Bio On - azionisti attuali

azionista bio on

Buongiorno, come tutti voi credo, sono incastrato in bio on.
l'iniziativa mi da un po di speranza...se come detto ci consentissero di fare un ADC io parteciperei volentieri.
 
Buongiorno, come tutti voi credo, sono incastrato in bio on.
l'iniziativa mi da un po di speranza...se come detto ci consentissero di fare un ADC io parteciperei volentieri.

Ciao, benvenuto frank 13.
Nel caso non lo sapessi ti mando il link al primo post del thread, dove è descritta l'iniziativa.
Puoi utilizzare la e-mail che fa capo a Trader90, il promotore dell'iniziativa, se vuoi, per farti eventualmente aggiungere alla lista e comunicare il numero di azioni in tuo possesso, o comunque al posto della PM per comunicare con Trader90 privatamente.
(omissis)
1) Ho creato una email dedicata alla vicenda: Bioon.turnoffpollution@yahoo.com
Potete contattarmi via email per qualsiasi comunicazione
(omissis)
 
Sono passate due settimane dall'insediamento dell'amministratore giudiziario in Bio On.

Come detto non scrivo spesso per via del tempo necessario per coordinare tutta l'iniziativa che sta diventando sempre più numerosa dato che molte persone anche non inscritte su finanzaonline mi stanno chiedendo essere aggiunte dall'esterno. Ho poc'anzi terminato di rispondere a tutti i messaggi avendo cominciato già ieri.

Dato che però non scrivo molto vorrei far presente alcune considerazioni personali su Bio On.
Prima di tutto io penso che Bio On esista a tutti gli effetti e non sia un niente come molti dicono. A conferma di ciò non pongo in prima linea i brevetti (che possono valere tantissimo oppure niente) bensì i prodotti che sono usciti che esistono a tutti gli effetti (i mobiletti Kartell e il packaging di Zeropack, senza considerare le creme di Unilever). Questi sono prodotti esistenti e fatti con il PHA di Bio On.
Anzi come hanno fatto notare i mobiletti di Kartell in particolare sono anche in gara per vincere premi internazionali (non mi ricordo più l'articolo ma ricordo che rimanevano solo 4 prodotti ancora in gara tra cui proprio i mobiletti).

I brevetti invece sono solo strumenti per difendere un know how dell'azienda. Perciò si pone la domanda della validità della tecnologia. La risposta alla domanda non è facile ed è data dalla capacità produttiva e stabilizzazione degli impianti nella produzione (considerate che non sono un chimico). Soprattutto stabilizzazione e produttività per PHA di dimensioni più piccole e qualità maggiori. Per adesso a tal proposito abbiamo qualche dato ma da quanto capito secondo le stime della procura l'impianto di CSP potrebbe arrivare a raggiungere il 60% della capacità produttiva (non so della qualità). Apparentemente il know how di Bio On non è da buttare via in quanto produrre anche solo il 60% di 1000 tonn/anno significa in ogni caso produrre il PHA su grande scala, quella industriale. Questo era proprio l'obiettivo che gli scienziati volevano fare ovvero industrializzare il PHA e quindi forse effettivamente ci sono riusciti con tanto di brevetti.

Rimane poi il problema della vendita del prodotto ovvero se risulta profittevole o meno. Da quanto capito questo è un aspetto secondario dato che per livelli comunque molto alti di prezzo la domanda è presente proprio per via del fatto che le istituzioni stanno andando tutte in quella direzione ovvero in prodotti biodegradabili e il problema è solo quello di riuscirli a produrre.
Nonostante ciò è importante la marginalità che si riesce ad ottenere sulla vendita. Qui intervengono le economie di scala: è vero che Bio On produce ma con un piccolissimo impianto da 1000 tonn /anno (ammesso che arrivi a pieno regime). Così facendo i costi fissi vengono spalmati su una quantità bassa di prodotto. Se la produzione diventasse grande con la tecnologia di Bio On allora si genererebbero forse economie di scala spalmando i costi fissi su maggiore prodotto e rendendo la profittabilità ancora maggiore.
Forse questi calcoli TAIF li aveva fatti, forse.

