Aspettando il concambio di 3 azioni BSRP con 7 BPER

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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  • SONDAGGIO: Potrebbe interessarti una sezione "Trading Sportivo"?

    Ciao, ci piacerebbe sapere se potrebbe interessarti l'apetura di una nuova sezione dedicata unicamente al trading sportivo o betting exchange. Il tuo voto è importante perchè ci consente di capire se vale la pena pianificarla o no. Per favore esprimi il tuo voto, o No, nel seguente sondaggio: LINK.
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    Staff | FinanzaOnline

accreditati anche a me

ci vediamo alla prossima avventura :)
 
arrivati anche a me! OK!

sono rimasto solo con qualcuna comprata l'ultimo giorno di quotazione, non so se ho fatto bene vedremo...
 
Sono stati bravi appena arrivati i soldi dell adc di biper hanno pagato; oggi qui tarallucci, penso meno contenti quelli dell'adc.
 
Salva la ipotesi remota che il precedente rappresentante degli azionisti di risparmio sia stato obbligatoriamente convertito , manca un rappresentante comune degli azionisti privilegiati. Chi dispone di azioni privilegiate farebbe bene a segnalare la anomalia ex art 2408 al presidente del collegio sindacale.
 
Il Banco di Sardegna chiude l’esercizio 2020 con un utile lordo di 49,5 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 27,8 milioni dell’esercizio 20191. Al netto delle imposte per 8 milioni, l’utile netto è pari a 41,5 milioni.

Se divido 49,5 milioni per il numero delle azioni emerge un utile unitario di 95 centesimi che rappresenta quasi l' 11 % del prezzo di recesso delle risp. ed oltre il 13 % del prezzo di recesso delle priv. stimato dagli amministratori in base alle prospettive reddituali.
Più onesti di così......
 
Il valore contabile è di 3€ e
Art. 33 - Riparto degli utili
1. Gli utili netti risultanti dal bilancio sono così attribuiti:
a) alla riserva legale, in misura pari al 5% (cinque per cento) degli utili, sino a che
la riserva non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
b) alle azioni di risparmio, a titolo di dividendo privilegiato, fino alla concorrenza eliminate
del 5% (cinque per cento) del valore nominale dell'azione;
c) alle azioni privilegiate, un dividendo pari al 10% (dieci per cento) del valore contabile prioritario rispetto a quello delle azioni ordinarie;
d) alla riserva statutaria, in misura non inferiore al 15% (quindici per cento) degli utili, e nella misura del 20% (venti per cento) degli stessi dal momento in cui la
riserva legale ha raggiunto il quinto del capitale sociale.
2. La restante parte degli utili netti, con delibera dell'Assemblea su proposta del Consiglio di amministrazione, potrà essere, in via alternativa o cumulativa, destinata:
a) alla formazione e all'incremento di altre riserve;
b) alla distribuzione fra tutte le azioni in modo che:
- alle azioni privilegiate spetti un dividendo complessivo maggiorato, rispetto a quello delle azioni ordinarie, in misura pari all’1% (uno per cento) del valore contabile dell’azione.


In teoria dovrebbero staccare almeno 0,3€ x azione priv; vedremo.
 
In teoria dovrebbero staccare almeno 0,3€ x azione priv; vedremo.

L' Assemblea straordinaria ha modificato lo statuto che ora dispone :

2. La restante parte degli utili netti, con delibera dell'Assemblea su proposta del Consiglio di
amministrazione, potrà essere, in via alternativa o cumulativa, destinata:
a) alla formazione e all'incremento di altre riserve;
b) alla distribuzione fra tutte le azioni in modo che alle azioni privilegiate spetti un dividendo
complessivo maggiorato, rispetto a quello delle azioni ordinarie, in misura pari al 20% (venti per
cento).
 
