Acerbi avrebbe usato il termine “ne*ro” nei confronti di Juan Jesus.

non confondo proprio nulla: il principio sulla base del quale non si possa invertire l'onere della prova vale anche per la giustizia sportiva.
non ci sono video, non ci sono intercettazioni, non ci sono testimonainze. La parole di uno vale quanto quella dell'altro
in teoria sia per la giustizia penale che sportiva potrebbe anche esserci la condanna senza testimoni ne prove, varrebbe la credibilità ed attendibilità di chi denuncia e di chi è denunciato, in questo specifico caso hai ragione, ma se acerbi fosse stato nel passato uso a comportamenti del genere e questo potesse essere solo una reiterazione sarebbe possibile una condanna pur senza altre prove.
Ma sei sicuro? 😳
si è così, il giudice deve vagliare però con estrema attenzione l'attendibilità di tutto l'apparato accusatorio.


Di qui il principio: l’accusa si può fondare anche solo sulla testimonianza della vittima del reato. Ed è su quest’ultima che può anche essere pronunciata la condanna.

È chiaro che le dichiarazioni della parte lesa devono risultare credibili e non in contrasto con ulteriori elementi esterni. Ad esempio, chi sostiene di essere stato aggredito dovrà quantomeno riportare un certificato del pronto soccorso che attesti le lesioni o una documentazione fotografica.

Chi sostiene di aver gridato dinanzi alle molestie sessuali di un’altra persona dovrà anche spiegare perché le persone che si trovavano nelle stanze vicine non hanno sentito nulla.

Insomma, è vero che la testimonianza di chi querela o denuncia vale come prova ma questa non deve risultare inverosimile.

Il giudice che ritiene non attendibile la persona offesa potrebbe quindi giungere a una sentenza di non colpevolezza nei confronti dell’imputato.

Tutto ciò è magistralmente sintetizzato nelle parole della Cassazione secondo cui «in tema di prova nel processo penale, la testimonianza della persona offesa, ove ritenuta intrinsecamente attendibile, costituisce una vera e propria fonte di prova, purché la relativa valutazione sia sorretta da un’adeguata motivazione, che dia conto dei criteri adottati e dei risultati acquisiti. Le dichiarazioni della vittima saranno ancor più credibili ove siano confortate da elementi di riscontro, tali da escludere circostanze incompatibili con la condotta contestata»
 
questo quanto ho scritto su twitter dove l'argomento è in tendenza

non sono un tifoso interista ne un fan di acerbi però mettetevi nei panni di un giudice. parola contro parola, nessuna testimonianza pro o contro. dal punto di vista giuridico l'unico verdetto che poteva emettere era quello.poi invece personalmente penso che quell'insulto ci sia stato. non vedo per quale oscura ragione juanjesus si sarebbe dovuto inventare la cosa

e aggiungo qui: "acerbi in questo specifico caso si è comportato da uomo di mer da"
non è vero perché Juan Jesus per la giustizia PENALE è testimone, è un testimone la cui dichiarazione deve essere vagliata con particolare rigore in assenza di testimoni terzi o altre prove (video, audio), ma è testimone.
 
Ma sei sicuro? 😳
certo che son sicuro.
se subisci una rapina e non c'è nessuno che lo vede, ma poi tu riconosci il rapinatore, lo denunci e testimoni che sei stato rapinato da lui, quest'ultimo verrà condannato, anche se nega. Ovviamente sempre che la tua testimonianza sia coerente, chiara e attendibile e non vi siano elementi terzi che la mettano in dubbio.

comunque nel caso acerbi il giudice dice una cosa ben precisa, ovvero che l'offesa c'è sicuramente stata, ma che non è certo che ci sia stata un'offesa discriminatoria, e che siccome la sanzione, in questo caso, sarebbe molto pesante (10 giornate) allora non si può condannare Acerbi a una pena così grave senza una testimonianza esterna o una prova video.
è una sentenza ridicola, perché cerca di salvare capra e cavoli (vd passaggio sulla buona fede di JJ), e cioè cerca di salvare Acerbi dalla squalifica, senza però far passare l'idea che non sia successo niente.


