Webuild, italiche costruzioni

Intanto in chiusura sono passati 300.000 pezzi e candela AH 2,32 euro chiusura 2,29 +2,49%
 

I malumori per l’inopinata uscita di Unicredit da WeBuild e le altre pillole del giorno​

Luca Di Carmine

Luca Di Carmine
25/03/2024
Con un'operazione in perfetto stile Orcel la banca milanese ha venduto da un giorno all’altro la sua partecipazione nel colosso delle costruzioni della famiglia Salini. Provocando irritazione per tempistiche e modalità. Intanto si consolida lo strano asse Tajani-Gentiloni, mentre Tv2000 fa una programmazione "premonitrice" sul papa. Gli spifferi di L43.




Industriali contro banchieri. A WeBuild, il colosso delle costruzioni controllato dalla famiglia Salini, non è stata presa affatto bene l’inopinata uscita di Unicredit dall’azionariato. Per la modalità con cui l’operazione è avvenuta («nessuno ci ha avvisato», dicono nel quartier generale a due passi della fontana di Trevi) e per la tempistica, appena dopo che Cassa depositi e prestiti, che su mandato del ministero dell’Economia a suo tempo era entrata nell’azionariato di quello che venne definito il nascente polo italiano delle costruzioni, aveva rinnovato il patto di sindacato. Dalla banca milanese è arrivata una stringata giustificazione in cui si definisce quella in WeBuild una delle partecipazioni non core, destinate quindi a uscire dal suo perimetro. La banca oltretutto ci ha fatto una discreta plusvalenza (35 milioni), grazie al fatto che il gruppo è in salute avendo appena archiviato un 2023 con quasi 10 miliardi di fatturato e un utile di 124 milioni rispetto ai 9,9 dell’anno precedente.
Andrea Orcel, ceo di Unicredit (Imagoeconomica).
Un’operazione peraltro stile Andrea Orcel, che ha l’indole del banchiere d’investimento e, a differenza dei rivali di Banca Intesa, è completamente estraneo alla logica della banca di sistema. Per altro anche Intesa fece la stessa cosa con Nexi, vendendo da un giorno all’altro la sua partecipazione e provocando un crollo in Borsa, esattamente quanto successo con WeBuild dopo l’addio di Unicredit. Che era entrata nel capitale nel 2019, quando presidente era il compianto Fabrizio Saccomanni (la società si chiamava ancora Salini Impregilo) nell’ottica di rilanciare il settore, salvando Astaldi e anche altre società minori, con benefici per le garanzie emesse dalla banca milanese, garantendo l’esecuzione di molti contratti strategici e recuperando anche parte dei propri crediti. Oltre all’irritazione per le modalità, un altro tema è motivo di insoddisfazione: pur non avendo obblighi, visto che Unicredit non partecipa al patto di sindacato, la sua quota avrebbe potuto essere acquisita da uno o più degli attuali soci. Un’ipotesi che evidentemente Orcel non ha preso in considerazione sorprendendo tutti, Mef compreso, con la rapidità di un accelerated book building.
Sarà anche un grande banchiere Orcel, ma deve avere un tale pelo sullo stomaco che è meglio non averlo mai come nemico.
Come dice anche il giornalista, se Orcel avesse interpellato Salini o CDP, la sua quota l'avrebbe potuta comprare uno degli attuali azionisti di WB con un passaggio ai blocchi fuori mercato e magari anche senza sconto, senza fare tutta questa pantomima di un ABB a tradimento.
 
Sarà anche un grande banchiere Orcel, ma deve avere un tale pelo sullo stomaco che è meglio non averlo mai come nemico.
Come dice anche il giornalista, se Orcel avesse interpellato Salini o CDP, la sua quota l'avrebbe potuta comprare uno degli attuali azionisti di WB con un passaggio ai blocchi fuori mercato e magari anche senza sconto, senza fare tutta questa pantomima di un ABB a tradimento.
Mi taccio
 

Webuild, avviati lavori in Arabia Saudita per impianto di trattamento dell'acqua​

di Redazione Lapenna del Web25 mar 2024 ore 09:03Le news sul tuo Smartphone

webuildWebuild ha comunicato che la controllata Fisia Italiampianti ha avviato in Arabia Saudita la costruzione dell'impianto di trattamento dell'acqua per il complesso petrolifero onshore di Zuluf, nel Golfo Persico.
Il progetto è stato assegnato a Fisia Italimpianti lo scorso anno, con due contratti del valore complessivo di 408 milioni di euro (439 milioni di dollari), rispettivamente per la costruzione e la gestione dell’impianto di trattamento acque di Zuluf.
 
