BTP ITALIA indicizzati all’inflazione italiana (info a pag.1) Vol.30

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Dipende... se va a 98 copri ampiamente le commissioni direi


98 in 2 giorni ?

consideriamo che chi acquista dopo perde il premio e le commissioni quindi non ci vedo poi sto grande guadagno
 

a mio parere è estremamente improbabile che l'inflazione passi dall'attuale ampiamente positiva ad una deflazione... le materie prime sono già calate ma l'onda inflattiva si ripercuoterà per un po' sul cibo (in parte perché prodotto in un periodo in cui costava di più produrlo, in parte perché i produttori per non aumentare troppo i prezzi hanno dovuto assorbire parte degli aumenti).
Per qualche anno si avrà probabilmente inflazione positiva anche se più contenuta rispetto al recente passato.
Se poi siamo così fortunati da andare in deflazione meglio ancora.
Se fossi certo al 100% che si andrà in deflazione domani ovviamente comprerei tasso fisso, ma attualmente i tassi fissi hanno rendimento reale negativo, mentre il rendimento reale dei btp indicizzati è sostanzialmente pari al tasso minimo (il resto se lo brucia l'inflazione).
In pratica questo significa che i btp a tasso fisso dovranno, per un periodo, recuperare il terreno perso (ad esempio un btp a tasso fisso al 3%, con l'inflazione al 5%, ha un rendimento reale del -2%... mentre il BTP attuale ha il 2% reale... questo significa che in due anni il BTP attuale rende il 4% totale reale, mentre il BTP a tasso fisso dando, se ad esempio il secondo anno si va in deflazione ha un rendimento reale in due anni del -2% il primo anno e del +3% il secondo anno = 1%).
Sul lungo periodo (10 anni) è possibile che convenga un BTP a tasso fisso, su 5 anni io penso valga la pena un BTP legato all'inflazione.
Ciò detto investo su entrambi in modo da mediare il tasso sia in un caso sia nell'altro (appunto BTP Italia orizzonte breve, BTP TF orizzonte 10 anni).

Se poi ci sarà deflazione non sarà comunque un episodio negativo, la spesa scenderà di prezzo in quel caso, il BTP italia renderà comunque il 2% minimo annuo e l'unica cosa che andrà persa sarà la differenza di rendimento con i BTP a tasso fisso (su 5 anni che non sono tanti è probabile che, visti i rendimenti iniziali negativi, questo rendimento aggiuntivo non ci sia proprio).
Poi ognuno fa le sue valutazioni, queste sono le mie. Preferisco un mancato guadagno ad una perdita netta.
Le possibilitá sono infinite e non vanno mai escluse.
Le politiche monetarie attuali e le dinamiche del consumo sono sicuramente, al momento, altamente disinflattive.
Ma é la prima volta che l’Europa a moneta unica si trova davanti ad una situazione del genere, non c’è uno storico.
Sul prodotto in questione, che io non pregiudico nel modo piú assoluto, ritenendolo comunque una forma di investimento valutabile, nell’ottica della valutazione della seconda cedola fidarsi di una disinflazione lenta é comunque errato.
Uno scenario deflattivo, pur venendo da inflazione a due cifre, puó arrivare in modo veloce ed inaspettato, persino per chi lo deve orchestrare.
Nemmeno la dinamica di crescita dei tassi d’interesse é in grado di scontare in anticipo la dinamica del ritmo disinflattivo.
Al momento attuale il pericolo di questa politica disinflattiva non é valutabile e potrebbe portare a scenari completamente differenti : o non riuscire a determinare un raffreddamento dei prezzi e trovarsi con uno scenario inflattivo ancora per lungo tempo o non riuscire ad attuare una disinflazione a ritmo adeguato a non creare danni economici ben peggiori dell’inflazione stessa, come ad esempio precipitare in modo repentino in piena deflazione, con calo dei prezzi piú veloce e violento del previsto e con tutte le conseguenze del caso, primi su tutti disoccupazione, calo degli stipendi in una situazione di costo del denaro elevato, a causa del fatto che é noto il disallineamento della curva di crescita/decrescita dei tassi d’interesse rispetto alla crescita/decrescita dei prezzi al consumo (proprio per questo dicevo poco sopra che gli attuali tassi d’interesse non scontano in anticipo il reale andamento dei prezzi).
Mi scuso per la prolissità del mio intervento, volto solo ed esclusivamente a sottolineare di come la seconda cedola, quella legata all’inflazione, non sia da ritenere come giá depositata sul conto corrente, anche seppur solo fosse in misura minima “fissata” al 2%, come obbiettivo di mantenimento inflattivo, dalla BCE.
 
