Ho scritto più volte che nel '99-00 ero un euro entusiasta (oltre che abbastanza di sinistra), convinto che arrivasse l'Europa felix, paragonabile alll'Atene di Pericle o alla Firenze dei Medici.
C'è stato un episodio che mi ha bruscamente riportato alla realtà: io lo paragono, nel mio piccolo, a quello che fu per molti italiani che avevano creduto in buona fede al fascismo il ritorno alla realtà: il delitto Matteotti.
Il mio personale delitto Matteotti è stato il golpe del 2011 (lo so che qualcuno metterà le faccine che ridono), quando per coprire il buco di decine di miliardi che le banche francesi e tedesche avevano in Grecia Merkel e Sarkozy, con l'entusiasta complicità di Napolitano, fecero fuori Berlusconi, l'unico fra i grandi che si opponeva alla collettivizzazione europea delle perdite di queste banche.
Il marito della Bruni, poi, colto da delirio di onnipotenza, proseguì l'opera facendo letteralmente fuori Gheddafi, per favorire la Total a scapito dell'Eni, che aveva una storica presenza in Libia.
Detto questo, se qualcuno mi vuole inserire nella sua personale lista di proscrizione come anti europeo, lo faccia pure, dormo lo stesso.
L'unica cosa che mi scoccia è che qualcuno mi segnali: ho le mie idee, le espongo senza offendere nessuno, rispetto le idee degli altri