A world of love


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Se non sono io per me, chi sarà per me?
Se non così, come?
Se non ora, quando
?

Alejandro Jodorowsky

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chi se nn Grace Kelly e Gary Grant?.....e poi la guida a destra!!
 

“Mi piacerebbe essere ricordata come una persona che ha compiuto atti utili, una persona gentile e amorevole. Vorrei lasciare la memoria di un essere umano con un atteggiamento corretto e che ha fatto del suo meglio per aiutare gli altri.”


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“Sono stata accusata di essere fredda, snob, distante. Chi mi conosce bene sa che io non sono niente del genere. Semmai, è vero il contrario. Ma è troppo chiedere di voler proteggere propria vita privata e i sentimenti interiori? Un sacco di cose mi toccano e io non voglio essere mai indiscreta.”

GRACE KELLY
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porsi al di sopra delle donne
perché non riescono a stare al pari con gli uomini.”
ERICA JONG


Oltre ad essere aumentati i femminicidi, a me sembra sia aumentata anche la ferocia con cui vengono commessi.

Femminicidi, la violenza sulle donne e i giovani: sono in aumento i casi tra gli under 30

Nel 2023 in Italia sono state uccise 54 donne: dieci di loro avevano meno di trent'anni.

Dramma nel dramma: un figlio su tre ha assistito alla morte della madre... molti figli hanno ammazzato la propria madre.

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Giulia, tra l'altro, è il nome che accomuna tre giovani vittime. Giulia Cecchettin è stata brutalmente uccisa dal suo ex a 22 anni, pochi giorni prima di laurearsi. Giulia Donato, che di anni ne aveva 23, è stata uccisa a gennaio dal fidanzato Andrea Incorvaia, guardia giurata che le sparò prima di togliersi la vita. Giulia Tramontano aveva 29 anni e un figlio in grembo quando (era al settimo mese) venne accoltellata dal fidanzato Alessandro Impagnatiello.

Amare non vuol dire possedere, ma avere cura di una persona che ci è cara, che è libera di non nutrire
i nostri stessi sentimenti. Liberi di amare senza pretendere

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«Fino a quel maledetto sabato da padre ho sempre pensato che Filippo fosse un figlio perfetto. Non mi aveva mai dato nessun problema né a scuola né coi professori. Non ha mai alzato le mani nemmeno con suo fratello. Trovarmi di fronte ad una cosa del genere non è concepibile... Non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così Filippo, un ragazzo a cui abbiamo cercato di dare tutto quello

Nicola Turetta, padre di Filippo

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E' terribile quello che sta succedendo, un femminicidio quasi ogni giorno:(:mad:. Non aggiungo altro. Un fiore per Giulia:flower:. Ieri un'altra vittima in Calabria, una dottoressa stimatissima nel suo piccolo paese, uccisa a fucilate mentre tornava dal lavoro in macchina insieme al marito.
Alla fine del 2024 i femminicidi saranno in quota 400! Ciò vorrà dire che nulla sarà cambiato! Basta googlare e leggere" È così: dopo la marea fucsia del 25 novembre e la morte di Giulia Cecchettin che ha toccato le coscienze di molti in Italia, il 2024 è iniziato con numeri preoccupanti. Sono 6 le donne uccise finora dalla violenza di genere, 6 in 15 giorni."

Però nessuno si preoccupa di quanti suicidi annui in Italia anche per amore! Numeri pazzeschi,circa 4mila!!! In mezzo a questi c'è anche un mio caro amico innamoratissimo della sua compagna! Un giorno,un maledetto giorno di questa estate la sua compagna tronca la relazione con la classica frase:"Non ti amo più,non sento più nulla per te".
Niente fucili a canne mozze,niente coltelli ecc ecc! E' uscito di scena dalla vita in punta di piedi!
Già allora il folosofo greco Gorgia del 500ac in (Encomio ad Elena) "Se due innamorati uno dei due fugge gli porta via l'anima, in quanto è depauperato della parte essenziale della sua esistenza!! Amore e follia! I Cecchettin sfileranno i loro avvocati cercheranno di salvare il salvabile del loro figlio. Ci riusciranno in quanto questi omicidi i giudici li conoscono molto bene..................niente ergastolo forse farà 10 anni dentro e poi uscirà!!
 

“In un vero amore non si critica nulla. Se mi ami, amami con i miei difetti! Amami per quel che sono! Non chiedermi niente, non giudicarmi. Non ho nulla da darti: faremo qualcosa insieme. Io ti amo come sei, non ti chiedo nulla, non voglio che cambi, non esercito pressioni in questo senso. Se tu vuoi cambiare, evviva! Sono fatti tuoi. Che piacere vedere la luce che ti abita.”