Sarà anche un grande banchiere Orcel, ma deve avere un tale pelo sullo stomaco che è meglio non averlo mai come nemico.
Come dice anche il giornalista, se Orcel avesse interpellato Salini o CDP, la sua quota l'avrebbe potuta comprare uno degli attuali azionisti di WB con un passaggio ai blocchi fuori mercato e magari anche senza sconto, senza fare tutta questa pantomima di un ABB a tradimento.
Ma perché... tu che segui la Borsa da un po' ... e mi sembri anche piuttosto sveglio .... tu pensi che questa operazione di Unicredit non sia stata concordata??
Tanto per cominciare hanno cambiato il sentiment sul titolo ...
Magari per poterlo manovrare più liberamente in vista di più che probabili manovre di finanza straordinaria.
Ricordiamoci che in We Build c'è CDp (15%) ....
Figuriamoci se un investitore istituzionale come Unicredit non coordina le proprie operazioni con un attore come CDP .... 👋
 
Ma perché... tu che segui la Borsa da un po' ... e mi sembri anche piuttosto sveglio .... tu pensi che questa operazione di Unicredit non sia stata concordata??
Tanto per cominciare hanno cambiato il sentiment sul titolo ...
Magari per poterlo manovrare più liberamente in vista di più che probabili manovre di finanza straordinaria.
Ricordiamoci che in We Build c'è CDp (15%) ....
Figuriamoci se un investitore istituzionale come Unicredit non coordina le proprie operazioni con un attore come CDP .... 👋
Per una volta faccio un commento prettamente tecnico: il più pulito ha la rogna.
 

Webuild cala. Criticità in assegnazione diga Genova​

Webuild vive una seduta speculare a quella di ieri, con l’attenzione rivolta alle ultime indicazioni riportate dalla stampa.

webuild diga genova







La seduta odierna prosegue in calo per Webuild che sta vivendo una giornata speculare a quella della vigilia.

Webuild in calo​

Il titolo ieri è sceso di poco meno di due punti percentuali, cedendo il passo ad alcune prese di profitto dopo tre sessioni consecutive in rialzo.
Mentre scriviamo, Webuild si presenta a 2,242 euro, con una flessione dell’1,49% e oltre 1,4 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,6 milioni.

Webuild: criticità in gara assegnazione diga di Genova​

Diverse testate giornalistiche riportano oggi la decisione di ANAC di confermare il proprio giudizio critico sulle procedure di affidamento della diga foranea di Genova, nonostante la replica difensiva presentata dall’autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale, committente dell’opera.
L’ANAC contesta al committente tra gli altri la mancata procedura di gara con affidamento negoziato senza bando al consorzio Pergenova Breakwater, guidato da Webuild con il 40%.

Webuild: il commento di Equita SIM​

In attesa di capire gli sviluppi, gli analisti di Equita SIM sottolineano che l’opera, finanziata con risorse del PNRR, ha un valore, sulla base del bilancio del primo semestre di Webuild, di circa un 1 miliardo di euro, di cui la quota parte di Webuild è poco più di 400 milioni di euro su un backlog complessivo di 55 miliardi di euro.

A fine giugno 2023 l’opera risultava avviata con circa il 3% dei lavori realizzati.
Resta immutata intanto la strategia di Equita SIM che su Webuild ribadisce la sua view bullish, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 3 euro.
 

Webuild: affluenza straordinaria per il “Recruiting Day” a Catanzaro in collaborazione con la Regione Calabria nell’ambito di “Cantiere Lavoro Italia”​

