ARGENTINA 45 Holdouts ICSID TFA ATFA Griesa Singer Default Cristina Kirchner

pro/larreta-macri gobernador bs as ....benissimo.
la presidenza è vicinissima.
bene,

fpv hanno cantato vittoria troppo presto. pagliacci.

b.giornata



... adesso alla KAPPA ... non resta che dedicarsi anima e corpo al PIANO BOMBA!!! ... :wall::wall::wall: e nessuno pare in condizioni di poterla frenare ... :o:o:o



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... finalmente è arrivato l'articolo di CACHANOSKY ...

Lunedì 27 di aprile di 2015


Aggiustare è liberare la gente della tirannia statale

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Se ha stringa o no, non è tema che stia in dibattito


In mezzo a questa campagna elettorale posso capire perfettamente che i politici dell'opposizione che non dicano quasi niente su quello che pensano di fare se guadagnano le elezioni. Non c'inganniamo, ancora se CF fosse riuscito un terzo mandato dovrebbe fare un fiore di accomodamento nell'economia, ma date le caratteristiche del kirchnerismo, quell'accomodamento sarebbe stato in forma autoritaria ed utilizzando la violenza.


Cioè, tutti sappiamo che questa distruzione economica è insostenibile nel tempo, ma chiaramente nessuno si azzarda ad essere il primo a dire che finì la festa di consumo.


In modo che, insisto, capisco che l'opposizione mantenga silenzio di radio al riguardo, benché con quello silenzio di radio lasci tutto il campo libero al kirchnersimo per continuare a vendere il suo racconto.


Infine, problemi di strategia politica. In ultima istanza non posso negare che, deplorevolmente, le regole del gioco che imperano oggigiorno nella politica sono quelle di una sfrenata competenza di populismo. Come l'obiettivo è ottenere voti a qualunque costa perché i voti definiscono chi ha il potere in questa democrazia svisata che abbiamo, nessuno si azzarda a formulare proposte molto sensate, perché disarmare l'impalcatura di clientelismo politico che armò il kirchnerismo non è cosa che possa annunciarsi tanto facilmente.



Perché quelli che stiamo dentro il sistema formale siamo saccheggiato impositivamente? Perché il kirchnerismo fece il calcolo di a quanti deve saccheggiare con imposte per sostenere il clientelismo. E quello conto dà che i saccheggiati impositivamente è molti meno che quelli che vivono del saccheggio che lo stato fa del nostro lavoro.

In altre parole, se la validità dei diritti individuali si definisce per il voto, quello che cercò il kircherismo è avere il favore di un'ampia maggioranza in detrimento di una minoranza alla quale gliela sfrutta impositivamente.

Io direi che quella del kirchnerismo è una chiara violazione ai diritti umani perché, in principio, non confisca tutta la proprietà, ma, prontamente, confisca la ricchezza che produciamo. Di quella maniera, per impero della maggioranza del voto, una minoranza siamo sfruttati come schiavi.





Produciamo per sostenere tonnellate delle chiamate piani sociali che sono un'importante fonte di clientelismo politico. E produciamo anche per sostenere migliaia di impiegati pubblici a livello nazionale, municipale e provinciale. Impiegati pubblici che non generano ricchezza ma che vivono del frutto del lavoro del quale producono e stanno dentro il settore formale dell'economia.


Chiaramente è un sistema di schiavitú basato nel monopolio della forza che concede la maggiore quantità di voti. Per quel motivo i populista insistono con che il voto dà diritto infiniti al che li ottiene. Perché di quella maniera possono trasformarsi in tiranni. Cercano che la democrazia sia un veicolo per scegliere tiranni invece di amministratori della cosa pubblica.


Per quel motivo se qualcuno protesta quando quelli che sono scelti per il voto abusano del potere, segnalano a quello che protesta come golpista. Il vecchio trucco di farsi gli offesi ed attaccati quando in rigore essi sono quelli che attaccano e si alzano contro l'ordine costituzionale non rispettando i limiti che la costituzione stabilisce ai governi.



Orbene, a differenza del settore privato che deve ottenere le sue entrate guadagnandosi il favore del consumatore, il settore pubblico ottiene le sue entrate per la forza. Utilizzando il monopolio della forza che gli deleghiamo affinché difenda il nostro diritto alla vita, la libertà e la proprietà si appropria del frutto del nostro lavoro.


