Vivere di rendita, posso (Vol. LXXV)?

ogni volo inquina come una persona normale in un anno... poi ci sono le flotte di aerei civili che portano a spasso turistucoli a fare il weekendino a Parigi con volo a partire da 29,99. Poi ci sono le crociere per le vecchie babbione, hai idea di quanto inquini una nave da crociera? Ma ovviamente tutto questo fa girare l'economia, percHé fottesega dell'ambiente se il PIL sale. Il punto è questo alfa! Non frega a nessun dell'ambiente, l'importante è che la ruota giri e se per farla girare si deve puntare (metaforicamente) la pistola green alla tempia della gente, va bene lo stesso. Perché le varie direttive, fortunatamente molte affossate e depotenziate, quello volevano fare, con la scusa di salvare il pianeta. Ma per favore.

Potrei obiettare che una nave oppure un aereo di linea trasportano centinaia (nel caso dell'aereo ) oppure migliaia (nel caso della nave) di persone nel corso di un unico viaggio dal punto A al punto B. Bisognerebbe quindi fare una valutazione di tipo comparativo tra costi/benefici, ovvero valutare quali altri mezzi alternativi utilizzerebbero tutte quelle centinaia e migliaia di persone per compiere i loro spostamenti dal punto A al punto B se non avessero a disposizione la nave o l'aereo...e bisognerebbe quindi calcolare l'inquinamento complessivo prodotto da tutti questi singoli spostamenti confrontandoli con il viaggio in nave o aereo sui quali invece viaggiano tutti assieme in una unica soluzione collettiva.

Voglio dire...se la Signora Pina è il signor Gino vanno in vacanza alle Maldive sulla nave della Costa Crociere, oppure se l'ing Giovanni prende un Boeing 747 per andare a New York per il suo viaggio di lavoro...se costoro non avessero avuto a disposizione la nave o l'aereo....allora quali altri mezzi avrebbero impiegato per arrivare alle loro destinazioni ? E quanto inquinamento avrebbero prodotto tali mezzi per portare costoro fino alle Maldive e New York ?

Se poi qualcuno contro-obietta a quanto dico con argomenti del tipo "i turisti potrebbero starsene a casa loro invece di andare in giro per il mondo con navi ed aerei"....okay...allora alzo le mani e mi arrendo.

Inoltre c'è l'aspetto dovuto a limiti tecnologici.
Per mezzi di trasporto con grande peso e dimensioni non è così semplice trovare soluzioni di propulsione a basso impatto ambientale. Ad esempio, per azzerare le emissioni delle navi (non solo quelle da crociera ma anche le enormi portacontainer o le petroliere) al momento credo l'unica soluzione possibile sia quella della propulsione nucleare come avviene nei sottomarini...soluzione che però non è così di facile applicazione su larga scala mentre adesso mi sembra siano in corso studi sull'idrogeno. Nel campo dell'ingegneria aeronautica qualche passo avanti è stato fatto, un moderno Airbus 320 inquina molto meno ed emette molto meno rumore rispetto ad un vecchio MD80.

Insomma....la questione è molto complessa e richiede l'analisi di tanti fattori e tante problematiche.
Una questione che tuttavia, a mio avviso, non si risolve e non può certo essere affrontata partendo da sparate populiste, come appunto la Panda della nonnina che fa 1000 km all'anno ed il jet privato del ricco miliardario.
 
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Ue, quanto sarà difficile per l’Italia rispettare le nuove regole sui conti pubblici?

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Treno o areo? Ecco chi inquina meno.

"Secondo uno studio su trasporti e ambiente pubblicati dall’Agenzia europea per l’ambiente (Aea), il treno rappresenta la modalità di trasporto passeggeri motorizzata più ecologica in Europa, in termini di emissioni di gas serra."

"I trasporti rappresentano il 25% delle emissioni di gas serra dell’Ue. Il trasporto su strada domina con il 72% delle emissioni, mentre marittimo e aviazione contribuiscono rispettivamente con il 14% e il 13%."
 
https://www.eon-energia.com/magazine/innovazione-e-ambiente/quanto-inquinano-mezzi-di-trasporto.html

"L’automobile è il mezzo di trasporto per eccellenza. Con oltre un miliardo di veicoli presenti nel mondo, viene da sé che le auto costituiscano la fonte principale di inquinamento all’interno di questo settore. Il loro utilizzo causa l’11,9% delle emissioni di CO2 equivalenti su scala globale, derivanti quasi interamente da vetture alimentate a benzina, diesel, metano e gpl. Si tratta di un dato a dir poco allarmante che la dice lunga sull’impatto significativo delle automobili nell’alimentare il cambiamento climatico."
 
