aprire una attività, quale?

Apertura alle 7,00 chiusura 18,00 nessun aiuto , ragazzo di 38 anni barman con buone capacita imprenditoriali

Mi pare un orario singolare per un bar, non becca né le colazioni al mattino presto né i giovani alla sera. :confused:

In pratica un bar che fa orari d'ufficio.
 
Mi inserisco anche io...essendo ancora giovane posso usufruire dei finanziamenti dedicati...ora avendo un terreno di 4mila metri ed un padre costruttore edile cosa fareste voi?
 
Mi inserisco anche io...essendo ancora giovane posso usufruire dei finanziamenti dedicati...ora avendo un terreno di 4mila metri ed un padre costruttore edile cosa fareste voi?

Mi troverei un lavoro da dipendente a 2K/mese e direi al babbo di costruire casa mia sul terreno :o:D
 
è normale che con cifre cosi basse investite il rischio è molto alto, se non si vuole rischiare si compra un attività già avviata ma allora le cifre diventano molto più importanti.
per es il mio inquilino lavora in un bar a milano zona buenos aires, sono in 10 + i 2 titolari, hanno offerto 1.500.000 euro al propietario per rilevarlo e ha rifiutato( vuole 2.300.000):eek:

Una domanda tecnica per un commercialista/esperto del ramo (così i pivelli come me imparano qualcosa;)):

ammettiamo che la valutazione del proprietario sia corretta, da essa si dovrebbero dedurre l'ammontare delle altre voci:

a cominciare dal

- profitto

poi:

- fatturato

- spese personale,

ecc.

So che esistono dei moltiplicatori o qualcosa del genere per ricavare queste voci.
 
Una domanda tecnica per un commercialista/esperto del ramo (così i pivelli come me imparano qualcosa;)):

ammettiamo che la valutazione del proprietario sia corretta, da essa si dovrebbero dedurre l'ammontare delle altre voci:

a cominciare dal

- profitto

poi:

- fatturato

- spese personale,

ecc.

So che esistono dei moltiplicatori o qualcosa del genere per ricavare queste voci.

gli agenti immobiliari per le valutazioni delle attività commerciali hanno un listino con i coefficienti da applicare al fatturato per stabilirne il valore, per i bar si considera anche l'anzianità degli arredi e l'ubicazione se primaria o secondaria.
Per es per un bar a parità di fatturato congruo(con incassi decenti) poteva variare da 0,80 a 1,20 (non sono aggiornato sui listini attuali)
PS
la valutazione dipende anche dalla modalità di pagamento, se in contanti era più bassa dei coefficienti che ho riportato.
 
Ultima modifica:
So che esistono dei moltiplicatori o qualcosa del genere per ricavare queste voci.

Non sono sicuro di avere bene inteso la tua domanda, intendi dal punto di vista fiscale?
La mia commercialista tempo fa mi aveva spiegato quale è la cifra minima da dichiarare per non avere problemi, dovrebbe essere questa:
IL CALCOLO DEL FISCO DELL'AVVIAMENTO NELLE CESSIONI DI AZIENDA - Studio Ingrosso Dottore Commercialista - Consulente del Lavoro - Revisore Contabile - Servizi Commerciali a Cavallino, Lecce, Salento

In pratica 3 anni di ricavi moltiplicati per la redditività.

In teoria si potrebbe anche dichiarare meno ma il tutto andrebbe giustificato documentalmente e non è mai chiarissimo come fare.

Se invece intendi la cifra giusta come valore di una attività, non esistono formule come quella di prima, dipende da troppi fattori.
Esistono dei moltiplicatori generici che danno una idea di massima (quelli citati da reganam) ma, per quello che ne so io, valgono quello che valgono e spesso sono superati dai tempi.

Penso che il numero che salta fuori dalla formula fiscale indicata sopra sia un buon punto di partenza.
 
Sempre secondo me :
Se si ha uno stipendio sicuro e si guarda il solo aspetto economico quasi sempre si arriva alla conclusione che non conviene in primi perché le ore di lavoro sono tante
Però vuoi mettere gestire qualcosa di tuo e dovere invece fare il dipendente ? Qui dipende molto dal tipo di carattere di ognuno di noi . Credo

quoto quello che dici, ma penso che al di là del carattere, bisogna valutare la cosa con attenzione. oggi fare impresa è difficilissimo e sopratutto la tassazione non aiuta.
ti dico, ad oggi, pur avendo desiderio, e penso anche le capacità di mettermi in proprio, preferisco fare il dipendente (anche se da mio padre)
 
Ragazzi, ma altre attività oltre a bar e pizzerie? Sono finite le idee?