Bper: B.Sardegna conferma risultati 2020 e propone dividendo 12/03/2021 17:15 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--B.Sardegna (Bper Banca) conferma il risultato preliminare relativo all''esercizio 2020, gia'' approvato e comunicato lo scorso 2 febbraio. Il bilancio 2020, spiega una nota, si chiude con un utile lordo di 49,5 milioni di euro che, al netto di imposte per 8 milioni, si attesta ad un netto di 41,5 milioni. Il Banco di Sardegna conferma la grande solidita'' patrimoniale, con un Cet 1 Ratio e un Tier 1 Ratio phased-in al 31,96% - tra i migliori del sistema - ed un Texas ratio che scende ulteriormente posizionandosi ad un virtuoso 56,7%; in netto miglioramento la qualita'' del credito grazie anche agli effetti del processo di de-risking di gruppo, con un rapporto Npl netti/finanziamenti netti sceso al 5,2%. Il cost/income e'' in miglioramento e si attesta al 67,5%. Sul fronte del credito, si conferma la grande attenzione all''economia del territorio e la vicinanza a famiglie e imprese, con nuove erogazioni per circa 1,2 miliardi, di cui mutui casa per circa 488 milioni e finanziamenti Covid-19 garantiti dallo Stato per 393 milioni; la raccolta complessiva da clientela cresce del 9,7% nella diretta e del 2% nella gestione del risparmio. Buona la performance della dinamicita'' commerciale, con un ampliamento della gamma dei prodotti e della loro diffusione presso la clientela, a cui si affianca l''acquisizione di 26 mila nuovi clienti, che porta il numero complessivo ad oltre 640 mila. Il Cda propone la distribuzione di dividendi da 0,32701 euro per ogni azione privilegiata e 0,27251 euro per le azioni ordinarie. Nel caso in cui la proposta di riparto sia approvata saranno assegnati a riserve patrimoniali quasi 27 milioni e distribuiti dividendi per 14,5 milioni, con un payout del 35%. Al dividendo non compete alcun credito d''imposta e, a seconda dei percettori, e'' soggetto a ritenuta alla fonte a titolo d''imposta o concorre limitatamente alla formazione del reddito imponibile. Il dividendo, ove approvato dall''assemblea degli azionisti prevista per il 16 aprile, sara'' posto in pagamento dal 19 maggio con stacco cedola a partire dal 17 maggio e con data di legittimazione a percepire il dividendo (record date) il 18 maggio. com/cce


OK!OK!
 
Bene! OK!

In attesa di una offerta decente da parte di Bper portiamo a casa questo dividendo che non è per niente male, specie in tempi di austerity bancaria come questi
 
Il dividendo, ove approvato dall'Assemblea degli azionisti prevista per il 16 aprile, sarà posto in pagamento dal 19 maggio, con stacco cedola a partire dal 17 maggi
 
Qualcuno da come posso disfarmi di 500 azioni privilegiate!?
 
Non avendo aderito al recesso eventuali dividendi mi vengono accreditati e come?
Grazie
 
