Bonds argentini - questioni di diritto

Scritto da rai
Per quanto ne sappia io no. Comunque Pietro66 sapra' essere piu' preciso.

Se tu fai causa "deponi" i tuoi titoli vincolandoli all'iter processuale, se in corso d'opera cambi i titoli, accettando la rinegoziazione, questi ultimi possono non contenere piu' i diritti di quelli consegnati o comunque non sono piu' in tuo possesso pertanto cadrebbe anche la natura sottostante del contendere.

Viceversa se hai intrapreso causa ed a un certo punto vuoi aderire, perche' hai cambiato idea, puoi comunque farlo interrompendo la causa e mettendoti d'accordo con il legale perche' fino a quel punto la sua attivita' va retribuita.

Sicuramente Pietro66 sara' piu' preciso ma credo che la sostanza sia questa.

Quindi,se ho capito bene, c'è anche il rischio di non poter piu' ritornare sui miei passi nel caso mi convincessi che la causa non sia la strada migliore.
Mi spiego meglio:il governo argentino potrebbe fare una proposta con una scadenza tempoirale ,ad esempio potrebbe dare un termine di 3 mesi per il cambio dei certificati o per il rimborso in contanti .
Scaduta la quale la proposta diverrebbe nulla.
A quel punto se non l'accetto entro i tre mesi mi rimarebbe solo l'opzione causa, con esiti che potrebbero variare dall'essere rimborsati di tutto o dal non ricevere nulla.
Questo mi sembra un ulteriore elemento d'incertezza .
Tu ,mi pare,sia in causa.
Cosa faresti di fronte a una proposta di rimborso immediato al 50 per cento tipo telecom Argentina ?.
Il solito dubbio dei"pochi ,maledetti e subito " non ti verrebbe ?

Soriano
 
Scritto da soriano

Cosa faresti di fronte a una proposta di rimborso immediato al 50 per cento tipo telecom Argentina ?.
Il solito dubbio dei"pochi ,maledetti e subito " non ti verrebbe ?

Soriano

Io intendo andare avanti per il raggiungimento dell'obbiettivo che mi sono posto all'inizio, non accettero' una rinegoziazione che mi penalizzerebbe piu' del 50%.
 
Scritto da soriano
Buongiorno

il suo convincimento che ci sia spazio di manovra si basa su qualche elemento oggettivo ?
E gli eventuali beni pignorati come saranno poi distribuiti ,con quale criterio ?
....
Poi mi domando se è compatibile accettare l'eventuale offerta dell'argentina e continuare la causa per avere tutto. o le cose siano incompatibili .
Soriano

Sintetizzo:

come in ogni altro sistema giuridico, e quindi questo vale anche per l'Italia, anche in USA solo chi procede a pignoramento ha diritto di soddisfarsi sui beni pignorati. Questi non possono essere in alcun modo destinati a soggetti che non abbiano preso parte alla procedura. Altro discorso è, e mi riservo di approfondirlo con il Colleghi d'oltremare, se in una procedura iniziata da altri si possa intervenire, fino a quando, e come avvenga la ripartizione tra "promotore" del pignoramento e "intervenuti".

Quanto alla questione "accettazione della proposta in corso di causa", il problema è strettamente tecnico / giuridico.
L'attuale proposta (ma anche ogni altra ipotizzabile) prevede di fatto una cosiddetta "novazione", ovvero la rinuncia ad un diritto pregresso (capitale + interessi maturati e maturandi, che comporta l'annullamento dei vecchi titoli e lo scambio con altri e diversi nuovi titoli.
Questi nuovi titoli saranno la fonte degli unici diritti di un creditore, anche se - in ipotesi - tra 5 / 10 anni l'Argentina non pagasse quanto previsto dai nuovi titoli.

Ai fini della causa, quindi:

PRIMA DELLA SENTENZA: è TEORICAMENTE possibile rinunciare alla domanda; il costo dei legali in tale ipotesi va preventivato, e può già essere inserito nell'accordo iniziale.

