BTP ITALIA indicizzati all’inflazione italiana (info a pag.1) Vol.30

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Il mio cippino su btp Italia.

Io continuo con la mia strategia da campagnolo.
Non sto dietro a calcolali complicati.
Faccio trading su tutto ma non sulla mia assicurazione contro inflazione. Cassettista puro.

Acquisto btp Italia in emissione assicurandomi per tot anni da fiammate inflattive. Se non c'è inflazione meglio, il portafoglio si svaluta meno. Se c'è inflazione almeno una piccola parte del ptf è protetta.
In più ho un piccolo incentivo a mantenere questa strategia fino alla fine: il premio cum.

Il primo che prenderò nel 2025 saranno circa 400 euro. Ci farò una vacanzina in giro per Italia.

Poi nel 2028 tra questo ed il novembre arriveranno altri 250-300 euro.

Soldi regalati dallo stato dopo che ne ho dati tanti.

Ho anche 2023 e 2026 ma senza premio cum.

In totale ho investito 110k che diventeranno 90k a fine 2023

Con 90k penso di poter tutelare il mio stile di vita in caso di aumento di 2000/3000 su bollette e alimentari.
 
Torniamo alla realtà:D
 

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Allora noi che abbiamo preso le emissioni precedenti c'è li portiamo a scadenza con le pive nel sacco,
Vero che se indice foi a fine semestre è positivo anche di 0,1 ti pagano rivalutazione ma ti ci compri un caffè.
Il rischio c'è in qualsiasi prodotto, anche con il nov 2028 si facevano i stessi discorsi sulla bontà del prodotto e poi abbiamo visto dove è sceso........
Poi quando qualcuno chiedeva spiegazioni gli veniva detto che dipende da inflazione, che possono esserci vari trimestri senza rivalutazione,che il futuro non si conosce etc etc.
Ora cosa è cambiato rispetto a un mese scorso?
 
Ma enca non scrive più ?
 
Un mio caro amico che investe da decenni in borsa mi era solito sempre dire:quello che vediamo noi (parco buoi) lo vedono loro (il banco)...Se il banco compra,e pesantemente come state vedendo,il parco buoi segua.
PS:con lo spread sui 180 un rendimento così alto (2% + inflazione duratura minima di oltre 2 punti percentuali) ce lo sognavamo fino a un paio di anni fa.E pensare quando cominceranno tra 2-3 anni a tagliare di nuovo i tassi,a quali quotazioni arriveranno anche i BTP Italia...al punto che potrai incassarti 2-3 cedole annuali in anticipo rispetto alla naturale scadenza.
La storia si ripete!
PS: al momento ore 17:19 i volumi sono alti e pari a oltre 3,5 miliardi di euro come potete vedere qui :clap:
Comunque, da quello che leggo in prima pagina, oggi e fino all'8 marzo la sottoscrizione è riservata solo ai retail e non a "loro" il "banco"...
Quindi questi volumi sono tutti "parco buoi"...
 
Comunque, da quello che leggo in prima pagina, oggi e fino all'8 marzo la sottoscrizione è riservata solo ai retail e non a "loro" il "banco"...
Quindi questi volumi sono tutti "parco buoi"...
Tra il parco buoi passano anche ordini grossi.Qualche riccone si nasconde tra il parco buoi :D
 
Dal grafico dell'indice FOI si può dedurre che andremo probabilmente in un periodo deflattivo (ovvero sotto il 0% inflazione) o non centra nulla?

