Grazie per la risposta.
Ma questo vuol dire anche sapersi giostrare, io quello di cui oggi ho capacità è bloccare su conti deposito che purtroppo hanno una variabilità negli anni(qualche anno fa nessuno ti dava più dello 0,8%)...per il resto non saprei ma io penso:
Se metto da parte 500 euro al mese per 30 anni, poi nei 30 anni successivi (quando vado in pensione) mi riprendo pian piano questi soldi (ed io sono bravo, molto bravo a risparmiare e a non farmi prendere la mano) non sarebbe meglio?
Ovviamente c'è chi mi chiarisce che l'inflazione si mangia i risparmi e che i soldi in deposito o sul conto hanno un costo(che poi è davvero esiguo) ...ma vale davvero la pena dare i miei soldi a queste assicurazioni se poi è possibile che rimanga a loro più della metà se dovessi morire a 70 anni(per dire) e non ho eredi?
certo, occorre sapersi amministrare tenendo presenti anche le variazioni e gli andamenti dei mercati e degli interessi che il denaro può fruttare...
certo, alimentare il proprio "salvadanaio" con una quota di risparmiucci messi da parte mese per mese con l'andare del tempo è comunque una buona regola...
certo, l'inflazione è un fenomeno economico-finanziario costante e non sarà di sicuro l'interesse che si percepisce sui vari depositi a pareggiare i conti o a far andare in positivo a vantaggio del risparmiatore questo genere di saldo...
ma affidarsi ad un apparato parassitario come quello della maggior parte dei sedicenti consulenti finanziari equivale a fare come Pinocchio quando consegna i propri zecchini d'oro al Gatto e alla Volpe che gli promettono di far venire fuori i denari da una pianta appositamente innaffiata...
(...) "I due ingannatori fanno la loro apparizione nel capitolo XII, non appena Pinocchio si congeda dal burattinaio Mangiafoco dopo che costui gli ha consegnato cinque monete d'oro. Pinocchio le mostra loro incautamente e loro, con l'intenzione di rubargliele, lo convincono a sotterrarle nel paese dei Barbagianni, dove ci sarebbe un luogo chiamato Campo dei Miracoli, in cui - secondo loro - sotterrando una moneta sarebbe cresciuto un albero colmo di zecchini d'oro.
Durante il tragitto sostano all' Osteria del Gambero Rosso per cenare e riposarsi; i due compari ordinano una grande cena a spese di Pinocchio, che non mangia nulla avendo preso «un'indigestione anticipata di monete d'oro». Mentre Pinocchio dorme qualche ora, il Gatto e la Volpe escono segretamente e si accordano con l'oste perché svegli a mezzanotte il burattino per riprendere il cammino verso il Campo dei miracoli.
Quando Pinocchio si avvia nella notte oscura, incontra il Gatto e la Volpe che, travestiti da briganti, non riesce a riconoscere. Loro cercano con la violenza di sottrargli le monete d'oro che il burattino aveva riposto in bocca, ma non riescono nel tentativo. I due tipi incappucciati inseguono Pinocchio e dopo averlo raggiunto lo impiccano ad una quercia per poter tornare l'indomani mattina a prelevare le monete dalla bocca spalancata del burattino morto. Pinocchio viene però salvato dall'intervento della Fata
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Pinocchio, una volta lasciata la casa della Fata, incontra ancora i due imbroglioni e questi lo convincono per la seconda volta a sotterrare le rimanenti quattro monete nel Campo dei miracoli; in seguito gli dicono di aspettare lontano dal campo per venti minuti affinché l'albero degli zecchini possa crescere e fanno finta di andarsene. Pinocchio si allontana e intanto i due furfanti tornano nel campo, rubano le monete e fuggono.
Verso la fine della storia, nel cap. XXXVI, Pinocchio e Geppetto incontrano il Gatto e la Volpe ridotti in condizioni pessime: il Gatto ora è cieco davvero e la Volpe è zoppa e mutilata, perché ha dovuto vendere la sua coda a un merciaio ambulante che ne aveva ricavato uno scacciamosche. Pinocchio si beffa di loro, vendicandosi così dei torti subiti, ignorando le loro scuse e richieste d'aiuto." (...)
[ Collodi docet ... ]
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