Arrivando al valore del titolo in borsa, consideriamo che adesso è sospeso e quindi è inutile fare calcoli o previsioni.
Molti hanno scritto di valore otc del titolo in questo momento parlando anche di 8 euro. Io chiaramente non posso dire se ciò è corretto o meno. Rispondo semplicemente con il fatto che dare un valore corretto all'azienda adesso risulta impossibile in quanto essa può valere o tantissimo oppure niente. Tantissimo se si considerano tutti i brevetti che probabilmente hanno validità e difendono il know how e che costringono tutti i potenziali produttori a rivolgersi a Bio On per produrre con la tecnologia raggiunta. L'azienda però potrebbe anche non valere niente se si considera che nel breve/brevissimo non riesce a rimanere in piedi con le proprie forze e si necessita (forse) di qualche finanziatore per far fronte alle spese di breve. Nel caso di fallimento l'azienda verrebbe appunto azzerata e per noi azionisti tornerebbe molto probabilmente poco. Questo è il motivo chiaramente per cui tutti spingiamo per la continuità dell'azienda e affinché si riesca nuovamente a generare il fenomeno di diffusione del valore. L'unica cosa è trovare solo un po' di liquidità a breve per aiutare l'azienda a ripartire.
Anzi se consideriamo che l'azienda come fonti mi hanno riferito sta producendo, la liquidità di breve necessaria per andare avanti potrebbe essere anche molta meno di quanto uno possa pensare.

Scusate se ho detto cose risapute ma era giusto per fare un quadro della situazione attuale dal mio punto di vista chiaramente. Fare però adesso calcoli precisi per come la vedo io è impossibile proprio perché non conosciamo la realtà aziendale dal punto di vista numerico. Realtà tra l'altro che è in continua evoluzione rendendo ancora più difficile fare calcoli.

Il nostro compito come già stiamo facendo è quello di approfondire le conoscenze reali dell'azienda e se possibile creare un supporto per la continuità aziendale. Per questo motivo chiedo come già detto a tutti se avete qualche domanda da porre in un eventuale incontro con l'amministratore giudiziario di farle presenti. Soprattutto sono anche accettate possibili soluzioni ottimali per gli azionisti attuali e non solo domande.





Salve sono un ex azionista, ho venduto le mie azioni il giorno dopo la comunicazione della semestrale con una perdita ingentissima, ho investito xchè credevo e credo che il prodotto sia valido. Ora la mia idea è questa; nn si potrebbe fare una public company, dove ognuno dei vecchi o nuovi azionisti mette un certo capitale e far ripartire l'azienda, coinvolgendo anche i dipendenti che hanno voglia di investire nella propria azienda. Non ho le competenze necessarie x sviluppare questa idea ma volevo chiedere cosa ne pensano i detentori delle azioni di BIO-ON, saluti.
 
Salve sono un ex azionista, ho venduto le mie azioni il giorno dopo la comunicazione della semestrale con una perdita ingentissima, ho investito xchè credevo e credo che il prodotto sia valido. Ora la mia idea è questa; nn si potrebbe fare una public company, dove ognuno dei vecchi o nuovi azionisti mette un certo capitale e far ripartire l'azienda, coinvolgendo anche i dipendenti che hanno voglia di investire nella propria azienda. Non ho le competenze necessarie x sviluppare questa idea ma volevo chiedere cosa ne pensano i detentori delle azioni di BIO-ON, saluti.

Sarebbe un'ottima idea, ma sono solamente un centinaio di dipendenti e tutti giovani. Però è un'idea. Si potrebbe farli partecipare alla società anche con stock option o azioni come premio, anche e soprattutto per incentivarli a rimanere in azienda. Ricorda il titolo del video : Bio-On OHANA. Buona proposta, perché in sintonia con lo spirito della società, secondo me.
 
Ultima modifica:
Sarebbe un'ottima idea, ma sono solamente un centinaio di dipendenti e tutti giovani. Però è un'idea. Si potrebbe farli partecipare alla società anche con stock option o azioni come premio, anche e soprattutto per incentivarli a rimanere in azienda. Ricorda il titolo del video : Bio-On OHANA. Buona proposta, perché in sintonia con lo spirito della società, secondo me.