Vi ringrazio per chi ha questa pazienza di spiegare e ''perdere'' del tempo per dei neofiti (che forse prima di fare domande dovrebbero studiare la materia; ma a volte non c'è tempo e non è facile..) ma vi assicuro che è importante il vostro lavoro per chi deve investire e conosce poco la finanza.
Se potessi vi inviterei tutti...io ci provo se c'è qualche veneto... 🍻🍻🍻 Grazie!
a mio parere è estremamente improbabile che l'inflazione passi dall'attuale ampiamente positiva ad una deflazione... le materie prime sono già calate ma l'onda inflattiva si ripercuoterà per un po' sul cibo (in parte perché prodotto in un periodo in cui costava di più produrlo, in parte perché i produttori per non aumentare troppo i prezzi hanno dovuto assorbire parte degli aumenti).
Per qualche anno si avrà probabilmente inflazione positiva anche se più contenuta rispetto al recente passato.
Se poi siamo così fortunati da andare in deflazione meglio ancora.
Se fossi certo al 100% che si andrà in deflazione domani ovviamente comprerei tasso fisso, ma attualmente i tassi fissi hanno rendimento reale negativo, mentre il rendimento reale dei btp indicizzati è sostanzialmente pari al tasso minimo (il resto se lo brucia l'inflazione).
In pratica questo significa che i btp a tasso fisso dovranno, per un periodo, recuperare il terreno perso (ad esempio un btp a tasso fisso al 3%, con l'inflazione al 5%, ha un rendimento reale del -2%... mentre il BTP attuale ha il 2% reale... questo significa che in due anni il BTP attuale rende il 4% totale reale, mentre il BTP a tasso fisso dando, se ad esempio il secondo anno si va in deflazione ha un rendimento reale in due anni del -2% il primo anno e del +3% il secondo anno = 1%).
Sul lungo periodo (10 anni) è possibile che convenga un BTP a tasso fisso, su 5 anni io penso valga la pena un BTP legato all'inflazione.
Ciò detto investo su entrambi in modo da mediare il tasso sia in un caso sia nell'altro (appunto BTP Italia orizzonte breve, BTP TF orizzonte 10 anni).

Se poi ci sarà deflazione non sarà comunque un episodio negativo, la spesa scenderà di prezzo in quel caso, il BTP italia renderà comunque il 2% minimo annuo e l'unica cosa che andrà persa sarà la differenza di rendimento con i BTP a tasso fisso (su 5 anni che non sono tanti è probabile che, visti i rendimenti iniziali negativi, questo rendimento aggiuntivo non ci sia proprio).
Poi ognuno fa le sue valutazioni, queste sono le mie. Preferisco un mancato guadagno ad una perdita netta.
 
a mio parere è estremamente improbabile che l'inflazione passi dall'attuale ampiamente positiva ad una deflazione... le materie prime sono già calate ma l'onda inflattiva si ripercuoterà per un po' sul cibo (in parte perché prodotto in un periodo in cui costava di più produrlo, in parte perché i produttori per non aumentare troppo i prezzi hanno dovuto assorbire parte degli aumenti).
Per qualche anno si avrà probabilmente inflazione positiva anche se più contenuta rispetto al recente passato.
Se poi siamo così fortunati da andare in deflazione meglio ancora.
Se fossi certo al 100% che si andrà in deflazione domani ovviamente comprerei tasso fisso, ma attualmente i tassi fissi hanno rendimento reale negativo, mentre il rendimento reale dei btp indicizzati è sostanzialmente pari al tasso minimo (il resto se lo brucia l'inflazione).
In pratica questo significa che i btp a tasso fisso dovranno, per un periodo, recuperare il terreno perso (ad esempio un btp a tasso fisso al 3%, con l'inflazione al 5%, ha un rendimento reale del -2%... mentre il BTP attuale ha il 2% reale... questo significa che in due anni il BTP attuale rende il 4% totale reale, mentre il BTP a tasso fisso dando, se ad esempio il secondo anno si va in deflazione ha un rendimento reale in due anni del -2% il primo anno e del +3% il secondo anno = 1%).
Sul lungo periodo (10 anni) è possibile che convenga un BTP a tasso fisso, su 5 anni io penso valga la pena un BTP legato all'inflazione.
Ciò detto investo su entrambi in modo da mediare il tasso sia in un caso sia nell'altro (appunto BTP Italia orizzonte breve, BTP TF orizzonte 10 anni).

