BTP ITALIA indicizzati all’inflazione italiana (info a pag.1) Vol.33

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Anche oggi continua lo switch dai btpita ai fissi.
 
ROMA, 31 maggio (Reuters) - Dopo la battuta di arresto segnata in aprile, l'inflazione italiana riprende a decelerare a livello tendenziale in maggio, sebbene ad un ritmo inferiore alle attese.

Secondo i dati provvisori diffusi oggi da Istat, nel mese osservato l'indice Nic ha evidenziato un incremento congiunturale dello 0,3% a fronte di un rialzo annuo pari al 7,6%.

Le attese erano per una flessione su mese dello 0,1% e per un progresso su anno del 7,4%.

Ad aprile l'indice aveva segnato rialzi dello 0,4% su mese e dell'8,2% su anno.

"Il rallentamento appare ancora fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, in particolare della componente non regolamentata, in calo su base congiunturale", osserva Istat in un comunicato.

L’'inflazione di fondo', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ancora, sebbene di poco, (da +6,2% a +6,1%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,3% a +6,2%).

"Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati mostrano un’attenuazione della loro crescita su base annua, che contribuisce alla decelerazione dell’inflazione di fondo", spiega l'Istituto.

Prosegue anche la fase di decelerazione tendenziale dei prezzi del 'carrello della spesa', che a maggio si attesta a +11,3% (+11,6% in aprile).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,6% per l’indice generale e a +4,7% per la componente di fondo.

Passando all'armonizzato Ipca, l'indice è in rialzo dello 0,3% su mese e dell'8,1% annuo a maggio, ben al di sopra del consensus pari rispettivamente a -0,3% e +7,5%.

Il mese scorso l'Ipca era salito dello 0,9% congiunturale e dell'8,7% a perimetro annuo.


Seguono i dati forniti per l'indice Nic:
Mag Apr Mar
Variazione mensile 0,3 0,4 -0,4
Variazione annua 7,6 8,2 7,6
Indice (base 2015=100) 119,7 119,3 118,8

Dati forniti per l'indice Ipca:
Mag Apr Mar
Variazione mensile 0,3 0,9 0,8
Variazione annua 8,1 8,7 8,1
Indice (base 2015=100) 121,8 121,4 120,3

Di seguito il dettaglio per settore fornito da Istat per il Nic (variazioni percentuali):
SETTORE M/M A/A
Prodotti alimentari 1,0 11,6
Bevande alcoliche e tabacchi 0,6 4,4
Abbigliamento e calzature 0,3 3,3
Abitazione, acqua, elettricità 0,5 15,5
Mobili, servizi e beni per la casa 0,4 7,2
Servizi sanitari 0,2 1,6
Trasporti -0,9 3,0
Comunicazioni -0,5 0,9
Ricreazione 0,2 5,0
Istruzione 0,1 1,0
Servizi ricettivi e ristorazione 1,3 7,9
Altri beni e servizi 0,2 4,5
 
E visto che l'inflazione a cui stiamo assistendo è in gran parte dovuta ai prezzi energetici non regolamentati non posso che notare l'ennesima dimostrazione che il mercato libero quando applicato a beni e servizi di prima necessità serve solo ad alzare il prezzo ed è contro l'interesse collettivo (come le autostrade, l'acqua, la gestione rifiuti, le assicurazioni, la grande distribuzione ecc ecc).
 
Nel frattempo vedo che il rendimento 7a su Investing è sceso sotto 3,9 cosa che non accadeva da un po'
 
Non credo che ti consoli ma sei in buona compagnia con i timing sbagliati.
Tendenzialmente sono restio agli switch ma secondo me hai fatto bene, se ricordi ti avevo chiesto se avevi generato minus e siccome hai pure fatto gain (non importa se grande o piccolo) dalla vendita di OT27 non ti crucciare e lascia correre e soprattutto non guardare piu' le quotazioni di OT27 :D :D
Sono perfettamente d'accordo...il gain sul Ott 27 c'è stato e più che buono e lo switch verso Mg 25 ha buone prospettive. Comunque mi sono già legato le mani: questo era il primo switch coi Btp it e sarà pure l'ultimo, mi tengo stretti Nov 28 con cum e senza cum e Mg 25 fino a scadenza
 
Ragazzi ma un BTP dove investireste ora?
Ho visto che è in uscita il Valore a 4 anni ma credo sia poco appetibile.
 