Bisogna capire come siamo messi, il commissario giudiziale è lì per quello.
Fare una situazione economico patrimoniale per vedere se e come potremmo essere sostenibili nel tempo.
In base a quello che esce si prendono le decisioni.
Adesso è prematuro, però l'idea è buona, come altre potrebbero essere quelle di un prestito convertibile in azioni (per es Tosto e/o Rivoira), oppure qualche socio entrante sensibile al tema ambiente.
Di soluzioni ce ne sono tante, prima però bisogna capire se ne vale la pena
 
spunti da azionista bio-on

un saluto a tutti,
da poco ho inviato mail all'indirizzo segnalato per aderire a questa lodevole iniziativa.

colgo occasione per segnalare che il progetto PHA ha tutti i contorni di un unicum meritevole di attenzioni particolari….

a mio parere, dato unicum dell'azienda e portata della tecnologia, va assolutamente proposto all'Amministratore Giudiziario (tramite istanza / interpello) di rimettere prontamente in gioco quanto è stato oggetto di sequestro e a Consob di ripristinare quotazione del titolo, unico modo per permettere a istituzionali/soggetti interessati di coordinare un aumento di capitale finalizzato a un riequilibrio sostanziale!

in bocca al lupo a tutti!
 
Bisogna capire come siamo messi, il commissario giudiziale è lì per quello.
Fare una situazione economico patrimoniale per vedere se e come potremmo essere sostenibili nel tempo.
In base a quello che esce si prendono le decisioni.
Adesso è prematuro, però l'idea è buona, come altre potrebbero essere quelle di un prestito convertibile in azioni (per es Tosto e/o Rivoira), oppure qualche socio entrante sensibile al tema ambiente.
Di soluzioni ce ne sono tante, prima però bisogna capire se ne vale la pena[/


Infatti gli industriali che hanno le spalle più grosse come Kartell, Rivoira e Tosto, si dovrebbero coalizzare x nn perdere gli investimenti già effettuati,avendo visto che il prodotto è valido.Unendo le loro forze potrebbero far ripartire l'azienda avendo così modo di rilanciare i vari progetti che avevano e del resto diventare loro stessi azionisti di una società che secondo me avrebbe un solido futuro. Nel caso anche qualche piccolo azionista potrebbe, chi se la sente, investire quello che ritiene più opportuno e dare una mano a reperire i capitali che servono per rilanciare questa azienda. Speriamo in una conclusione positiva e nn farci scippare questo piccolo gioiello da gente senza scrupoli.
 
un saluto a tutti,
da poco ho inviato mail all'indirizzo segnalato per aderire a questa lodevole iniziativa.

colgo occasione per segnalare che il progetto PHA ha tutti i contorni di un unicum meritevole di attenzioni particolari….

a mio parere, dato unicum dell'azienda e portata della tecnologia, va assolutamente proposto all'Amministratore Giudiziario (tramite istanza / interpello) di rimettere prontamente in gioco quanto è stato oggetto di sequestro e a Consob di ripristinare quotazione del titolo, unico modo per permettere a istituzionali/soggetti interessati di coordinare un aumento di capitale finalizzato a un riequilibrio sostanziale!

in bocca al lupo a tutti!

Ciao,
mirmar.

Anche secondo me dovremmo agire in modo formale a livello giudiziario, anche perché rimangano agli atti le proposte, che devono essere valutate correttamente da chi ha il controllo in questo momento : in sede civile l'amministratore giudiziario Mandrioli che risponde al giudice di Bologna sezione imprese Florini. Gli strumenti istanza/interpello li hai comunicati con cognizione di causa perché sai che sono utilizzabili o come esempio per chiarire le idee? Purtroppo higher è attualmente sospeso, ma magari ci farà sapere la sua opinione, sperando che continui a leggerci.
Vi sono vari punti che andrebbero proposti formalmente, fra i quali i tuoi andrebbero sicuramente approfonditi.
 