Se poi ci sarà deflazione non sarà comunque un episodio negativo, la spesa scenderà di prezzo in quel caso, il BTP italia renderà comunque il 2% minimo annuo e l'unica cosa che andrà persa sarà la differenza di rendimento con i BTP a tasso fisso (su 5 anni che non sono tanti è probabile che, visti i rendimenti iniziali negativi, questo rendimento aggiuntivo non ci sia proprio).
Poi ognuno fa le sue valutazioni, queste sono le mie. Preferisco un mancato guadagno ad una perdita netta.
Complimenti, bella analisi, la faccio mia!! Cosa acquisti su BTP a 10 anni?
Grazie, buona serata
 
a mio parere è estremamente improbabile che l'inflazione passi dall'attuale ampiamente positiva ad una deflazione... le materie prime sono già calate ma l'onda inflattiva si ripercuoterà per un po' sul cibo (in parte perché prodotto in un periodo in cui costava di più produrlo, in parte perché i produttori per non aumentare troppo i prezzi hanno dovuto assorbire parte degli aumenti).
Per qualche anno si avrà probabilmente inflazione positiva anche se più contenuta rispetto al recente passato.
Se poi siamo così fortunati da andare in deflazione meglio ancora.
Se fossi certo al 100% che si andrà in deflazione domani ovviamente comprerei tasso fisso, ma attualmente i tassi fissi hanno rendimento reale negativo, mentre il rendimento reale dei btp indicizzati è sostanzialmente pari al tasso minimo (il resto se lo brucia l'inflazione).
In pratica questo significa che i btp a tasso fisso dovranno, per un periodo, recuperare il terreno perso (ad esempio un btp a tasso fisso al 3%, con l'inflazione al 5%, ha un rendimento reale del -2%... mentre il BTP attuale ha il 2% reale... questo significa che in due anni il BTP attuale rende il 4% totale reale, mentre il BTP a tasso fisso dando, se ad esempio il secondo anno si va in deflazione ha un rendimento reale in due anni del -2% il primo anno e del +3% il secondo anno = 1%).
Sul lungo periodo (10 anni) è possibile che convenga un BTP a tasso fisso, su 5 anni io penso valga la pena un BTP legato all'inflazione.
Ciò detto investo su entrambi in modo da mediare il tasso sia in un caso sia nell'altro (appunto BTP Italia orizzonte breve, BTP TF orizzonte 10 anni).

Se poi ci sarà deflazione non sarà comunque un episodio negativo, la spesa scenderà di prezzo in quel caso, il BTP italia renderà comunque il 2% minimo annuo e l'unica cosa che andrà persa sarà la differenza di rendimento con i BTP a tasso fisso (su 5 anni che non sono tanti è probabile che, visti i rendimenti iniziali negativi, questo rendimento aggiuntivo non ci sia proprio).
Poi ognuno fa le sue valutazioni, queste sono le mie. Preferisco un mancato guadagno ad una perdita netta.


il tasso fisso conviene quando ha una resa media prossima all'azionario
per ora siamo sotto
 
Ma dato che tutti i btp italia sono sotto il 100 qualcuno si lancia in previsioni su come uscirà a mercato questo marzo 2028? È possibile fare una stima a riguardo?
Con i tassi in crescita tutte le obbligazioni pagano pegno anche quelle legate all'inflazione ma queste pero' danno cedole piu' alte che compensa l'aumento dei prezzi,i tassi crescono per fronteggiare l'inflazione al contrario quando i tassi scendono le obbligazioni crescono ma pagano cedole piu' basse ,le obbligazioni a tasso fisso invece con inflazione crescente danno un rendimento reale che puo' essere anche negativo.
 
Salve sono un po' di giorni che leggo il forum. Ho letto che il calcolo per la rivalutazione mensile rispetto alla data di scadenza della cedola è indietro di 2 mesi.
Per esempio la prima cedola che scadrà a metà Settembre conteggerà l'inflazione di Febbraio/Marzo/Aprile/Maggio/Giugno/Luglio.
Se ho capito bene quindi sappiamo già il dato di Febbraio (0,30%). È giusto quello che scrivo ?
 
Stato
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