per esserne così sicuro, o la tua cameriera lo mette troppo o tu gli stai troppo vicino :asd: :asd:
Sono sicuro che ne mette troppo, perché mette quello di mia moglie in quantità industriali, abbiamo dovuto nasconderlo perché ci costava ogni mese un altro stipendio in Chanel n. 5 :confuse:
 
https://www.eon-energia.com/magazine/innovazione-e-ambiente/quanto-inquinano-mezzi-di-trasporto.html

"L’automobile è il mezzo di trasporto per eccellenza. Con oltre un miliardo di veicoli presenti nel mondo, viene da sé che le auto costituiscano la fonte principale di inquinamento all’interno di questo settore. Il loro utilizzo causa l’11,9% delle emissioni di CO2 equivalenti su scala globale, derivanti quasi interamente da vetture alimentate a benzina, diesel, metano e gpl. Si tratta di un dato a dir poco allarmante che la dice lunga sull’impatto significativo delle automobili nell’alimentare il cambiamento climatico."
tralasciando la parte in neretto, per cui le emissioni di auto europee (il solo continente che ha deciso di vietare le auto a combustione interna) dovrebbero essere spannometricamente intorno al 3-4% delle emissioni su scala globale, non ci trono nulla di ingiusto in quello che hai postato e anche sul fatto che il trasporto pubblico abbia minori impatti ambientali di quello privato. Io obietto due cose differenti:
1- Le auto elettriche, specialmente quelle che stanno proponendo le case automobilistiche sperando di fare profitto ovvero SUV da 2 ton, non credo rappresentino la soluzione per l'abbattimento delle emissioni. La loro impronta ecologica è davvero troppo alta, l'elettricità prodotta è per più della metà realizzata con l'uso di combustibili fossili e non esiste un piano serio di incentivazione all'uso consapevole della mobilitò privata qualunque sia il tipo di motore. Trovo ridicola tutta la manfrina sull'elettrico quando vi sono 1 auto per patente e file di SUV fuori delle scuole a prendere i pargoletti che abitano a 600 metri di distanza. Come ho scritto, ho fatto 3500 km negli ultimi 200 giorni e spero di farne meno di 8000 entro fine anno, quindi pur avendo un auto a benzina euro 6 non mi sento affatto un inquinatore.
2- Riguardo la famigerata direttiva casa green. Trovo inaccettabile che si possano costringere in maniera più o meno diretta (mancata concessione di mutui, divieti vari di vendita o affitto) le persone, suprattutto quelle meno abbienti che statisticamente abitano in immobili con basse prestazioni energetiche, a sostenere spese ingenti su un bene (perlomeno la prima casa) di prima necessità quando di fatto non si fa nulla per disincentivare i consumi altrettanto inquinanti di largo consumo e futili? Quindi perché costringere una famiglia a ristrutturare casa sulla scorta di un presunto maggiore consumo di energia e quindi di inquinamento quando per esempio non vengono colpiti i consumi (per tornare alla vecchia discussione) sulle vacanze in crociera o ai weekend a Parigi con voli low cost che di sicuro inquinano davvero? Nella mia giovinezza ho dovuto affrontare momenti difficii dal punto di vista economico e si doveva andare al letto presto per non consumare troppa legna nella stufa. Non passava per l'anticamera del cervello dei miei di andare a Londra con l'aereo nel weekend, ma a dirla tutta nessuno è mai venuto a bussare alla porta dicendo che avremmo dovuto cambiare le finestre per evitare dispersione termica. Avessimo avuto i soldi le avremmo cambiate senza l'imposizione di nessuno.
Questa comunque è il mio personale punto di vista che esprimo educatamente in un forum pubblico, senza pretendere di avere ragione per forza, senza sperare di dover convincere chicchessia e soprattutto senza offendere nessuno.
 
Nel 2040 molto probabilmente gli Italiani autoctoni saranno tutti rentier, lavoreranno solo gli stranieri importati.
La cosa veramente preoccupante è lo squilibrio della piramide demografica che non potrà che peggiorare.
Ci saranno sempre piu' anziani rispetto al resto della popolazione.

Il sistema previdenziale dovrà essere pesantemente riformato in quanto non sostenibile.

Inoltre un paese-ospizio da dove scompaiono letteralmente i giovani non potrà avere un futuro brillante.
 
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Nel 2040 molto probabilmente gli Italiani autoctoni saranno tutti rentier, lavoreranno solo gli stranieri importati.
La cosa veramente preoccupante è lo squilibrio della piramide demografica che non potrà che peggiorare.
Ci saranno sempre piu' anziani rispetto al resto della popolazione.


Il sistema previdenziale dovrà essere pesantemente riformato in quanto non sostenibile.

Inoltre un paese-ospizio da dove scompaiono letteralmente i giovani non potrà avere un futuro brillante.

quindi che si fa? un colpo di pistola alla nuca superati i 70 così evitiamo i troppi anziani? rendiamo legale lo stupro e vietiamo anticoncezionali ed aborti così statisticamente verranno al mondo più bambini?

perchè alla fine è sempre la stessa storia, se decidiamo che l'individuo è libero di scegliere allora prendiamo atto della cosa e operiamo di conseguenza, altrimenti si decida per norme eticamente deplorevoli, ma utili ad attenuare il problema (tanto mi sembra che di sti tempi la cosa venga spesso tollerata) e via, in 20 anni avremmo super abbassato l'età media.

