A marzo si deciderà su eurobond,aumento del fondo salva stati,maggiore solidarietà.

Se uno vuole vedere il bicchiere mezzo pieno puo' sempre farlo. Intanto non e' solo "se l'Eurozona va in pezzi" ma anche se "la Germania esce unilateralmente". Tutto sta a stabilire nell'ordine il "quantum" della:

(1 perdita potenziale dai claims verso l'Eurozona

(2 entita' della ricapitalizzazione (attenzione che la perdita spazzerebbe via non solo tutto l'equity delle banche tedesche.. verrebbero impattati anche parti piu' senior della capital structure, ad esempio i senior bonds detenuti da investitori domestici e fondi pensione)

(3 entita' della moneta da stampare per ricapitalizzare e coprire le perdite (anche non bancarie) di cui sopra

Le implicazioni sono diverse se ad esempio il claim di TARGET 2 al momento dell'uscita fosse €200bn o €2trn. Oltre una certa soglia senza dubbio alla Germania difficilmente conviene cristallizzare le perdite (ma, ripeto, questo i tedeschi lo sanno benissimo)

Tale "quantum" non e' facile da definire ma osservo che il trend di crescita dei claim di TARGET 2 rischia di diventare parabolico a breve.

PS: Karl Whelan si arrampica parecchio sugli specchi! :)

Sì, sono d'accordo con la tua analisi. Non so chi sia Karl Whelan?
 
Solo in una ipotesi di "going-concern" dell'Eurozona (con tutti gli stati membri che rimangono dentro l'Euro) il TARGET 2 e' una "mera rappresentazione contabile degli squilibri intraeuropei e non un trasferimento di ricchezza", come piace ripetere prontamente a chi e' "dismissive" delle implicazioni di TARGET 2 :)

In caso di uscita della Germania dall'Euro o disgregazione dell'Eurozona invece rappresenta una "contingent liability" vera e propria (ED E' DI QUESTO CHE SI STA PARLANDO... non del "going concern") la Germania si troverebbe con un immenso claim con recovery value bassissimo e senza alcun collateral....

La polpetta avvelenata e' li pronta (peraltro implicita in una currency board come l'euro).

bravissimo ed è questo il succo del ricatto... solo che bisogna avere le @@
 
Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 01 giu - Sempre
lunedi' a Bruxelles il responsabile degli affari economici
Olli Rehn discute con il neoministro delle finanze francesi
Pierre Moscovici e poi con il premier finlandese Jyrki
Katainen, campione del rigoroso 'fronte del Nord'. Francia e
Finlandia stanno su due pianeti opposti: la Francia
rappresenta in questa fase la punta di lancia per una
revisione dell'asse della politica europea anti-crisi.
Hollande sta manovrando di concerto con Mario Monti, ma e'
l'attivismo europeo del premier italiano ad aver guadagnato
per il momento l'attenzione pubblica. Per la Finlandia basta
dire che e' piu' tedesca dei tedeschi su tutto.
Moscovici incontra anche il responsabile del mercato
interno Michel Barnier. Barnier e' francese, ma non c'e' solo
una questione di cortesia patriottico-europea: Barnier sta
ultimando la proposta per la creazione di un sistema europeo
di 'risoluzione' delle banche (per poter gestire i
fallimenti) e dovrebbe avanzare una proposta per un sistema
europeo di garanzia dei depositi piu' coraggiosa e radicale
di quella timida e quasi impolverata lanciata nel luglio
2010. La Francia e' di fronte a un dilemma: deve decidere
rapidamente se intende procedere verso una integrazione
effettiva delle scelte di vigilanza bancaria e delle
politiche di bilancio ed economiche, oppure intende stare in
mezzo al guado del coordinamento delle politiche nazionali
piu' o meno stringente. Non c'e' piu' spazio per l'ambiguita'.
Martedi' di scena di nuovo Barroso: a Bruxelles arrivano
prima Volker Kaudr, presidente della Cdu, il partito di
Angela Merkel, poi Frank-Walter Steinmeier, il presidente
della Spd, principale partito di opposizione in Germania.
L'incontro con i due leader politici e' molto importante: se
la linea ufficiale e' il no tedesco a misure radicali di
gestione della crisi del debito sovrano, tra i parlamentari
e in ambiti non pubblici la discussione e' piu' ampia e
articolata di quanto si pensi. In fondo sono stati i 'cinque
saggi' - consiglieri economici della cancelleria - a
proporre a novembre la creazione di un fondo per raccogliere
la parte di debito pubblico che eccede il 60% del pil.
Aps-y-

