalati dallo stato perchè è orfana di guerra) e mio padre che, essendo stato truffato dal suo ultimo datore di lavoro che non ha versato gli ultimi 4 anni di contributi, non solo ha dovuto aspettare 10 anni per prendere la pensione (campando nel frattempo di lavoretti qua e là), non solo ha perso centinaia di migliaia di euro per i 10 anni non pagati (avrebbe dovuto prendere quasi 2000 euro di pensione, che sono 26000 euro all'anno che per 10 anni sono 260mila euro), ma essendo la sua pensione calcolata su un numero minore di anni di versamenti (32,5 per l'esattezza) ha un importo di circa 1000 euro al mese in meno di quello a cui avrebbe avuto diritto e dunque ogni anno che "campa" continua a perdere 13000 euro di pensione!
Nonostante questo, e nonostante io pensi che la mia famiglia sia "almeno in pari" con l'inps, mi sembrerebbe giusto che persino mia madre fosse penalizzata in qualche maniera perchè non ritengo sia stato giusto concederle la pensione a 38 anni... o meglio... sarebbe stato giusto se questo trattamento fosse stato applicato a tutti sia in quel momento che negli anni successivi. Siccome quando quelle regole di pensionamento vengono superate in maniera più restrittiva da altre successive, allora diventano "Privilegi"... o tutti sono privilegiati o nessuno... e dunque, anche retroattivamente i "privilegi" devono essere tolti.
Questa è una posizione che ho da sempre, non da adesso e chi ha pazienza può verificare che le stesse cose le scrivevo qui anche 10 anni fa...
 
Prova a dire che da domani i "miei" contributi non ci sono più perchè ci ho pagato le pensioni di qualcun altro e qui veramente scoppia al rivoluzione!

Infatti il problema è proprio questo.
Debito pubblico in aumento, PIL in calo, incapacità della politica di fare le riforme necessarie (anche se dolorose) per non perdere il consenso . Ci si avvia quindi verso una situazione di default o qualcosa di molto simile, con aumento della povertà per la classe media, aumento della micro/macro criminalità, degrado sociale ed economico.
 
Infatti il problema è proprio questo.
Debito pubblico in aumento, PIL in calo, incapacità della politica di fare le riforme necessarie (anche se dolorose) per non perdere il consenso . Ci si avvia quindi verso una situazione di default o qualcosa di molto simile, con aumento della povertà per la classe media, aumento della micro/macro criminalità, degrado sociale ed economico.

Però...
dici di essere ormai orientato ad andar via da questo paese ormai inevitabilmente avviato verso il degrado.
Immagino tu voglia trovare un altro paese dove la situazione sia meglio, in termini di crescita economica, di servizi, di qualità della vita, di sicurezza...
Ma per andare in un posto del genere, intanto bisognerebbe trovarlo, poi immagino che bisognerebbe avere molti più soldi di quelli che servono qui per viverci, perchè in quel paese tutto costerà di più... o no?
Quali esempi potresti farmi di paesi che diano quelle garanzie che tu cerchi?
Più che altro perchè quando si parla di vivere di rendita all'estero, non si sceglie mai l'efficientissima (e freddissima e costosissima) Svizzera, ma paesi in cui le condizioni sociali, politiche ed economiche non stanno certo meglio che da noi: Thailandia, Grecia, Spagna, Malta, Caraibi...
 
parametro 2,8 da modificare?

Leggo sul Sole a pag 3......chi ha iniziato a lavorare dal gennaio 1996 si prevede l'abbassamento del parametro di 2,8 volte l'assegno sociale per godere del ritiro flessibile ( si punta su 1,5 o 1,6 volte).
E' il motivo per cancellare l'incubo dei tanti giovani che, consultando i simulatori INPS con bassi contributi, si sono visti indicare fino a 72 ani come orizzonte per una pensione di vecchiaia.........
 
sei contento che l'Inps è obbligata a pagare (con i nostri soldi) anche i neonati provenienti da tutto mondo ?
 
