A2a noi andremo oltre

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Il close sotto 1.17 preoccupa non poco in ottica di entrata long, che, ad ora, vista la perdita di momentum, sarebbe ad alto rischio.
 
Nucleare: la Cassazione dice sì al referendum, EGP sfrutta il vento rinnovabile

Alla luce del mutamento dello scenario internazionale e a seguito della decisione della Germania di uscire dal nucleare, alziamo la raccomandazione di Green Power a outperform da neutral, con target price a 2,3 euro”, scrive Intermonte nella nota odierna raccolta da Finanza.com. In Germania, quindi, il governo di Angela Merkel ha deciso che otto centrali chiuderanno subito i battenti, sei entro il 2021 e le rimanenti tre entro il 2022. Il blocco del nucleare in Germania, ha sottolineato Equita, potrebbe avere conseguenze positive sul settore utilities italiano e, in particolare, per il comparto rinnovabili (Enel Green Power) e power generators (Enel, Iren, A2A).
 
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Provate a leggre il link,, Articolo completo:Tabacci sarà il Tremonti di Pisapia - LASTAMPA.it

Vi sembra un segnale positivo??


Sintomatica poi la scelta dell’assessorato: le politiche di bilancio hanno una loro unitarietà dunque è probabile che nella delega finiscano anche le partecipazioni comunali, tra cui la gestione delle quote A2A, Atm e Sea, un tesoretto da oltre 3 miliardi di euro. Tabacci non avrà un compito facile, in attesa di una scrupolosa «verifica indipendente sui conti» annunciata ieri dallo stesso Pisapia:
 
Ma se la situazione è critica per le spese degli assessorati, diventa drammatica per le opere: qui il rischio è di sforare il patto di stabilità imposto da Roma di 265 milioni di euro. Un conto fatto senza considerare l’impegno per la newco che dovrebbe acquistare i terreni di Expo: un investimento di 38 milioni per il capitale sociale e 15 di prestito soci. La cura proposta dagli uffici del Comune a Letizia Moratti era drastica: rimandare al 2012 i pagamenti ad Atm e A2A (fino a un mese fa erano «sospesi» circa 61,5 milioni), e ai fornitori. E avviare altre vendite di immobili: da largo Treves fino alla sede dei vigili di piazza Beccaria, per trasferire molti uffici in due stabili in zona Maciachini.


PEZZO DI UN ARTICOLOC HE PARLA DEL BUCO DI BILANCIO NEL COMUNE DI MILANO...
 
:o

Per questa giusta visione ho pagato scotto su Unipol Priv...

E quando mai si fa sempre giusto?

Pero' si può (anzi direi) si deve migliorare
 

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- Il quadro normativo relativo ai servizi pubblici locali è rimesso in discussione dall’esito referendario. All’indomani del voto sono i primi due quesiti a scuotere le fondamenta su cui si regolava il funzionamento del ciclo idrico integrato (ma ciò avrà ripercussioni anche sulla gestione dei rifiuti e del trasporto pubblico locale). A spiegare cosa accadrà ora è Marco Zemello, direttore Aato.




Come cambia ora la gestione dell’acqua?
Con l’eliminazione del 23 bis del D.L. 112/2008 non c’è più una norma italiana di riferimento per la gestione delle acque. Lo Stato deve rilegiferare, intanto possiamo rifarci al Diritto comunitario che prevede tre possibilità: affidare il servizio idrico a una società pubblica (purché svolga attività per i comuni soci e sia controllata da essi), far gestire la rete a un partenariato pubblico-privato oppure indire una gara dove potrebbe imporsi il privato come il pubblico ma dove non si escluderebbe anche una soluzione a capitale misto.