(RADIOCOR) 01-06-12 18:08:01 (0304) 3 NNNN
 
Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 01 giu - L'idea e'
finanziare parzialmente il debito dei paesi attraverso un
fondo garantito collettivamente dagli stati Eurozona con
scadenze di ripagamento fisse e sotto strette condizioni.
Obiettivo: portare il debito al limite del 60% entro 20-25
anni. Di fatto sarebbe superato il muro della
mutualizzazione, cioe' del trasferimento a una entita'
collettiva europea della responsabilita' di garantire una
parte del debito pubblico degli stati. Riprendiamo il
calendario: mercoledi' e giovedi' Rehn e Barnier incontrano a
Copenhagen i banchieri internazionali dell'Institute of
International Finance, quegli stessi con cui la Ue ha
negoziato la ristrutturazione 'dolce' del debito greco. E'
l'assemblea annuale dell'associazione che rappresenta i
maggiori istituti finanziari internazionali. Partecipano i
numeri 1 delle agenzie di rating, ministri delle finanze,
regolatori. Il 10-11 i ministri finanziari europei sono a
Lussemburgo per definire la traccia delle decisioni che
dovranno essere prese dai capi di stato e di governo a fine
mese: per ora di abbastanza certo c'e' il via libera alla
ricapitalizzazione della Bei e ai 'project bond', un accordo
politico almeno di principio su regole europee per la
garanzia dei depositi bancari. Il resto, dalla maggiore
centralizzazione della vigilanza bancaria nell'Eurozona, al
sistema di 'risoluzione', alla ricapitalizzazione diretta
delle banche da parte del Fondo anti-crisi, agli Eurobond, e'
tutto in aria. Il 22 ci sara' l'incontro a Roma fra Monti,
Merkel, Hollande e Rajoy. C'e' da essere certi che le
scadenze di questo calendario saranno un punto di
riferimento per i mercati.
Aps-y-


(RADIOCOR) 01-06-12 18:09:27 (0306) 3 NNNN
 
Sinn compie l'errore di spettacolarizzare ed ideologizzare la questione. Fosse più obiettivo, sarebbero tutti d'accordo con lui.

Indubbiamente, la logica descrittiva degli sbilanciamenti esistenti e' corretta, ma i rimedi da lui individuati sono semplicemente improponibili.

Nel frattempo, anche George Soros ha correttamente inquadrato la questione durante un convegno in Italia ieri.

Remarks at the Festival of Economics, Trento Italy | George Soros

Gli estratti piu' interessanti sono i seguenti

"a break-up of the euro .... would leave the central banks of the creditor countries with large claims against the central banks of the debtor countries which would be difficult to collect. This is due to an arcane problem in the euro clearing system called Target2. In contrast to the clearing system of the Federal Reserve, which is settled annually, Target2 accumulates the imbalances. This did not create a problem as long as the interbank system was functioning because the banks settled the imbalances themselves through the interbank market. But the interbank market has not functioned properly since 2007 and the banks relied increasingly on the Target system. And since the summer of 2011 there has been increasing capital flight from the weaker countries. So the imbalances grew exponentially. By the end of March this year the Bundesbank had claims of some 660 billion euros against the central banks of the periphery countries."

"the likelihood is that the euro will survive because a breakup would be devastating not only for the periphery but also for Germany. It would leave Germany with large unenforceable claims against the periphery countries. The Bundesbank alone will have over a trillion euros of claims arising out of Target2 by the end of this year, in addition to all the intergovernmental obligations."
 
L'annuncio di Angela Merkel. «A giugno
vertice Ue per far avanzare unificazione»
La cancelliera in un'intervista: «Ci vuole più unione politica
Dare all'Europa maggiori competenze e poteri di controllo»
MILANO - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato la presentazione, nel prossimo vertice europeo in programma a fine giugno a Bruxelles, di un piano di lavoro per far avanzare il processo di unificazione politica dell'Ue. Lo ha detto in un'intervista all'emittente pubblica Ard.