  • Rilevato che la sequenza dei fatti in campo, ricostruita in base ai documenti ufficiali, con l’ausilio del Direttore di gara e comunque visibile in video, muovendo necessariamente dallo scontro di gioco e dall’atto del proferimento di alcune parole da parte dell’Acerbi nei confronti di Juan Jesus è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo “offendente”, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore della Soc. Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso” (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale;
  • Rilevato, altresì, che la condotta discriminatoria, per la sua intrinseca gravità e intollerabilità, perdipiù quando riferita alla razza, al colore della pelle o alla religione della persona, deve essere sanzionata con la massima severità a norma del Codice di giustizia sportiva e delle norme internazionali sportive, ma occorre nondimeno, e a fortiori, che l’irrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza (cfr. per tutte Corte federale d’appello, SS.UU., 11 maggio 2021, n. 105);
  • Rilevato che nella fattispecie la sequenza degli avvenimenti e il contesto dei comportamenti è teoricamente compatibile anche con una diversa ricostruzione dei fatti, essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale;
  • Ritenuto pertanto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata PER QUESTI MOTIVI
  • di non applicare le sanzioni previste dall’art. 28 CGS nei confronti del calciatore Francesco Acerbi (Soc. Internazionale).
 
non è vero perché Juan Jesus per la giustizia PENALE è testimone, è un testimone la cui dichiarazione deve essere vagliata con particolare rigore in assenza di testimoni terzi o altre prove (video, audio), ma è testimone.
abbandonai legge x scienze politiche quindi certo non sono la persona giusta per entrare nei tecnicismi delle leggi

per come la metti tu domani la mia segretaria mi denuncia per violenza sessuale e, essendo lei bravissima persona, giovane ragazzotta brianzola dai sani principi, quindi testimone credibile, io divento davvero un violentatore anche se manco l'ho sfiorata?
 
abbandonai legge x scienze politiche quindi certo non sono la persona giusta per entrare nei tecnicismi delle leggi

per come la metti tu domani la mia segretaria mi denuncia per violenza sessuale e, essendo lei bravissima persona, giovane ragazzotta brianzola dai sani principi, quindi testimone credibile, io divento davvero un violentatore anche se manco l'ho sfiorata?
ci sono buone probabilità che ti condannino, se non ci sono elementi probatori che dimostrino la sua malafede

In un altro e più recente caso, la Cassazione ha condannato per violenza sessuale un docente privato perché, nel proprio studio – piccolo e buio – aveva abbracciato e accarezzato l’allieva. Elemento probatorio decisivo sono state, ovviamente, le dichiarazioni della giovane. Consequenziale è stata la condanna, sia in primo che in secondo grado, del docente privato, sanzionato con «due anni di reclusione».
 
abbandonai legge x scienze politiche quindi certo non sono la persona giusta per entrare nei tecnicismi delle leggi

per come la metti tu domani la mia segretaria mi denuncia per violenza sessuale e, essendo lei bravissima persona, giovane ragazzotta brianzola dai sani principi, quindi testimone credibile, io divento davvero un violentatore anche se manco l'ho sfiorata?
si, ma una denuncia per violenza sessuale non si fa così in 2 righe...va raccontata, spiegata, circostanziata, ti fanno domande e se l'inquirente che raccoglie la denuncia è un minimo sveglio lo capisce che la denuncia è falsa e cerca di metterti in contraddizione. E se non ci riesce lui lo dovrà poi fare l'avvocato al processo. insomma si fa presto a dire basta che mi denuncia e sei condannato, si fa meno presto a farlo..servono doti di recitazione e inventiva non comuni.
 
ci sono buone probabilità che ti condannino, se non ci sono elementi probatori che dimostrino la sua malafede