Invece tutti che drammatizzano, poi magari stanno col figlio unico...per non parlare qua dentro, sempre con questa storia dell'invecchiamento della popolazione, ma non mi pare che in molti in prima persona stiano operando per attenuare il problema.
Insomma la solita storia: il problema è che si fanno pochi figli, però i figli che li facciano gli altri...

Ah non tiratemi fuori la storiella che gli italiani non fanno figli perchè i redditi sono bassi o robe simili. :o

comunque il problema non si pone, a 100Km di mare c'è un continente di più di 1 mld di persone con un'eta media di circa 20 anni...la natura riequilibra tutto come ha sempre fatto :bye:
 
Insomma la solita storia: il problema è che si fanno pochi figli, però i figli che li facciano gli altri...
Chi frigna perchè la natalità è in calo e sono a rischio le pensioni future teme che poi gli vadano a pescare nel portafogli per non far morire di fame la gente.
Ah non tiratemi fuori la storiella che gli italiani non fanno figli perchè i redditi sono bassi o robe simili. :o

comunque il problema non si pone, a 100Km di mare c'è un continente di più di 1 mld di persone con un'eta media di circa 20 anni...la natura riequilibra tutto come ha sempre fatto :bye:
Vero... ma solo in parte. Come scrissi in passato, se anche ci mettiamo a fare tutti quattro figli a testa, saranno quattro bocche da sfamare in più adesso e probabili quattro precari fra 20-30 anni i cui contributi saranno quattro spicci. Idem importando 20-30enni dall'Africa. Come paese non riusciamo più a produrre lavoro e ricchezza, non siamo capaci di mettere a terra i tanti fianziamenti che ci sarebbero e abbiamo una classe politica - TUTTA - che dubito sia capace di gestire un b&b. Quando firiranno i soldi da parte delle generazioni precedenti verremo semplicemente colonizzati... e non sarebbe la fine peggiore.
 
Il sistema previdenziale e pensionistico concepito nel dopoguerra, che ha dato sicurezza e stabilità economica mai viste prima ad un paio di generazioni e mezzo, semplicemente non è più sostenibile e verrà gradualmente ridotto.

Si ritornerà all’anteguerra, con pensioni e trattamenti simbolici. I nostri bisavoli ne hanno fatto a meno, ne faranno a meno anche i nostri figli e nipoti.

Occorre farsene una ragione.
 
Il sistema previdenziale e pensionistico concepito nel dopoguerra, che ha dato sicurezza e stabilità economica mai viste prima ad un paio di generazioni e mezzo, semplicemente non è più sostenibile e verrà gradualmente ridotto.

Si ritornerà all’anteguerra, con pensioni e trattamenti simbolici. I nostri bisavoli ne hanno fatto a meno, ne faranno a meno anche i nostri figli e nipoti.

Occorre farsene una ragione.
Il sistema pensionistico concepito nel dopoguerra è stato usato come una bancomat e come voto di scambio con la gente che andava all'inps con le radiografie di un altro e il medico compiacente gli concedeva la pensione di invalidità. I nostri bisnonni non arrivavano a settant'anni. Bisognerebbe semplicemente usare un po' di buon senso e soprattutto onestà. Ma in questo paese la vedo scura.
 
Il sistema pensionistico concepito nel dopoguerra è stato usato come una bancomat e come voto di scambio con la gente che andava all'inps con le radiografie di un altro e il medico compiacente gli concedeva la pensione di invalidità.

Incontestabile.

I nostri bisnonni non arrivavano a settant'anni.

Ma lavoravano finché potevano ed avevano salute. Non è che con una aspettativa di vita di 50/60 anni se la potessero spassare alla grande, anzi.
Il problema casomai è convincere ora milioni di persone presenti e future che o si rinuncia a certe aspettative… o ci si rinuncia lo stesso, fine. La piramide demografica quella è.
Questa è la realtà su cui tutti glissano. La classe politica lo fa per ovvi motivi, meno comprensibile che lo facciano dei rentier spassionati.


Bisognerebbe semplicemente usare un po' di buon senso e soprattutto onestà. Ma in questo paese la vedo scura.


Non sei nato ieri neanche tu e sai benissimo che il calcio del barattolo, unito a provvedimenti che gradualmente prepareranno la stretta è l’unico modo per attuare in democrazia e relativa tranquillità sociale questa retromarcia, che definirei di importanza storica.
Del resto già ora le nuove generazioni hanno capito (glielo stanno facendo capire in tutti i modi) che da anziani dovranno praticamente cavarsela da soli.
 
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