«UN CHIARO SEGNALE» - Il vertice dovrà dare un chiaro segnale per «più Europa», ha spiegato, e fissare le scadenze per ulteriori riforme in tal senso. «Noi diciamo - ha poi aggiunto Merkel - che abbiamo bisogno di più Europa, che non abbiamo solo bisogno di un'unione monetaria, ma che serve anche una cosiddetta unione fiscale, cioè più coordinamento per le politiche di bilancio». Ma soprattutto, ha continuato la cancelliera, «abbiamo bisogno di un'unione politica, il che significa che dobbiamo dare, passo dopo passo, più competenze all'Europa, accordando all'Europa anche più poteri di controllo». Merkel ha inoltre detto di non credere «che ci sia un unico vertice nel quale sarà fatto il "grande colpo"», cioè il passo definitivo per completare l'unione politica. (Fonte: Ansa)

6 giugno 2012 (modifica il 7 giugno 2012)
 
questa l'esposizione della Germania verso le altre banche centrali , circa 650 miliardi.
Se Italia Spagna &co mandano a quel paese l'Euro quei soldi non li rivedono più ( esportazioni a parte) ; la Germania farebbero bene a farsi qualche conto , come pure Italia e Spagna
 

Allegati

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08:23 - *** Crisi: Merkel, serve unione politica Europa, anche a due velocita'



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 07 giu - La cancelliera
tedesca Angela Merkel intende lavorare a una "unione
politica" in Europa, a costo di accettare l'idea di una
Europa a due velocita' se alcuni paesi non sono d'accordo.
"Abbiamo bisogno di piu' Europa, di un'unione fiscale e
soprattutto di un'unione politica. Dobbiamo abbandonare
passo dopo passo le competenze all'Europa, ma non dobbiamo
restare immobili perche' l'uno o l'altro paese non vuole
ancora seguire", ha detto la Merkel in un'intervista alla
televisione pubblica tedesca.
liz

(RADIOCOR) 07-06-12 08:23:29 (0053) 5 NNNN
 
Indubbiamente, la logica descrittiva degli sbilanciamenti esistenti e' corretta, ma i rimedi da lui individuati sono semplicemente improponibili.

Nel frattempo, anche George Soros ha correttamente inquadrato la questione durante un convegno in Italia ieri.

Remarks at the Festival of Economics, Trento Italy | George Soros

Gli estratti piu' interessanti sono i seguenti

"a break-up of the euro .... would leave the central banks of the creditor countries with large claims against the central banks of the debtor countries which would be difficult to collect. This is due to an arcane problem in the euro clearing system called Target2. In contrast to the clearing system of the Federal Reserve, which is settled annually, Target2 accumulates the imbalances. This did not create a problem as long as the interbank system was functioning because the banks settled the imbalances themselves through the interbank market. But the interbank market has not functioned properly since 2007 and the banks relied increasingly on the Target system. And since the summer of 2011 there has been increasing capital flight from the weaker countries. So the imbalances grew exponentially. By the end of March this year the Bundesbank had claims of some 660 billion euros against the central banks of the periphery countries."

"the likelihood is that the euro will survive because a breakup would be devastating not only for the periphery but also for Germany. It would leave Germany with large unenforceable claims against the periphery countries. The Bundesbank alone will have over a trillion euros of claims arising out of Target2 by the end of this year, in addition to all the intergovernmental obligations."

Nel frattempo i claims di TARGET2 della Germania verso il resto dell'Eurozona sono saliti da 660bn in Aprile a 700bn a Maggio.

Piu' osservo il build up dei claims della Germania e piu' mi convinco che non ci sia alcun bisogno degli Eurobonds per creare quelle che sono ormai delle joint liabilities a livello dell'Eurozona. La Germania NON ne puo' uscire senza farsi male...