27 marzo 2024 alle 13:40
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Al via l'8 aprile i primi due corsi per formazione e assunzione in calabria per i cantieri infrastrutturali in corso per costruire l'Italia di domani
  • Circa 300 persone interessate a lavorare in Webuild al recruiting day a Catanzaro
  • L'iniziativa segue la firma del Protocollo di Intesa avvenuta lo scorso novembre tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e Pietro Salini amministratore delegato Webuild
  • Con "Cantiere Lavoro Italia" Webuild prevede di assumere 10mila persone entro il 2026, l'88% nel Sud Italia
Milano, 27 marzo 2024- Trecento persone hanno partecipato oggi a Catanzaro al recruiting day organizzato da Webuild, in collaborazione con la Regione Calabria, presso la Cittadella Regionale Jole Santelli. La partecipazione straordinaria è avvenuta per le selezioni di persone interessate a lavorare in Webuild nell'ambito della campagna "Cantiere Lavoro Italia" di formazione e impiego avviata in Italia, e in particolare nel Sud, per la realizzazione delle opere infrastrutturali nel Paese.
Il "Recruiting "Day" è rivolto in prevalenza ai giovani della regione Calabria che hanno concluso le scuole secondarie superiori e a chi è in possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado, e a tutti coloro che sono attualmente in stato di disoccupazione e desiderano intraprendere un percorso di ricollocazione nel settore delle infrastrutture.
La giornata è propedeutica all'imminente avvio - previsto l'8 aprile - dei primi due corsi per formazione per operatori di cantiere che si svolgeranno presso le strutture della Cittadella di Catanzaro, messe a disposizione dalla Regione Calabria nell'ambito degli accordi previsti nel Protocollo di Intesa sottoscritto con Webuild. L'iniziativa, infatti, segue la firma del Protocollo di Intesa relativo all'avvio nella Regione del programma "Cantiere Lavoro Italia", avvenuta lo scorso novembre tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e Pietro Salini, amministratore delegato Webuild.
"Cantiere Lavoro Italia", programma lanciato da Webuild a novembre scorso, prevede a regime un programma di assunzione per 10.000 donne e uomini in Italia entro il 2026, di cui l'88% nel Sud Italia. L'iniziativa si articola in tre tipi di scuole rivolte a target differenziati, da giovani a non occupati, e in particolare: la Scuola del Territorio, con una formazione di base; la Scuola di Mestieri, per fornire competenze tecniche specialistiche alla manodopera; la Scuola delle Professioni, per garantire competenze più avanzate alle risorse impiegatizie nel cantiere. Con questo programma il Gruppo punta a formare e poi assumere diverse figure professionali, sia operai specializzati (tra cui escavatoristi, elettrici, impiantisti, e non solo), sia figure di staff (tra cui buyer, contabili lavori, ingegneri TBM). Alle persone selezionate, il Gruppo offre formazione di base e assunzione, formazione per specializzarsi, con contratto già dalla fase di formazione, vitto e alloggio gratuiti nella fase di specializzazione, attestazione delle competenze acquisite.
La campagna di Webuild punta a far fronte al crescente fabbisogno di personaleper la realizzazione dei 19 progetti strategici che il Gruppo sta realizzando nel Sud Italia, con quasi 5.500 persone tra diretti e di terzi, e 4.300 imprese coinvolte da inizio lavori per i progetti in corso.
 
Bah
ormail si è capito che le quotazioni sono sganciate dai fatti economici della ditta. O meglio, i fatti negativi influiscono e i positivi no. CDP non si interessa delle quotazioni, le banche, dopo aver dato una mano "istituzionale" con Astaldi appena possono si defilano, Salini ha il controllo e il resto non gli interessa ed il buyback che normalmente serve a rafforzare il titolo qui serve a deprimerlo. Buon divertimento.
 
Diga Genova: fonti Mit, un pezzo di Stato rema contro l'opera
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 28 mar - La precisazione dell'Autorità Anticorruzione sulla diga di Genova («Anac non agisce per bloccare ma per agevolare la realizzazione delle opere») arriva a stretto giro dalla presa di posizione fatta circolare da fonti del ministero delle Infrastrutture secondo cui «la diga di Genova è un progetto di cui si parla da anni e che ha una condivisione bipartisan: i primi finanziamenti sono frutto di Paola De Micheli (Pd) e l'opera è stata inserita nel Pnrr dal governo Draghi». «Il ministro Matteo Salvini - secondo quanto viene fatto sapere - seguendo i princìpi di concretezza e buonsenso, ha fatto di tutto per velocizzare l'iter di un intervento fondamentale per tutto il Paese e non solo per la Liguria e il suo capoluogo». Anche per questo, segnalano le fonti Mit, «sorprende lo stop dell'Anac: è come se pezzi di Stato remassero contro l'interesse nazionale». «Tutte le obiezioni sollevate dall'Autorità Nazionale Anticorruzione - è la conclusione - sono fortemente contestate dai nostri uffici, basti pensare che i costi dell'opera non sono aumentati e nessuna contestazione riguarda presunti fenomeni corruttivi. Si tratta di semplici osservazioni burocratiche.
Salvini è pronto a procedere con assoluta determinazione, a difesa degli interessi italiani».
 

