BTP 2037 4% IT0003934657 (NoCacs) Vol.1

Buondì,
siamo a 99, la prudenza suggerisce di attendere ancora, ma la tentazione c'è :D
 
Domanda già fatta ma che fatico a ritrovare e che - per pigrizia lo ammetto - ripropongo nuovamente: dal punto di vista della successione come funziona con i BTP?
Vorrei acquistare un discreto importo di FEB37 o OCT39 per mia mamma ( cc e conto titoli suo, intestato solo a lei). La sua esigenza era avere una rendita certa per i prossimi anni con un rischio moderato. E' solo spaventata dalla durata relativamente lunga considerando i suoi 78 anni. Come funzionerebbe per gli eredi (solo io e mia sorella) qualora, il più tardi possibile si spera, dovesse passare a miglior vita?
Grazie
 
Domanda già fatta ma che fatico a ritrovare e che - per pigrizia lo ammetto - ripropongo nuovamente: dal punto di vista della successione come funziona con i BTP?
Vorrei acquistare un discreto importo di FEB37 o OCT39 per mia mamma ( cc e conto titoli suo, intestato solo a lei). La sua esigenza era avere una rendita certa per i prossimi anni con un rischio moderato. E' solo spaventata dalla durata relativamente lunga considerando i suoi 78 anni. Come funzionerebbe per gli eredi (solo io e mia sorella) qualora, il più tardi possibile si spera, dovesse passare a miglior vita?
Grazie
Attualmente i BTP sono esenti da tassa di successione.
 
Titoli profetici, visto che nel frattempo l'azionario è salito ai massimi storici e sta battendo record su record :D
Prima o poi scenderà, abbiate fede. Io nel frattempo ho comprato :D
 
Titoli profetici, visto che nel frattempo l'azionario è salito ai massimi storici e sta battendo record su record :D
Prima o poi scenderà, abbiate fede. Io nel frattempo ho comprato :D
lascia perdere il titolo: quella discussione si sta prendendo gioco dei profeti di sventura da quasi 50 volumi, è (siamo, mi ci metto anche io) un covo di bulls. ma i 3 post linkati parlano di altro, nello specifico di btp cacs vs btp no cacs
 
lascia perdere il titolo: quella discussione si sta prendendo gioco dei profeti di sventura da quasi 50 volumi, è (siamo, mi ci metto anche io) un covo di bulls. ma i 3 post linkati parlano di altro, nello specifico di btp cacs vs btp no cacs
In realtà nessuno lo sa cosa accadrebbe, visto che l'Italia non è mai andata in default, quindi sarebbe tutto da decidere. Io ricordo la crisi di Dexa al tempo dei subprime, con il bond Opere al 4,25% col book completamente vuoto e denaro intorno a 30-35. Immagino uno scenario del genere. Quando poi la crisi si risolse il book tornò normale. Nel caso di un paese sovrano immagino sarebbe molto più complesso, ma si parla di haircut, probabile che i titoli no cacs sarebbero i primi ad essere tagliati, ma speriamo di non scoprirlo mai.
 
occhio che li erediterai al prezzo della successione
faccio un esempio super-esagerato: se domani tornano i tassi a zero, dopodomani tua madre muore con il FEB37 a 150, tu erediti un titolo a 150 che ti ridarà solo 100 alla scadenza facendoti fare un po' di minusvalenza...
Grazie! Sperano che questo accasa il più tardi possibile, non mi è chiarissimo.
Nel caso, venderei direttamente i titoli accedendo con le sue credenziali, pagando il 12,5% di capital gain e bonificando il tutto sul mio cc e quello di mia sorella. Nel tuo esempio: vendo a 150 (ipotizzando acquisto a 100), pago -6,25 e rimangono 143,75. Dal cc partono due bonifici da 71,875. Troppo facile?

