Banca Italease - Notizie sulla società (3)

stelici

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Veniamo da qui http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1105016&page=50

25.11.09 08:31 - B.Italease: bad bank, ecco i debitori (MF)




MILANO (MF-DJ)--Non si tratta ancora di un dato definitivo, visto che in Realease Spa, la bad bank di B.Italease che sara' operativa nei primi mesi del 2010, dovrebbero essere conferiti crediti non performing per un ammontare complessivo di 5 miliardi. Tuttavia, gia' passando al setaccio i circa 1,7 miliardi di crediti che saranno attribuiti alla bad bank da Mercantile Leasing e da Italease Network, i cui progetti di scissione sono da poco stati depositati al registro delle imprese, emergono alcuni particolari interessanti sull'identita' di quelli che saranno i principali debitori di Realease.

Alcuni nomi, si legge in un articolo di MF, come quelli degli immobiliaristi Danilo Coppola, Giuseppe Statuto, Giovanni Lombardi Stronati e Luigi Zunino, erano da tempo noti, altri invece, relativi a imprenditori e societa' per lo piu' sconosciuti alle cronache finanziarie, erano rimasti finora inediti. Nella documentazione allegata al progetto di scissione di Mercantile Leasing e di Italease Network in Release Spa, consultata grazie alla banca dati MF Honywem, i futuri debitori della bad bank vengono citati uno a uno, posizione per posizione: oltre 2300 quelle relative a Italease Network, circa 4000 quelle relative a Mercantile. Tra questi, a sorpresa, figura anche la Fininvest della famiglia Berlusconi, attraverso la controllata Fininvest Sviluppi Immobiliari, nei confronti della quale la bad bank, non appena sara' operativa, vantera' un credito di circa 8,2 milioni. In questo caso, tuttavia, a differenza di molte altre posizioni, non si trattera' di un credito non performing, ma Fininvest Sviluppi Immobiliari e' subentrata solo nei mesi scorsi in un contratto di leasing immobiliare di 8,2 milioni relativo a due appartamenti uso ufficio in Piazza Duomo a Milano. red/vz
 
Collegamenti ad alcune notizie postate in giro

Ciao Stelici aspettavo tu aprissi questo nuovo 3d solo per le notizie... Speriamo non venga inquinato troppo.
Ricollego quindi alcune notizie per me interesanti postate sugli altri 3D.

http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=23654980&postcount=96
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=23655003&postcount=98
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=23655003&postcount=100
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=23668352&postcount=116
 
Estratto da da MF del 271109 - Alla bad Bank anche crediti in bonis

Ma il nostro CDA che scarica sempre le colpe su Faenza pensa di passarla liscia.
Vogliamo fare chiarezza Mazzega, Bensassi o vi dimetterete subito dopo l'ADC.
Buona giornata
 

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  • Estratto da da MF del 271109 - Alla bad Bank anche crediti in bonis.pdf
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Ma il nostro CDA che scarica sempre le colpe su Faenza pensa di passarla liscia.
Vogliamo fare chiarezza Mazzega, Bensassi o vi dimetterete subito dopo l'ADC.
Buona giornata

Ciao Indo, puntuale e mattiniero come sempre...
Dopo la lettura dell'articolo che hai postato :bow: , vorrei fare due sottolineature :

1) circa a metà dell'articolo, si dice che il signor Statuto, oltre ad essere stato strafinanziato dalla Banca Italease di Faenza ( sul quale non ci sono più parole ), " il resto ( ed è tanto ) è direttamente con la banca veronese ".
Ma guarda un po' che caso...

2) nel trafiletto in alto a dx, a firma di Andrea Di Biase, emerge che nella Bad Bank sarebbero stati inseriti crediti definiti incagliati, ma che poi, come nel caso della padovana Binario S.p.A. ( 37,4 milioni di euro ), sarebbero perfettamente in bonis, come pure già chiarito, anche gli 8,2 milioni della Fininvest.

Fa piacere, apprendere che Bankitalia abbia acceso il faro, anche se era meglio se lo accendeva prima di concedere l'autorizzazione all'opa.
Speriamo infine, che anche il dr. Pellicano acquisisca questi articoli di giornale, i quali sommati a quell'esposto di quel manipolo di piccoli azionisti, ci auguriamo che contribuiscano a disvelare la verità. Ancora una volta, nella speranza che il dr. Pellicano ci legga, voglio esprimere tutta la mia ammirazione verso il suo lavoro ed il suo sforzo, e concludo come sempre con un VADA AVANTI ! :cool: :cool:
 
Ciao Indo, puntuale e mattiniero come sempre...
Dopo la lettura dell'articolo che hai postato :bow: , vorrei fare due sottolineature :

1) circa a metà dell'articolo, si dice che il signor Statuto, oltre ad essere stato strafinanziato dalla Banca Italease di Faenza ( sul quale non ci sono più parole ), " il resto ( ed è tanto ) è direttamente con la banca veronese ".
Ma guarda un po' che caso...