07 febbraio 2022 , Sassari

I risultati del 2021 confermano la capacità del Banco di Sardegna di realizzare performance di crescita sostenibile anche in situazioni di notevole complessità quale quella generatasi a seguito dell’emergenza pandemica.
La buona crescita dei ricavi e la riduzione strutturale dei costi di gestione, hanno consentito di rafforzare ulteriormente la solidità del bilancio, spesando integralmente il consistente aumento del tasso di copertura dei crediti deteriorati, salito al 61,4%, tra i più elevati del sistema.
Gli indici di solidità patrimoniale si confermano su livelli di eccellenza, con CET 1 Ratio e Tier 1 Ratio al 31,75% phased in e al 27,63% fully loaded1
Il risultato gestionale lordo d’esercizio, rideterminato escludendo oneri non ricorrenti per circa 150 milioni2, raggiunge l’importo record di 83,3 milioni, mentre dal punto di vista prettamente contabile, proprio per l’incidenza negativa delle poste di natura straordinaria, si registra una perdita netta di 45,3 milioni.
In aumento del 5,7% a/a la dinamica della raccolta complessiva da clientela, che perviene a 17,3 miliardi: la raccolta diretta da clientela sale a 11,5 miliardi (+7,6% sul 2020) e la raccolta indiretta si attesta a 5,8 miliardi (+2,2% a/a)
I finanziamenti netti a clientela3 salgono a 7,2 miliardi, con la componente in bonis in crescita di 182,9 milioni ed una punta di eccellenza nei mutui casa, con nuove erogazioni record per 630 milioni4 (+30% a/a); raggiungono i 580 milioni5 i finanziamenti Covid garantiti dallo Stato. Meritano menzione anche gli interventi per la promozione di progetti di innovazione, ricerca, sviluppo e investimenti erogati nell’ambito dei diversi fondi agevolati aggiudicati al Banco in sede di gare pubbliche.
In ulteriore miglioramento la qualità del credito, che registra una riduzione di 130,2 milioni nei crediti deteriorati netti, che scendono a 241,3 milioni (-35%), con le sofferenze nette che calano a 131,4 milioni (-30,8% su dicembre 2020) e le inadempienze probabili a 97,4 milioni (-37,7% sul 2020). L’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei finanziamenti si riduce dal 9,8% all’8,2% anche a seguito dell’attività di derisking, mentre si registra un sostanziale rafforzamento delle coperture dei crediti deteriorati, con un coverage ratio che sale dal 49,8% del 2020 al 61,4%, tra i più elevati del sistema; in questo ambito, la copertura delle sofferenze sfiora il 70% e quella degli UTP il 47%. Anche il grado di copertura dei crediti in bonis segue lo stesso trend attestandosi allo 0,8%, rispetto allo 0,35% di fine 2020. Più che positivo e in progressiva ulteriore flessione l’andamento del default ratio, che perviene allo 0,8%.
La redditività operativa in aumento del 2% a/a, con una crescita record del 14,4% delle commissioni nette, che compensa più che adeguatamente il calo del margine d’interesse. Il primo margine si attesta a 339 milioni (+1%)6, con un’incidenza delle commissioni salita a
2
quasi il 49%, mentre il risultato da negoziazione delle attività finanziarie e dei dividendi7 è positivo per 29,8 milioni (+23%)
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito salgono a 114,2 milioni (53,4 milioni un anno prima) per effetto di maggiori rettifiche di natura non ricorrente per 81 milioni, ascrivibili principalmente all’aggiornamento dei modelli valutativi alle più recenti indicazioni normative; quanto precede in coerenza con l’approccio prudenziale assunto da tempo e tenuto conto della necessità di aggiornare gli scenari macroeconomici al più recente contesto e della prospettiva del venir meno di moratorie e garanzie sui prestiti.
I costi della gestione8, al netto degli oneri straordinari (pari a 56,4 milioni)9 derivanti dal piano di ringiovanimento degli organici previsto dal nuovo piano industriale, scendono a 237,6 milioni10, in riduzione di 8,7 milioni (-3,5%), con le spese per il personale a 130,1 milioni (-4,2%)11 e le altre spese amministrative a 94,3 milioni, in calo di 2,3 milioni (-2,4%)
Il cost/income12, al netto dei citati oneri non ricorrenti, è in ulteriore miglioramento e si posiziona al 63,6%13 (67,3% nel 2020), mentre il Texas Ratio14 scende ancora attestandosi ad un virtuoso 48,9% (56,6% a fine 2020)
Nell’esercizio sono stati addebitati al conto economico contributi ai fondi di risoluzione delle crisi bancarie per quasi 15 milioni (12,4 milioni nel 2020)
 