Salve sono un ex azionista, ho venduto le mie azioni il giorno dopo la comunicazione della semestrale con una perdita ingentissima, ho investito xchè credevo e credo che il prodotto sia valido. Ora la mia idea è questa; nn si potrebbe fare una public company, dove ognuno dei vecchi o nuovi azionisti mette un certo capitale e far ripartire l'azienda, coinvolgendo anche i dipendenti che hanno voglia di investire nella propria azienda. Non ho le competenze necessarie x sviluppare questa idea ma volevo chiedere cosa ne pensano i detentori delle azioni di BIO-ON, saluti.

buongiorno vivabioon.

Ti dico la mia (da azionista con perdita importante e per ora congelata):

Che il prodotto sia valido penso non lo discuta nessuno e in particolare il prodotto dei brevetti BIO ON che non dimentichiamolo parte da ricerche su scarti di produzione agricola o da altri scarti oltre al fatto di non utilizzare solventi nella fase di "estrazione" del PHA.

Fa comunque piacere rileggere uno dei vecchi azionisti che ,oltre alla perdita ingente (come molti di quelli che stanno ancora scrivendo qui), ha subito il colpo basso della semestrale;

Molti azionisti ed ex azionisti "convinti" della bontà del progetto sono stati "toccati" non solo nelle proprie tasche ma soprattutto nelle proprie speranze di vedere un'azienda italiana sconosciuta dimostrare che in Italia siamo capaci di fare cose che il mondo ci invidia.

Il tuo post dimostra che tutto questo è avvenuto probabilmente per la scarsa fiducia di Astorri verso una trasparenza che avrebbe sicuramente ridotto il valore di borsa ma "forse" evitato questa situazione di stallo e di danno di immagine molto difficili da superare

Doveva "comprare" tempo ( e la tua disponibilità a ricominciare per questo progetto lo dimostra) spiegando le difficoltà in corso e invece ha pensato fosse meglio "vendere" la pelle dell'orso prima di averlo ucciso; ma dirlo dopo è molto facile e probabilmente senza QCM l'avrebbe sfangata meglio di sicuro.

Per poter definire qualsiasi iniziativa bisogna capire in che contesto ci troviamo.Per quel che ho capito io stiamo messi così (corregga pure chi ne sa di più per le proprie competenze specifiche)

1)attualmente chi ha i pieni poteri operativi è il Dott. Mandrioli e molto dipenderà in quale ottica vorrà/potrà/dovrà muoversi sulla scorta delle informazioni che richiederà ai vari soggetti coinvolti e quali risposte riceverà

2) noi tutti siamo fiduciosi sulla bontà e sulla piena realizzazione del progetto che stava portando avanti BIO ON ( non scrivo Astorri per non irritare ma rendiamoci conto che BIO On, volente o nolente ,era lui) ma la fiducia è una cosa la reale situazione non la conosciamo e gli unici che ci possono rispondere su questo sono i dipendenti/collaboratori che si stavano occupando della messa apunto dell'efficienza della produzione.

3)In questo momento la narrazione ,mi pare, è tutta concentrata sul fronte amministrativo e giudiziario.Spero di sbagliarmi ma trovo che la direzione sia quella più mediatica .Invece dei soliti tavoli istituzionali mi avrebbe fatto molto più piacere ( e credo anche a tutti i lavoratori e creditori di BIO ON) se questi tavoli fossero stati immediatamente fatti in azienda con i vari dirigenti/quadri operativi BIO ON e poi con i ricercatori (magari è stato fatto ma non ho letto nulla in proposito) e a ruota valutare la situazione amministrativa. Invece solito copione del "dagli all'untore " e associamoci per fargliela pagare e poi chiediamo i soldi allo stato per mandare a casa tutti con quattro soldi di elemosina per sopravvivere e cercarsi un'altro lavoro.

4) per quanto mi riguarda ,in riferimento a questa iniziativa e a seguire sulle iniziative già in corso, consiglio di chiedere incontri (se possibile in azienda e con il coinvolgimento delle persone che ci lavorano) con Il sindaco Tinti e il presidente Bonaccini, ancor più se promosso da azionisti del territorio. Queste a mio avviso possono essere le figure più qualificate per supportare la strada della continuità che operativamente sarà poi indirizzata dal dott. Mandrioli.