2) nel trafiletto in alto a dx, a firma di Andrea Di Biase, emerge che nella Bad Bank sarebbero stati inseriti crediti definiti incagliati, ma che poi, come nel caso della padovana Binario S.p.A. ( 37,4 milioni di euro ), sarebbero perfettamente in bonis, come pure già chiarito, anche gli 8,2 milioni della Fininvest.

Fa piacere, apprendere che Bankitalia abbia acceso il faro, anche se era meglio se lo accendeva prima di concedere l'autorizzazione all'opa.
Speriamo infine, che anche il dr. Pellicano acquisisca questi articoli di giornale, i quali sommati a quell'esposto di quel manipolo di piccoli azionisti, ci auguriamo che contribuiscano a disvelare la verità. Ancora una volta, nella speranza che il dr. Pellicano ci legga, voglio esprimere tutta la mia ammirazione verso il suo lavoro ed il suo sforzo, e concludo come sempre con un VADA AVANTI ! :cool: :cool:

Sono sicuro che tutti questi nuovi articoli li aggiungerai al fascicolo dell'avvocato.
Ciao


PS. anche le agenzie stamap evidenziano

Banco Popolare/Banca Italease

Websim - 27/11/2009 07:55:31

Alla bad bank di Banca Italease assegnati anche crediti in bonis (MF p 11)
 
B.Popolare: faro di Draghi sul mattone di Statuto (MF) B.Popolare: faro di Draghi sul mattone di Statuto (MF)
27/11/09 08.30.02
PKP FIN ITNS
Codice MF 02ae0096 02ae0098 02ae0150 02ae036f
Codice ISIN IT0000064482 IT0000064854 IT0003497168 IT0004231566
Codice Mercato CED
Settore Mercato 6500 8300

MILANO (MF-DJ)--Entra in campo la Banca d'Italia nella complessa
trattativa fra l'immobiliarista Giuseppe Statuto e il gruppo
B.Popolare-B.Italease per la ristrutturazione di 1 mld di debiti. Gli
uomini del governatore Mario Draghi, che da tempo seguono le vicende della
banca del leasing, crollata per oltre 600 mln di perdite in derivati, e
quelle della banca veronese in fase di profonda ristrutturazione, hanno
acceso un faro sulle proposte dell'imprenditore romano per ridefinire i
debiti con la popolare guidata da Pierfrancesco Saviotti. Statuto, si
legge sui MF, ha proposto, come modalita' di rimborso, un piano che
prevede la restituzione di alcuni immobili, lo stralcio del 50% circa del
debito restante e la rinegoziazione del residuo.

Il miliardo di esposizione dell'istituto nei confronti della galassia
Statuto, sui complessivi 2 mld che l'immobiliarista deve all'intero
sistema bancario (soprattutto a B.P.Milano, Unicredit, Merrill Lynch),
deriva per oltre la meta' proprio da Italease. Gli immobili, pur non
essendo di pregio, sono pero' a reddito e dunque Statuto non corre i
rischi di costruttori come Luigi Zunino, rimasti con le spalle al muro
allo scoppiare della crisi. Ma il valore del mattone si e' fortemente
svalutato e perci¾ bisogna trattare con le banche creditrici.

Statuto avrebbe proposto a Saviotti, che segue in prima persona il
dossier, di restituire due immobili a Roma, uno locato a Telecom I.,
l'altro a Ericsson, un write-off di circa il 50% del residuo debito e una
rinegoziazione della restante esposizione. Ma gli immobili verrebbero
conferiti al prezzo di carico, parecchio elevato. L'immobile Telecom, per
esempio, venne ceduto nel 2003 dallo stesso gruppo telefonico a Statuto
per circa 100 mln. Nel 2005 Statuto lo vendette per circa il doppio del
valore a Italease, che a sua volta lo diede in leasing allo stesso
Statuto. Su questa girandola di immobili, e sui relativi prezzi sempre
piu' elevati, la Banca d'Italia vuole vederci chiaro. Il rischio da
evitare e' che arrivino in pancia al Banco Popolare beni destinati ad
essere svalutati, con conseguente e ulteriore depauperamento del
patrimonio dell'istituto.
red/pl
(fine)


