Banque Centrale De Tunisie 5,625% 2024 euro XS1567439689

Sembra che qualcuno se le voglia togliere dalle pulle con pochi lotti al dì:mmmm:
Non ho colto news di ulteriore peggioramento.
La 2023 non scambia d giorni.
 
Adesso hanno il ricatto degli emigranti.. Gli arabi sono maestri nelle trattative. Prima o poi la spunta.
possono avere dietro anche Russia e Cina, vedi che se ne fanno del FMI e occidente.
Sicuramente potranno scendere a livelli più bassi vediamo se avranno intenzione di pagare. Io monitoro per vedere se conviene entrare, per il momento si attende.
La Russia non sappiamo cosa abbia in mente, sicuramente un'invasione di immigrati farebbe più male di qualsiasi sanzione ad europa.(porterebbe alla divisione tra stati membri che è quello che vogliono, non è possibile lasciare solo Italia e forse Spagna a gestire un esodo di massa forse voluto)
Qui siamo in guerra, ed una guerra globale con armi non convenzionali..... i russi sanno quali sono le debolezze europee....
 
Ultima modifica:

I problemi della Tunisia peggiorano mentre Kais Saied evita l'opinione pubblica​

Quando il presidente Kais Saied è riapparso di recente dopo un'assenza di due settimane, si è rivolto a un paese i cui problemi politici, economici e di immigrazione diventano sempre più intrattabili.
7 aprile 2023
Il 4 aprile, dopo un'assenza pubblica di quasi due settimane, il presidente tunisino Kais Saied è riapparso sullo schermo. Parlando con voce roca e con una faccia pallida, ha maledetto i suoi avversari che avevano messo in dubbio la sua assenza in un paese che ora si basa in gran parte su un potere di un solo uomo.
Decine di questi dissidenti sono stati indagati per presunti "contatti con diplomatici stranieri" e molti sono stati arrestati, dopo che un certo numero di giudici sono stati licenziati e i tribunali sono sempre più sotto l'influenza presidenziale.
L'unico annuncio di politica estera di Saeid è stata la decisione di nominare un ambasciatore in Siria, in linea con il ritorno di Bashar al-Assad promosso dalla maggior parte degli stati arabi. Tuttavia, un certo numero di missioni tunisine nelle principali capitali straniere non hanno un inviato, tra cui Bruxelles e Roma – mentre il flusso migratorio dalla Tunisia verso l'Italia cresce di giorno in giorno con il miglioramento del tempo. Poiché il paese è sull'orlo della bancarotta, in attesa di un accordo con il Fondo monetario internazionale (FMI), non è stato nemmeno accennato che il presidente lo avrebbe firmato.

Parlando nella città costiera di Monastir giovedì, Saied ha respinto direttamente i termini del prestito del FMI, che includono tagli ai sussidi alimentari ed energetici. Alla domanda se avrebbe accettato i termini dell'accordo, Saied ha risposto: "Non sentirò diktat".

A differenza dell'Egitto, e più come del Libano, non c'è denaro significativo del Golfo depositato nelle banche tunisine. La recente riduzione degli aiuti regionali da parte dell'Arabia Saudita lascia poca scelta se non quella di andare al FMI. È anche una condizione preliminare per l'aiuto finanziario dell'UE. L'assistente segretario di Stato americano per il Medio Oriente Barbara Leaf ha dichiarato a Londra il 30 marzo che "se il governo decide di non perseguire un accordo con il FMI, siamo ansiosi di sapere quali sono i loro piani alternativi". Ha anche sottolineato l'impegno degli Stati Uniti per un "governo democratico e responsabile che preservi lo spazio per il libero dibattito e il dissenso".

Le recenti siccità significano che la Tunisia ha bisogno di massicce importazioni di generi alimentari per nutrire i suoi 13 milioni di persone. Ma gli aiuti del FMI richiederanno la privatizzazione di un certo numero di servizi pubblici, il licenziamento dei dipendenti e la limitazione dei sussidi, il che porterebbe a un aumento dei prezzi. E Saied non può rischiare di alienarsi l'unico potente organismo tunisino indipendente rimasto: il sindacato dei lavoratori UGTT, guidato dal leader carismatico Noureddine Taboubi. Quel catch-22 potrebbe essere il motivo per cui il presidente è scomparso dalla vista pubblica per quasi due settimane, anche se la causa è stata presumibilmente "un attacco cardiaco minore", secondo l'agenzia di stampa italiana Nova.