5) paradossalmente sul fronte amministrativo in questo momento l'azienda è "blindata" da qualsiasi assalto e quindi la condizione migliore per "comprare" (tanto l'abbiamo già pagato) il tempo che serve per arrivare ai risultati che si stavano faticosamente perseguendo sulla produzione.

6) è anche singolare che nel piano regionale non sia stata spesa una parola un po più specifica (non dico su BIO ON ) ma almeno sul futuro della ricerca fatta sul PHA proprio in quel territorio dove la plastic -tax ha un'impatto notevole.

Concludo augurandomi di poter ritornare soci (compresi i vari azionisti/investitori storici) in una eccellenza di ricerca e di I.P. ,anche se il portafogli rimarrà purtroppo malconcio.

Chissà se col tempo avremo l'opportunità di rifarci (almeno psicologicamente) a dispetto di tutto quello che ci è capitato.

Un saluto

PS.Se questi intendimenti condivisi sulla continuità è possibile esprimerli con documenti più formali ancora meglio ma qui immagino possa farlo egregiamente TD90 se qualche azionista "competente in materia" avrà la gentilezza di aiutarlo.
La piccola cassa "spontanea" di cui abbiamo cominciato a parlare potrebbe servire anche a questo se ne vale la pena per raccogliere informazioni che altrimenti non potremmo avere per le vie brevi.

Forse anche il Dott. Mandrioli potrebbe darci un'indirizzo in tal senso e sono sicuro che TD 90 saprà coglierlo
 
Ultima modifica:
Scusate se insisto però vorrei rilanciare due proposte che avevo fatto e che mi sembrano importanti.

1) Posto che, in questo momento, un contatto diretto con il dott Mandrioli ci farebbe solo bene e posto che Trader90 sta lavorando in questo senso, vorrei sottolineare che il commissario giudiziale potrebbe anche rifiutarsi di sentire Trader90 perchè, ai suoi occhi "giuridici", non rappresenta nessuno se non in via informale.
Dare una veste giuridica alla rappresentanza ci darebbe legittimità a chiedere incontri/informazioni al commissario giudiz il quale non potrebbe + ignorarci e potremmo sederci a tutti gli effetti ai tavoli che contano.
Ecco perchè rilancio per una associazione di piccoli azionisti bio on (che è anche semplice da creare).
Oltretutto, se fosse presidente Trader90, invece di sostenere spese vive personalmente userebbe le quote di iscrizione.
Guardate il caso Monte Paschi per es., lì i piccolo soci hanno fatto così

2) Dobbiamo farci sentire a livello mediatico, porre all'attenzione dell'opinione pubblica quello che è successo altrimenti si parla solo di Novamont.
Se aumenta la sensibilità per questa realtà aziendale possono aumentare anche le occasioni di nuovi soci/finanziatori ecc. ecc.

Promettetemi che ci pensate
 
Scusate se insisto però vorrei rilanciare due proposte che avevo fatto e che mi sembrano importanti.

1) Posto che, in questo momento, un contatto diretto con il dott Mandrioli ci farebbe solo bene e posto che Trader90 sta lavorando in questo senso, vorrei sottolineare che il commissario giudiziale potrebbe anche rifiutarsi di sentire Trader90 perchè, ai suoi occhi "giuridici", non rappresenta nessuno se non in via informale.
Dare una veste giuridica alla rappresentanza ci darebbe legittimità a chiedere incontri/informazioni al commissario giudiz il quale non potrebbe + ignorarci e potremmo sederci a tutti gli effetti ai tavoli che contano.
Ecco perchè rilancio per una associazione di piccoli azionisti bio on (che è anche semplice da creare).
Oltretutto, se fosse presidente Trader90, invece di sostenere spese vive personalmente userebbe le quote di iscrizione.
Guardate il caso Monte Paschi per es., lì i piccolo soci hanno fatto così

2) Dobbiamo farci sentire a livello mediatico, porre all'attenzione dell'opinione pubblica quello che è successo altrimenti si parla solo di Novamont.
Se aumenta la sensibilità per questa realtà aziendale possono aumentare anche le occasioni di nuovi soci/finanziatori ecc. ecc.