Argomento che mi incuriosisce da sempre, anche nel mio caso: immagino mia moglie alle prese con il mio conto titoli, incapace di fare alcuna operazione! Ogni tanto provo a spiegarle qualcosa del tipo "se e quando morirò prima di te, fai così, prima vendi quello che è in perdita e poi recuperi le minus, etc, etc" ma si rifiuta! :D
Attualmente i BTP sono esenti da tassa di successione.
Grazie
 
In realtà nessuno lo sa cosa accadrebbe, visto che l'Italia non è mai andata in default, quindi sarebbe tutto da decidere. Io ricordo la crisi di Dexa al tempo dei subprime, con il bond Opere al 4,25% col book completamente vuoto e denaro intorno a 30-35. Immagino uno scenario del genere. Quando poi la crisi si risolse il book tornò normale. Nel caso di un paese sovrano immagino sarebbe molto più complesso, ma si parla di haircut, probabile che i titoli no cacs sarebbero i primi ad essere tagliati, ma speriamo di non scoprirlo mai.
Non capisco perchè i titoli no-cacs dovrebbero essre i primi ad essere tagliati se c'è una legge che li protegge da haircut. Avendo il 90% dei bond che possono essere tagliati senza problema vanno a prendere il 10% che non possono essere toccati? Bah....
 
Grazie! Sperano che questo accasa il più tardi possibile, non mi è chiarissimo.
Nel caso, venderei direttamente i titoli accedendo con le sue credenziali, pagando il 12,5% di capital gain e bonificando il tutto sul mio cc e quello di mia sorella. Nel tuo esempio: vendo a 150 (ipotizzando acquisto a 100), pago -6,25 e rimangono 143,75. Dal cc partono due bonifici da 71,875. Troppo facile?

Argomento che mi incuriosisce da sempre, anche nel mio caso: immagino mia moglie alle prese con il mio conto titoli, incapace di fare alcuna operazione! Ogni tanto provo a spiegarle qualcosa del tipo "se e quando morirò prima di te, fai così, prima vendi quello che è in perdita e poi recuperi le minus, etc, etc" ma si rifiuta! :D

Grazie
chissa se te lo fanno fare, questa cosa è da sapere qualcuno che ne sà di piu?
cioè mi sembra assurdo che te lo dovresti comprare a 143 se lei lo ha preso ad esempio a 99 come funziona?
 
Domanda già fatta ma che fatico a ritrovare e che - per pigrizia lo ammetto - ripropongo nuovamente: dal punto di vista della successione come funziona con i BTP?
Vorrei acquistare un discreto importo di FEB37 o OCT39 per mia mamma ( cc e conto titoli suo, intestato solo a lei). La sua esigenza era avere una rendita certa per i prossimi anni con un rischio moderato. E' solo spaventata dalla durata relativamente lunga considerando i suoi 78 anni. Come funzionerebbe per gli eredi (solo io e mia sorella) qualora, il più tardi possibile si spera, dovesse passare a miglior vita?
Grazie
Anche se non lo hai chiesto e forse è ovvio, c'è da considerare anche che un titolo che comunque scade tra 13 anni dà una certa incertezza sul capitale che si otterrebbe in caso di eventuale disinvestimento anticipato per esigenze di liquidità (vedi per esempio le quotazioni di quattro mesi fa).
 
Grazie! Sperano che questo accasa il più tardi possibile, non mi è chiarissimo.
Nel caso, venderei direttamente i titoli accedendo con le sue credenziali, pagando il 12,5% di capital gain e bonificando il tutto sul mio cc e quello di mia sorella. Nel tuo esempio: vendo a 150 (ipotizzando acquisto a 100), pago -6,25 e rimangono 143,75. Dal cc partono due bonifici da 71,875. Troppo facile?

Argomento che mi incuriosisce da sempre, anche nel mio caso: immagino mia moglie alle prese con il mio conto titoli, incapace di fare alcuna operazione! Ogni tanto provo a spiegarle qualcosa del tipo "se e quando morirò prima di te, fai così, prima vendi quello che è in perdita e poi recuperi le minus, etc, etc" ma si rifiuta! :D

Grazie
non ci sono ancora passato, ma dubito che la banca impari prima di te della morte di tua mamma (peraltro tu avrai altro a cui pensare in quel momento...)
che poi non ti corra dietro reclamando il maltolto...(oppure magari conviene pure non rincorrerti: lo stato incassa subito la tassa sulla plusvalenza che non potrebbe mai incassare da un defunto)
 
non ci sono ancora passato, ma dubito che la banca impari prima di te della morte di tua mamma (peraltro tu avrai altro a cui pensare in quel momento...)
che poi non ti corra dietro reclamando il maltolto...(oppure magari conviene pure non rincorrerti: lo stato incassa subito la tassa sulla plusvalenza che non potrebbe mai incassare da un defunto)
Esattamente! Pensa che nella casa in montagna ho mantenuto le utenze ancora intestate alla buonanima di mio papà.
Dubito che con la morte di una persona il conto venga automaticamente chiuso, senza che alcuno comunichi il decesso dell'intestatario.

