.....sono un azionista di vecchia,vecchissima data,le garanzie che avevo nell'investimento erano il valore patrimoniale e il possessore della stessa,senza dare un giudizio di approvazione o meno giudicavo la banca d'italia garante di serietà,sobrietà istituzionalità,un po' come i carabinieri,la chiesa,...ecc non è importante come e se si crede in loro ma si rispettano...l'italia li rispetta,da ciampi,alla tarantola,da saccomanni a dini l'italia da sempre ha chiesto a loro una mano....
sono cresciuto con certe opinioni...se c'era scritto sul giornale era vero....
avendo fatto anche risanamento napoli e avendone vissuto tutte le polemiche susseguenti,ho sempre pensato che la " gara " fosse una prassi corretta messa in essere per non essere tacciati di privilegiare un gruppo rispetto ad un altro..pensavo comunque che immettersi in una gara fosse una situazione a garanzia ma fosse già tutto prestabilito..e tutto questo non per alterazione delle parti ,ma per capacità di gestione di una semplice situazione.Se dal 1941 decidevo di venderla non pensavo affatto che ci fossero del problemi al momento della decisione....
uno mi può dire ingenuo...ma rispetto alle istituzioni sarebbe bello doveroso esserlo...loro devono agire e pensare e lavorare con capacità
l'incapacità lo metterei come reato,quello crea veramente danni
a questa storia avevo dato e do anche un senso che va oltre il danaro,era il bisogno di persone semplici che vedevano dopo tanti anni realizzare un sogno "giusto" perché persone competenti lo avevano portato in fondo.....a noi non rimaneva altro che aspettare il compimento del loro lavoro,con tanta pazienza e comprensione
invece la banca d'italia ha dimostrato una enorme superficialità nel gestire la situazione,ha dimostrato che sa far bene perché non ha problemi,perchè ha 96 miliardi da gestire,ma di fronte ad un problema....si è arenata facendo una pessima figura intaccando,almeno per me la propria immagine.....
peccato perché dalla società stessa e dalla banca d'italia un segnale di potersi fidare di qualcuno era e sarebbe importante..
ora penso e penserò solo alla gestione dell'investimento...
vedo che pochi hanno capito che l'offerta,se pur virtuale e non garantita era ed è di oltre 40 euro
perché uno deve sommare la parte cash alla parte obbligazionaria e dividerla tra 55% e 45%
quindi fare 35,50 più il 4 per cento di esso per dieci anni che fa circa 49 euro,
la parte cash è il 55 per cento e da 49 euro fa la media che viene circa 40,70 per azione....non essendo garantita era virtuale alla banca d'italia avevavo offerto di lasciarla dentro con il 10,01 per cento per fare il viaggio insieme.....
non so se 40,70 la reputassero una cifra soddisfacente,in risanamento ci dissero che avevavno fatto fare una perizia in italia ed una all'estero chissà qual è il valore scritto in tali perizie su bonifiche
comunque tecnicamente è stata rifiutata una offerta di oltre 40 euro....
vedremo cosa accadrà in futuro...
aspetto...
tante cose andrebbero dette ma penso che per adesso il mio pensiero si capisca così............
ciao,fury
Ciao fury,
il tuo disappunto verso le cd istituzioni è anche il mio. Però permettimi di dirti che segnali di un simile finale c'erano già stati e che, se guardavamo al nostro investimento con la necessaria neutralità che dovrebbe albergare sempre in materia di giudizio in finanza, avremmo potuto se non altro accendere la spia rossa.
Il fatto che l'investimento fatto nel tempo da parte di Bankit fosse a garanzia del fondo previdenziale non depone a favore automaticamente delle sua buona riuscita in caso di dismissione. Lo dimostrano decine di casi anche eclatanti di casse professionali dove molto spesso la gestione del patrimonio palesa gravi incapacità. A dispetto delle persone chiamate a svolgere tale ruolo, ben retribuiti economisti o cd esperti di finanza. Citerei la Cassa dei Medici, ma leggo che anche quella Avvocati quanto a cantonate non è messa male.
Quindi il fatto "devono prender bene" che qui dentro alimentavamo con sicurezza era invece un fattore molto incerto, tanto è vero che ancora oggi nessuno (a parte pochissimi uomini all'interno dei vertici) ne è a conoscenza della reale dimensione, del "quantum" sia, prender bene.
La tempistica. Muoversi nel 2012 è stato un autogol. Con l'Italia appena uscita dal salvataggio Monti del novembre 2011, e con i prezzi degli assets in ripiegamento (anche la tanto amata terra). Qui dentro in tanti a dire che, al contrario, vuoi che un istituzione come BDI non sappia quando vendere. Addirittura (tu sai chi...) si diceva: hanno già il compratore, è una manfrina obbligata per salvare la faccia.
Tralascio vecchi altri argomenti che ho già postato (consiglio di amministrazione inadeguato, Leonardo e non Rotschild, SOLO 3 offerte, nessun straniero, Fondi assenti ecc. ecc.) ma che non sono da meno.
Concludo con un giudizio molto, ma molto negativo sul nostro Istituto Centrale, dire incapace è dir poco. Direi che in tutto e per tutto siamo ancora una volta indignati dalla gestione di un apparato pubblico e dai suoi uomini. Scrivevi non è l'Iri delle svendite anni '90, ma secondo me ci sono poche differenze.
p.s.: il prezzo offerto non è oltre 40, perchè non si conteggiano mai le cedole future di un bond. Anzi, se mai avesse avuto realizzazione un simile obrobrio, e fossimo arrivati ad una sorta di quotazione, tale bond non sarebbe mai arrivato a 100, ma sotto, molto sotto, per cui anche i 35-36, in caso di realizzo li avrei visti molto incerti.