Mentre le dure parole del presidente sugli immigrati africani hanno fatto notizia a marzo, un numero crescente di quei migranti, di fronte a rinnovati capri espiatori e depressione economica locale, stanno rischiando la vita nei viaggi verso l'Italia su imbarcazioni inadatte alla navigazione che spesso affondano. L'obitorio della città costiera di Sfax, un importante porto per le partenze illegali, ha riferito nell'ultima settimana di marzo che stava tenendo il doppio della sua normale capacità di corpi.

La Tunisia, in passato più ospitale per i migranti africani, li sta trattando sempre peggio come la vicina Libia o l'Algeria. Entrambi i paesi tradizionalmente fornivano aiuti indiretti alla Tunisia, grazie alle rimesse dei lavoratori espatriati, ma ora sono essi stessi nel caos politico interno. La Libia è ancora divisa tra Bengasi e Tripoli, con pochi o nessun progresso in vista verso la riunificazione. E la guerra in Ucraina ha messo a repentaglio il ruolo tradizionale della Russia come più grande fornitore di armi dell'Algeria. Un importante rimpasto di governo a metà marzo ha messo da parte il veterano ministro degli Esteri Ramtane Lamamra, e al momento c'è poco sostegno per Tunisi da Algeri.

La spirale discendente della Tunisia aggrava il dilemma regionale del Nord Africa centrale, diviso tra flussi migratori illegali in entrata e in uscita. Ostacolano persino la capacità dei due principali esportatori di idrocarburi, Algeria e Libia, di capitalizzare quella rendita per il proprio sviluppo e per la prosperità della regione nel suo insieme – di cui la Tunisia aveva beneficiato in passato.
 
possono avere dietro anche Russia e Cina, vedi che se ne fanno del FMI e occidente.
Sicuramente potranno scendere a livelli più bassi vediamo se avranno intenzione di pagare. Io monitoro per vedere se conviene entrare, per il momento si attende.
La Russia non sappiamo cosa abbia in mente, sicuramente un'invasione di immigrati farebbe più male di qualsiasi sanzione ad europa.(porterebbe alla divisione tra stati membri che è quello che vogliono, non è possibile lasciare solo Italia e forse Spagna a gestire un esodo di massa forse voluto)
Qui siamo in guerra, ed una guerra globale con armi non convenzionali..... i russi sanno quali sono le debolezze europee....
Intanto ci sono molte cose che per me non tornano..
Intanto, nessuno parla mai di malta che non accoglie uno sbarco. Gli Italiani sono i cattivi, i Maltesi non esistono
poi ai tempi di Prodi ci fu un accordo con l'Albania e ci fu la flotta italiana davanti alle coste albanesi per impedire prtenze e sbarchi. poi non si capisce perche' fino a ieri partivano dalla Libia. ed oggi partono dalla Tunisia.alla fine credo che ad alcuni in Italia faccia comodo avere mano dìopera a basso costo.Non c'e' bisogno di parlare di tutti coloro che vivono in baraccopoli per la raccolta i frutta e verdura.insomma.. io ho tanti dubbi che non riesco a togliermi di testa.
 
Intanto ci sono molte cose che per me non tornano..
Intanto, nessuno parla mai di malta che non accoglie uno sbarco. Gli Italiani sono i cattivi, i Maltesi non esistono
poi ai tempi di Prodi ci fu un accordo con l'Albania e ci fu la flotta italiana davanti alle coste albanesi per impedire prtenze e sbarchi. poi non si capisce perche' fino a ieri partivano dalla Libia. ed oggi partono dalla Tunisia.alla fine credo che ad alcuni in Italia faccia comodo avere mano dìopera a basso costo.Non c'e' bisogno di parlare di tutti coloro che vivono in baraccopoli per la raccolta i frutta e verdura.insomma.. io ho tanti dubbi che non riesco a togliermi di testa.
Io se non scendono sotto i 50 non ci penso proprio ad entrare......
 
adesso da buoni arabi stanno giocando per avere un sacco di soldi..adesso ci stanno sfiancando con gli sbarchi.
Io non sono convinto ci siano solo "arabi" la geopolitca è altra, i porti Africani sono gestiti oramai da cinesi e nord Africa interessa ai russi o filo russi, in più OPEC vuole avere controllo sul petrolio.
GLI US? :boh:

L'europa non pervenuta. (forse pensa al qatar o marocco, per quel che si sa.....)
 
Io non sono convinto ci siano solo "arabi" la geopolitca è altra, i porti Africani sono gestiti oramai da cinesi e nord Africa interessa ai russi o filo russi, in più OPEC vuole avere controllo sul petrolio.
GLI US? :boh:

L'europa non pervenuta. (forse pensa al qatar o marocco, per quel che si sa.....)
La primavera araba ha portato solo sconquassi. Gli USA hanno portato sconquassi nel medio oriente.Cosa ci sia sotto non lo sa nessuno. Io i cinesi li vedo come un fattore positivo.hanno capitali immensi e sviluppano un continente che ad ora era solo sfruttato.
 