DOPO LA SENTENZA: la sentenza diviene il nuovo "titolo" che va a sostituire i "vecchi" bonds. Sarà la sentenza stessa che vieterà al possessore dei bonds di negoziarli o cederli senza preventivo assenso del tribunale (parlo di quello di NY).
Questo divieto è implicito, anche se non venisse espressamente richiamato in sentenza.
In aggiunta, lo studio americano si accolla tutte le spese di "discovery" (identificazione dei cespiti aggredibili) e di "collection" (pignoramento), e quindi, una volta emessa la sentenza, ha legittime aspettative economiche.
Anche qui, non significa che non si possa "uscire" dall'accordo; il problema è solamente sapere quanto costerà.
In linea di massima, bisogna considerare dovuta ai legali americani la parcella pattuita per il recupero (X% del recuperato), parcella che potrà tuttavia essere pagata con il corrispondente X% dei titoli.
Ad esempio, ipotizzando un 14% del recuperato come parcella, se si volesse aderire alla negoziazione dopo la sentenza, bisogna considerare di cedere ai legali americani il 14% dei propri titoli.
Spero di essere stato esaustivo.
 
Scritto da rai
Domanda: che base ha questa affermazione, ci sono dei dati pubblici precisi o e' solo un personale convincimento?

Grazie


Secondo il WSJ per ogni 10 bond solo 2,5 sono stati acquistati
senza conoscenza delle difficoltà del paese Sudamericano
(presumo io a prezzo pieno , mi sembra difficile che qualcuno
acquisti a 30 o 50 o 70 senza sapere perchè ) .


Ringrazio per le risposte precedenti e aspetto delucidazioni
ai dubbi esposti nel mio ultimo post .
 
Scritto da generali1984
Grazie per la risposta ,
approfitto della disponibilità per ulteriori delucidazioni ,
e nel contempo cerco di approfondire alcune perplessità .

1 - Sarebbe quindi interessante andare a vedere che tipo di nuovi
rapporti commerciali ha intrecciato l'Argentina .....

2 - Effettivamente l'Argentina non ha nessun interesse a restarsene
fuori dalla comunità Internazionale , se fosse EFFETTIVAMENTE
estromessa , se invece la parte politicamente più importante
dei creditori , quella Usa non fosse dell'avviso ?

3 - Il monte da pagare rappresenta un tot. certo per la controparte,
il monte da riscuotere in termini di "dividendo per la pace"
sarebbe paragonabile ?
(mi sembra importante farci su due conti)

4 - Il fatto che dagli Usa la percentuale di investitori rispetto agli
speculatori sia infinitamente più bassa e questi ultimi hanno
una decadenza temporale dell'impiego che potrebbe
raggiungere livelli difficilmente sopportabili è stato preso in considerazione ?

5 - Il "prima o poi qualcosa di aggredibile verrà identificato e colpito"
mi sembra un pò troppo sullo speranzoso per farci troppo conto ,
ma magari è solo distante dal mio punto di vista

Cordiali saluti

Rispondo, scusandomi per l'estrema sintesi, dove posso:

1 - io non sono al momento in grado di farlo; ritengo però che anche una crisi economica non impedisca l'esportazione di materie prime che, anzi, dovrebbe aumentare. E determinate materie prime sono risorse nazionali, ergo ...

2 - a differenza di altri paesi, gli USA hanno estremo rispetto delle sentenze rese dai propri Giudici. Mi pare impensabile che il Governo possa dire "chissenefrega di cosa ha deciso un mio Giudice, io Ti aiuto lo stesso anche se non adempi ..."

3 - se ho interpretato correttamente la domanda la mia risposta è che ci saranno senz'altro dei soggetti che accetteranno la rinegoziazione, qualunque essa sia. Ogni accettazione equivale ad uno sconto sul dovuto, e quindi ... tutto di guadagnato per il debitore. Per gli altri, si affronteranno i singoi casi quando si presenteranno.