In un altro e più recente caso, la Cassazione ha condannato per violenza sessuale un docente privato perché, nel proprio studio – piccolo e buio – aveva abbracciato e accarezzato l’allieva. Elemento probatorio decisivo sono state, ovviamente, le dichiarazioni della giovane. Consequenziale è stata la condanna, sia in primo che in secondo grado, del docente privato, sanzionato con «due anni di reclusione».
andiamo bene :D
 
non confondo proprio nulla: il principio sulla base del quale non si possa invertire l'onere della prova vale anche per la giustizia sportiva.
non ci sono video, non ci sono intercettazioni, non ci sono testimonainze. La parole di uno vale quanto quella dell'altro
Ma dove vivi? Su Marte? C'è gente che è stata condannata fino all'ergastolo, basandosi su semplici indizi o sulle parole senza prove di qualcuno. L'arbitro (che NON E' un Pubblico Ufficiale :no: ) condanna alle squalifiche o alle multe, semplicemente riportando quello che vuole lui, senza prove, ne contraddittorio. Se la giustizia sportiva fosse basata sul diritto civile, ad ogni rapporto dell'arbitro dovrebbe corrispondere un'indagine, ricerca delle prove e dei testimoni. Invece non accade nulla di tutto ciò. L'arbitro scrive che quello lo ha insultato e quello viene squalificato o multato. Ma per favore...
 
trovata su twitter
a questo punto allora JJ non è stato ritenuto credibile
Cattura.PNG
 
difficile ipotizzare che non sia stato ritenuto credibilie, visto che il giudice conferma che c'è stata offesa e minaccia (non smentita da Acerbi) e non mette in dubbio la buona fede di JJ

si è ca.gato sotto e stop
Ma adesso arriva lui😎. il Dela

Il Napoli giocherà sabato prossimo (ore 12,30) al Maradona contro l’Atalanta indossando con una nuova maglia di colore bianco senza la patch della Lega calcio.

Lo ha annunciato stamattina Tommaso Bianchini, il responsabile marketing del Napoli al ristorante Villa D’Angelo Santa Caterina, ricordando la nota stampa del Napoli dopo la querelle di stampo razzista tra Juan Jesus ed Acerbi. «Questa jersey si chiamerà Everywhere e non porterà il logo della Lega.
 
Ma adesso arriva lui😎. il Dela

Il Napoli giocherà sabato prossimo (ore 12,30) al Maradona contro l’Atalanta indossando con una nuova maglia di colore bianco senza la patch della Lega calcio.

Lo ha annunciato stamattina Tommaso Bianchini, il responsabile marketing del Napoli al ristorante Villa D’Angelo Santa Caterina, ricordando la nota stampa del Napoli dopo la querelle di stampo razzista tra Juan Jesus ed Acerbi. «Questa jersey si chiamerà Everywhere e non porterà il logo della Lega.

già mi aspetto sei rigori per l'Atalanta ed espulsione di Lobotka al terzo minuto del primo tempo :D
 
difficile ipotizzare che non sia stato ritenuto credibilie, visto che il giudice conferma che c'è stata offesa e minaccia (non smentita da Acerbi) e non mette in dubbio la buona fede di JJ

si è ca.gato sotto e stop
ma perchè si è cag ato sotto? bah brutta storia mal gestita

a questo punto spero proceda con la giustizia ordinaria
 
già mi aspetto sei rigori per l'Atalanta ed espulsione di Lobotka al terzo minuto del primo tempo :D
Alla presentazione della maglia - alla quale ha partecipato anche la designer Valentina De Laurentiis che ha stilizzato la maglia con il pool di professionisti di Armani - anche due tifosi vip del Napoli come i cantanti Geolier e Luchè: «Insieme andiamo spesso allo stadio - ha spiegato Geolier che ieri ha incontrato gli studenti universitari alla Federico II -; il Napoli per noi è una bandiera».


Ma non è che sto Geolier me lo state inflazionando un po' troppo 😆😉
 
trovata su twitter
a questo punto allora JJ non è stato ritenuto credibile
Vedi l'allegato 3000251
Appunto. Più chiaro di così. Ancora qualcuno che vuole parlare a vanvera? Marotta League forever KO!