Il seguente articolo riportato da Zerohedge sintetizza in modo chiaro la situazione

Guest Post: Is TARGET2 A Less Than Thinly Veiled Bailout For Europe's Periphery? | ZeroHedge

TARGET2, Eurobonds, European Stability Mechanism: What Is The Difference?

Eurobonds are jointly issued and guaranteed by all 17 eurozone members but have been very controversial. For instance, Eurobonds have been vehemently resisted by the German government until today. However, TARGET2 has not been resisted by the German government. TARGET2 is just the reflection of a substitute bailout. When governments issue bonds bought by their banks leading to a trade deficit, the result is a TARGET2 debit. The TARGET2 imbalances are just a sign of euros created in the periphery used to pay for goods from abroad.

The European Stability Mechanism (ESM) is another substitute for Eurobonds, as the ESM may grant loans to struggling governments issuing bonds guaranteed collectively. The difference between the three is merely of degree. There is more parliamentary control for Eurobonds or the ESM. In the ESM, creditor countries have more control over bailouts than with Eurobonds. Interest rates differences are also more pronounced with the ESM than with Eurobonds. The ECB wants to shift the bailout burden from TARGET2 to the ESM. Governments prefer to hide the losses on taxpayers as long as possible and prefer the ECB to aliment deficits. However, all three devices serve as bailout systems and form a transfer union.
 
mi potreste spiegare per piacere come funziona in pratica il target2?
non dovrebbe essere il sistema dei pagamenti "immediato" tra le varie istituzioni finanziarie europee? perchè a leggere certi articoli sembra quasi che i soldi non vengano trasferiti ma tenuti sotto forma di credito....:mmmm:
 
Nel frattempo i claims di TARGET2 della Germania verso il resto dell'Eurozona sono saliti da 660bn in Aprile a 700bn a Maggio.

Piu' osservo il build up dei claims della Germania e piu' mi convinco che non ci sia alcun bisogno degli Eurobonds per creare quelle che sono ormai delle joint liabilities a livello dell'Eurozona. La Germania NON ne puo' uscire senza farsi male...

Il seguente articolo riportato da Zerohedge sintetizza in modo chiaro la situazione

Guest Post: Is TARGET2 A Less Than Thinly Veiled Bailout For Europe's Periphery? | ZeroHedge

TARGET2, Eurobonds, European Stability Mechanism: What Is The Difference?

Eurobonds are jointly issued and guaranteed by all 17 eurozone members but have been very controversial. For instance, Eurobonds have been vehemently resisted by the German government until today. However, TARGET2 has not been resisted by the German government. TARGET2 is just the reflection of a substitute bailout. When governments issue bonds bought by their banks leading to a trade deficit, the result is a TARGET2 debit. The TARGET2 imbalances are just a sign of euros created in the periphery used to pay for goods from abroad.

The European Stability Mechanism (ESM) is another substitute for Eurobonds, as the ESM may grant loans to struggling governments issuing bonds guaranteed collectively. The difference between the three is merely of degree. There is more parliamentary control for Eurobonds or the ESM. In the ESM, creditor countries have more control over bailouts than with Eurobonds. Interest rates differences are also more pronounced with the ESM than with Eurobonds. The ECB wants to shift the bailout burden from TARGET2 to the ESM. Governments prefer to hide the losses on taxpayers as long as possible and prefer the ECB to aliment deficits. However, all three devices serve as bailout systems and form a transfer union.

Aggiungo una considerazione....

visto che la Germania deve necessariamente essere consapevole delle IMMENSE implicazioni di questo meccanismo, ma tutto sommato lo tollera e smentisce che si tratti di una sorta di "bail-out mascherato" (si veda la posizione di Jens Weidmann), viene quasi da pensare che l'opposizione ferma agli Eurobonds non sia altro che un gioco di specchi portato avanti per motivi di politica interna, mentre la Germania consentendo il build-up dei claims di Target 2 (meccanismo diciamo cosi' "undercover") rimane sempre piu' indissolubilmente connessa all'eurozona e rende il meccanismo piu' irreversibile ogni giorno che passa....
 
Aggiungo una considerazione....

visto che la Germania deve necessariamente essere consapevole delle IMMENSE implicazioni di questo meccanismo, ma tutto sommato lo tollera e smentisce che si tratti di una sorta di "bail-out mascherato" (si veda la posizione di Jens Weidmann), viene quasi da pensare che l'opposizione ferma agli Eurobonds non sia altro che un gioco di specchi portato avanti per motivi di politica interna, mentre la Germania consentendo il build-up dei claims di Target 2 (meccanismo diciamo cosi' "undercover") rimane sempre piu' indissolubilmente connessa all'eurozona e rende il meccanismo piu' irreversibile ogni giorno che passa....

gonzalito mi spieghi come funziona questo target 2?
 
gonzalito mi spieghi come funziona questo target 2?

L'articolo postato sopra lo spiega bene in diversi step, comunque sintetizzando all'estremo: gli squilibri di

a) bilancia commerciale (esempio un cittadino Greco acquista una BMW pagando un venditore tedesco)

b) capital flows (un cittadino Greco porta i suoi risparmi da una banca greca a una banca tedesca in Germania)

vengono intermediati tramite le rispettive banche centrali (greca e tedesca) e soprattutto dalla BCE che funge da cassa di compensazione (SENZA alcun collaterale fisico) nella transazione.

Quindi per essere piu' chiari ad esempio nel caso b) la banca greca presso cui il correntista aveva i soldi in Grecia per effettuare il trasferimento di capitale (e analogo se i soldi venissero ritirati fisicamente) attinge alle riserve presso la propria Banca Centrale Greca, e quest'ultima attinge a sua volta alle riserve presso la BCE

In entrambi gli esempi a) e b) la Banca Centrale greca matura un debito rispetto alla cassa di compensazione ECB. Viceversa la Bundesbank matura un credito (ancora.. SENZA collaterale fisico).

La conseguenza e' che in caso di break-up/uscita della grecia dall'euro/uscita della Germania dall'euro, il credito della Buba verrebbe in maniera istantanea svalutato e la Buba dovrebbe pesantemente ricapitalizzarsi (tramite money printing).
 
quindi di fatto non c'è un reale trasferimento dei soldi, per non danneggiare la base monetaria del paese debitore? e di fatto questi sbilanci dovrebbero coincidere con la bilancia dei pagamenti?
mi sembra una mossa imprudente quella della bundesbank :mmmm:
 
quindi di fatto non c'è un reale trasferimento dei soldi, per non danneggiare la base monetaria del paese debitore? e di fatto questi sbilanci dovrebbero coincidere con la bilancia dei pagamenti?
mi sembra una mossa imprudente quella della bundesbank :mmmm:

non sono sicuro di cosa intendi per "danneggiare", ma la quantita' di moneta disponibile del paese debitore viene "de-facto" espansa (maturando una corrispondente passivita' pero').

La Banca Centrale Greca in effetti puo' stampare moneta/Euro (non nel senso di "crearla" ma prenderla a prestito "automaticamente" dalla ECB) per fornire il denaro al correntista con un meccanismo non dissimile da quello adottato quando finanzia le banche commerciali locali con il meccanismo della Emergency Liquidity Assistance ("ELA'). Quei soldi sono creati li per li elettronicamente.

Dico che il meccanismo e' sostanzialmente "automatico" perche' la Banca Centrale Greca non va a chiedere permesso alla BCE o Buba (che per conseguenza e' il maggior creditore) ogni volta che lo fa. Qualora la ECB pensasse che la Banca Centrale Greca abusa del meccanismo e volesse fermarla non avrebbe altra scelta che escludere unilateralmente la Grecia dal meccanismo di Target2 (isolando il sistema bancario greco da quello dell'eurozona / bloccando tutti i pagamenti e trasferimenti monetari).
 
L'articolo postato sopra lo spiega bene in diversi step, comunque sintetizzando all'estremo: gli squilibri di

a) bilancia commerciale (esempio un cittadino Greco acquista una BMW pagando un venditore tedesco)

b) capital flows (un cittadino Greco porta i suoi risparmi da una banca greca a una banca tedesca in Germania)

vengono intermediati tramite le rispettive banche centrali (greca e tedesca) e soprattutto dalla BCE che funge da cassa di compensazione (SENZA alcun collaterale fisico) nella transazione.

Quindi per essere piu' chiari ad esempio nel caso b) la banca greca presso cui il correntista aveva i soldi in Grecia per effettuare il trasferimento di capitale (e analogo se i soldi venissero ritirati fisicamente) attinge alle riserve presso la propria Banca Centrale Greca, e quest'ultima attinge a sua volta alle riserve presso la BCE

In entrambi gli esempi a) e b) la Banca Centrale greca matura un debito rispetto alla cassa di compensazione ECB. Viceversa la Bundesbank matura un credito (ancora.. SENZA collaterale fisico).

La conseguenza e' che in caso di break-up/uscita della grecia dall'euro/uscita della Germania dall'euro, il credito della Buba verrebbe in maniera istantanea svalutato e la Buba dovrebbe pesantemente ricapitalizzarsi (tramite money printing).

Scusami gonzalito ancora non ho ben chiaro il meccanismo.

Allora... fammi un esempio partendo da questo:

Un cittadino greco sposta 100 euro dal conto della Banca Atene a quella della Banca Berlino.

Cosa succede poi in passaggi estremamente semplici?

Grazie della pazienza! OK!
 
Scusami gonzalito ancora non ho ben chiaro il meccanismo.

Allora... fammi un esempio partendo da questo:

Un cittadino greco sposta 100 euro dal conto della Banca Atene a quella della Banca Berlino.

Cosa succede poi in passaggi estremamente semplici?

Grazie della pazienza! OK!

Ahime' e' molto complicato e bisogna rifarsi passarci un po' di tempo per comprendere a pieno i vari passaggi.. :) Se posso suggerire vale davvero la pena di approfondire

1) Cittadino greco trasmette a Banca Atene (BA) un ordine di trasferire 100 a Banca Berlino (BB) (oppure, stessa cosa, cittadino Greco vuole ritirare dei soldi contanti per poi portarli brevi manu a BB)

2) BA ha necessita' di riserve liquide di 100 per poter effettuare il trasferimento (o pagamento in contanti), e supponiamo NON ne abbia tra gli assets (il discorso va visto al margine a livello "macro", piu' che di singola transazione) pertanto ne ottiene tramite la Banca Centrale Greca (BCG). Per ottenere tali riserve di 100 BA trasferisce un collaterale non liquido (che ha tra i suoi assets) a BCG.. sostanzialmente un "repo". Notare che il collaterale non liquido da ora in poi rimarra' alla BCG e non trasferito oltre

3) A questo punto entra in gioco il target 2, per cui la BCG (avendone necessita') a sua volta ottiene riserve liquide dalla BCE. Queste riserve vengono concesse senza necessita' di un trasferimento di collaterale dalla BCG alla BCE (cosa molto importante..)

4) la BCE a questo punto funge da intermediario e accredita le riserve alla Banca Centrale Tedesca (BuBa), la quale a sua volta accredita le stesse a BB...

Alla fine di tutto questo giro...

Il bilancio di BB presenta: a) una nuova passivita' per 100 (il deposito del cittadino Greco) e b) una nuova attivita' per 100 (il credito verso la BuBa sotto forma di riserve)

Il bilancio Buba ha a sua volta: a) una nuova passivita' per 100 (le riserve detenute da BB presso BuBa) e b) una nuova attivita' per 100 (il credito verso la BCE)

Il bilancio BCE similmente mostra: a) una nuova passivita' per 100 (le riserve detenute da BuBa presso BCE) e b) una nuova attivita' per 100 (il credito NON COLLATERALIZZATO verso la BCG)

Il bilancio BCG: a) una nuova passivita' per 100 (il prestito NON COLLATERALIZZATO acceso verso la BCE) e b) una nuova attivita' per 100 (il credito COLLATERALIZZATO verso BA)

Il bilancio BA a) una nuova passivita' per 100 (il prestito COLLATERALIZZATO acceso verso BCG) e b) minori passivita' per 100 (deposito trasferito o pagato fuori)

etc... etc...