4 - non conosco a sufficienza il mercato investitori / speculatori USA per risponderLe; posso solo dirLe che la EM Ltd (creditrice di oltre 700.000.000 di dollari) è di un certo Dart che già aveva fatto un giochino simile ... e oggi riappare.

5 - all'udienza del 15/09 il Giudice del Tribunale di NY ha richiesto ripetutamente agli avvocati di tutti i creditori che avevano presentato domanda a NY di indicare quali fossero secondo loro i beni aggredibili in USA. Tutti gli avvocati si sono rifiutati di rispondere, adducendo generiche motivazioni del tipo "non ci ho ancora pensato", "non saprei dirLe al momento" .. ecc.
Io ritengo che le risposte le abbiano, ma di certo non vengono a darle in pasto al pubblico. Entrare in qualunque causa è comunque una scommessa sull'esito. se questo non è chiaro, meglio evitare e stare alla larga dai Tribunali, ovunque essi siano.
 
Scritto da pietro66
Rispondo, scusandomi per l'estrema sintesi, dove posso:

...............
................

Hai dato risposte precise.

Mi viene qualche dubbio che le export/import dei privati sia sequestrabile.

In Argentina non ci sono quasi più aziende statali: Menem ha privatizzato tutto.

Mi ritorna però un vecchio tarlo: uno Stato Sovrano è un'entità astratta a se stante oppure l'emanazione istituzional-governativa di un popolo, inteso come insieme di cittadini ?

Se si, i cittadini non possono essere chiamati a rispondere al posto dello Stato Sovrano ?

E' mai accaduto in passato ?

Grazie per qualsiasi risposta.

Firmato

Ernesto Bonaca


(Nome vero. Codice Fiscale BNCRST53M18L397I. Che quest'avviso produca gli effetti di Legge)
 
Scritto da pietro66
Rispondo, scusandomi per l'estrema sintesi, dove posso:

1 - io non sono al momento in grado di farlo; ritengo però che anche una crisi economica non impedisca l'esportazione di materie prime che, anzi, dovrebbe aumentare. E determinate materie prime sono risorse nazionali, ergo ...

2 - a differenza di altri paesi, gli USA hanno estremo rispetto delle sentenze rese dai propri Giudici. Mi pare impensabile che il Governo possa dire "chissenefrega di cosa ha deciso un mio Giudice, io Ti aiuto lo stesso anche se non adempi ..."

3 - se ho interpretato correttamente la domanda la mia risposta è che ci saranno senz'altro dei soggetti che accetteranno la rinegoziazione, qualunque essa sia. Ogni accettazione equivale ad uno sconto sul dovuto, e quindi ... tutto di guadagnato per il debitore. Per gli altri, si affronteranno i singoi casi quando si presenteranno.

4 - non conosco a sufficienza il mercato investitori / speculatori USA per risponderLe; posso solo dirLe che la EM Ltd (creditrice di oltre 700.000.000 di dollari) è di un certo Dart che già aveva fatto un giochino simile ... e oggi riappare.

5 - all'udienza del 15/09 il Giudice del Tribunale di NY ha richiesto ripetutamente agli avvocati di tutti i creditori che avevano presentato domanda a NY di indicare quali fossero secondo loro i beni aggredibili in USA. Tutti gli avvocati si sono rifiutati di rispondere, adducendo generiche motivazioni del tipo "non ci ho ancora pensato", "non saprei dirLe al momento" .. ecc.
Io ritengo che le risposte le abbiano, ma di certo non vengono a darle in pasto al pubblico. Entrare in qualunque causa è comunque una scommessa sull'esito. se questo non è chiaro, meglio evitare e stare alla larga dai Tribunali, ovunque essi siano.