Promettetemi che ci pensate

Ti assicuro che TD90 è molto avanti ,abbi fede ed eventualmente comunica con lui direttamente su mail privata che ha creato.
Poi potremo anche pensare alle parti formali e le tue proposte saranno sicuramente valutate seriamente
 
Ciao,
mirmar.

Anche secondo me dovremmo agire in modo formale a livello giudiziario, anche perché rimangano agli atti le proposte, che devono essere valutate correttamente da chi ha il controllo in questo momento : in sede civile l'amministratore giudiziario Mandrioli che risponde al giudice di Bologna sezione imprese Florini. Gli strumenti istanza/interpello li hai comunicati con cognizione di causa perché sai che sono utilizzabili o come esempio per chiarire le idee? Purtroppo higher è attualmente sospeso, ma magari ci farà sapere la sua opinione, sperando che continui a leggerci.
Vi sono vari punti che andrebbero proposti formalmente, fra i quali i tuoi andrebbero sicuramente approfonditi.

ciao,
ciò che ho citato l'ho indicato con cognizione pur non essendo un legale .....

mio suggerimento è perseguire nel contempo due strade:
- da subito depositare istanza urgente di dissequestro dei beni sottratti alle disponibilità di A&C con obiettivo difarli concorrere nuovamente all'attivo dell'azienda ed ottenere beneplacito a riammissione del titolo alla quotazione
- dall'altra veicolare a Consob suddetto beneplacito dell'amministratore giudiziario/Giudice sez. civile per ripristino della quotazione

il problema è semmai identificare chi possa far valere tale azione e in quali tempi finalizzarla.

a presto
 
Scusate se insisto però vorrei rilanciare due proposte che avevo fatto e che mi sembrano importanti.

1) Posto che, in questo momento, un contatto diretto con il dott Mandrioli ci farebbe solo bene e posto che Trader90 sta lavorando in questo senso, vorrei sottolineare che il commissario giudiziale potrebbe anche rifiutarsi di sentire Trader90 perchè, ai suoi occhi "giuridici", non rappresenta nessuno se non in via informale.
Dare una veste giuridica alla rappresentanza ci darebbe legittimità a chiedere incontri/informazioni al commissario giudiz il quale non potrebbe + ignorarci e potremmo sederci a tutti gli effetti ai tavoli che contano.
Ecco perchè rilancio per una associazione di piccoli azionisti bio on (che è anche semplice da creare).
Oltretutto, se fosse presidente Trader90, invece di sostenere spese vive personalmente userebbe le quote di iscrizione.
Guardate il caso Monte Paschi per es., lì i piccolo soci hanno fatto così

2) Dobbiamo farci sentire a livello mediatico, porre all'attenzione dell'opinione pubblica quello che è successo altrimenti si parla solo di Novamont.
Se aumenta la sensibilità per questa realtà aziendale possono aumentare anche le occasioni di nuovi soci/finanziatori ecc. ecc.

Promettetemi che ci pensate

Anche io in post precedenti avevo rilanciato questa idea, che è un po’ articolata ma a mio giudizio molto solida. Non sono un tecnico, ma un sindacato di azionisti potrebbe essere un idea
 
(omissis)

2) noi tutti siamo fiduciosi sulla bontà e sulla piena realizzazione del progetto che stava portando avanti BIO ON ( non scrivo Astorri per non irritare ma rendiamoci conto che BIO On, volente o nolente ,era lui) ma la fiducia è una cosa la reale situazione non la conosciamo e gli unici che ci possono rispondere su questo sono i dipendenti/collaboratori che si stavano occupando della messa apunto dell'efficienza della produzione.

3) (omissis) Invece dei soliti tavoli istituzionali mi avrebbe fatto molto più piacere ( e credo anche a tutti i lavoratori e creditori di BIO ON) se questi tavoli fossero stati immediatamente fatti in azienda con i vari dirigenti/quadri operativi BIO ON e poi con i ricercatori (magari è stato fatto ma non ho letto nulla in proposito) e a ruota valutare la situazione amministrativa.
(omissis)
4) per quanto mi riguarda ,in riferimento a questa iniziativa e a seguire sulle iniziative già in corso, consiglio di chiedere incontri (se possibile in azienda e con il coinvolgimento delle persone che ci lavorano) con Il sindaco Tinti e il presidente Bonaccini, ancor più se promosso da azionisti del territorio. Queste a mio avviso possono essere le figure più qualificate per supportare la strada della continuità che operativamente sarà poi indirizzata dal dott. Mandrioli.