Anche se non lo hai chiesto e forse è ovvio, c'è da considerare anche che un titolo che comunque scade tra 13 anni dà una certa incertezza sul capitale che si otterrebbe in caso di eventuale disinvestimento anticipato per esigenze di liquidità (vedi per esempio le quotazioni di quattro mesi fa).
Beh, come hai scritto è ovvio! L'idea è tenere l'investimento per consentirle di cedolare anche quando, si spera, in futuro i tassi saranno inferiori. Proprio per la possibilità di un aumento dei tassi e conseguente riduzione del valore, una part è stata investita in CAAB dove può svincolare senza costi. Al momento al 4,3% ma solo fino a dicembre.
 
Non capisco perchè i titoli no-cacs dovrebbero essre i primi ad essere tagliati se c'è una legge che li protegge da haircut. Avendo il 90% dei bond che possono essere tagliati senza problema vanno a prendere il 10% che non possono essere toccati? Bah....
HAi ragione scusa, volevo scrivere i titoli CACS, è stato un lapsus
 
non ci sono ancora passato, ma dubito che la banca impari prima di te della morte di tua mamma (peraltro tu avrai altro a cui pensare in quel momento...)
che poi non ti corra dietro reclamando il maltolto...(oppure magari conviene pure non rincorrerti: lo stato incassa subito la tassa sulla plusvalenza che non potrebbe mai incassare da un defunto)
La comunicazione alla banca della morte del correntista va fatta nel tempo massimo di un anno.
attraverso una raccomandata a.r. o tramite una comunicazione via Pec.
 
E comunque per la successione si bloccano i valori dei titoli presi al giorno del decesso e non al momento che la banca ne viene a conoscenza
 
Non capisco perchè i titoli no-cacs dovrebbero essre i primi ad essere tagliati se c'è una legge che li protegge da haircut. Avendo il 90% dei bond che possono essere tagliati senza problema vanno a prendere il 10% che non possono essere toccati? Bah....
Infatti non è corretto quello che è stato scritto...forse voleva dire CACS.

E anche l'affermazione "se è come dite voi “un assicurazione dal default” dovrebbe stare come un titolo rating A il rendimento invece no" non può essere considerata perchè dice una inesattezza tecnica, anzi afferma il contrario di quanto è in effetti :
come si nota non sono una assicurazione...anzi sono le uniche cause di un possibile default (l'esatto contrario di una assicurazione)...esattamente il contrario.

i NO CACS perchè non sono un assicurazione contro il default : perchè sono semplicemente titoli nati quando le clausole non c'erano, pertanto la via è semplice o non li tocchi o dichiari default...stop. Non c'è da interpretare o leggere quanto scritto in passato qui in modo travisato...il rating non si dà ad un titolo, si dà nel complesso ad un paese semplificando a livello di debito e ipotizzando di quanto sia bravo a ridare i soldi indietro a chi glieli ha prestati.

Noi ci fossilizziamo su CACS e NO CACS, ma quello che conta è che oggi il 99% dei TDS possono essere "spappolati" a piacimento senza che ci sia tecnicamente un default, mentre un residua e insignificante percentuale (6 o 7 titoli direi a occhio) se li tocchi festeggi anche il default...

Come si nota non sono una assicurazione...sono anche essi fallibili, anzi uniche cause di un possibile default (l'esatto contrario di una assicurazione)


Poi che sul web, in particolare sui forum, ci siano pensieri differenti, portati avanti con decisa certezza credo sia del tutto nella norma...

Mi chiedo in quanti qui presenti abbiano, nel momento di creazione e inserimento delle clausole, partecipato ad eventi tecnici e formativi in merito...argomento peraltro (come già detto)sottaciuto volutamente da tutti i principali attori di informazione.

Cose come queste sarebbero dovute finire su prime pagine e TG, invece sono state rilegate a micro speciali in qualche trasmissione dedicata (non per la massa in sintesi)...

Come detto, non sapremo mai chi ha ragione perchè non ne vedremo mai applicazione qui da noi...con buona pace dei detrattori speranzosi di un disastro di caratura cosmica...(lo sarebbe fidatevi...ma tanto lo sanno per cui sereni), ma tecnicamente se accadesse quanto scritto da alcuni, vorrebbe dire che lo Stato preferirebbe dichiarare default piuttosto che evitarlo (avendo con i CACS la facoltà di farlo...).