1) Teoricamente condivisibile , ma se il paese (sue aziende)
apre una linea di esportazione con la Cina e la Thailandia e i
pagamenti vengono accreditati e parcheggiati in banche
locali non è propriamente facile metterci le mani .
(è solo una fantasiosa ipotesi )

2) Il governo , in nome degli interessi nazionali , può passare
sopra anche alla corte costituzionale , se necessario .
E nel caso specifico la Patagonia fa estremamente gola ;
gli impianti dello scudo spaziale , sempre se lo vuol fare ,
o li mette in Argentina o in Cile nell'emisfero Sud e mi sembra
che la richesta da ufficiosa sia ora ufficiale ; il Cile ha già
risposto picche , gli Usa chiedono sovranità nazionale estesa
e ai Cileni la cosa non è "piaciuta"
(da lì a impiantarci una base militare e stoccarci le scorie nucleari
il passo è meno che breve ) , ma il Cile se la passa bene ,
a differenza dell'Argentina .
(anche questa è una mia fantasiosa ipotesi)


5) pienamente d'accordo , meglio stare alla larga dai tribunali ,
specialmente in finanza , costa due volte , meglio spendere
in informazioni e dormire tranquilli , prevenire è meglio che curare
(questa non è una ipotesi )



Cordiali saluti
 
Scritto da generali1984
1) Teoricamente condivisibile , ma se il paese (sue aziende)
apre una linea di esportazione con la Cina e la Thailandia e i
pagamenti vengono accreditati e parcheggiati in banche
locali non è propriamente facile metterci le mani .
(è solo una fantasiosa ipotesi )
Ciò che le aziende di uno Stato fanno o faranno non è rilevante ai fini del pignoramento, I beni aggredibili non sono quelli dei privati / aziende con sede in uno Stato, ma solo quelli dello, o riconducibili allo, Stato stesso. A meno che non si parli di aziende si Stato, quindi, il rapporto è irrilevante. Se invece fossero aziende si Stato che scelgono di pagare anticipatamente, beh ... (a) finchè i soldi non siano stati accreditati materialmente al beneficiario essi sono ancora di chi ha pagato, ergo pugnorabili; (b) una volta pagata la merce, questa diviene dell'acquirente (es. vendita Franco Fabbrica), e quindi .. pignorabile.
Nessuno dice che sarà facile, ma nemmeno impossibile.

2) Il governo , in nome degli interessi nazionali , può passare sopra anche alla corte costituzionale , se necessario .
E nel caso specifico la Patagonia fa estremamente gola ;
gli impianti dello scudo spaziale , sempre se lo vuol fare ,
o li mette in Argentina o in Cile nell'emisfero Sud e mi sembra
che la richesta da ufficiosa sia ora ufficiale ; il Cile ha già
risposto picche , gli Usa chiedono sovranità nazionale estesa
e ai Cileni la cosa non è "piaciuta"
(da lì a impiantarci una base militare e stoccarci le scorie nucleari
il passo è meno che breve ) , ma il Cile se la passa bene ,
a differenza dell'Argentina .
(anche questa è una mia fantasiosa ipotesi)
Mi permetta di non condividere questa Sua affermazione, molto semplicemente e senza presunzione alcuna da parte mia.

5) pienamente d'accordo , meglio stare alla larga dai tribunali, specialmente in finanza , costa due volte , meglio spendere in informazioni e dormire tranquilli , prevenire è meglio che curare (questa non è una ipotesi )
Concordo pienamente. Se, tuttavia, nonostante la prevenzione la "malattia" ha colpito, non resta che curare. A Lei, naturalmente la scelta tra medicina tradizionale, omeopatica, medicine alternative di altro tipo, o riti tribali.