5) paradossalmente sul fronte amministrativo in questo momento l'azienda è "blindata" da qualsiasi assalto e quindi la condizione migliore per "comprare" (tanto l'abbiamo già pagato) il tempo che serve per arrivare ai risultati che si stavano faticosamente perseguendo sulla produzione.
PS.Se questi intendimenti condivisi sulla continuità è possibile esprimerli con documenti più formali ancora meglio ma qui immagino possa farlo egregiamente TD90 se qualche azionista "competente in materia" avrà la gentilezza di aiutarlo.

Ho citato le parti che ritengo più importanti "del fare" e che condivido pienamente.
 
Io appoggio ogni iniziativa.
La mia perdita non è ingente ma comunque 3 mie mensilità.
Ma per principio sono con voi.
Ogni piccolo contributo aiuta come ogni goccia per riempire il bicchiere.
 
Scusate, però in questo momento le azioni di Capsa sono "congelate" (soprattutto in termini di potere decisionale) e quindi i calcoli si potrebbero / dovrebbero (?) fare sul restante capitale sociale che dovrebbe aggirarsi attorno ai 6 milioni di azioni (un terzo di circa 18 milioni). Se non ho sbagliato con i suddetti calcoli, con 300.000 azioni siamo già vicini al 5%

il 5% va calcolato sul totale delle azioni in circolazione.....


Capsa S.r.l. =========== 9.000.000 ====>47,81%
Marco Astorri ========== 1.242.750 ====> 6,60%
Guido Cicognani ======== 1.242.750 ====> 6,60%
Felofin S.p.A ========== 377.000 ====> 2%
Mercato – azionisti vari === 6.962.776 ====> 36,99%
Totale ============= 18.825.276 ====> 100,00%

Ii 5% delle azioni sono 941.300 azioni

Ma non so se dobbiamo arrivare al 5%....... o se basta meno per essere considerati...!
Puo' essere che l'AIM abbia regole differenti.....

Per ora siamo a meno di 1/3 di azioni raccolte......
 
vedendo gli ultimi messaggi ritengo opportuno chiarire che Trader90 non è da solo.Molti degli utenti del fol nonché azionisti che avevano "l'ambizione" di partecipare ad un progetto innovativo tutto Italiano sono al suo fianco (in modalità riservata) sin dall'inizio. Chi vuole può contattarlo e dare la sua disponibilità.

Il fatto che attualmente TD90 si sia preso l'onere di rappresentare questa iniziativa significa che alcuni utenti credono in una seria presa di coscienza che per certe "convinzioni" vale la pena di "sbattersi" a dispetto dei facili nichilismi.

Io sono il primo a mettere in conto che è una battaglia "impari" ma almeno provarci può dare un po di dignità a quanti pensano che anche in Italia si possano ancora creare delle eccellenze di ricerca (contro tutto e contro tutti).

Se uno si sente più tutelato dalle associazioni faccia pure.

Questa iniziativa non parla di ammortizzatori sociali ,non parla di iniziative legali e possibili responsabilità e non parla di fallimento.Parla di verifica delle condizioni per la continuità dell'azienda.

Chi partecipa a questa iniziativa non deve versare quote ma come si diceva al massimo può decidere di partecipare ad un piccolo fondo cassa (che non è stato nemmeno ancora organizzato) per chi è comunque disposto a dedicare del tempo (gratis) e qualche spesa personale per difendere un progetto unico; almeno fino a che non ci renderemo conto che era veramente tutto falso (compreso quindi i dipendenti, i ricercatori,i collaboratori esterni ,i fornitori ecc.ecc) oppure irrimediabilmente compromesso dagli eventi .

La differenza nella vicenda forse sta più tra chi lavorava con convinzione al progetto e chi , per vari motivi suoi , preferiva vederlo finire così.

