Ma prima di fare i complimenti vorrei capire come ci si "accaparra"
la rivenienza di un fallimento cosi importante che ha coinvolto tante persone. Viene gestito da un liquidatore? Han fatto un bando?
Che molto internazionale non é....
Speriamo faccia bene per riportar qualche soldino in cassa. Facile metter basi basse quando non hai un proprietario dall'altra parte forse....
Si, quandi c'è un fallimento, è sempre nominato un curatore fallimentare che si occupa della liquidazione dei beni,
e c’è anche un giudice che decide sulle questioni giuridiche, nelle quali esiste un contrasto di interessi (dubito che la scelta casa d’aste rientri tra queste)
Dubito anche che sia obbligo per legge del curatore fare un vero e proprio bando pubblico (sufficiente, dopo la valutazione del giudice, la pubblicazione, sui comuni mezzi di informazione, della ricerca di un intermediario venditore)
la sostanza della questione sta nelle capacità del curatore di trattare le condizioni migliori nell’interesse dei creditori,
ma la sua azione incontra un limite che è nei fatti, prima ancora che nella legge, ed è comune a tutti i fallimenti,
cioè il curatore deve vendere tutto e subito, non ha alternative, come invece ha un qualsiasi proprietario, perlomeno nelle tempistiche e nella scelta di quali opere affidare e quali no,
peraltro, nel caso specifico, le opere da vendere non mi paiono di interesse davvero “internazionale” di alto livello (tranne forse alcune singole)
tutti questi fatti spiegano il perché si sia arrivati a questo tipo di asta, in una collocazione come può essere Pandolfini