MF-DJ NEWS
2708:29 nov 2009
 
Sono sicuro che tutti questi nuovi articoli li aggiungerai al fascicolo dell'avvocato.
Ciao


PS. anche le agenzie stamap evidenziano

Banco Popolare/Banca Italease

Websim - 27/11/2009 07:55:31

Alla bad bank di Banca Italease assegnati anche crediti in bonis (MF p 11)

... è il minimo che posso fare, e lo farei anche se avessi 40 di febbre, perchè qui dobbiamo stare sempre vigili, operativi, e pronti, con " lorsignori "... ciao Indo. :cool: :cool:
 
Era ora (ricordo che UCG è stato inserito subito dopo la delibera)

Finalmente il nostro CDA si è degnato di inserirci nei titoli con divieto di short
(anche se dall'estero e con le opzioni possono sempre aggirare l'ostacolo).

Tabella aggiornata al 26/11/09 che potete vedere
http://www.consob.it/main/trasversa...ratori/intermediari/faq_short_link.htm#elenco

---------------------------------------
10. E’ fatto obbligo di richiamo dei titoli dati a prestito?

Come già detto, l’esercizio della facoltà di recall di titoli precedentemente dati a prestito, entro la giornata di negoziazione, permette la vendita dei titoli. In generale, però, non esiste un obbligo di richiamo dei titoli dati a prestito.

Titoli soggetti al divieto di vendite allo scoperto

(versione aggiornata al 26 novembre 2009)

Codice ISIN Società

IT0000226503 BANCA ITALEASE S.p.A.
IT0000070810 CAMFIN S.p.A.
IT0001078911 INTERPUMP GROUP S.p.A.
IT0003081475 I VIAGGI DEL VENTAGLIO S.p.A.
IT0004103294 OMNIA NETWORK S.p.A.
IT0001280947 RICHARD GINORI 1735 S.p.A.
IT0003430813 SAFILO GROUP S.p.A.
IT0000064854 UNICREDIT
IT0000064839 UNICREDIT RISP

* LOTTOMATICA S.p.A. - Le azioni della società non sono soggette al divieto previsto dalla delibera 16971 del 28 luglio 2009 su specifica istanza della stessa società, ai sensi della delibera 17034 del 14 ottobre 2009


Ps. verificato con FINECO hanno disabilitato le vendite allo scoperto

Ps.2 Verricate anche sui vostri TOL
 
informo tutti che non avendo piu' il conto presso la B.ca Pop. Verona non ho piu' la possibilita' di incollare le news
con la nuova banca non ho trovato, da 2 mesi in qua, le notizie riportate dalla pop.
 
Sembra che factorit sia solo del Banco invece per circa 11% è anche nostra

BANCO POPOLARE - Vicina la cessione di Factorit

Websim - 30/11/2009 08:58:51



FATTO
Secondo Il Sole24 Ore sarebbe ormai vicina la cessione da parte del Banco Popolare (BP.MI) di Factorit, società specializzata nel factoring.

EFFETTO
Il Banco avrebbe dato l'esclusiva al fondo Clessidra e si starebbero definendo gli ultimi dettagli contrattuali. Con la cessione di Factorit, la banca deconsoliderebbe 1,5 miliardi di impieghi e migliorare il Core Tier 1 di circa 20 punti base, portandolo al 6,3% per fine 2009.

Confermiamo la nostra raccomandazione INTERESSANTE, con target a 7,2 euro.
 
BANCO POPOLARE - Vicina la cessione di Factorit

Websim - 30/11/2009 08:58:51



FATTO
Secondo Il Sole24 Ore sarebbe ormai vicina la cessione da parte del Banco Popolare (BP.MI) di Factorit, società specializzata nel factoring.

EFFETTO
Il Banco avrebbe dato l'esclusiva al fondo Clessidra e si starebbero definendo gli ultimi dettagli contrattuali. Con la cessione di Factorit, la banca deconsoliderebbe 1,5 miliardi di impieghi e migliorare il Core Tier 1 di circa 20 punti base, portandolo al 6,3% per fine 2009.

Confermiamo la nostra raccomandazione INTERESSANTE, con target a 7,2 euro.