Un haircut sul debito sovrano "old" (no cacs) è DEFAULT : punto !
Un haircut sul debito sovrano "new" (cacs) è già previsto nel contratto, per cui NO DEFAULT !

Conviene farlo su 4 gatti rimasti...(fate finta di essere al Governo, parlando con investitori istit, paesi creditori, ecc e pensate a cosa fareste...magari da masochisti ci starebbe)

Chi cita la Grecia e ciò che fu fatto non porta un esempio corretto...le CACS furono inventate e introdotte proprio per evitare di rifare l'accrocchio fatto dalla Grecia, ovvero "toccare" il debito, di fatto ristrutturandolo, senza dichiarare tecnicamente Default (di fatto lo fu)

Oggi con le regole nuove è tutto trasparente e chiaro : vai a toccare tutto il debito "new"...nessun problema, puoi stare sul mercato e continuare ad emettere. Vai a toccare quei 2 spicci rimasti sul debito "old"...nessun problema (a parte che sei un pirla...) vai in default, esci dal mercato per qualche anno e forse dopo un pò verrai riaccettato.

Se crei le CACS, nel decidere il futuro del debito non sarai solo, ma o farai insieme ai possessori istituzionali (che se leggete il completo funzionamento delle clausole) che in caso di dissesto sceglieranno tramite votazione (a mo' di possesso azionario) quali bonds cacs "colpire"...caso vuole che in casi così verranno toccati bonds in mano al retail, in mano al paese, magari salvaguardando l'estero (vedi fondi pensione crucchi imballati di BTP...se vogliamo parlare dell'Italia)...o qualcuno crede ancora che in fase di dissesto verrebbe completamente azzerato il debito vs terzi ?!?! perchè se crede questo convengo che anche i no cacs sarebbero oggetto di default, ma la storia ci insegna che non è così...non si vuole il completo decesso del malato nemmeno in quel caso.

Non entro nei tecnicismi perchè tanto non troverebbero applicazione pertanto chiunque potrebbe continuare a dare il suo sommo e preveggente giudizio. C'è sempre chi tira fuori detti popolari "dello Stato ladrone" e bla bla bla...io mi attengo ai documenti studiati e affrontati in fase di iniziazione per tutti i paesi coinvolti, ipotizzando che quanto scritto e pensato venga poi applicato.

Vi potrei dire che in caso di dissesto i CACS verrebbero "maneggiati" ad arte, in taluni casi tagliati, in altri freezati, in altri non rimborsati proprio, con (in quel ipotetico frangente) i NO CACS che avrebbero valutazioni da carta straccia, ma esisterebbero andando a scadenza, con la possibilità che nel frattempo (visto il super taglio fatto sul resto) si trovino quei pochi quattrini per ripagarli, avendo evitato il default tecnico, restando quindi presenti sul mercato.

Sull'argomento almeno io non tornerò più (tratterò le dita nel leggere inesattezze) perchè ripeto siamo su un forum e il top della saccenza non corroborata da documenti, prove e dati, nonchè il catastrofismo cosmico basato su ideologie personali è alla regola del giorno.

Onestamente inviterei anche chi non ritiene di approfondire l'argomento tramite i documenti che possono essere richiesti in qualsiasi banca collocatrice di debito (la % dei collocamenti offerta dallo stato alle banche italiane non è mai stata così alta, per cui vi garantisco che se chiedete vi sarà dato...PS : non so in quanti abbiano ricevuto in sott di BTP il contratto sottostante l'accordo tra le parti, ma vabbè...), nonchè ormai sul web, a chiedersi perchè è in un thread che parla e TITOLA "BTP 2037 4% IT0003934657 (NoCacs)"Vol.1, non "Btp di tutto un pò" oppure "Btp consigli per gli acquisti" o "Forza BTP alè alè" (di questi FOL è pieno)...dalla sintassi del titolo a me sembra chiaro perchè c'è un ISIN, un rendimento, una scadenza, una dicitura caratterizzante...