No secondo me non sono fessi (e' comunque un ottimo investimento) ma potrebbe anche essere una buona idea non comprare all'emissione e vedere cosa fa sul secondario (nv28 docet)

Se sei convinto e hai voglia di attendere puoi giocarti questa scommessa . .

p.s. il Tel_Quel del Nov28 è sopra a 100 (chi ha tenuto i soldi sul C/C ha perso)
 
Le possibilitá sono infinite e non vanno mai escluse.
Le politiche monetarie attuali e le dinamiche del consumo sono sicuramente, al momento, altamente disinflattive.
Ma é la prima volta che l’Europa a moneta unica si trova davanti ad una situazione del genere, non c’è uno storico.
Sul prodotto in questione, che io non pregiudico nel modo piú assoluto, ritenendolo comunque una forma di investimento valutabile, nell’ottica della valutazione della seconda cedola fidarsi di una disinflazione lenta é comunque errato.
Uno scenario deflattivo, pur venendo da inflazione a due cifre, puó arrivare in modo repntino ed inaspettato, persino per chi lo deve orchestrare.
Nemmeno la dinamica di crescita dei tassi d’interesse é in grado di scontare in anticipo la dinamica del ritmo disinflattivo.
Al momento attuale il pericolo di questa politica disinflattiva non é valutabile e potrebbe portare a scenari completamente differenti : o non riuscire a determinare un raffreddamento dei prezzi e trovarsi con uno scenario inflattivo ancora per lungo tempo o non riuscire ad attuare una disinflazione a ritmo adeguato a non creare danni economici ben peggiori dell’inflazione stessa, come ad esempio precipitare in modo repentino in piena deflazione, con calo dei prezzi piú veloce e violento del previsto e con tutte le conseguenze del caso, primi su tutti disoccupazione, calo degli stipendi in una situazione di costo del denaro elevato, a causa del fatto che é noto il disallineamento della curva di crescita/decrescita dei tassi d’interesse rispetto alla crescita/decrescita dei prezzi al consumo (proprio per questo dicevo poco sopra che gli attuali tassi d’interesse non scontano in anticipo il reale andamento dei prezzi).
Mi scuso per la prolissità del mio intervento, volto solo ed esclusivamente a sottolineare di come la seconda cedola, quella legata all’inflazione, non sia da ritenere come giá depositata sul conto corrente, anche seppur solo fosse in misura minima “fissata” al 2%, come obbiettivo di mantenimento inflattivo, dalla BCE.
Diciamo che il rischio deflazione, anche se lontana temporalmente, secondo me può incombere se la frenata dell'inflazione fosse eccessiva... ad ogni modo, al momento questo rischio sembra lontano, a quanto vedo continuano ad aumentare i prezzi...
 
Se sei convinto e hai voglia di attendere puoi giocarti questa scommessa . .

p.s. il Tel_Quel del Nov28 è sopra a 100 (chi ha tenuto i soldi sul C/C ha perso)


ma io non ho capito il motivo per cui si faccia riferimento al prezzo di mercato visibile e non al tel quel
alla fine chi acquista oggi paga più di 100, paga le commissioni e non ha il bonus
 
Uno scenario deflattivo, pur venendo da inflazione a due cifre, puó arrivare in modo veloce ed inaspettato, persino per chi lo deve orchestrare.
Sarebbe uno scenario auspicabile visto che diminuirebbero i prezzi della spesa mentre i BTP Italia continuerebbero ad avere il rendimento minimo garantito (come fosse un rendimento fisso). Ma sfortunatamente non lo credo possibile.
A me poi (lavorando nello sviluppo software) la disoccupazione non fa paura.
Non mi spiacerebbe un periodo deflattivo, i prezzi di certe merci sono raddoppiati rispetto ad un anno fa, è davvero frustrante pensare che continueranno a crescere.
Più che un rischio deflazione io vedo un'opportunità deflattiva che al momento mi pare però molto remota nel breve.
Il vero rischio è al contrario l'inflazione, da qui l'investimento nei btp indicizzati per proteggersi, almeno in parte, da questa piaga.
 
Già state qui a portare sfi.ga?
A mio avviso alcune preoccupazioni sono legittime (salvo che non sia per obiettivi "briciolari"), tuttavia nessuno potrà dire se dopo l'emissione il titolo andrà sotto 100 anche perché le condizioni di mercato da ora ai prossimi giorni possono variare sensibilmente.
Al momento i titoli contigui (Ot27 e Nv28) offrono un rendimento reale/superreale maggiore. Da qui sono due le possibili evoluzioni:
1) il disallineamento (circa una figura e mezzo) rientra nel giro di qualche giorno/settimana/mese a spese del corso secco (<100);
2) il titolo se ne frega del disallineamento e comincia a seguire una propria evoluzione, come sta facendo ora il gn30.
 
Mi permetto - umilmente - di sottolineare come l'analisi finanziaria sia un po' più complessa di quanto sto leggendo :) Vi invito a considerare che un titolo non si valuta in sé, ma confrontandolo con gli altri strumenti finanziari. Altri, eh, non solo uno o due. Le politiche della BCE da qui a sei mesi sono forse prevedibili, ma non scontate. L'andamento e le fluttuazioni si modificano anche in base al passato, ma ciò che conta è soprattutto il futuro, e il futuro non lo conosciamo. Solo un anno e mezzo fa questo scenario NON era prevedibile. Tre anni fa non sapevamo che avremmo avuto una pandemia, poi una guerra e una crisi energetica e delle materie prime. E così via. cosa accadrà nei prossimi 5 anni e ignoto. Scende? Sale? Ebbene: è una scommessa. Piccola o grande a seconda di quanto investite. E questo è il motivo per cui è bene avere un portafoglio, sensato, largo e lungo.
Scusatemi, davvero. Non riuscivo più a leggere: Ma sale dopo due giorni? ma scende fra una settimana?
 