Alejandro Jodorowsky

 

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10 FEBBRAIO 2024 – 20° ANNIVERSARIO DEL GIORNO DEL RICORDO PER LE VITTIME DELLE FOIBE

Guido Miglia, Dentro l'Istria

Nato nel 1919, Guido Miglia era originario di Pola e aveva lasciato la sua terra a seguito del trattato del '47.
Giornalista e insegnante a Trieste, ha raccontato l'esodo in Dentro l'Istria. Diario 1945-1947.


Ho atteso questo dieci febbraio nella trepidazione della notte insonne, fuori il vento ha fischiato sinistro, un lampione tremava e gettava la sua povera luce fredda nella mia finestra vuota; poi con la grande valigia ho camminato sulle strade della mia città quando il cielo era ancora buio, gli alberi dei Giardini erano scossi dal vento. Lungo il Corso stretto mi seguiva il vento, che veniva gelido dal mare, molti negozi erano senza vetrine, strappati anche i vetri e le saracinesche, come volti senza occhi, i portoni dei palazzi erano aperti, le imposte lasciate libere si aprivano e si chiudevano nelle case abbandonate, come tombe scoperchiate.
Un vecchio, prima di salire sulla nave, si inchinò fino a terra e la baciò, poi si mise sulla poppa e io vidi la sua schiena che sussultava in un tremito convulso. Guardai ancora una volta la splendida banchina della mia riva, l'Arena e il palazzo dell'Ammiragliato, il ponte di Scoglio Olivi, le piccole case sulla mia collina, e scesi sotto coperta a fissare intontito la mia valigia.

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Lina Galli, Esuli

Poetessa ermetica originaria di Parenzo, Lina Galli si è trasferita a Trieste nel 1931. Ha raccontato il dramma dell'esodo giuliano-dalmata in una serie di poesie, tra le quali una delle più caratteristiche è proprio quella che prende il nome di Esuli:


A bordo della nave, staccati da Pola
pensavano con ansia alle città
che li aspettavano.
Strappati alla loro terra
che sfilava con le coste bellissime
verso un domani ignoto.
E a Venezia una turba li accoglie
con grida ostili e rifiuta loro il cibo;
e a Bologna il treno non può fermarsi,
causa la folla nemica.
I bambini guardano intorno smarriti.
I genitori non hanno più niente da dare a loro.
II domani è un incubo.
Non li sentono fratelli gli Italiani,
una gente da rigettare, esuli.
Essi guardano tutto in silenzio
con gli occhi dilatati
dove le lagrime stanno ferme.
Il dolore di avere tutto perduto

si accresce di questo nuovo dolore.


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IL MONOLOGO SULL'AMORE DEI RAGAZZI DI "MARE FUORI" scritto da Mario Bussola

Ascolta, è la prima parola. Una donna che ti parla, si fida di te; non trattarla mai con sufficienza o con fastidio. C’è differenza tra lamentarsi di te e lamentarsi con te.

Accogli è la seconda, nessuno si merita la violenza di dover aderire ad aspettative altrui. Di essere considerato troppo o troppo poco. Non ancora o non più; facciamolo sentire accolto per quello che è.

Accetta è la terza, non sempre l’amore dura; dopo un percorso condiviso può succedere di dover spezzare un cuore pur di non spezzare noi stessi. Siamo al mondo per fiorire, non per appassire all’ombra di rapporti che non riconosciamo più. Amare significa accettare che le persone siano felici anche senza di te.

Impara
è la quarta: l’amore è un lavoro e impararlo è forse la cosa più importante per cui siamo qui. Serve applicazione quotidiana, tu insegni le tue parole, lei insegna le tue; finché non inventerete le vostre…

Verità
è la quinta: abbandoniamo gli stereotipi del vero uomo e della vera donna per ambire ad essere uomini veri e donne vere…”.

Accanto è la sesta: una coppia non si fonda sull’attribuire ruoli ma sul condividerli, sullo stare accanto… Quel silenzio è solo ciò che testimonia il tuo amore.

No, è la settima, una parola dura ma che dobbiamo riuscire a pronunciare e che gli altri devono essere pronti a ricevere. L’amore non deve c’entrare mai con il possesso; per questo a volte ‘no’ è la più alta dichiarazione d’amore che si possa fare.

Insieme è l’ottava, una parola che può sembrare un po’ fuori moda… È la più preziosa, sulla quale investire per il futuro. Ciò che conta è ricominciare a guardare gli uni negli occhi degli altri e ciò che sceglieremo di vedere dipenderà solo da noi.

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SOLO IO AMO IN TE CIÒ CHE NON SI VEDE.