Vorrei sapere se è una buona notizia in previsione futura
 
Vorrei sapere se è una buona notizia in previsione futura

Dipende dal prezzo ed è un asset che dava utile impiegando capitale che rientrava in breve tempo.
Quello che non si capisce e non vogliono farci capire è il notro futuro. Vedremo nel prospetto dell'ADC cosa ci raccontano per ritentare l'esproprio delle nostre azioni.
Vogliamo chiarezza nei numeri di bilancio 2007 (aggiustati per farci partecipare al precedente ADC) e 2008 (stangata per lanciare l'OPA a prezzi ridicoli).
 
Dipende dal prezzo ed è un asset che dava utile impiegando capitale che rientrava in breve tempo.
Quello che non si capisce e non vogliono farci capire è il notro futuro. Vedremo nel prospetto dell'ADC cosa ci raccontano per ritentare l'esproprio delle nostre azioni.
Vogliamo chiarezza nei numeri di bilancio 2007 (aggiustati per farci partecipare al precedente ADC) e 2008 (stangata per lanciare l'OPA a prezzi ridicoli).

Quando parte l'aumento?
 
certo che....ho fatto bene i conti e con 2300 pezzi partecipare all'aumento di capitale costa più di 16.000 euros. ma alla eventuale opa residuale, ammesso che ci arrivino, l'offerta sarebbe sicuramente superiore agli 1.5 offerti in precedenza?
dovrebbe essere molto di pù o mi sbaglio?
bisognerebbe sapere dai lor signori del banco se l'aumento è fatto per far ridecollare italease o solo per metterlo nel ...a noi piccoli azionisti e fare i loro comodi con una banca comprata a due centesimi.
forse bisogna aspettare l'uscita del prospetto dell'aumento di capitale.
qualcuno sa dirmi quanto varrebbe ogni singolo diritto? è per caso quello 0.10 di sovrapprezzo?
 
Così la Consob fa santo Lannutti

Websim - 01/12/2009 17:02:18



Missione compiuta: ci ha messo vent'anni di duro lavoro, ha lanciato le accuse più dure alle autorità più alte e alla fine, al caro prezzo di 100mila euro, Elio Lannutti da Archi, provincia di Chieti, è riuscito a farsi consacrare santo difensore dei piccoli investitori. La messa ufficiale di canonizzazione si è tenuta il 19 novembre scorso negli uffici milanesi della Consob, officiante Vittorio Conti, il commissario che ha presieduto la riunione della Commissione che vigila sulla Borsa (assente il presidente Cardia).

Dopo una lunga istruttoria, la Consob ha condannato Lannutti, 61 anni, fondatore e presidente dell'Adusbef, a una multa (sanzione amministrativa pecuniaria) di 100mila euro per manipolazione del mercato, ai sensi dell'articolo 187-ter, comma 1, del decreto legislativo n.58/1998.

Chiunque si sia minimamente occupato nel nostro Paese di finanza o risparmio sa bene chi è Elio Lannutti, quasi onnipresente ogni volta che un giornale o una trasmissione televisiva si è occupata di "risparmio tradito", un tema enorme che va dai casi Cirio e Parmalat, ai bond argentini, alla battaglia contro l'anatocismo, contro la commissione di massimo scoperto, fino agli argomenti più recenti dei derivati, dei subprime e della terribile crisi finanziaria degli ultimi due anni.

Alla notorietà ci è arrivato come presidente dell'Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Assicurativi), l'associazione per la difesa dei consumatori e dei risparmiatori da lui stesso fondata nel 1987, dopo un trascorso da dipendente bancario e sindacalista. In un Paese dove sparare contro le banche e le assicurazioni è uno degli sport più diffusi, Lannutti si è distinto per la frequenza delle sue raffiche, praticamente quotidiane, per il calibro gigante dei proiettili e per la qualità dei bersagli, sempre al top di gamma.

Tanto per citare una sua dichiarazione, nel luglio 2007 intervenendo sulla vicenda Italease, affermò: "In Italia ci sono banchieri-truffatori a piede libero autorizzati?. a partire da Mario Draghi".


Ma i suoi bersagli preferiti, da sempre, sono la Consob e il suo presidente Lamberto Cardia, di cui ha chiesto più volte le dimissioni dopo avere saputo che il figlio, l'avvocato Marco Cardia, è stato fino all'ultimo consulente di Giampiero Fiorani.

Lo sbocco naturale di tanto attivismo,premiato da una presenza quasi quotidiana sugli organi di informazione, è stato l'ingresso in politica: oggi Lannutti è senatore per l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, con il quale ha in comune le origini umili da famiglia contadina, l'avere iniziato prestissimo a lavorare e anni da emigrante in Germania con studi serali all'università: Lannutti si è laureato nel 1977 in Scienze sociali all'Università La Sapienza di Roma.