Sarebbe uno scenario auspicabile visto che diminuirebbero i prezzi della spesa mentre i BTP Italia continuerebbero ad avere il rendimento minimo garantito (come fosse un rendimento fisso). Ma sfortunatamente non lo credo possibile.
A me poi (lavorando nello sviluppo software) la disoccupazione non fa paura.
Non mi spiacerebbe un periodo deflattivo, i prezzi di certe merci sono raddoppiati rispetto ad un anno fa, è davvero frustrante pensare che continueranno a crescere.
Più che un rischio deflazione io vedo un'opportunità deflattiva che al momento mi pare però molto remota nel breve.
Il vero rischio è al contrario l'inflazione, da qui l'investimento nei btp indicizzati per proteggersi, almeno in parte, da questa piaga.
lo scenario che indichi comporta un sacco di disoccupati e famiglie che perderebbero il lavoro
in quanto ai prezzi molto difficilmente tornerebbero a scendere , una volta saliti non scendono più
 
Una qualche dozzina di post addietro (scusate ma non lo ritrovo) un utente chiedeva perché fosse prudente aspettare lo stacco cedola di fine maggio per acquistare sul mercato una tranche del MAG 25.

Gli è stato risposto che, acquistandolo ora, esiste il rischio di non recuperare la rivalutazione da corrispondere al precedente proprietario, dall'ultimo stacco cedola ad oggi. Perché potrebbero arrivare dei mesi deflattivi.

Giusto. Ma poiché i BTP Italia utilizzano il FOIx di due mesi addietro, per il MAG25 l'ultimo FOI non è quello di marzo?
La stima di febbraio è +0.3, positiva. Il definitivo potrà anche calare, ma che vada sotto lo zero lo vedo improbabile.

Il rischio si riduce allora ad avere un marzo negativo (es. febbraio 0.3, marzo -0,4) solo in quel caso con la cedola di maggio non si recupererebbe la rivalutazione pagata al precedente proprietario.

O mi sfugge qualcosa?
 
Una qualche dozzina di post addietro (scusate ma non lo ritrovo) un utente chiedeva perché fosse prudente aspettare lo stacco cedola di fine maggio per acquistare sul mercato una tranche del MAG 25.

Gli è stato risposto che, acquistandolo ora, esiste il rischio di non recuperare la rivalutazione da corrispondere al precedente proprietario, dall'ultimo stacco cedola ad oggi. Perché potrebbero arrivare dei mesi deflattivi.

Giusto. Ma poiché i BTP Italia utilizzano il FOIx di due mesi addietro, per il MAG25 l'ultimo FOI non è quello di marzo?
La stima di febbraio è +0.3, positiva. Il definitivo potrà anche calare, ma che vada sotto lo zero lo vedo improbabile.

Il rischio si riduce allora ad avere un marzo negativo (es. febbraio 0.3, marzo -0,4) solo in quel caso con la cedola di maggio non si recupererebbe la rivalutazione pagata al precedente proprietario.

O mi sfugge qualcosa?
Corretto resta febbraio UFFICIALE (16/03) e solo marzo UFFICIALE (17/04) per la cedola definitiva di maggio.
 
Una qualche dozzina di post addietro (scusate ma non lo ritrovo) un utente chiedeva perché fosse prudente aspettare lo stacco cedola di fine maggio per acquistare sul mercato una tranche del MAG 25.

Gli è stato risposto che, acquistandolo ora, esiste il rischio di non recuperare la rivalutazione da corrispondere al precedente proprietario, dall'ultimo stacco cedola ad oggi. Perché potrebbero arrivare dei mesi deflattivi.

Giusto. Ma poiché i BTP Italia utilizzano il FOIx di due mesi addietro, per il MAG25 l'ultimo FOI non è quello di marzo?
La stima di febbraio è +0.3, positiva. Il definitivo potrà anche calare, ma che vada sotto lo zero lo vedo improbabile.

Il rischio si riduce allora ad avere un marzo negativo (es. febbraio 0.3, marzo -0,4) solo in quel caso con la cedola di maggio non si recupererebbe la rivalutazione pagata al precedente proprietario.

O mi sfugge qualcosa?
Tutto giusto...anzi, c'è da dire che acquistandolo adesso e mantenendolo fino a scadenza ti crei qualche minus che possono sempre fare comodo.
 
lo scenario che indichi comporta un sacco di disoccupati e famiglie che perderebbero il lavoro
in quanto ai prezzi molto difficilmente tornerebbero a scendere , una volta saliti non scendono più
se lo scenario è deflattivo i prezzi scendono per forza, altrimenti non sarebbe uno scenario deflattivo.
non è al contrario automatico che debba aumentare la disoccupazione.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro