Per diversi anni Pero è stato uno dei galleristi che avrebbero potuto fare il salto, più sugli artisti poveristi che sui giovani.
Credo però che sui poveristi sia prevalso il desiderio collezionistico personale e familiare... Il classico "piuttosto che venderlo preferisco tenerlo, oppure sparo alto..."
Difficile però fare il gallerista alla lunga in questo modo e promuovere i "giovani" è costoso e non c'è grande garanzia di guadagni soprattutto in tempi come quelli attuali.
Le fiere costano, e le mostre pure, quindi si limita un po' qui e un po' lì...
PS. Ma Giangaleazzo Visconti è sparito dalla scena?
...in effetti anche io credevo in qualcosa di meglio o almeno di diverso dall ' Artefiera targata Angela Vettese ; concordo con Investart che senza dubbio ha potuto valutare bene , la mia impressione è' stata confermata . Penso che un evento debba trasmettere messaggi positivi che si ricordino alla sua conclusione , debba comunicare rapportandosi nel tempo su interpreti e fatti del mondo , delle società ecct . ( il ' 900 e dintorni ) , attirare attenzioni anche con effetti ' speciali ' , manifestarsi con criteri culturali e dotarsi di servizi efficienti , promuoversi con una immagine che vada oltre il mercato .. Invece , chiusi i cancelli dopo quatto gg di ' bancarelle ' , nessuno o quasi ricorda più niente di particolare .. Forse chi ha comprato qualcosa potrà dire " ah sì , preso a Bologna mi pare " ... scordando tutto il resto . Molti rammenteranno solo che per trovare un taxi all ' uscita si doveva aspettare un ' ora come minimo .