La Consob l'ha multato per una dichiarazione pubblicata il 16 ottobre 2007 dal quotidiano Finanza & Mercatiin cui Lannutti, in qualità di presidente dell'Adusbef, diceva: "?.secondo i nostri calcoli il mark to market di Unicredit è negativo per 4-5 miliardi. Si tratta di uno scandalo grosso dieci volte quello di Italease?.".Quel giorno il titolo Unicredit scese del 2,4% e la banca di Alessandro Profumo intervenne in serata con un comunicato ufficiale per precisare che "?la posizione creditoria netta nei confronti dei propri clienti?.. risulta pari a circa un miliardo di euro alla data del 30 giugno?..".

L'argomento era la valorizzazione dell'esposizione mark to market di Unicredit in strumenti finanziari derivati con la clientela, un tema caldissimo in quel mese di ottobre in cui stava arrivando sui mercati la bomba subprime. E Lannutti ci era entrato con la solita irruenza, ma sparando numeri sbagliati.

Chiamato nei mesi successivi dalla Consob a spiegare quali fossero "i nostri calcoli", il presidente dell'Adusbef ha ammesso, come si legge nella delibera della Consob, che "non esistevano modelli, calcoli, studi o documenti prodotti dall'Abusdef" utili per determinare la posizione mark to market in derivati della clientela di Unicredit.

Tenuto conto della notorietà di Lannutti e della sua associazione, e di altre sue dichiarazioni roboanti come "è uno scandalo grosso dieci volte quello di Italease", la Consob non ha potuto evitare la condanna, precisando che la pena è la più lieve prevista dalla legge.

Basta fare un giro sui forum di Internet per vedere le reazioni: frasi generiche tipo: "Bravo Lannutti, vai avanti, hai avuto un bel coraggio a sfidare le leggi massoniche". Oppure. "Lannutti ha provato la potenza della cupola sulla sua pelle. In questo Paese sono sempre grossi guai per chi dice la verità".

Il problema è che questa volta è stato Lannutti a non dire la verità e visto che non si tratta di un signore qualsiasi, l'Autorità ha sanzionato la leggerezza.

Per chi conosce davvero la Borsa, resta il dubbio se sia possibile che in quei giorni febbrili una frase di Lannutti abbia potuto fare scendere Unicredit. Ricordiamo che il ribasso di Unicredit era iniziato una settimana prima, il 9 ottobre da 5,4001 euro (prezzo corretto dopo l'aumento di capitale), e durò la bellezza di 23 sedute fino al minimo di 4,2118 euro del 9 novembre con un calo complessivo del 22%. Più che l'Adusbef, erano i subprime.

www.websim.it
 
BANCA ITALEASE - Banca Italease: Aggiornamento sul pagamento delle cedole dell'emissione di preferred securities (ISIN: XS0255673070)

Reuters - 01/12/2009 18:42:09
 
Bil

B.Italease: il 7/12 non sara' corrisposta cedola P.Securities
Data: 01/12/2009 @ 19:16
Fonte: MF Dow Jones (Italian)
Titolo: Banca Italease (BIL)
Quotazione: 2.0175 -0.01 (-0.49%) @ 17:40

MILANO (MF-DJ)--Cosi' come gia' per le cedole di giugno e settembre 2009, la cedola prevista per il 7 dicembre 2009 sulle Preferrede Securities da 150 mln euro di B.Italease non potra' essere corrisposta.
Lo afferma la societa' in una nota nella quale si ricorda che in conformita' alla normativa ed a quanto previsto nel prospetto di emissione delle Preferred Securties da 150 mln euro, il 28 marzo scorso l'istituto comunicava il divieto
di remunerare le cedole dell'emissione finche' il Total Capital Ratio non fosse tornato al di sopra del 5%.
 
Bad company Italease avra' 400 mln


Con un coefficiente patrimoniale al 7%


(ANSA) - MILANO, 2 DIC - Il patrimonio della 'bad company' di Italease, che sara' controllata all'80% dal Banco Popolare, ammontera' a circa 400 milioni di euro. E avra' un coefficiente patrimoniale al 7% (total capital ratio). Lo ha indicato il direttore finanziario dell'istituto veronese, Maurizio Faroni, nel corso della Chevreux financial conference in corso a Londra, precisando che il gruppo Banca Italease, post riassetto, avra' un Core Tier 1 intorno al 10 per cento.

02 Dic 15:47
 
BANCA ITALEASE - Banca Italease: Autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo

Reuters - 02/12/2009 19:05:19
 
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