In un paese nel che impera la democrazia repubblicana, lo stato non riscuote imposte di accordo al limite che la società tollera senza ribellarsi, ma riscuote imposte per finanziare le funzioni per le quali fu creato lo stato.
In un stato populista si cerca arrivare al limite della spoliazione fino a trasformare in schiavi ai quali stanno dentro il sistema formale.


Quando si parla di accomodamento tutti pensano in che il settore privato soffre perché lo sfruttano. In rigore, l'accomodamento che bisogna portare a termine è quello di finire con lo schiavitú imposto per lo stato su una parte della popolazione affinché sostenga al resto che è quella che gli concede i voti per mantenersi nel potere.


L'accomodamento che bisogna fare è che quelli di La Cámpora smettano di vivere del lavoro altrui ed incomincino a produrre qualcosa che la società chieda.


L'accomodamento significa che tutti quelli che vivono di piani "sociali" dovranno andare a lavorare né bene si prodursi un flusso di investimenti che credono posti di lavoro. Correttamente censiti, i beneficiari di un piano lavorare, saranno debitamente informati dei posti di lavoro che continuino ad apparire. Le sue opzioni saranno accettare il lavoro e vivere del suo stipendio smettendo di ricevere il piano sociale oppure non accettare il posto di lavoro che gli è offerto ed anche perdere il sussidio "sociale."


La sfida del prossimo governo è gigantesca benché non impossibile. Per attrarre investimenti non solo bisogna eliminare il ceppo, qualcosa che non è tanto complicato come pretendono di vendere alcuni economisti che si dedicano alla politica, e recuperare la fiducia nel diritto di proprietà, bisogna anche abbassare il carico tributario per attrarre investimenti ed eliminare il deficit fiscale per avere stabilità di prezzi.

Per eliminare il deficit fiscale bisogna riuscire un ribasso importante della spesa pubblica che è essenzialmente gente che vive del lavoro altrui e la corruzione nell'opera pubblica. Cioè, eliminare il deficit fiscale con riduzione di imposte richiede di un fenomenale ribasso della spesa pubblica. Quello che dica che può sostenere questo livello di spesa mente sfacciatamente perché il settore formale non sta oramai in condizioni di continuare a finanziare questa pazzia di spesa pubblico.




L'accomodamento viene per le buone o per le cattive. Per le buone implica ritagliare la spesa pubblica in tutti quello che non genera benessere alla popolazione e non sono funzioni proprie dello stato. Per le cattive implica liquefarlo col quale continua a c'essere un stato sobredimensionado ma che non lo serve nessuno perché quelle funzioni che deve compiere lo stato non può farli perché lo liquefecero le entrate.



In sintesi, se ha stringa o no, non è tema che stia in dibattito. La questione è se l'accomodamento è liberare alla gente l'oppressione statale o lasciare che i politici continuino a spremere la gente produttiva per sostenere, per un po' più, il clientelismo politico che, transitoriamente dà schienale al potere tirannico dello stato.



... alla prossima lezione ... ricordati di spiegargli che NON PUOI DECIDERE DI NON RISPETTARE LE SENTENZE INTERNAZIONALI ... E CHE I DEBITI LI DEVI PAGARE ... :angry::angry::angry:


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Foto inviate anche a Dormalora e Signora :D
Monica
 
ho ricevuto tante belle foto.aspetto mio figlio per stampare
 
pro/larreta-macri gobernador bs as ....benissimo.
la presidenza è vicinissima.
bene,

fpv hanno cantato vittoria troppo presto. pagliacci.

b.giornata
Riguardo a quel meschino infame di Nielsen che da quando fu trombato dal regime K cerca di riciclarsi, ricordo che è dall'estate scorsa che si dà molto da fare sui mezzi di comunicazione argentini per presentarsi come una sorta di ministro dell'economia di Massa ... ma, salvo recenti sviluppi che potrei non aver notato, Massa non gli dà peso più di tanto. Sembra che il braccio destro ufficiale di Massa per l'economia sia invece uno dei tanti ex presidenti della BCRA (quello coi baffi ... ora mi sfugge come si chiama :mmmm:).

A me Nielsen sembra uno sopratutto interessato a tornare nelle grazie (e nel giro delle mazzette/provvigioni) dei fondi scambisti e bankette: il Nielsen era un sedicente esperto di finanza ben informato ed influente nella cosca ladronica che voleva evitare il nuovo default, cosca perdente lo scorso Luglio.
Immagino che sopratutto qualche trafficante messicano che investì in neocartaccia seguendo le imbeccate dell'esperto "insider" Nielsen NON :no: abbia molto apprezzato di essere rimasto incastrato ;)
La mia impressione è che Nielsen fosse anche personalmenete imbottito di neocartaccia che, a differenza degli amici di Kegaglioff che sapeva come sarebbe davvero finita quella puntata della tracicommedia, non ha liquidato per tempo o protetto con CDS.