Immaginiamo di investire 100k per un bar bene avviato, poi bisogna lavorare diciamo 14 ore al giorno (come di solito si fa nei bar) etc.
Se uno calcola quale è l'investimento e quale è il ritorno, specialmente inteso come paga oraria, gli conviene spesso entrare in una cooperativa a fare il magazziniere

L'errore è lavorare 14 ore al giorno. Per questo io dicevo alcuni post fa che se si apre un bar serviva almeno un dipendente con cui fare i turni!
In ogni caso, bisogna fare un distinguo: un conto è aprire un'attività da libero professionista, cioè dove ci lavori tu personalmente, un altro conto è diventare imprenditori. L'imprenditore non lavora nella propria azienda, ma per la propria azienda: ha i dipendenti e l'unica cosa che fa è gestire l'impresa.
Chi lavora 14 ore nella propria azienda, come fa a gestirla? Per me rimane un mistero perché chiunque dopo 14 ore si ritirerebbe a casa sfinito. Forse è questo il motivo per cui alcune aziende vanno male? :mmmm:
@keynes83: che attività apriresti?
 
Ragazzi, ma altre attività oltre a bar e pizzerie? Sono finite le idee?




L'errore è lavorare 14 ore al giorno. Per questo io dicevo alcuni post fa che se si apre un bar serviva almeno un dipendente con cui fare i turni!
In ogni caso, bisogna fare un distinguo: un conto è aprire un'attività da libero professionista, cioè dove ci lavori tu personalmente, un altro conto è diventare imprenditori. L'imprenditore non lavora nella propria azienda, ma per la propria azienda: ha i dipendenti e l'unica cosa che fa è gestire l'impresa.
Chi lavora 14 ore nella propria azienda, come fa a gestirla? Per me rimane un mistero perché chiunque dopo 14 ore si ritirerebbe a casa sfinito. Forse è questo il motivo per cui alcune aziende vanno male? :mmmm:

@keynes83: che attività apriresti?

Io lavoro in pasticceria.... io aprirei qualcosa legato al mio settore (che conosco un po), ma specifico subito che non voglio fare l'artigiano come faccio ora, ma vorrei fare l'imprenditore appunto, anche per sfruttare i miei studi (sono laureato in economia).
Pertanto la mia idea era quella di aprire una "fabbricchetta" di dolci monoporzione, senza glutine se possibile.
Pero la mia idea era quella di sfruttare macchinari per eliminare un po di manodopera che costa e non produce quanto una macchina.
Posso assicurarti che i margini ci sono, specialmente al nord italia. Io vivo al sud e i prezzi sono piu bassi.
Spesso vedo nella grande distribuzione dolci monoporzione senza glutine a prezzi assurdi, a circa 28 euro al kilogrammo e ti assicuro che è tantissimo.
Certo, ci vuole tempo e un po di denaro per partire, ma poi si dovrebbe lavorare per bene (uso sempre il condizionale)
Le altre idee imprenditoriali sono legate al settore del food, non bar o altro, ma bensi si tratta sempre di industrializzazione commercializzazione di prodotti. Ne ho una molto molto innovativa che pero richiede una attenta pianificazione, indagine di mercato e sopratutto analisi di fattibilita, ma é davvero stuzzicante secondo me...
Concludo: non mi azzardo a farlo, per il momento, a causa dell'altissima tassazione. L'ideale sarebbe farlo con il regime forfettario :D
 
Io lavoro in pasticceria.... io aprirei qualcosa legato al mio settore (che conosco un po), ma specifico subito che non voglio fare l'artigiano come faccio ora, ma vorrei fare l'imprenditore appunto, anche per sfruttare i miei studi (sono laureato in economia).
Pertanto la mia idea era quella di aprire una "fabbricchetta" di dolci monoporzione, senza glutine se possibile.
Pero la mia idea era quella di sfruttare macchinari per eliminare un po di manodopera che costa e non produce quanto una macchina.
Posso assicurarti che i margini ci sono, specialmente al nord italia. Io vivo al sud e i prezzi sono piu bassi.
Spesso vedo nella grande distribuzione dolci monoporzione senza glutine a prezzi assurdi, a circa 28 euro al kilogrammo e ti assicuro che è tantissimo.
Certo, ci vuole tempo e un po di denaro per partire, ma poi si dovrebbe lavorare per bene (uso sempre il condizionale)
Le altre idee imprenditoriali sono legate al settore del food, non bar o altro, ma bensi si tratta sempre di industrializzazione commercializzazione di prodotti. Ne ho una molto molto innovativa che pero richiede una attenta pianificazione, indagine di mercato e sopratutto analisi di fattibilita, ma é davvero stuzzicante secondo me...
Concludo: non mi azzardo a farlo, per il momento, a causa dell'altissima tassazione. L'ideale sarebbe farlo con il regime forfettario :D

Io ho un'idea simile pero' piu' centrata nel settore agroalimentare ,
e da molto tempo che ci penso ed ora devo decidere se partire almeno con un business plan o se lasciare proprio perdere .
Il mio dubbio e al momento legato alla mia eta' di 52 anni e mi domando se non sia oramai troppo vecchio per intraprendere una iniziativa del genere che tra permessi e tutto il resto mi servirebbero altri 5 anni . E vero che ho due figli che tra 10-15 anni sarebbero in eta' lavorativa pero' magari vorranno fare altro . :mmmm:
 