;) ;)
 
Sul punto 1 temo di non essermi spiegato , ma accetto la risposta

sul punto 2 certo che glielo permetto , è una semplice ipotesi ,
del tutto casuale che nella zona stiano comprando oltremisura
vari paperoni a stelle e strisce e che i media Usa stiano dando
risalto a quattro gallinacci del movimento per l'indipendenza
della Patagonia (e quando dico 4 intendo 4) ,
ma qui la cosa mi tocca nel vivo (a differenza della questione bond).
e mi prende male anzichenò


sul punto 5 ; certo quando ci si ammala bisogna curarsi ,
ma resto del parere che è sciocco uscire a passeggio in inverno
con una sola maglietta addosso mentre nevica solo perchè
in quello stesso posto pochi mesi prima splendeva il sole estivo ,
se la prevenzione non ha funzionato è perchè forse non si sono
applicate correttamente le indicazioni
(l'obiettività dell'occhio di chi legge le info è tutto) ,
se quello è il difetto , temo che non ci sia nulla da fare ;
Argentina o Enron o Fiat ieri , Parmalat oggi , Turchia o Venezuela domani
il destino è solo uno trasferimento dei capitali da una tasca all'altra ,
non c'è rito tribale che tenga .


Concludo ringraziando del tempo dedicato ,
fosse per me lei non troverebbe lavoro nel campo finanziario ,
nè nella Argentina di oggi nè nel prossimo default ,
di cure nella mia famiglia ce ne sono già troppe di fisiche e reali
senza dover aggiungere quelle che si trovano solo cercandole ,
ma a quanto sembra in finanza i "ricoveri" sono quotidiani .

Cordiali saluti e auguri quindi a lei , e ai suoi clienti .
 
Scritto da generali1984
Sul punto 1 temo di non essermi spiegato , ma accetto la risposta
...
Concludo ringraziando del tempo dedicato ,
fosse per me lei non troverebbe lavoro nel campo finanziario ,
nè nella Argentina di oggi nè nel prossimo default ,
di cure nella mia famiglia ce ne sono già troppe di fisiche e reali
senza dover aggiungere quelle che si trovano solo cercandole ,
ma a quanto sembra in finanza i "ricoveri" sono quotidiani .


Visto che non sono qui a caccia di Clienti, resto comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti; se non ho compreso il punto (1), può sempre chiarirmelo e vedrò di rispondere a tema.
 
Scritto da pietro66
Visto che non sono qui a caccia di Clienti, resto comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti; se non ho compreso il punto (1), può sempre chiarirmelo e vedrò di rispondere a tema.


"Lei" era inteso come categoria alla quale si trovano a
rivolgersi risparmiatori incauti .
Non certo lei come persona e come libero professionista , mi sembrava evidente .

sul punto 1 non è importante , grazie comunque .

Ho già fatto uno "strappo" esageratamente largo al silenzio
sulla questione che mi ero imposto dopo una discussione
"tesa" mesi fa , torno in esilio :)
 
l'argomento trattato è rilevante soprattutto per tanti risparmiatori che vengono qui nel forum per avere qualche chiarimento o spunto per tutelarsi, anche innanzi al tribunale. C'è qualcuno che vuole sintetizzare le questioni di diritto per tentare un approfondimento in occasione delle cause che si stanno introducendo dinanzi ai Tribunali?
Grazie
 
Scritto da Verm & Solitair
l'argomento trattato è rilevante soprattutto per tanti risparmiatori che vengono qui nel forum per avere qualche chiarimento o spunto per tutelarsi, anche innanzi al tribunale. C'è qualcuno che vuole sintetizzare le questioni di diritto per tentare un approfondimento in occasione delle cause che si stanno introducendo dinanzi ai Tribunali?
Grazie

Confermo la mia disponibilità in tal senso; poichè però faccio di mestiere l'avvocato e mi occupo di talune posizioni di investitori / risparmiatori in titoli argentini, gradirei e preferirei rispondere a precise domande degli iscritti al Forum, anzichè dover dare mie personali opinioni in linea generale.