PS : voglio specificare (spesso non lo leggo in altri assunti) che è un mio pensiero basato su professione per la quale ho ricevuto, credo, discreta preparazione da chi mi paga, per cui è lecito avere un pensiero differente basato "spero" su altro (no idee...ipotesi...lettura della storia finanziaria a proprio piacimento e a cui si è dato in via amatoriale risposta)
 
Infatti non è corretto quello che è stato scritto...forse voleva dire CACS.

E anche l'affermazione "se è come dite voi “un assicurazione dal default” dovrebbe stare come un titolo rating A il rendimento invece no" non può essere considerata perchè dice una inesattezza tecnica, anzi afferma il contrario di quanto è in effetti :
come si nota non sono una assicurazione...anzi sono le uniche cause di un possibile default (l'esatto contrario di una assicurazione)...esattamente il contrario.

i NO CACS perchè non sono un assicurazione contro il default : perchè sono semplicemente titoli nati quando le clausole non c'erano, pertanto la via è semplice o non li tocchi o dichiari default...stop. Non c'è da interpretare o leggere quanto scritto in passato qui in modo travisato...il rating non si dà ad un titolo, si dà nel complesso ad un paese semplificando a livello di debito e ipotizzando di quanto sia bravo a ridare i soldi indietro a chi glieli ha prestati.

Noi ci fossilizziamo su CACS e NO CACS, ma quello che conta è che oggi il 99% dei TDS possono essere "spappolati" a piacimento senza che ci sia tecnicamente un default, mentre un residua e insignificante percentuale (6 o 7 titoli direi a occhio) se li tocchi festeggi anche il default...

Come si nota non sono una assicurazione...sono anche essi fallibili, anzi uniche cause di un possibile default (l'esatto contrario di una assicurazione)


Poi che sul web, in particolare sui forum, ci siano pensieri differenti, portati avanti con decisa certezza credo sia del tutto nella norma...

Mi chiedo in quanti qui presenti abbiano, nel momento di creazione e inserimento delle clausole, partecipato ad eventi tecnici e formativi in merito...argomento peraltro (come già detto)sottaciuto volutamente da tutti i principali attori di informazione.

Cose come queste sarebbero dovute finire su prime pagine e TG, invece sono state rilegate a micro speciali in qualche trasmissione dedicata (non per la massa in sintesi)...

Come detto, non sapremo mai chi ha ragione perchè non ne vedremo mai applicazione qui da noi...con buona pace dei detrattori speranzosi di un disastro di caratura cosmica...(lo sarebbe fidatevi...ma tanto lo sanno per cui sereni), ma tecnicamente se accadesse quanto scritto da alcuni, vorrebbe dire che lo Stato preferirebbe dichiarare default piuttosto che evitarlo (avendo con i CACS la facoltà di farlo...).

Un haircut sul debito sovrano "old" (no cacs) è DEFAULT : punto !
Un haircut sul debito sovrano "new" (cacs) è già previsto nel contratto, per cui NO DEFAULT !

Conviene farlo su 4 gatti rimasti...(fate finta di essere al Governo, parlando con investitori istit, paesi creditori, ecc e pensate a cosa fareste...magari da masochisti ci starebbe)

Chi cita la Grecia e ciò che fu fatto non porta un esempio corretto...le CACS furono inventate e introdotte proprio per evitare di rifare l'accrocchio fatto dalla Grecia, ovvero "toccare" il debito, di fatto ristrutturandolo, senza dichiarare tecnicamente Default (di fatto lo fu)

Oggi con le regole nuove è tutto trasparente e chiaro : vai a toccare tutto il debito "new"...nessun problema, puoi stare sul mercato e continuare ad emettere. Vai a toccare quei 2 spicci rimasti sul debito "old"...nessun problema (a parte che sei un pirla...) vai in default, esci dal mercato per qualche anno e forse dopo un pò verrai riaccettato.

Se crei le CACS, nel decidere il futuro del debito non sarai solo, ma o farai insieme ai possessori istituzionali (che se leggete il completo funzionamento delle clausole) che in caso di dissesto sceglieranno tramite votazione (a mo' di possesso azionario) quali bonds cacs "colpire"...caso vuole che in casi così verranno toccati bonds in mano al retail, in mano al paese, magari salvaguardando l'estero (vedi fondi pensione crucchi imballati di BTP...se vogliamo parlare dell'Italia)...o qualcuno crede ancora che in fase di dissesto verrebbe completamente azzerato il debito vs terzi ?!?! perchè se crede questo convengo che anche i no cacs sarebbero oggetto di default, ma la storia ci insegna che non è così...non si vuole il completo decesso del malato nemmeno in quel caso.