Tanto per aggiungere. Ricordate il "non poteva non sapere" che applicarono a Berlusconi? C'erano prove? :no:
Oppure, ritornando a Paolo Rossi, venne squalificato per due anni perché i due delinquenti lo avvicinarono prima della partita e gli chiesero: "Paolo, quanti goal segni oggi?" e lui "due" Segnò due goal e per questo venne condannato, perchè era d'accordo... :wall:
 
ma perchè si è cag ato sotto? bah brutta storia mal gestita

a questo punto spero proceda con la giustizia ordinaria
il perché non si sa.

la motivazione contrasta con i principi sulla testimonianza nella giustizia sportiva della persona offesa, questo è poco ma sicuro.


l'ho messa sopra, la rimetto qui in parte...

il giudice dice che è provata l'offesa subita da JJ, mentre non è provato con un livello minimo di certezza l'intento discriminatorio perché il contenuto razzista lo afferma solo JJ, mentre l'offesa / minaccia (non razzista) l'ha confessata anche Acerbi.
Inoltre dice che siccome la condanna sarebbe molto pesante, serve una prova estrinseca alle dichiarazioni di JJ, quindi un video o un altro calciatore che ha sentito.


  • Rilevato, altresì, che la condotta discriminatoria, per la sua intrinseca gravità e intollerabilità, perdipiù quando riferita alla razza, al colore della pelle o alla religione della persona, deve essere sanzionata con la massima severità a norma del Codice di giustizia sportiva e delle norme internazionali sportive, ma occorre nondimeno, e a fortiori, che l’irrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza (cfr. per tutte Corte federale d’appello, SS.UU., 11 maggio 2021, n. 105);
  • Rilevato che nella fattispecie la sequenza degli avvenimenti e il contesto dei comportamenti è teoricamente compatibile anche con una diversa ricostruzione dei fatti, essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale;
  • Ritenuto pertanto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata
 
trovata su twitter
a questo punto allora JJ non è stato ritenuto credibile
Vedi l'allegato 3000251
esattamente, al di là delle arrampicate sugli specchi del giudice che scrive che non si vuole mettere in dubbio la buona fede di Juan Jesus (ma allora sta dicendo che è sordo?), con quella motivazione il giudice ha dimostrato di non credere alla denuncia del calciatore napoletano.

infatti crede al fatto che ci sia stata un'offesa / minaccia perché l'ha confermata anche Acerbi ("ti faccio nero")
ma non crede al contenuto discriminatorio, quindi non crede alla frase riportata da JJ ("vai via nero, sei solo un ne#ro")
 
Con questo comunicato di JJ, la finiamo qui. C'è tutto, per chi ha voglia di capire.


Juan Jesus: "'Sei solo un nero' è offensivo ma non razzista? Sono avvilito"​


Il centrale brasiliano affida a una nota scritta coi suoi legali (pubblicata dal sito del Napoli) le emozioni del dopo assoluzione di Acerbi: "Faccio fatica a capire. Mi sono comportato da signore... e non sono stato tutelato. Questo finale è un grave precedente"​


27 marzo - 17:38 - MILANO
Francesco Acerbi e Juan Jesus durante la partita Inter-Napoli a San Siro, 26 marzo 2024. ANSA/FRAME TRATTO DA DAZN +++ NPK +++ NO TV USE +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++


Dopo la sentenza che ieri ha assolto Acerbi sul caso razzismo di domenica scorsa, è arrivata la replica ufficiale - tramite un comunicato apparso sul sito del Napoli - anche di Juan Jesus. La nota è "firmata" dal brasiliano e dai suoi legali: "Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 17 marzo: è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza. Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito “da signore”, evitando di interrompere un’importante partita con tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio".
Il comunicato che ha pubblicato il club campano è piuttosto lungo e dettagliato: "Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo che, purtroppo, fatica a scomparire. Non mi sento in alcun modo tutelato da questa decisione che si affanna tra il dover ammettere che 'è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa' ed il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che, sempre secondo la decisione, solo io e “in buona fede” avrei percepito. Non capisco, davvero, in che modo la frase 'vai via nero, sei solo un nero' possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria. Non comprendo, infatti, perché mai agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una “semplice offesa” rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi, l’arbitro ha ritenuto di dover informare la Var, la partita è stata interrotta per oltre 1 minuto ed i suoi compagni di squadra si sono affannati nel volermi parlare. Non riesco a spiegarmi perché mai, solo il giorno dopo e in ritiro con la Nazionale, Acerbi abbia iniziato una inversione di rotta sulla versione dei fatti e non abbia, invece, subito negato, appena finita la partita, quanto era in realtà avvenuto. Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo - ma spero di sbagliarmi - potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti. Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave ed urgente".
 
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