Vorrei evitare il ripetersi di precedenti polemiche sul perchè io stia facendo ciò che sto facendo; il mio è un parere personale e spassionato, che do' solo perchè chi deve decidere se fare qualcosa ed eventualmente cosa fare, possa sentire più di una "campana".

Pietro66
 
per Pietro66

Mi piacerebbe, sempre che lo voglia, conoscere il tuo punto di vista sull'istanza respinta dal tribunale di Vicenza in merito alla richiesta di un sequestro conservativo chiesto da un risparmiatore.

Da quello che ho capito io, leggendo l'articolo relativo a pag.38 del sole24ore di oggi a firma Isabella Buffacchi, il Tribunale ha riconosciuto come fori competenti per giurisdizione l'Inghilterra, l'America e la stessa argentina.

Come mai in precedenti Istanze sono state accolte da Tribunali Italiani e in questo caso no?

Forse dipende dal "titolo" posseduto?

O e' solo l'autonoma interpretazione che dipende da tribunale a tribunale.

Grazie
Rai
 
Scritto da pietro66
gratis, ovviamente ..... ;) ;) ;) ;) ;) ;)

Salve.

Sarebbe possibile conoscere i tempi previsti, secondo una stima sensata e evidentemente non impegnativa, di una causa in Italia, Inghilterra, Germania, America e Argentina?

Mi sembrerebbero i Tribunali più rappresentativi dei titoli in circolazione.

Servirebbero anche risposte parziali

Se ti è possibile anche la descrizione sommaria delle istanze a cui si andrebbe incontro.

Mi rendo conto che alla domanda occorrerebbe rispondere con un trattato e non con un messaggio... ma vedi tu cosa potrai fare ;)

Grazie mille
 
I° ... mi documento;
II° ... santifico le feste (meglio: il weekend);

poi ... prometto di rispondere ad entrambi, trattandosi oltretutto di argomenti assai interessanti.
Pietro66
 
Ultima modifica:
intanto posto l'articolo ...

Tratto dal sito del Sole24ore di oggi:

FINANZA E MERCATI

Argentina, ancora un no ai sequestri

ROMA - Il Tribunale di Vicenza ha dichiarato il quinto "no" al sequestro conservativo dei beni argentini in Italia per «difetto assoluto di giurisdizione», analogamente a quanto decretato già quest'anno da tre ordinanze del Tribunale di Roma e una del Tribunale di Milano. Il rigetto è avvenuto il 9 dicembre scorso. Il giudice di Vicenza si è però spinto oltre le quattro sentenze precedenti ritenendo in aggiunta che "immunità giurisdizionale" ed "esercizio delle prerogative sovrane" si possono estendere tanto alla moratoria quanto alla ristrutturazione del debito. Ma c'è di più. Con la stessa sentenza il Tribunale di Vicenza ha presentato un'interpretazione della norma secondo la quale in base al regolamento delle obbligazioni «irrevocabilmente» l'emittente è «sottoposto alla giurisdizione delle Corti dell'Inghilterra, New York, del distretto di Manhattan e della Repubblica argentina»: escludendo dunque qualsiasi chances a priori per un intervento dei giudici italiani. Una vittoria oltre le aspettative per gli avvocati dello studio Cleary, Gottlieb, Steen & Hamilton che difendono l'Argentina in questa burrascosa vicenda. Ma per gli investitori sottoscrittori di titoli di Stato della Repubblica argentina, l'insuccesso del ricorso a Vicenza allontana sempre più il traguardo di poter recuperare il capitale sequestrando in Italia «beni mobili e immobili e crediti anche presso terzi di titolarità dell'Argentina». Il giudice del Tribunale di Vicenza, nel dettaglio, ha respinto il ricorso per sequestro conservativo presentato da un'unica obbligazionista, V.R., che vanta un credito per 200mila euro per capitale e 50mila euro per interessi dovuti. Il giudice ha sostenuto che sebbene sia «incontroverso che l'emissione di obbligazioni da parte di uno Stato può essere definita attività di carattere privatistico» ha altresì riconosciuto che «fa assoluto difetto la giurisdizione dello Stato italiano che finirebbe con il sindacare atti sovrani di esercizio del potere legislativo di altro Stato estero, in palese violazione del principio di diritto internazionale». Secondo il Tribunale di Vicenza, dunque, per "ragioni di emergenza pubblica", o di crisi economica, uno Stato può decidere di sospendere i pagamenti dovuti ai detentori dei propri titoli di debito. Il giudice ha dunque dichiarato «l'improponibilità per difetto assoluto di giurisdizione». Richiamando la sentenza n.329 del 1992 della Corte Costituzionale, ha ricordato però che «nella sfera dei poteri sovrani e di governo dello Stato rientrano il provvedimento di moratoria del debito estero ed il piano successivamente predisposto di ripianamento dei debiti contratti...». La proposta di ristrutturazione del debito presentata dagli argentini, basata su una perdita tra il 75% e il 92% per gli obbligazionisti, potrebbe non essere impugnabile in Italia. E quand'anche in linea puramente ipotetica si potesse prescindere dall'immunità giurisdizionale, il giudice di Vicenza ha rilevato che nel Regolamento delle obbligazioni è «espressamente stabilito che la Repubblica argentina si è irrevocabilmente sottoposta alla giurisdizione delle Corti dell'Inghilterra, New York e della Repubblica argentina». ISABELLA BUFACCHI
 
