... finalmente è arrivato l'articolo di CACHANOSKY ...
Lunedì 27 di aprile di 2015
Aggiustare è liberare la gente della tirannia statale
Se ha stringa o no, non è tema che stia in dibattito
In mezzo a questa campagna elettorale posso capire perfettamente che i politici dell'opposizione che non dicano quasi niente su quello che pensano di fare se guadagnano le elezioni.
Non c'inganniamo, ancora se CF fosse riuscito un terzo mandato dovrebbe fare un fiore di accomodamento nell'economia, ma date le caratteristiche del kirchnerismo, quell'accomodamento sarebbe stato in forma autoritaria ed utilizzando la violenza.
Cioè, tutti sappiamo che questa distruzione economica è insostenibile nel tempo, ma chiaramente nessuno si azzarda ad essere il primo a dire che finì la festa di consumo.
In modo che, insisto, capisco che l'opposizione mantenga silenzio di radio al riguardo,
benché con quello silenzio di radio lasci tutto il campo libero al kirchnersimo per continuare a vendere il suo racconto.
Infine, problemi di strategia politica. In ultima istanza non posso negare che, deplorevolmente, le regole del gioco che imperano oggigiorno nella politica sono quelle di una sfrenata competenza di populismo.
Come l'obiettivo è ottenere voti a qualunque costa perché i voti definiscono chi ha il potere in questa democrazia svisata che abbiamo, nessuno si azzarda a formulare proposte molto sensate, perché disarmare l'impalcatura di clientelismo politico che armò il kirchnerismo non è cosa che possa annunciarsi tanto facilmente.
Perché quelli che stiamo dentro il sistema formale siamo saccheggiato impositivamente? Perché il kirchnerismo fece il calcolo di a quanti deve saccheggiare con imposte per sostenere il clientelismo.
E quello conto dà che i saccheggiati impositivamente è molti meno che quelli che vivono del saccheggio che lo stato fa del nostro lavoro.
In altre parole, se la validità dei diritti individuali si definisce per il voto, quello che cercò il kircherismo è avere il favore di un'ampia maggioranza in detrimento di una minoranza alla quale gliela sfrutta impositivamente.
Io direi che quella del kirchnerismo è una chiara violazione ai diritti umani perché, in principio, non confisca tutta la proprietà, ma, prontamente, confisca la ricchezza che produciamo. Di quella maniera, per impero della maggioranza del voto, una minoranza siamo sfruttati come schiavi.
Produciamo per sostenere tonnellate delle chiamate piani sociali che sono un'importante fonte di clientelismo politico. E produciamo anche per sostenere migliaia di impiegati pubblici a livello nazionale, municipale e provinciale.
Impiegati pubblici che non generano ricchezza ma che vivono del frutto del lavoro del quale producono e stanno dentro il settore formale dell'economia.
Chiaramente è un sistema di schiavitú basato nel monopolio della forza che concede la maggiore quantità di voti. Per quel motivo i populista insistono con che il voto dà diritto infiniti al che li ottiene.
Perché di quella maniera possono trasformarsi in tiranni. Cercano che la democrazia sia un veicolo per scegliere tiranni invece di amministratori della cosa pubblica.
Per quel motivo se qualcuno protesta quando quelli che sono scelti per il voto abusano del potere, segnalano a quello che protesta come golpista. Il vecchio trucco di farsi gli offesi ed attaccati quando in rigore essi sono quelli che attaccano e si alzano contro l'ordine costituzionale non rispettando i limiti che la costituzione stabilisce ai governi.
Orbene, a differenza del settore privato che deve ottenere le sue entrate guadagnandosi il favore del consumatore, il settore pubblico ottiene le sue entrate per la forza. Utilizzando il monopolio della forza che gli deleghiamo affinché difenda il nostro diritto alla vita, la libertà e la proprietà si appropria del frutto del nostro lavoro.
In un paese nel che impera la democrazia repubblicana, lo stato non riscuote imposte di accordo al limite che la società tollera senza ribellarsi, ma riscuote imposte per finanziare le funzioni per le quali fu creato lo stato.
In un stato populista si cerca arrivare al limite della spoliazione fino a trasformare in schiavi ai quali stanno dentro il sistema formale.
Quando si parla di accomodamento tutti pensano in che il settore privato soffre perché lo sfruttano. In rigore, l'accomodamento che bisogna portare a termine è quello di finire con lo schiavitú imposto per lo stato su una parte della popolazione affinché sostenga al resto che è quella che gli concede i voti per mantenersi nel potere.
L'accomodamento che bisogna fare è che quelli di La Cámpora smettano di vivere del lavoro altrui ed incomincino a produrre qualcosa che la società chieda.
L'accomodamento significa che tutti quelli che vivono di piani "sociali" dovranno andare a lavorare né bene si prodursi un flusso di investimenti che credono posti di lavoro. Correttamente censiti, i beneficiari di un piano lavorare, saranno debitamente informati dei posti di lavoro che continuino ad apparire. Le sue opzioni saranno accettare il lavoro e vivere del suo stipendio smettendo di ricevere il piano sociale oppure non accettare il posto di lavoro che gli è offerto ed anche perdere il sussidio "sociale."
La sfida del prossimo governo è gigantesca benché non impossibile. Per attrarre investimenti non solo bisogna eliminare il ceppo, qualcosa che non è tanto complicato come pretendono di vendere alcuni economisti che si dedicano alla politica, e recuperare la fiducia nel diritto di proprietà, bisogna anche abbassare il carico tributario per attrarre investimenti ed eliminare il deficit fiscale per avere stabilità di prezzi.
Per eliminare il deficit fiscale bisogna riuscire un ribasso importante della spesa pubblica che è essenzialmente gente che vive del lavoro altrui e la corruzione nell'opera pubblica. Cioè, eliminare il deficit fiscale con riduzione di imposte richiede di un fenomenale ribasso della spesa pubblica. Quello che dica che può sostenere questo livello di spesa mente sfacciatamente perché il settore formale non sta oramai in condizioni di continuare a finanziare questa pazzia di spesa pubblico.
L'accomodamento viene per le buone o per le cattive. Per le buone implica ritagliare la spesa pubblica in tutti quello che non genera benessere alla popolazione e non sono funzioni proprie dello stato. Per le cattive implica liquefarlo col quale continua a c'essere un stato sobredimensionado ma che non lo serve nessuno perché quelle funzioni che deve compiere lo stato non può farli perché lo liquefecero le entrate.
In sintesi, se ha stringa o no, non è tema che stia in dibattito.
La questione è se l'accomodamento è liberare alla gente l'oppressione statale o lasciare che i politici continuino a spremere la gente produttiva per sostenere, per un po' più, il clientelismo politico che, transitoriamente dà schienale al potere tirannico dello stato.
... alla prossima lezione ... ricordati di spiegargli che NON PUOI DECIDERE DI NON RISPETTARE LE SENTENZE INTERNAZIONALI ... E CHE I DEBITI LI DEVI PAGARE ...
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