Le multiutility che gestiscono gli acquedotti nel Bresciano stavano compiendo un percorso che porta alla fusione. Un cammino ora interrotto?
Secondo quanto stabilito dalla legge Ronchi avremmo dovuto fare aggregazioni e aprire al privato, la gestione poteva essere affidata a A2A (che appunto non è solo a partecipazione pubblica). L’esito referendario mette in discussione l’obbligatorietà di un simile percorso ma non lo ferma. In sostanza porterà a rallentare il processo di fusione tra A2A, Garda Uno, Cogeme e Vallecamonica Servizi in un unica società di gestione.


L’esito del secondo quesito costringerà invece a rivedere gli investimenti?
Quel 7% di remunerazione che il referendum ha invalidato con il secondo quesito serviva per coprire gli oneri finanziari dei prestiti bancari perché nessuna società come la nostra è in grado di realizzare investimenti solo con capitali propri. Con quella tariffa avevamo programmato per il triennio 2011-13 130 milioni di euro di investimenti ma ora non sapremo come recuperare questi oneri. In sostanza viene meno l’incentivo ad ammodernare le infrastrutture. Difficile anche pensare di poter coprire gli investimenti puntando tutto sulla fiscalità generale o introdurre delle tasse di scopo per gli acquedotti.




La gestione del ciclo idrico d’altronde è considerata buona, a parte qualche caso (San Felice) dove si devono ancora accertare le responsabilità.
Sì e in quel caso l’anno prossimo sarà il processo a decidere se Garda Uno ha avuto o meno colpe per l’avvelenamento delle acque.




Una cosa però è certa: tra poco sparirà l’Aato.
Sì, secondo una legge regionale le competenze dell’Aato passano alle province
 
A2A - Aggiudicata commessa da 26 milioni in Inghilterra
Websim - 15/06/2011 08:47:52



FATTO
Attraverso la controllata Ecodeco, A2A (A2A.MI) si è aggiudicata una commessa da 26 milioni di euro per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti e la raccolta differenziata in Inghilterra che avrà una capacità di 250 mila tonnellate annue e inizierà la sua attività a partire dal 2015, con una concessione della durata di 25 anni.

EFFETTO
L'impatto sui numeri di A2A è sicuramente limitato ma valutiamo positivamente l'ingresso della utility in un mercato estero come quello inglese, che riconosce le capacità maturate dal gruppo nella gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata.

Confermiamo il giudizio NEUTRALE con prezzo obiettivo a 1,10 euro.
 
A2A riunisce oggi l'assemblea,
 
Buongiorno a tutti,
da oggi sono dei Vs. a 1,19..............................vediamo che succede
 
Scusa ma se credi nella società non era meglio aspettare dopo lo stacco del div. per entrare?


....e xchè?
per la discesa pre dividendo?

no, con tutto il movimento che ci sarà dovuto alle variazioni dell'ultimo periodo.......a mio modestissimo parere potrebbero esserci delle novità interessanti......tutto qua
 
A2A: al via assemblea ordinaria su destinazione utile e dividendo

Dowjones

BRESCIA (MF-DJ)--E' iniziata da pochi minuti l'assemblea ordinaria di A2A. I soci dovranno approvare la proposta di destinazione dell'utile di esercizio 2010 e la distribuzione del dividendo.

Sono presenti in sede 474 azionisti che, in proprio o per delega, rappresentano 2.020.293.901 azioni pari al 64,49% del capitale sociale.

Dalla lettura del libro dei soci non risultano variazioni significative nella compagine azionaria. Il Comune di Milano detiene il 27,670% del capitale sociale, il Comune di Brescia il 27,456%, Alpiq Holding il 5,002% e Carlo Tassara il 2,512%.