Riguardo ai risultati elettorali locali favorevoli al partito di Macrì, sì, è un buon segno :): anche perchè nei giorni scorsi ho letto di pesanti brogli elettorali che scommetterei che NON siano stati fatti a vantaggio di Macrì ;)

Però sono i tempi dell'auspicato (ma MICA SICURO purtroppo) cambiamento politico per via ordinaria nel governo centrale che sono TROPPO LUNGHI:
in altri 6 mesi di imbrogli, strozzinaggio e dissipazioni la Banda K fa in tempo a lasciare un disastro difficilmente gestibile al successore di opposizione.
Uno scenario da considerare è che prima che il successore riformatore ottenga qualche risultato positivo (compresa la risoluzione dei default) la Banda K (se non alloggiata nel frattempo nelle patrie galere e alleggerita della refurtiva) ritorni per qualche via straordinaria, sull'onda delle proteste del pueblo fankaz.zista e dei compagni di merende al governo.

Un'evoluzione zimbwiano-cubana è uno scenario che mica si può escludere :(: in questo caso anche la spregiudicata (e affamata di profitti ... vedi notizie anche di oggi sulla prima pagina di Finanzaonline.com ) Deutsche Bank potrebbe perdere la sua scommessa.

In definitiva, bene quei risultati delle elezioni locali ma sono più che compensati in male dall'euforia irresponsabile dei Ladrones per essere riusciti a farsi "prestare" (nel significato ladronico, ovviamente ! ;):cool:) da D.B. & Co. un altro miliardino di dollari veri (mica come gli yuan cinesi :D).
Ai fini nostri la situazione rimane molto incerta.
 
Ultima modifica:
favolosi grazie
have a nice day

Piatti in previsione per il fine settimana (non tutti insieme :D ):
- Gnocchetti di piselli (vista ricettina interessante)
- Sedanini con canocchie (surgelate ma belle piene, son quelle che prendono i ristoranti ;) )
- Cannoli di mais con ortiche, caprino e noci (variante di altra ricetta)
- Crumble di mele e banane
- Filetti di cernia con purè di fave (se le trovo fresche)
Dura la vita in campagna :o
Monica
 
Mar, mi sta prendendo in giro!
A iè nen da fè, al'è fait parei.
 
Piatti in previsione per il fine settimana (non tutti insieme :D ):
- Gnocchetti di piselli (vista ricettina interessante)
- Sedanini con canocchie (surgelate ma belle piene, son quelle che prendono i ristoranti ;) )
- Cannoli di mais con ortiche, caprino e noci (variante di altra ricetta)
- Crumble di mele e banane
- Filetti di cernia con purè di fave (se le trovo fresche)
Dura la vita in campagna :o
Monica



... dalle foto si direbbe ... che è un autentico toccasana per ringiovanire ... ;););) o forse c'est l'amour ... :D:D:D




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Articolo importante di Kaneguiser, sulla Nacion:

Los precandidatos presidenciales que pretenden suceder a Cristina Kirchner quieren abordar la solución de los holdouts como parte de la reconexión global de la Argentina con el mundo y, además, tratar de que el próximo gobierno se financie a tasas similares a las que logran los países vecinos.

Por esta razón, sus equipos económicos están trabajando ya sobre propuestas para superar el problema con los fondos buitre, porque creen que el Gobierno no hará nada para cerrar este capítulo abierto a fines de 2001. Todos se manejan con extrema prudencia en sus declaraciones, dado los dividendos políticos que le ha dado a la Presidenta la polarización retórica con los fondos buitre, pero saben que será uno de los temas clave a partir del 11 de diciembre próximo.

En diálogo con LA NACION, Miguel Bein, asesor de Daniel Scioli; Carlos Melconian, de Mauricio Macri; Martín Redrado, de Sergio Massa; Adrián Ramos, de Ernesto Sanz, y Roberto Mionis, de Margarita Stolbizer, dieron su punto de vista sobre esta cuestión.