(KHALIL GIBRAN)

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  • Sei come una casa piena di problemi,
    ma ti comprerei,
    mi indebiterei,
    per te;
    anche se nessuno garantirebbe per noi
    (molti anzi giurerebbero che c'è di meglio
    e a minor costo);
    ché poi, a pensarci,
    non saresti nemmeno
    acquistabile di getto,
    con le chiavi in mano
    del tuo cuore:
    tu sei una nuda proprietà,
    con usufruttuario nato oggi;
    sei una casa di quelle
    accatastate diversamente,
    da mettere in regola,
    ché sembri tutto fuorché
    quello che dichiari,
    a guardarti dal vivo,
    a scandagliarti negli occhi;
    di quelle con l'impianto non a norma;
    con la crepa strutturale:
    la crepa che mi dài,
    in fondo al petto.
    Sei una casa fatta apposta
    per crollarmi addosso,
    sei una casa da farmi
    soccombere fra le tue macerie;
    ma ti abiterei,
    con il tuo magnifico
    pertinenziale terrazzino,
    sul mio appartato ed esclusivo amore.

    Beatrice Zerbini
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"Creatura carissima, era molto molto bella la lettera che hai scritto alla luce delle stelle a mezzanotte.
Scrivi sempre a quell'ora perché il tuo cuore ha bisogno del chiaro di luna per liquefarsi.
Da qualche parte ho visto una pallina che continuava a saltare su e giù sul getto di una fontana:
tu sei la fontana, io la pallina. E' una sensazione che mi dai solo tu."

Virginia Woolf


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Forse per il mondo sei solo una persona,
ma per qualche persona sei tutto il mondo.

Gabriel García Márquez


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«All’indomani della legge Merlin ci sono state tutta una serie di rievocazioni nostalgiche delle case chiuse. Dino Buzzati, Indro Montanelli, i film di Fellini. C’è stato intorno alle case chiuse un movimento che vedeva lì qualcosa di perduto, un sapere antico dell’eros che se ne era andato. Una mitologia del casino che agisce ancora nell’immaginario degli italiani. Le case chiuse non erano quella cosa lì. A noi è stato restituito l’immaginario del cliente. L’altro punto di vista ci è arrivato solo grazie alla Merlin stessa nei suoi discorsi in Parlamento in cui parlava dello sfruttamento all’interno delle case e grazie alle lettere che alla senatrice venivano inviate dalle donne.
Nelle case chiuse c’era una effettiva esclusione dai diritti e dalle libertà. Quelle donne facevano parte di una categoria che non aveva alcuna possibilità di mobilità sociale. Dal casino non si usciva. Per legge ci si trovava registrate alla pubblica sicurezza e non ci si poteva sposare. Era un’istituzione disciplinare. Che ci si entrasse per bisogno o perché un po’ ingannate o reclutate da qualcuno, si era vincolate, non era possibile fare un altro lavoro e quello che si faceva dentro era gestito da chi guidava la casa (erano donne, quelle che oggi sono le madame): numero di clienti, ore di lavoro».

Giorgia Serughetti

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Vi dirò soltanto che mi lasciai pilotare nel buio da qualcheduno
che m’aveva preso in silenzio per la mano.

Giorgio Bassani

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Mi manchi…Ti penso…. Ho bisogno di te. Sono felice…
Sono solo parole ma ci tengono abbracciati alla vita. Le parole…
quelle che fanno luce. Che bruciano. Che salvano Non teniamole dentro. .

Andrew Faber.

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Mi manchi…Ti penso…. Ho bisogno di te. Sono felice…
Sono solo parole ma ci tengono abbracciati alla vita. Le parole…
quelle che fanno luce. Che bruciano. Che salvano Non teniamole dentro. .


Andrew Faber.

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Mi piace di più sentir dire"Mi manchi che la parola Ti amo" La vecchia canzone di Leali mi piace moltissimo!!
 
Mi piace di più sentir dire"Mi manchi che la parola Ti amo" La vecchia canzone di Leali mi piace moltissimo!!

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Allora apprezzerai anche questa bellissima poesia :-)


Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.

Charles Bukowski

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Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di ferite e di entusiasmi, di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati, o che smisero di esserlo, e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea.
Una donna è la storia di piccolezze, banalità, incombenze quotidiane, è la somma del non detto. Una donna è sempre la storia di molti uomini. Una donna è la storia del suo paese, della sua gente. Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, di tutte le donne che furono nutrite da altre che le precedettero affinchè lei potesse nascere: una donna è la storia del suo sangue. Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiore. Una donna è la storia di un'utopia.”

Marcela Serrano scrittrice cilena 1951

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“Non è vero che non si possa vivere senza una donna.
È vero soltanto che senza una donna non si può aver vissuto.”

Karl Kraus scrittore, giornalista e aforista austriaco 1874–1936

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“Se la donna si è stancata di fare come mestiere la donna,
figuriamoci l'uomo di fare il maschio senza avere più in cambio
neanche una donna ancora capace di farglielo fare!”

Aldo Busi

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