Ora finche' il sistema euro regge questo non crea nessuno problema... qualora venisse meno...

a) il cittadino greco avrebbe il suo asset presso BB (e magari denominato in nuovi marchi)

b) la BCG mantiene il collaterale (che magari e' di dubbio valore eh...) che e' stato funzionale alla transazione.. quindi tale asset rimane in Grecia

c) la Buba e' costretta a stampare per rimpiazzare le perdite su crediti.. con potenziale inflattivo per il sistema tedesco...

In realta' l'esempio viene ancora meglio se guardi agli squilibri di bilancia commerciale.. prova a rifarti i passaggi e li l'effetto alla fine del giro (sempre in caso di break up) e' che un cittadino Greco ha importato magari una BMW e se la tiene, mentre il sistema tedesco si trova un claim che perde valore e costringe alla ricapitalizzazione..

Buona notte!
 
Ahime' e' molto complicato e bisogna rifarsi passarci un po' di tempo per comprendere a pieno i vari passaggi.. :) Se posso suggerire vale davvero la pena di approfondire

1) Cittadino greco trasmette a Banca Atene (BA) un ordine di trasferire 100 a Banca Berlino (BB) (oppure, stessa cosa, cittadino Greco vuole ritirare dei soldi contanti per poi portarli brevi manu a BB)

2) BA ha necessita' di riserve liquide di 100 per poter effettuare il trasferimento (o pagamento in contanti), e supponiamo NON ne abbia tra gli assets (il discorso va visto al margine a livello "macro", piu' che di singola transazione) pertanto ne ottiene tramite la Banca Centrale Greca (BCG). Per ottenere tali riserve di 100 BA trasferisce un collaterale non liquido (che ha tra i suoi assets) a BCG.. sostanzialmente un "repo". Notare che il collaterale non liquido da ora in poi rimarra' alla BCG e non trasferito oltre

3) A questo punto entra in gioco il target 2, per cui la BCG (avendone necessita') a sua volta ottiene riserve liquide dalla BCE. Queste riserve vengono concesse senza necessita' di un trasferimento di collaterale dalla BCG alla BCE (cosa molto importante..)

4) la BCE a questo punto funge da intermediario e accredita le riserve alla Banca Centrale Tedesca (BuBa), la quale a sua volta accredita le stesse a BB...

Alla fine di tutto questo giro...

Il bilancio di BB presenta: a) una nuova passivita' per 100 (il deposito del cittadino Greco) e b) una nuova attivita' per 100 (il credito verso la BuBa sotto forma di riserve)

Il bilancio Buba ha a sua volta: a) una nuova passivita' per 100 (le riserve detenute da BB presso BuBa) e b) una nuova attivita' per 100 (il credito verso la BCE)

Il bilancio BCE similmente mostra: a) una nuova passivita' per 100 (le riserve detenute da BuBa presso BCE) e b) una nuova attivita' per 100 (il credito NON COLLATERALIZZATO verso la BCG)

Il bilancio BCG: a) una nuova passivita' per 100 (il prestito NON COLLATERALIZZATO acceso verso la BCE) e b) una nuova attivita' per 100 (il credito COLLATERALIZZATO verso BA)

Il bilancio BA a) una nuova passivita' per 100 (il prestito COLLATERALIZZATO acceso verso BCG) e b) minori passivita' per 100 (deposito trasferito o pagato fuori)

etc... etc...

Ora finche' il sistema euro regge questo non crea nessuno problema... qualora venisse meno...

a) il cittadino greco avrebbe il suo asset presso BB (e magari denominato in nuovi marchi)

b) la BCG mantiene il collaterale (che magari e' di dubbio valore eh...) che e' stato funzionale alla transazione.. quindi tale asset rimane in Grecia

c) la Buba e' costretta a stampare per rimpiazzare le perdite su crediti.. con potenziale inflattivo per il sistema tedesco...

In realta' l'esempio viene ancora meglio se guardi agli squilibri di bilancia commerciale.. prova a rifarti i passaggi e li l'effetto alla fine del giro (sempre in caso di break up) e' che un cittadino Greco ha importato magari una BMW e se la tiene, mentre il sistema tedesco si trova un claim che perde valore e costringe alla ricapitalizzazione..

Buona notte!

Chiarissimo!

Non sapevo che le BC nazionali non dovessero trasferire a loro volta un qualche collaterale alla BCE.
 
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