Se hai le motivazioni giuste lo farai tranquillamente.
Io per il momento non ho voglia, sicuramente non mi manca il coraggio, ma sono davvero spaventato dalla pressione fiscale e dalla burocrazia necessaria sia per partire che per andare avanti (lo vedo quotidianamente nella attività di mio padre)
 
Buongiorno io sto aprendo dei negozi di eccellenze alimentari italiane in Europa, alcuni direttamente con dei soci ed altri in franchising.l'iniziativa è ancora nella fase embrionale ma sembra convergere nella direzione giusta.cerco persone motivate ad entrare a far parte della compagine, a seconda delle virtù e delle aspettative di ognuno.ne aprirei anche uno in Italia (uno solo) come negozio pilota.
 
Perchè quando si parla di aprire attività in proprio si pensa solo al food, piadinerie, gelaterie, pizzerie, pasticcerie?...

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è già da un pò di anni che nessuno sano di mente , con uno stipendio sicuro, si licenzia per aprire un attività in propio.
la aprono o la rilevano per sperare di portare a casa uno stipendio.

Scusa,ma secondo te chi apriva in passato aveva più probabilità di riuscire nell'impresa? :mmmm:

Mi sembra che anche allora esistessero locali che lavoravano più di altri e la serranda,se qualcosa non funzionava,si abbassava ugualmente.


L'essere sano di mente non ti pone al riparo da un naufragio commerciale.Semmai ti porta ad altre valutazioni.Magari un poco più ponderate,ma non prive di rischi.

Spesso l'apertura di nuovi ambienti non è altro che il sogno di avere e gestire un'attività tutta tua.

Vorrei ricordarti che l'impegno di chi possiede un locale pubblico è veramente importante,stressante oserei dire.

Dopo anni di lavoro,con ritmi serrati,è comprensibile la voglia di aprire per conto tuo.

Altrimenti meglio cambiare.

Subentrano poi i rischi d'impresa e le mille mila beghe che accompagnano,da tempo,ogni imprenditore.

:)
 
gli agenti immobiliari per le valutazioni delle attività commerciali hanno un listino con i coefficienti da applicare al fatturato per stabilirne il valore, per i bar si considera anche l'anzianità degli arredi e l'ubicazione se primaria o secondaria.
Per es per un bar a parità di fatturato congruo(con incassi decenti) poteva variare da 0,80 a 1,20 (non sono aggiornato sui listini attuali)
PS
la valutazione dipende anche dalla modalità di pagamento, se in contanti era più bassa dei coefficienti che ho riportato.

Tradotto in soldoni cosa significherebbe? :)
 
Perchè quando si parla di aprire attività in proprio si pensa solo al food, piadinerie, gelaterie, pizzerie, pasticcerie?...

Vedi l'allegato 2312289

Io lavoro in questo settore e sfrutterei le mie conoscenze per migliorare i prodotti ed i servizi che offro. Non andrei mai ad investire in settori che non conosco
Diverso é il discorso di colui che apre un'attivita legata al food perchè pensa che ci siano i soldi e sia facile.
Poi voglio sottolineare una differenza. Oggi aprono tanti bar e pizzerie perché sono lavori facili da imparare e da gestire.
Diverso è il discorso delle pasticcerie, specialmente a buoni livelli. È un lavoro molto piu complesso e rifinito rispetto agli altri, dove c'é molto di piu da imparare.
Concludo... gli articoli di millionnaire lasciano il tempo che trovano... secondo te, uno che sa come fare soldi lo scrive sui giornali o si da da fare per far andare avanti le sue idee?
 
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Scusa,ma secondo te chi apriva in passato aveva più probabilità di riuscire nell'impresa? :mmmm:

Se parliamo di piccoli esercizi commerciali/artigianali al dettaglio, sì.


Mi sembra che anche allora esistessero locali che lavoravano più di altri e la serranda,se qualcosa non funzionava,si abbassava ugualmente.

Certamente ma la situazione era oggettivamente diversa.

Prima di tutto c'erano parametri molto più restrittivi sulla concessione delle licenze per cui solitamente per aprire un'attività di questo tipo si era costretti a comprarne una già esistente.
Questo vuol dire che si era costretti a spendere molto di più di ora ma si era molto più garantiti, ora questa cosa è rimasta solo per tabaccherie, farmacie e poco altro.
Poi c'erano i soliti discorsi macro, debito pubblico in formazione che tirava su tutto, meno mobilità di prodotti e persone (= meno concorrenza), meno costi per tasse e regolamenti, ecc.
Forse l'unico costo che è diminuito in termini reali è l'acquisto dei macchinari ma incide pochissimo nel totale dei costi.

Sembra incredibile scriverlo ora ma quando ero piccolo io nel mio paese c'era la latteria e il latte fresco lo potevi comprare solo lì.
Ora puoi essere un genio del commercio ma non riusciresti mai a campare con una latteria.

Non sto dicendo che era meglio in generale, eh, non la penso così.
 
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