Webuild : Msci incrementa rating Esg ad "AA"​

19 ottobre 2023 alle 18:36
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ROMA (MF-NW)-- Webuild ha ottenuto il rating "AA" (leader) nella valutazione di Msci Esg Ratings, tra le principali società di rating Esg (environmental, social, governance) a livello globale, registrando uno scatto in avanti rispetto al precedente "A", e migliorando il posizionamento di Webuild tra le aziende leader nella sostenibilità.
A guidare l'upgrade del rating 2023, che consolida un trend positivo avviato nel 2018, sono state essenzialmente le performance del gruppo in ambito health & safety, la governance e l'elevata focalizzazione del gruppo su opportunità legate all'utilizzo di tecnologie clean, con un maggiore impegno nei settori clean water e green buildings.
Msci Esg Research, si legge in un comunicato, ha in particolare premiato l'impegno del gruppo nel garantire migliori condizioni di salute e sicurezza, tema sempre centrale nelle sue strategie di sviluppo, evidenziando anche gli obiettivi raggiunti nel 2022 e la significativa riduzione dell'indice di frequenza degli infortuni. Nel 2022, questo indice ha registrato un -41% rispetto alla baseline del 2017, superiore al target prefissato per l'anno.
com/rov
(END) Dow Jones Newswires
October 19, 2023 12:35 ET (16:35 GMT)
 

Per Kepler il titolo è ampiamente sottovalutato

Martedì gli analisti di Kepler Cheuvreux, che sul titolo esprimono rating buy, alzano il target price da 2,7 a 3,2 euro: un aumento del 18,5%. Dai conti 2023 - in calendario per giovedì 14 marzo - Kepler si aspetta numeri superiori alla guidance, e aumenta a doppia cifra percentuale le proprie attese sul 2023-2025: sale del 15% la previsione sull’ebit 2023-25 e del 20% quella sugli utili per azione.






Per quanto riguarda l’anno in corso, Kepler si aspetta che il contractor superi - in termini di ricavi - e raggiunga - in termini di ebitda - i target del 2025 già nel 2024. Webuild, osservano gli esperti, trae vantaggio da cinque fattori: 1) un ampio flusso di ordini; 2) il successo della rinegoziazione e della riduzione del rischio di due importanti lavori nel backlog (Snowy in Australia e Terzo Valico-Cociv in Italia); 3) In Italia, il successo del passaggio dei costi più elevati dei materiali da costruzione e il sostegno del governo che Webuild continua a ricevere; 4) riduzione dei costi; e 5) il contributo di Clough (società australiana acquisita nel febbraio 2023).



Infine Kepler osserva una struttura finanziaria «molto più solida rispetto al passato», con un rapporto debito lordo/ebitda atteso al 2023 di 3,1 volte, che scenderà a 2,2 nel 2025, a fronte di un valore di 5,9 nel 2021. Con un rapporto P/E di 7,1 volte e un Ev/ebit di 2,9 nel 2024, per gli analisti il titolo è ampiamente sottovalutato.
 

Tutti destinati alla diga di Genova i nuovi fondi Pnc-Pnrr ai porti (330 milioni)​


Il Governo stanzia ulteriori 330 milioni di euro, quanto serve per la Fase B in predicato di essere accorpata alla Fase A. Scintille fra Mit e Anac
DI ANDREA MOIZO
28 MARZO 2024






STAMPA

Nuova diga di Genova – planimetria stato di fatto e progetto



Sono destinate tutte alla nuova diga foranea di Genova le risorse aggiunte dal Governo al programma “Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali” nell’ambito del decreto con cui ha recentemente rimodulato il Fondo complementare (Pnc) al Pnrr.
A rivelarlo sono i dossier che gli uffici studi delle camere parlamentari hanno predisposto dopo che il provvedimento, varato a inizio mese, ha nei giorni successivi cominciato l’iter per la conversione in legge. Come già spiegato da SHIPPING ITALY, il Decreto definiva il ridimensionamento generale di svariati programmi (fra cui il ‘decreto rinnovo flotte’), con un’unica vistosa eccezione, notata anche dagli uffici parlamentari, che proprio “riguarda l’autorizzazione di spesa relativa al programma Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali”.
Il dossier parlamentare rivela che “nella relazione tecnica (al Decreto legge, ndr) si precisa che una quota pari a 50 milioni annui dal 2024 al 2026 e a 90 milioni per gli anni 2027 e 2028 (complessivi 330 milioni euro) del rifinanziamento è destinata alla necessità di incrementare le risorse per il completamento della Nuova Diga foranea di Genova”. Si tratta dell’intero ammontare aggiuntivo (il rifinanziamento del programma nel 2027 e nel 2028 sarà di 210 e 170 milioni, ma ad essi vanno scomputati 120 e 80 milioni rispettivamente, sottratti dalle risorse previste per 2024 e 2025).

