Essilor-Luxottica, è partita la caccia al nuovo ceo
Al via ieri l’Offerta pubblica di scambio rivolta ai soci del gruppo di Agordo
Il Sole 24 Ore, 30 ottobre 2018
Entra nel vivo l’operazione che porterà al delisting di Luxottica da Piazza Affari. E intanto il nuovo gruppo nato dalla fusione con la francese Essilor si attrezza per una nuova governance, ma solo dal prossimo anno. Il nuovo consiglio di amministrazione, che si è riunito ieri, ha deliberato, infatti, che «il comitato nomine e remunerazioni riceverà entro la fine di gennaio 2019 il mandato di avviare la ricerca di un amministratore delegato», che affiancherà il presidente esecutivo Leonardo Del Vecchio e il vice-presidente esecutivo Hubert Sagnières. I tempi per la nomina? «La ricerca dell’ad inizierà a gennaio, ma senza ansia, senza fretta visto che il gruppo ha già una governance definita con Leonardo Del Vecchio presidente esecutivo e Hubert Sagnieres vicepresidente esecutivo. Non ci sarà alcuna vacatio» ha spiegato il condirettore finanziario del nuovo gruppo e direttore finanziario di Luxottica, Stefano Grassi, durante una conferenza stampa. Gli ha fatto eco la condirettrice finanziaria del gruppo e cfo di Essilor, Hillary Halper: «La ricerca sarà approfondita visto che l’ad dovrà essere la persona giusta per guidare la societa», sottolineando che la nomina avverrà «as soon as possible». Per altro è stato precisato che l’ad potrebbe venire dall’esterno, ma anche essere individuato all’interno del gruppo.
Al via l’Ops su Luxottica
È partita ieri, intanto, l’offerta pubblica di scambio rivolta agli azionisti del gruppo di Agordo, che prevede un concambio di 0,4613 azioni del nuovo gruppo nato dalla fusione tra Essilor e Luxottica a fronte di ogni azione Luxottica attualmente detenuta. L’offerta, che terminerà il prossimo 28 novembre, riguarda il 36,3% del capitale sociale del gruppo italiano, pari a 176.259.154 azioni. «Abbiamo avuto un buon riscontro sull’operazione di aggregazione tra Essilor e Luxottica da parte degli investitori con i quali abbiamo contatti. C’è interesse per la formazione di un gruppo internazionale e per le sinergie che verranno create» ha commentato Grassi.
Il nuovo gruppo, che sarà quotato solo alla Borsa di Parigi almeno secondo i piani attuali, vedrà post operazione la holding della famiglia Del Vecchio come primo azionista con una partecipazione fra il 31 e il 38% del capitale sociale, con diritti di voto limitati al 31% secondo una formula prevista dallo statuto. Inoltre, qualora tutte le azioni oggetto di offerta fossero portate in adesione, agli azionisti Luxottica, nel complesso, andrebbe una quota pari al 18,47% del capitale, che comprenderebbe anche il 2% in mano a Giorgio Armani (oggi al 4,64%).
Capital market day nel 2019
Sul fronte industriale il nuovo gruppo inizierà ora a lavorare per disegnare le traiettorie di sviluppo futuro. Un primo assaggio delle strategie sarà possibile averlo il prossimo anno in occasione del Capital market day, che Essilor-Luxottica intende organizzare a valle dell’approvazione del primo bilancio congiunto. Intanto, sul fronte dei numeri, la fusione porterà a sinergie confermate tra i 420 e 600 milioni all’anno nel risultato prima degli oneri finanziari (Ebit) nel medio termine e in accelerazione nel lungo termine. Circa la metà - emerge in un aggiornamento stampa sull’Ops - deriverà dalla creazione di valore per l’aumento dei ricavi in un range tra i 200 e i 300 milioni e l’altra metà dall’ottimizzazione della struttura dei costi: 150-200 milioni per il miglioramento della logistica e 70-100 per riduzione delle spese generali e acquisto materiali.
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Monica D’Ascenzo