Bein dijo que no hay que plantear ni un escenario "de desacato ni una rendición incondicional, sino un acuerdo favorable al país, lo que implica lograr un descuento superior al 20% sobre la sentencia original, porque los intereses punitorios fijados por la Reserva Federal no cumplen ningún criterio económico".

El economista aclaró que la negociación "no será rápida, porque eso implicaría ponerse contra una esquina y hay que negociar a la vez con todos los bonistas para evitar que surjan nuevos buitres".

Según Bein, "el tiempo que demore es el que deba demorar para los intereses de la República". En el equipo de Scioli creen que, mientras se negocia este acuerdo, hay que tratar de obtener un swap de Brasil por US$ 10.000 millones, a dos años de plazo.

En tanto, Melconian dijo que hay que observar la cuestión en términos globales. "Hay que arreglar el conflicto externo financiero, incluyendo la OMC también y los organismos financieros internacionales." Y pese a que el Gobierno cree que no es necesario acordar porque igualmente accede al mercado de capitales, para Melconian, "es un hecho que hace cuatro años el país exportaba 84.000 millones de dólares y hoy sólo vende 60.000 millones, por lo que hay que pensar en una estrategia de ocho años y tratar de que el país se convierta en grado de inversión tras salvarse del descenso".

ESPACIO PARA PAGAR MENOS

Redrado, por su parte, afirmó que hay que "pensar en una solución para el 7% que no entró en los canjes, no sólo para los holdouts de las cortes de Nueva York, y sin que te corra un reloj". El ex presidente del Banco Central consideró que el kirchnerismo no solucionará el problema porque "no tiene presión por el lado de las reservas del Banco Central ni por el lado del nivel de popularidad".

En cuanto a la propuesta para arreglar, sin querer brindar detalles, dijo: "No hay que pagar el 100% de lo que están pidiendo, hay espacio para pagar menos".

Redrado aclaró que, si bien hay que abordar la cuestión, "esto es parte de un problema integral, en el que hay cuestiones más urgentes como una ley sobre el sector energético y una baja de las retenciones a las economías regionales".

Desde el radicalismo, Ramos dijo: "La instrumentación del tema del juicio es un aspecto más de la vinculación global del país y, en particular, del financiamiento del país, lo cual no necesariamente significa tomar deuda". Ramos explicó: "Está claro que en las condiciones actuales la Argentina se financia a tasas muy elevadas, casi usurarias, por la política económica, porque necesita deuda sí o sí; en cambio, lo que hay que lograr es no tener esa urgencia. Y para eso hay que revertir el problema del déficit fiscal, el atraso cambiario y la cuestión de los subsidios".

Por su parte, Roberto Mionis, colaborador de Stolbizer, sostuvo: "Hay que ordenar la macroeconomía antes de encarar el tema con los fondos buitre porque no se sabe cuál es la situación del Banco Central el 10 de diciembre próximo en cuanto a las reservas". Este camino, aclaró, "no significa seguir pateando el problema como lo ha hecho este Gobierno; hay que resolverlo porque hay un fallo y es un papelón no cumplirlo, pero tampoco tenemos la postura de pagar todo lo que nos piden. De hecho, pediremos reestructuraciones de algunos acuerdos que se hicieron mal, como el Club de París, por el que se pagó de más".

En tanto, el Gobierno por ahora no da señales de querer sentarse a negociar para resolver la cuestión. En 2014 había dicho que no podía hacerlo porque estaba vigente la cláusula RUFO y que tenía que esperar a que expirara para evitar una ola de juicios por parte de los bonistas que ingresaron en los canjes 2005 y 2010. Pero una vez que ésta caducó, no cambió de actitud. Luego, indicó que quería saber cuántos me too (reclaman cobrar la sentencia del juez Griesa que dio la razón a los fondos) había para no sorprenderse en cuanto al monto de la sentencia final por pagar; pero una vez que éstos se presentaron, dijo que rechazaba estas demandas adicionales por pertenecer en su mayoría a los fondos buitre..
 
27/04/15


Bonar 24: la metà le avrebbe comprato un fondo dell'USA


Debito


Circolò una diceria che il successo dell'offerta dei titoli si dovette al Deutsche Bank ed il fondo di investimento Marathon Asset Management.



Ana Barón


La settimana scorsa circolò per Buenos Aires la diceria che il successo dell'offerta di Bonar 24 per un totale di 1.415,9 milioni di dollari emessa bassa giurisdizione argentina, si dovette al Deutsche Bank ed un fondo di investimento, Marathon Asset Management. Questa firma è basata a New York. Maneggia portadocumenti di quasi 12.000 milioni di dollari.

