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da stamane sono in due diligence con un avvoltoio su npl di bami.
Ci rileggiamo in pausa pranzo.
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I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link
da stamane sono in due diligence con un avvoltoio su npl di bami.
Ci rileggiamo in pausa pranzo.
Ripeto il governo c'entra come rosina al sole. In questo caso.
Castagna (e gli azionisti dipendenti e i sindacati, in primis Scarin) non sarebbe MAI andato con Berghem. Per evidenti ragioni di predominio. Credo sia inutile spiegarlo ad un competente di banche come sei te.
Castagna stà facendo terra bruciata a tutti i dirigenti del lingo, cosa che CERTAMENTE non sarebbe riuscito con berghem. E' questione di potere, prima ancora che di economia. Nella mia precedente vita di bancario ne ho viste di tali situazioni. Mi meraviglio di te che non l'hai capito e che hai bisogno di un insider o millantatore che te lo spieghi.
MAH.
Dura critica alla fusione con il Banco Popolare e all'impostazione dei rapporti con il consiglio di gestione
di VITTORIA PULEDDA
30 Aprile, 2016
MILANO - Piero Giarda si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Il commiato dalla presidenza del consiglio di sorveglianza Bpm, all'assemblea per il rinnovo del cds, diventa l'occasione per dire senza mezzi termini che il matrimonio con il Banco Popolare non è esattamente un affare. "La banca nascente non ha certo le caratteristiche della coppia dell'anno" né per redditività presente e prospettica, né per i rischi di credito, più alti per il Banco. Giarda quantifica anche la potenziale distruzione di patrimonio netto - 3,2 miliardi - se ci fosse una vendita integrale delle sofferenze del Banco ad un valore nominale del 25% (e del 60% per gli altri): un esercizio teorico, su prezzi teorici, ma che la dice lunga su come viene considerato il Banco (anche se il presidente uscente aggiunge che le alternative non erano molto meglio).
Non basta: Giarda fa anche il punto, polemico, dei rapporti con il consiglio di gestione (mai troppo fluido ma diventato particolarmente difficile in occasione dei negoziati sulla fusione, ndr). "Contavo, offrendo la mia personale garanzia di non ingerenza, che il consiglio di gestione avrebbe espresso la disponibilità ad accettare suggerimenti e proposte di collaborazione almeno sulle questioni straordinarie - ha detto Giarda - ma devo dire che queste mie speranze si sono infrante contro l'atteggiamento di chi ha posto davanti la tutela rigida dei propri poteri".
Giarda fa il quadro infine (forse un po' retoricamente) sull'interesse del governo nella fusione, e sulla domanda diffusa se non sia tradotto in un'ingerenza eccessiva. "Difficile rispondere, ma i governi si esprimono necessariamente con forme di ingerenza nelle attività e nelle decisioni dei privati. Spesso ci azzeccano, a volte no". Probabilmente a suo giudizio la fusione Bpm-Banco appartiene alla seconda categoria
Dura critica alla fusione con il Banco Popolare e all'impostazione dei rapporti con il consiglio di gestione
di VITTORIA PULEDDA
30 Aprile, 2016
MILANO - Piero Giarda si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Il commiato dalla presidenza del consiglio di sorveglianza Bpm, all'assemblea per il rinnovo del cds, diventa l'occasione per dire senza mezzi termini che il matrimonio con il Banco Popolare non è esattamente un affare. "La banca nascente non ha certo le caratteristiche della coppia dell'anno" né per redditività presente e prospettica, né per i rischi di credito, più alti per il Banco. Giarda quantifica anche la potenziale distruzione di patrimonio netto - 3,2 miliardi - se ci fosse una vendita integrale delle sofferenze del Banco ad un valore nominale del 25% (e del 60% per gli altri): un esercizio teorico, su prezzi teorici, ma che la dice lunga su come viene considerato il Banco (anche se il presidente uscente aggiunge che le alternative non erano molto meglio).