Re: intanto posto l'articolo ...

Scritto da pietro66
.....
E quand'anche in linea puramente ipotetica si potesse prescindere dall'immunità giurisdizionale, il giudice di Vicenza ha rilevato che nel Regolamento delle obbligazioni è «espressamente stabilito che la Repubblica argentina si è irrevocabilmente sottoposta alla giurisdizione delle Corti dell'Inghilterra, New York e della Repubblica argentina». ISABELLA BUFACCHI

Immagino che il cuore del discorso sia questo...era un bond il cui regolamento prevedeva che il foro di competenza fosse NY o Londra , o no??

Certo che se anche fosse stata una emissione italiana con questo giudice non mi pare si avrebbe avuta vita facile.....

Sono comunque allibito...si vorrebbe riconoscere il rpincipio che uno stato se vuole, non paga.

Allucinante...

Vorrei vedere cosa ne penserebbe questa corte se avessero rubato a loro i risparmi...:rolleyes:
 
Scritto da rai
per Pietro66

Mi piacerebbe, sempre che lo voglia, conoscere il tuo punto di vista sull'istanza respinta dal tribunale di Vicenza in merito alla richiesta di un sequestro conservativo chiesto da un risparmiatore.

Da quello che ho capito io, leggendo l'articolo relativo a pag.38 del sole24ore di oggi a firma Isabella Buffacchi, il Tribunale ha riconosciuto come fori competenti per giurisdizione l'Inghilterra, l'America e la stessa argentina.

Come mai in precedenti Istanze sono state accolte da Tribunali Italiani e in questo caso no?

Forse dipende dal "titolo" posseduto?

O e' solo l'autonoma interpretazione che dipende da tribunale a tribunale.

Grazie
Rai

Fermo restando la richiesta a Pietro66.

dal sito Comitatocreditoriargentina


Precisiamo che a nostro parere la ordinanza del Tribunale di Vicenza, malgrado i trionfalistici proclami della difesa della Repubblica Argentina, non fa assolutamente testo. Queste schermaglie contano per i giornali al soldo delle banche che irridendo i risparmiatori li invitano a rinunciare ai loro diritti, ma non conta nulla concretamente perché è la risultante di un dibattito giuridico che non ha nemmeno toccato i veri problemi tecnico-giuridici.
 
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