Tutto sommato però... la pensione è un istituto che serve proprio a tutelare quel periodo della vita in cui sei vecchio e rincojonito (o per dirla in maniera "calcistica" Rincon Ionita :D ).
In casa mia, l'ho raccontato più volte sono presenti 2 "mostri" Inps: mia madre, andata in pensione a 38 anni con la bellezza di 28 anni di lavoro (7 anni regalati dallo stato perchè è orfana di guerra) e mio padre che, essendo stato truffato dal suo ultimo datore di lavoro che non ha versato gli ultimi 4 anni di contributi, non solo ha dovuto aspettare 10 anni per prendere la pensione (campando nel frattempo di lavoretti qua e là), non solo ha perso centinaia di migliaia di euro per i 10 anni non pagati (avrebbe dovuto prendere quasi 2000 euro di pensione, che sono 26000 euro all'anno che per 10 anni sono 260mila euro), ma essendo la sua pensione calcolata su un numero minore di anni di versamenti (32,5 per l'esattezza) ha un importo di circa 1000 euro al mese in meno di quello a cui avrebbe avuto diritto e dunque ogni anno che "campa" continua a perdere 13000 euro di pensione!
Nonostante questo, e nonostante io pensi che la mia famiglia sia "almeno in pari" con l'inps, mi sembrerebbe giusto che persino mia madre fosse penalizzata in qualche maniera perchè non ritengo sia stato giusto concederle la pensione a 38 anni... o meglio... sarebbe stato giusto se questo trattamento fosse stato applicato a tutti sia in quel momento che negli anni successivi. Siccome quando quelle regole di pensionamento vengono superate in maniera più restrittiva da altre successive, allora diventano "Privilegi"... o tutti sono privilegiati o nessuno... e dunque, anche retroattivamente i "privilegi" devono essere tolti.
Questa è una posizione che ho da sempre, non da adesso e chi ha pazienza può verificare che le stesse cose le scrivevo qui anche 10 anni fa...

Guarda allora questa povera signora...
La collaboratrice scolastica in pensione a 29 anni: "Si, mi godo il mio assegno" - Tecnica della Scuola

Ex collaboratrice scolastica in pensiona a 29 anni (ventinoveee!!!!!!)

"Una baby pensionata da record in provincia di Udine. Si tratta di una ex collaboratrice scolastica che, dopo 14 anni e 6 mesi di contributi versati, a 29 anni, ha imboccato la strada della pensione così come prevista dal decreto Rumor del 1973.

Il decreto era destinato ai dipendenti pubblici che avessero lavorato per 14 anni, sei mesi e un giorno, se donne sposate e con figli; meno generose le condizioni per gli altri, ossia 20 anni per gli altri statali, 25 anni per i dipendenti degli enti locali.

In 17mila hanno smesso di lavorare a 35 anni di età mentre altri 78mila sono andati in pensione tra i 35 e 39 anni.

I baby pensionati, così come segnala Il Sole 24 Ore, incassano durante la loro vita almeno il triplo di quanto hanno versato durante la loro attività lavorativa.

In Italia sono oltre 500mila i lavoratori andati in pensione prima dei 50 anni. Un fenomeno che al nostro paese costa lo 0,4% del Prodotto interno lordo.

La baby pensionata, adesso, ha 64 anni, è nonna e prende ancora il 94% dello stipendio di quando ha lasciato il lavoro. Ha ricevuto fino ad ora più di 200mila euro.

Così come segnala il Corriere della Sera, nel suo paese, Pozzuolo, sono in tanti a non vedere la cosa di buon occhio, ma la pensionata, restia a rilasciare dichiarazioni e tesa a difendere strenuamente la sua privacy, si limita a dire: “Sì, quella pensione se l’è goduta”."
 
Una generazione sfigata, che continua a votare chi vuole ulteriormente impoverirla (abolizione legge Fornero, uscita dall'euro via dicendo)

Come i 30-40enni italiani sono rimasti fregati - The Vision

Sono i trenta-quarantenni italiani: vivono sotto il giogo economico dei genitori, prosciugando pian piano il patrimonio di famiglia, anziché accrescerlo; si sono trovati sulle spalle un debito pubblico colossale senza vederne i benefici di cui hanno approfittato i cosiddetti baby boomers; hanno passato una vita a studiare in scuole mediocri e in università che li hanno fatti sentire unici, speciali, destinati a qualcosa di grande, ma che poi li hanno scaricati in un inferno di contratti flessibili, lavoretti umilianti e pagati male, senza l’ombra di contributi e figuriamoci la pensione.
 
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