La cifra è molto vicina ai 350 milioni di euro di costo della Fase B prevista dal progetto preliminare. Fase B che proprio poche settimane fa l’Autorità di sistema portuale di Genova ha ufficializzato di voler accorpare alla Fase A, già appaltata e in corso di realizzazione, avviando innanzi al Ministero dell’Ambiente una procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale. Sulla base del cronoprogramma presentato, la variante progettuale permetterebbe di terminare i lavori entro fine 2026 (vincolo che peraltro è stato stralciato proprio dal Decreto sulla revisione del Piano Nazionale Complementare) e non prevede lo svolgimento di una gara per aggiudicare i lavori, da assegnarsi quindi all’appaltatore della prima frazione (Pergenova Breakwater, società guidata da Webuild).
Potrebbero essere legate anche a tale circostanza e alle possibili obiezioni parlamentari in sede di conversione le reazioni veementi del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla delibera Anac che ha confermato nei giorni scorsi i rilievi sulle presunte irregolarità dell’appalto. Il primo si è detto “sorpreso dal fatto che si sia mossa un’autorità anticorruzione in assenza di un corrotto” e ha ironizzato sul fatto che se effettivamente qualcuno fosse stato corrotto andrebbe certamente individuato e punito ma se invece si ritiene che se qualcuno ha “applicato delle regole più semplici e veloci per arrivare alla realizzazione dell’opera va scovato e premiato”.
Generiche fonti del Mit invece hanno riferito che “sorprende lo stop dell’Anac: è come se pezzi di Stato remassero contro l’interesse nazionale. Tutte le obiezioni sollevate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione sono fortemente contestate dai nostri uffici, basti pensare che i costi dell’opera non sono aumentati e nessuna contestazione riguarda presunti fenomeni corruttivi. Si tratta di semplici osservazioni burocratiche. Salvini è pronto a procedere con assoluta determinazione, a difesa degli interessi italiani”.
Anac ha replicato che, “dopo aver indicato alla Struttura commissariale le irregolarità, la stazione appaltante ha ritenuto di concentrare la propria attività nella contestazione della competenza di Anac ad intervenire e nel difendere il proprio operato, senza adoperarsi per risolvere in tempo le problematiche evidenziate. Dunque, con la delibera del 20 marzo, le osservazioni sono state formalizzate. Ancora una volta non con l’intento di fermare l’opera, il cui carattere strategico e fondamentale non viene messo in discussione ma, al contrario, proprio per scongiurare che tale importate realizzazione possa subire blocchi o ritardi in seguito, in ragione del mancato rispetto delle procedure di legge, ponendo anche a rischio i finanziamenti Pnrr”.
 

Per Kepler il titolo è ampiamente sottovalutato

Martedì gli analisti di Kepler Cheuvreux, che sul titolo esprimono rating buy, alzano il target price da 2,7 a 3,2 euro: un aumento del 18,5%. Dai conti 2023 - in calendario per giovedì 14 marzo - Kepler si aspetta numeri superiori alla guidance, e aumenta a doppia cifra percentuale le proprie attese sul 2023-2025: sale del 15% la previsione sull’ebit 2023-25 e del 20% quella sugli utili per azione.






Per quanto riguarda l’anno in corso, Kepler si aspetta che il contractor superi - in termini di ricavi - e raggiunga - in termini di ebitda - i target del 2025 già nel 2024. Webuild, osservano gli esperti, trae vantaggio da cinque fattori: 1) un ampio flusso di ordini; 2) il successo della rinegoziazione e della riduzione del rischio di due importanti lavori nel backlog (Snowy in Australia e Terzo Valico-Cociv in Italia); 3) In Italia, il successo del passaggio dei costi più elevati dei materiali da costruzione e il sostegno del governo che Webuild continua a ricevere; 4) riduzione dei costi; e 5) il contributo di Clough (società australiana acquisita nel febbraio 2023).



Infine Kepler osserva una struttura finanziaria «molto più solida rispetto al passato», con un rapporto debito lordo/ebitda atteso al 2023 di 3,1 volte, che scenderà a 2,2 nel 2025, a fronte di un valore di 5,9 nel 2021. Con un rapporto P/E di 7,1 volte e un Ev/ebit di 2,9 nel 2024, per gli analisti il titolo è ampiamente sottovalutato.
arrivasse a 2,7 ....
:specchio:
 
chi ha comprato le azioni di Unicredit? che sta facendo?
 
Siamo tornati in modalità depressione?
 
chi ha comprato le azioni di Unicredit? che sta facendo?
al momento è in pari o poco sopra. io ricordo di essere entrato (per kiu.lo) a 20 quando UC ha venduto, chi ha comprato da UC è entrato a 18 o poco sopra, ergo anche lui in pari o minimo gain.
:bye:
 
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