Immagino questa scena da fanta-comica-politica in un futuro.
Futuro entro il quale io spero di essere già morto oppure al sicuro in qualche paradiso fiscale tropicale assieme ai miei soldi
Gianluigi Paragone diventa presidente del consiglio a furor di popolo italiota con il 90% dei voti.
Il presidente della BCE, quello della Commissione UE e quello del Parlamento Europeo lo convocano a Bruxelles.
"Buongiorno presidente Paragone, visto il risultato plebiscitario che il suo partito ha ottenuto in Italia, giunti a questo punto riteniamo sia impossibile continuare con voi italiani. Le strade si dividono. Ecco presidente, questo è un trattato con il quale la UE lascia libera l'Italia di uscire dalla moneta unica e dal mercato unico domani stesso, senza pagare alcun pegno, senza alcuna ritorsione. Una separazione consensuale. La BCE, non appena lei firma, venderà sul mercato secondario tutti i titoli del debito pubblico italiano che detiene in pancia.....non essendo più il suo paese un nostro membro pertanto il
vostro debito ritorna a
vostro carico...come naturale che sia."
Paragone sbianca
Comincia a sudare freddo
Una breve pausa per spiegare a Paragone cos'è il mercato secondario.
Le penna per firmare le viene servita da un commesso.
Paragone afferra la penna....esita....la sua mano trema.
Viene incalzato "Prego presidente, firmi, il suo partito si chiama Italexit, lei ora ha la maggioranza assoluta nel parlamento italiano...ora firmi secondo coerenza"
Paragone a quel punto cede e con un sorriso nervoso " Ma no...dai ragazzi...davvero...pensavate che stessi facendo sul serio con sta storia della Italexit ?"