Non basta: Giarda fa anche il punto, polemico, dei rapporti con il consiglio di gestione (mai troppo fluido ma diventato particolarmente difficile in occasione dei negoziati sulla fusione, ndr). "Contavo, offrendo la mia personale garanzia di non ingerenza, che il consiglio di gestione avrebbe espresso la disponibilità ad accettare suggerimenti e proposte di collaborazione almeno sulle questioni straordinarie - ha detto Giarda - ma devo dire che queste mie speranze si sono infrante contro l'atteggiamento di chi ha posto davanti la tutela rigida dei propri poteri".
Giarda fa il quadro infine (forse un po' retoricamente) sull'interesse del governo nella fusione, e sulla domanda diffusa se non sia tradotto in un'ingerenza eccessiva. "Difficile rispondere, ma i governi si esprimono necessariamente con forme di ingerenza nelle attività e nelle decisioni dei privati. Spesso ci azzeccano, a volte no". Probabilmente a suo giudizio la fusione Bpm-Banco appartiene alla seconda categoria
La domanda é molto semplice...
Ma se la banca fosse solida... come mai scende in continuaziine.... anche in una giornata come oggi ??
domani ne vedremo delle belle mi sa
Maledetta banca
Oggi discutevamo sui templates di enria. Può essere una soluzione per banche tipo Bami che è piena di npl?
Gradirei una risposta in merito da parte di chi ne vuol discutere.
Che siano bravi tutti.
Mah.
E il governo c entra come Rosina sole.
Ero un azionista BPM e, come tutti gli altri BPM, si viveva nel terrore della famigerata unione. Per fortuna () Castagna continuava a dire che non si sarebbe fatta e, nel contempo, Saviotti (mi vergogno di essere suo concittadino! )continuava a sostenere che non servivano AdC.
Venne quella maledetta sera: ero davanti alla TV, lo ricordo come se fosse adesso, e venne comunicato che i due AD erano stati convocati a Palazzo Chigi. Ne uscirono non molto tempo dopo con il "prezioso" annuncio del matrimonio.
Fu, ed è tuttora, la mia disgrazia assoluta.
Continuare ad affermare che il Governo non centra una s.e.g.a.è una enorme bugia, magari involontaria.
una su 119 ? large one?
One euro zone bank is falling short of the European Central Bank’s capital requirements, the ECB said on Monday, meaning it will need to raise cash quickly or face intervention by the supervisor.
One large euro zone bank is short of capital: ECB | Reuters
io la storia la so diversa.Ero un azionista BPM e, come tutti gli altri BPM, si viveva nel terrore della famigerata unione. Per fortuna () Castagna continuava a dire che non si sarebbe fatta e, nel contempo, Saviotti (mi vergogno di essere suo concittadino! )continuava a sostenere che non servivano AdC.
Venne quella maledetta sera: ero davanti alla TV, lo ricordo come se fosse adesso, e venne comunicato che i due AD erano stati convocati a Palazzo Chigi. Ne uscirono non molto tempo dopo con il "prezioso" annuncio del matrimonio.
Fu, ed è tuttora, la mia disgrazia assoluta.
Continuare ad affermare che il Governo non centra una s.e.g.a.è una enorme bugia, magari involontaria.
io la storia la so diversa.
Indipendentemente dal governo.
Al mandrogn
1. Con gli adc ha salvato il lingo
2. Ha sempre dichiarato che il suo sogno era la fusione con Milano.
Castagna
1. La fusione con Berghem avrebbe significato perdita di potere.
A. Dei sindacati
B. Della città di Milano.
C. Di castagna stesso.
Ricordati bene un concetto.
La politica ci mangia con la finanza.
Ma la finanza la politica se la mangia. Quando e come vuole. A tutti i livelli
Questo concetto me lo espresse 48 anni fa il responsabile del borsa titoli del lingo quando entrai per la prima volta nella bisca di Milano
Ho sempre e ribadisco sempre verificato che le cose andavano così.
Immutabili nel tempo.
Poi ognuno se lo mena come vuole.
Il governo. Qualsiasi governo è e sarà sempre ostaggio della finanza. Anche con i grillini.sui punti indicati mi trovi d'accordo, era proprio così. Questo non esclude l'intervento del governo, risolutivo.