(END) Dow Jones Newswires

June 15, 2011 05:26 ET (09:26 GMT)
 
Edison, soluzione entro luglio o si torna a bozza - Tarantini
Reuters - 15/06/2011 13:27:19
 
Montenegro, non ci sono patti particolarmente segreti -Tarantini
Reuters - 15/06/2011 13:53:15



BRESCIA, 15 giugno (Reuters) - Sull'acquisizione del 43,7% della montenegrina Epcg non ci sono patti particolarmente segreti fra A2A (A2A.MI) e il governo del Paese balcanico, anzi il progetto ha un valore strategico perche', a seguito del collegamento sottomarino che dovrebbe realizzare Terna (TRN.MI), il Montenegro diventerà come un piccolo Molise collegato all'Italia.

Lo hanno detto i vertici della multiutility rispondendo alle domande di alcuni azionisti nel corso dell'assemblea per l'approvazione del dividendo 2010.
 
BRESCIA, 15 giugno (Reuters) - Sull'acquisizione del 43,7% della montenegrina Epcg non ci sono patti particolarmente segreti fra A2A (A2.MI: Quotazione) e il governo del Paese balcanico, anzi il progetto ha un valore strategico perche', a seguito del collegamento sottomarino che dovrebbe realizzare Terna (TRN.MI: Quotazione), il Montenegro diventerà come un piccolo Molise collegato all'Italia.

Lo hanno detto i vertici della multiutility rispondendo alle domande di alcuni azionisti nel corso dell'assemblea per l'approvazione del dividendo 2010. "A me non risultano patti particolaremente segreti sul Montenegro. E' un progetto che è stato molto criticato ma credo sia stato coraggioso e ci aspettiamo introiti significativi", ha risposto il presidente del consiglio di sorveglianza, Graziano Tarantini, a un azionista che chiedeva lumi sulle voci di un patto segreto, a valle dell'acquizione, per fare aumentare i dipendenti della utility del Montenegro.

Il direttore generale, Renato Ravanelli, ha poi spiegato il senso industriale dell'operazione: "La società ha asset molto importanti e complessi per circa 800 mw di capacità installata e poi una centrale termoelettrica con 200 mw installati e l'unico operatore nella distribuzione di energia elettrica in Montenegro con 330.000 clienti e non ha debito, anzi ha della cassa, ma più significativo è il disegno strategico: questo Paese verrà collegato con un cavo sottomarino all'Italia e diventerà una regione collegata all'Italia, come un piccolo Molise collegato al nostro Paese".

BRESCIA (MF-DJ)--"Se avremo una soluzione tutta italiana che ci renda pari ai francesi ben venga e viva l'Italia. Speriamo che entro luglio ci siano soluzioni compatibili con noi altrimenti si torna all'accordo industriale di marzo. Le trattative sono comunque complesse".

Lo ha dichiarato il presidente del consiglio di sorveglianza di A2A, Graziano Tarantini, durante l'assemblea ordinaria della societa', riferendosi al riassetto di Edison.

La partecipazione nell'utility di Foro Buonaparte, ha precisato Tarantini, e' stata "finanziaria ma non e' mai diventata industriale. La governance di Edison non ha permesso neanche le sinergie minime che potevano essere fatte. Oltre al danno la beffa. Non possiamo andare avanti per molto. I patti stanno per scadere. Dobbiamo negoziare con i francesi ma la questione e' complessa e il referendum ha anche cambiato il quadro".

"Con i francesi", ha proseguito il presidente del Cds, "si era iniziato un discorso per dare alla nostra partecipazione un senso industriale e la volonta' di giungere ad un accordo andava in questo senso". Poi nella vicenda si e' inserito un ulteriore elemento, cioe' altre operazioni lanciate dai francesi in Italia che hanno portato il Governo a sollevare delle barriere. "Noi operiamo in un settore regolamentato e non possiamo non considerare le preoccupazioni del nostro Governo", ha spiegato Tarantini.

"Confidavamo di avere una soluzione prima dell'estate", ha concluso Tarantini. "E' successo questo. Ne abbiamo tenuto conto. Se scade il patto si va all'asta. Ma A2A ed Edf sono due mondi diversi. Per questo e' stata decisa la proroga fino al 15 settembre
 
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