Due fonti in Wall Street dissero ora a Clarino che il valore di Bonar 24 acquisito per Marathon Assets Management fu di 830 milioni di dollari, cioè più della metà dell'offerta e che la transazione fu realizzata da Gabriel Szpigiel, lo specialista in mercati emergenti di Marathon ed il suo capo Bruce Richardson.

Szpigiel è argentino. Studiò nell'Università di Buenos Aires, cioè la stessa università dove studio Kicillof. Più ancora, in 2010, Szpigiel ebbe contatti col governo argentino quando il ministro di Economia era Amato Boudou e lanciò il secondo scambio.


Nessuno potè spiegare a Clarino, tuttavia, come era potuto essere la transazione che avrebbe organizzato Szpigiel. Se i buoni che comprò rimasero in Argentina nell'attesa di un nuovo governo che sistemi col fondi avvoltoio o se furono girati all'esterno.


Ed in questo caso, possono essere considerati come debito esterno ed oggetto della sentenza del giudice Griesa che impedisce di pagare le sue scadenze se non è pagato contemporaneamente al fondi avvoltoio
.​



Nell'udienza nella Corte di Griesa questa settimana, gli avvoltoi non chiesero informazione sull'offerta di Bonar 24 Marathon così come gli chiesero, al Deutsche Bank ed il BBV (Banco Bilbao Vizcaya). Ma è possibile che NML, il fondo di Paul Singer che lidera la battaglia giudiziale contro l'Argentina nella corte di New York, consideri che tutta la transazione con Marathon si fece attraverso il Deutsche Bank.



Kiciloff fu rotondo quando gli domandarono a Mosca sull'offerta dei Bonar 24 "non ci fu nessuna banca nell'operazione", disse ed aggregò: Devono essere abbastanza caldi perché l'emissione si fece senza le banche e si persero la commissione". Sia come sia, la domanda è se i Bonar 24 deve essere considerato debito esterno e se, per ende, le sue scadenze non può essere eseguiti senza che contemporaneamente non è pagato agli avvoltoi. Nell'udienza del mercoledì. Griesa disse che non c'è evidenza che siano debito esterno, ma autorizzò, tuttavia, ai fondi a chiedere l'informazione che si devono per vedere se le evidenze esistono.




... :angry::angry::angry:
 
27.04.15 | 10:09

Willy Kohan: "Il modello della staticità economica (PACE DEI CIMITERI!!!) ricevè uno strepitoso cachetazo"


Segnalò che il progetto politico della Presidentessa non arrivò né al 20 percento dei voti in Capitale. " Mariano Recalde che fu il candidato che impose Cristina, non sommò né il 13 percento."


per CRONISTA.COM


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Willy Kohan: "Il modello della staticità economica ricevè un strepitoso cachetazo"



Il giornalista Guillermo "Willy" Kohan pensò sui risultati del PASO abitante di Buenos Aires e disse che dallo sguardo economico la cosa rilevante è che ieri il modello della staticità economica ricevè un strepitoso cachetazo."

Nella sua abituale casa editrice nel programma Ogni mattina che si emette per Radio Mitre, Kohan sostenne che non bisogna smettere di osservare che finalmente gli emblemi del modello risultarono fortemente sconfitti."

"Il progetto politico della Presidentessa, Cristina Kirchner, non arrivò né al 20 percento dei voti in Capitale. E Mariano Recalde fu il candidato che impose Cristina. Abbiamo visto che non sommò né il 13 percento dei voti. Altri portavoci importanti del modello estatista, come fu il caso di Carlos Heller, non arrivò né al 2 percento dei voti", aggregò.

Kohan indicò che bisognerà vedere ora "se c'è qualche effetto nei mercati, perché l'idea del modello estatizando imprese, credo che in Capitale, ricevè un strepitoso cachetazo."

Terminando, si domandò: "La possibilità di (Axel) Kicillof come vice di (Daniel) Scioli, ancora è disponibile?", e mirò che "Recalde e Kicillof sono i relativi economici di Massimo Kirchner, ma quello che si presentava molestando a LAN ricevè una cachetazo importante nelle urne."



... :p:p:p
 
Il corriere: La denuncia di Maccarone: «Ha tirato un *****tto a Tonelli ed è scappato, Denis è un vigliacco»

..... ma vah.... un vigliacco ..... chissa' da dove viene.....
 
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