Non entro nei tecnicismi perchè tanto non troverebbero applicazione pertanto chiunque potrebbe continuare a dare il suo sommo e preveggente giudizio. C'è sempre chi tira fuori detti popolari "dello Stato ladrone" e bla bla bla...io mi attengo ai documenti studiati e affrontati in fase di iniziazione per tutti i paesi coinvolti, ipotizzando che quanto scritto e pensato venga poi applicato.

Vi potrei dire che in caso di dissesto i CACS verrebbero "maneggiati" ad arte, in taluni casi tagliati, in altri freezati, in altri non rimborsati proprio, con (in quel ipotetico frangente) i NO CACS che avrebbero valutazioni da carta straccia, ma esisterebbero andando a scadenza, con la possibilità che nel frattempo (visto il super taglio fatto sul resto) si trovino quei pochi quattrini per ripagarli, avendo evitato il default tecnico, restando quindi presenti sul mercato.

Sull'argomento almeno io non tornerò più (tratterò le dita nel leggere inesattezze) perchè ripeto siamo su un forum e il top della saccenza non corroborata da documenti, prove e dati, nonchè il catastrofismo cosmico basato su ideologie personali è alla regola del giorno.

Onestamente inviterei anche chi non ritiene di approfondire l'argomento tramite i documenti che possono essere richiesti in qualsiasi banca collocatrice di debito (la % dei collocamenti offerta dallo stato alle banche italiane non è mai stata così alta, per cui vi garantisco che se chiedete vi sarà dato...PS : non so in quanti abbiano ricevuto in sott di BTP il contratto sottostante l'accordo tra le parti, ma vabbè...), nonchè ormai sul web, a chiedersi perchè è in un thread che parla e TITOLA "BTP 2037 4% IT0003934657 (NoCacs)"Vol.1, non "Btp di tutto un pò" oppure "Btp consigli per gli acquisti" o "Forza BTP alè alè" (di questi FOL è pieno)...dalla sintassi del titolo a me sembra chiaro perchè c'è un ISIN, un rendimento, una scadenza, una dicitura caratterizzante...

PS : voglio specificare (spesso non lo leggo in altri assunti) che è un mio pensiero basato su professione per la quale ho ricevuto, credo, discreta preparazione da chi mi paga, per cui è lecito avere un pensiero differente basato "spero" su altro (no idee...ipotesi...lettura della storia finanziaria a proprio piacimento e a cui si è dato in via amatoriale risposta)
Sembra che tu mi abbia letto nel pensiero. Siamo completamente allineati!! Questo chiarissimo post andrebbe inserito nella prima pagina del thread. OK! :clap: :yeah:
 
Grazie! Sperano che questo accasa il più tardi possibile, non mi è chiarissimo.
Nel caso, venderei direttamente i titoli accedendo con le sue credenziali, pagando il 12,5% di capital gain e bonificando il tutto sul mio cc e quello di mia sorella. Nel tuo esempio: vendo a 150 (ipotizzando acquisto a 100), pago -6,25 e rimangono 143,75. Dal cc partono due bonifici da 71,875. Troppo facile?

Argomento che mi incuriosisce da sempre, anche nel mio caso: immagino mia moglie alle prese con il mio conto titoli, incapace di fare alcuna operazione! Ogni tanto provo a spiegarle qualcosa del tipo "se e quando morirò prima di te, fai così, prima vendi quello che è in perdita e poi recuperi le minus, etc, etc" ma si rifiuta! :D

Grazie

E faresti una grande cavolata, dandoti la zappa sui piedi da solo.
Avere in successione un titolo a 150 è assolutamente una "benedizione".
Azzeri il capital gain, lo stato incassa ZERO di tasse e se porti a scadenza hai un credito fiscale completamente gratis e fittizio perchè in realtà quel titolo lo avresti pagato 100.
Quindi stai praticamente pensando di fare l'esatto contrario di ciò che ti converrebbe.
 
Allora, ci sono passato.
Se hai titolo a 100 e vale 150, avviene una vendita "fittizia", ossia ci paghi il CG sul valore di 50 sul conto originario e poi te lo ritrovi con PMC a 150 sul conto di chi ha ereditato.
Quindi come se lo vendessi.
 
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