La primavera araba ha portato solo sconquassi. Gli USA hanno portato sconquassi nel medio oriente.Cosa ci sia sotto non lo sa nessuno. Io i cinesi li vedo come un fattore positivo.hanno capitali immensi e sviluppano un continente che ad ora era solo sfruttato.
Purtroppo anche i cinesi sfruttano, mi spiace deluderti (vedi le miniere per il litio in congo....) per loro l'essere umano è un numero irrilevante, morto uno se ne prende un altro.
Io dai cinesi me ne starei alla larga, meglio gli US e qui non li vedo molto attivi
 
Purtroppo anche i cinesi sfruttano, mi spiace deluderti (vedi le miniere per il litio in congo....) per loro l'essere umano è un numero irrilevante, morto uno se ne prende un altro.
Io dai cinesi me ne starei alla larga, meglio gli US e qui non li vedo molto attivi
almeno i cinesi investono soldi e costruiscono.. gli altri sfruttano solo
 
caro per me

Già questa è + interessante a 52 in US
Banque Centrale de Tunisie 8,25% 97/27 Bond | 195236 | US066716AB78 | Price

o questa sotto i 50 in euro (negoziabile OTC)

https://www.luxse.com/security/XS2023699874/292433
Della 27 non ho il prospetto ma vista la data di nascita, sicuramente non ha le CACS, cosa che invece hanno le altre serie.

Il problema della 27 è che è stata emessa sotto Ben Ali, e più volte è stata ventilata l'opzione di ripudiare il debito emesso sotto il suo periodo....
 

Il senato degli Stati Uniti esorta l'Europa a essere ferma sull'accordo con il FMI con la Tunisia

Aprile 12, 2023

Un importante senatore degli Stati Uniti ieri ha invitato gli alleati europei dell'America a rimanere fermi sulla democrazia in Tunisia prima di approvare un accordo di salvataggio per il paese con il Fondo monetario internazionale (FMI), accusando il presidente Kais Saied di danneggiare il processo democratico rafforzando la sua presa sul potere.

Anche il senatore democratico Chris Murphy, capo della sottocommissione del Senato per le relazioni con il Medio Oriente, ha criticato il presidente Joe Biden per aver continuato a fornire aiuti alle forze armate tunisine.

La Tunisia ha raggiunto un accordo di principio con il FMI in ottobre su un pacchetto di salvataggio di circa 2 miliardi di dollari per sostenere la sua economia in difficoltà, ma il piano è ancora in attesa di approvazione da parte del Consiglio dei governatori del FMI, che sta premendo per le riforme.

Saied si è impegnato la scorsa settimana a respingere i "diktat" del FMI, in un momento in cui l'Italia sta guidando gli sforzi per raggiungere un rapido accordo, temendo l'afflusso di più migranti sulle sue coste nel caso in cui le condizioni economiche in Tunisia assistano a un ulteriore declino.

"Penso che abbiamo un po 'di lavoro da fare per convincere tutti i nostri amici europei che questo è il momento di guidare l'affare più difficile", ha detto Murphy all'Istituto per la pace degli Stati Uniti.

Ritiene che i paesi europei probabilmente cercheranno "stabilità a breve termine", ma ha chiesto una visione a lungo termine.

"Sì, il FMI potrebbe intervenire qui con un accordo con poche condizioni che metterebbero le cose a posto per mesi, forse anni", ha detto, aggiungendo: "Ma saresti di nuovo in una crisi – ancora una volta avresti bisogno di un altro salvataggio, che sarebbe ancora meno appetibile per le istituzioni finanziarie internazionali – tra qualche anno".

Saied ha rafforzato la sua presa sul potere dopo le dimissioni del governo nel luglio 2021, il successivo scioglimento del parlamento e l'adozione di una nuova costituzione per sostituire quella approvata nel 2014.

Murphy ha anche espresso la sua opposizione alla proposta di bilancio di Biden che manterrebbe invariati i livelli di finanziamento per l'esercito tunisino, che secondo il senatore ha "in gran parte sostenuto, acconsentito e talvolta facilitato la transizione di Saied dalla democrazia".

"L'amministrazione Biden ha, penso, fatto una scommessa sull'esercito tunisino", ha detto Murphy, "direi che dovremmo invece fare una scommessa sulla società civile".

 
Indietro