02 agosto 2022 , Cagliari
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I risultati del primo semestre 2022 confermano la forte solidità patrimoniale e la capacità di mantenere una sostenibile redditività ordinaria anche in un contesto difficile come quello in atto.
Utile lordo a 32,3 milioni (10 milioni nel giugno 2021) e netto di 28,3 milioni (7,5 milioni nel giugno 2021), significativamente superiori all’anno precedente.
Il buon andamento dei ricavi ed il contenimento dei costi di gestione hanno consentito di realizzare un risultato della gestione operativa di 75,7 milioni, in crescita del 4,5% sul giugno 2021. Di particolare rilievo la crescita delle commissioni nette, salite del 23% sul giugno 2021, con un’incidenza del 52,9% sul primo margine.
Gli indicatori di solidità patrimoniale sono largamente superiori ai requisiti normativi e si confermano tra i più elevati del sistema, con un CET 1 ratio e TIER 1 ratio phased in al 30,54% e a regime al 28,41%.
In ulteriore miglioramento la qualità del credito, con un consistente aumento del tasso di copertura dei crediti deteriorati, che è salito al 67,2% rispetto al 61,4% di fine 2021, con le sole sofferenze al 75%. In aumento anche il grado di copertura dei crediti in bonis, salito allo 0,86%,
Il cost/income scende al 62,4% ed il Texas ratio si attesta ad un virtuoso 46%, tra i migliori del sistema.
Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, in data odierna, ha approvato i risultati contabili del Banco di Sardegna S.p.A. riferiti al 30 giugno 2022.
Principali risultati del primo semestre 2022
L’utile lordo del primo semestre 2022 si attesta a 32,3 milioni, superiore di 22,2 milioni rispetto al 30 giugno 2021. L’utile netto, dopo aver scontato imposte per 4 milioni, perviene a 28,3 milioni rispetto ai 7,5 milioni del 2021.
Il primo margine (margine di interesse e commissioni nette) sale a 177,2 milioni, in crescita di 13,3 milioni. Le commissioni nette, a 93,8 milioni, registrano un aumento del 22,9% pari a 17,5 milioni, con un incremento che ha interessato tutti i comparti, con l’incidenza sul primo margine che sale al 52,9% (46,6% a giugno 2021).
Positivo per 22,4 milioni l’apporto dell’attività di negoziazione delle attività finanziarie e dei dividendi , per effetto degli utili da cessione di un pacchetto di prestiti personali e delle plusvalenze da cessioni di titoli di proprietà.
La redditività operativa in aumento del 3,7% a/a raggiunge i 201,2 milioni.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a 38,9 milioni rispetto ai 51,2 milioni di un anno prima e tengono conto della calibratura dei nuovi modelli LGD IFRS 9 e dell’aggiornamento dello scenario macroeconomico. A questo riguardo, inoltre, sono state effettuate nel semestre svalutazioni per oltre 32 milioni a fronte dell’individuazione di un perimetro di crediti cedibili, nell’ottica di una riduzione significativa dell’incidenza dei deteriorati lordi sul totale dei finanziamenti, secondo le indicazioni del Piano industriale di Gruppo.
I costi della gestione pervengono a 125,6 milioni, in aumento di 4 milioni (+3,3%), con le spese per il personale a 64,7 milioni (-3,7%) e le altre spese amministrative a 54,7 milioni, che salgono di 6,2 milioni (+12,8%) per effetto di costi una tantum di natura straordinaria.
Il cost/income è in miglioramento e scende al 62,4% (62,7% a giugno 2021), mentre il Texas Ratio scende ancora attestandosi ad un virtuoso 46% (48,9% a fine 2021).
Nel semestre sono stati spesati a conto economico i contributi ai fondi di risoluzione delle crisi bancarie per 2,5 milioni (3,2 milioni a giugno 2021).
La raccolta complessiva da clientela si attesta a 16,7 miliardi (-3,2% su dicembre 2021) con la raccolta diretta da clientela a 11,3 miliardi (-1,4%) e la raccolta indiretta a 5,4 miliardi, in calo del 6,7% per effetto dell’andamento dei valori di mercato.
I finanziamenti netti a clientela si attestano a 7 miliardi, in crescita dell’1,5% al netto della cessione alla collegata Bibanca di un pacchetto di prestiti personali di quasi 150 milioni e della esclusione di alcune filiali in via di cessione. Di assoluto rilievo l’andamento dei prestiti alle famiglie per l’acquisto della prima casa, con nuove erogazioni per 322 milioni (+10,9% a/a).
In ulteriore miglioramento la qualità del credito, che registra una riduzione di 41 milioni nei finanziamenti deteriorati netti, che scendono a 200 milioni (-17%), con le sofferenze nette che calano a 104,6 milioni (-20,4% su dicembre 2021) e le inadempienze probabili a 84,2 milioni (-13,5% sul 2021). L’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei finanziamenti risulta stabile al 7,9% includendo gli attivi in dismissione, mentre si registra un sostanziale rafforzamento delle coperture dei crediti deteriorati, con un coverage ratio che sale dal 61,4% del 2021 al 67,2%, tra i più elevati del sistema; in questo ambito, la copertura delle sofferenze al 75% e quella degli UTP al 52%. Anche il grado di copertura dei crediti in bonis segue lo stesso trend attestandosi allo 0,86%, rispetto allo 0,80% di fine 2021. Più che positivo l’andamento del default ratio che perviene allo 0,9%.
La consistenza dei titoli in portafoglio, composta principalmente da titoli di Stato italiani, sale a 1,7 miliardi (+8%).
I finanziamenti interbancari netti registrano un saldo positivo di 4,4 miliardi, in flessione del 3,1% rispetto alla fine dell’esercizio 2021.
Il patrimonio netto si attesta a 918,4 milioni, in aumento di 21,8 milioni principalmente per il risultato di periodo.
Gli indici di solidità patrimoniale si confermano su livelli di grande robustezza e largamente superiori ai requisiti normativi. Il Common Equity Tier 1 ratio e il Total Capital ratio, calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2022, si attestano rispettivamente al 30,54% e al 30,87%, tra i più alti del settore bancario italiano; gli stessi indicatori, anche in termini fully loaded e quindi a regime, restano su livelli di eccellenza posizionandosi rispettivamente al 28,41% e 28,73%.
 
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