Quindi ,se non fosse ancora abbastanza chiaro,attualmente la partecipazione a questa iniziativa è più legata ad una continuità del progetto che a una liquidazione con relative richieste danni .
un saluto


PS ho scritto io perché non si può pretendere che TD90 sia sempre sul pezzo H24

Mober ha espresso effettivamente tutti i miei pensieri e lo ringrazio per il post.

Effettivamente stare dietro tutto non è facilissimo ma con impegno e dedizione stiamo riuscendo ad ottenere qualche risultato di approfondimento della vicenda volta a capire effettivamente la situazione reale dell'azienda e se vi sono possibilità di continuità aziendale e con quali modalità dato che probabilmente l'azienda in questo momento potrebbe (forse) aver bisogno nel breve di un aiuto economico.
Come detto il fatto del blocco dei pagamenti ai fornitori, dipendenti e istituti di credito avvenuto a partire dal 12 novembre potrebbe essere un segnale di scarsa liquidità dell'azienda ma potrebbe anche non esserlo. L'amministratore giudiziario potrebbe aver deciso di bloccare tutto per ottimizzare la liquidità nella consapevolezza che vi sono solo due istituti di credito principali (Finnat e Unicredit) e che i fornitori anche non sono tanti e sono consapevoli che l'azienda necessita solo di tempo e in un momento successivopotranno vedere i propri crediti liquidati. Per i dipendenti il discorso potrebbe essere lo stesso.
Queste sono tutte cose che non sappiamo e che cercheremo di capire.

Per me oltre essere un onere è anche un onore potervi rappresentare anche se questo chiaramente comporta un sacrificio notevole in termini di tempo. Proprio a tal proposito ieri pomeriggio abbiamo tenuto un piccolo meeting con pochissimi utenti che mi sono molto vicini nell'organizzare il lavoro e che sono davvero molto preparati, molto più di me sotto molteplici punti di vista. In questo meeting stiamo organizzando una scaletta da tenere in un eventuale e forse non lontano incontro con l'amministratore giudiziario. Abbiamo steso una scaletta e messo in piedi alcune domande considerando l'interlocutore. Mi sono avvalso anche molto dei consigli e spunti che mi sono arrivati da tutti voi che mi avete mandato per messaggio privato o per email.

Quindi rinnovo e continuo a chiedervi se avete qualche spunto di riflessione, qualche domanda da porre eventualmente all'amministratore giudiziario, ed infine qualche soluzione non convenzionale di farmele presenti che io provvedo ad integrare ed affinare la scaletta già costruita. Vi ringrazio molto per il supporto.
 
Salve sono un ex azionista, ho venduto le mie azioni il giorno dopo la comunicazione della semestrale con una perdita ingentissima, ho investito xchè credevo e credo che il prodotto sia valido. Ora la mia idea è questa; nn si potrebbe fare una public company, dove ognuno dei vecchi o nuovi azionisti mette un certo capitale e far ripartire l'azienda, coinvolgendo anche i dipendenti che hanno voglia di investire nella propria azienda. Non ho le competenze necessarie x sviluppare questa idea ma volevo chiedere cosa ne pensano i detentori delle azioni di BIO-ON, saluti.

Sarebbe un'ottima idea, ma sono solamente un centinaio di dipendenti e tutti giovani. Però è un'idea. Si potrebbe farli partecipare alla società anche con stock option o azioni come premio, anche e soprattutto per incentivarli a rimanere in azienda. Ricorda il titolo del video : Bio-On OHANA. Buona proposta, perché in sintonia con lo spirito della società, secondo me.

Due idee interessanti che vanno valutate nell'ambito delle prospettive di profittabilità dell'azienda e anche della possibilità di adottare tali modalità per supportare l'azienda.

L'idea che mi sono fatto io è che l'attacco del fondo QCM voleva tagliare i finanziamenti all'azienda. Da quanto visto invece gli attori disposti a nuovi finanziamenti potrebbero non mancare assolutamente. Adesso bisogna capire le modalità con cui si può attuare il finanziamento tutelando chiaramente gli azionisti attuali dell'azienda che chiaramente non vorrebbero avere diluizioni. prima ancora di tutto bisogna capire se l'azienda realmente necessita di un supporto economico.
 
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