E visto che l'inflazione a cui stiamo assistendo è in gran parte dovuta ai prezzi energetici non regolamentati non posso che notare l'ennesima dimostrazione che il mercato libero quando applicato a beni e servizi di prima necessità serve solo ad alzare il prezzo ed è contro l'interesse collettivo (come le autostrade, l'acqua, la gestione rifiuti, le assicurazioni, la grande distribuzione ecc ecc).

Ci sono stati vari mesi in cui gli energetici regolamentati sono cresciuti di più, è ovvio che ora per trascinamento crescano più i non regolamentati.
 
Concordo. Anche perchè la cedola dipende dall'andamento complessivo nel semestre, no? Ergo i titoli di aprile partono con handicap, giusto?
 
Istat, prezzi al consumo preliminari di maggio 2023:
NIC +0,3% su mese e +7,6% su anno.
In base all'indice definitivo (e relativi arrotondamenti), a luglio il CI dei BtpItalia dovrebbe variare del +0,34%.

PS: Comunicazione di servizio per i “super realisti” (in base all’indice NICxT preliminare):
FOIxt di maggio = 118,8 preliminare
Inflazione di riferimento = 7,41% annuo
 
Ci sono stati vari mesi in cui gli energetici regolamentati sono cresciuti di più, è ovvio che ora per trascinamento crescano più i non regolamentati.
dimentichi le moratorie governative.
 
Ferma restando la decisione concordata di usare il dato ufficiale annuo più recente (preliminare o definitivo) come inflazione di riferimento per il modello super reale, non disdegno di analizzare i cambiamenti della curva super reale con diverse inflazioni di riferimento (anche con la SWIL), ma anche in reale classico (ad inflazione zero), per scovare le possibili impennate di disallineamento nei diversi scenari futuri plausibili.
Ad esempio, visto che aprile e maggio avrebbero circa la stessa stagionalità, mi sono chiesto quale infla di riferimento genererebbe in maggio la stessa variazione mensile di aprile (+0,34%).. sarebbe del 5,23% che coinciderebbe anche all’inflazione bimensile di aprile e maggio, destagionalizzata e annualizzata. La curva super reale con infla di rif. 5,23% avrebbe un aspetto tra i più plausibili (ovviamente col solo mag25 ancora ampiamente disallineato, ma che potrebbe tornare in carreggiata se si comporterà come gli altri che hanno già staccato cedola a maggio).
A quanto pare la mia intuizione si è rivelata corretta, a maggio preliminare esattamente a +0,34%!
Usando lo stesso metodo, adesso mi verrebbe un'inflazione di riferimento del 4,86% annuo che, con la stagionalità di giugno, corrisponderebbe a +0,44% mensile.
Lo scrivo adesso, lo verificheremo tra un mese.
 
Non riesco a capire la corsa sfrenata di Ott 27. E' vero che in recente passato è stato uno dei peggiori ma ora sta rimbalzando anche troppo alla grande e io l'ho swictcciato l'altro ieri in favore di Mg 25:wall: a 0,50 sotto il prezzo di oggi. Sbagliare il timing è una caratteristica che ho sempre avuto.

Teorema facilmente sperimentabile:
Appena vendi sale ma se ricompri scende . .
 
dimentichi le moratorie governative.
scusa , ma semmai le hai dimenticate tu.

Tu hai spiegato l'aumento degli energetici non regolamentati come se fosse colpa della speculazione del mercato libero.
Invece basta usare il buon senso. Quando il gas cresceva il mercato regolamentato si è adattato subito, quello non regolamentato ovviamente necessitava di più tempo essendoci contratti firmati. Più le moratorie che hanno ampliato il divario. Ora che i prezzi calano il non regolamentato deve ancora assorbire le variazioni e recuperare il passato.
Per la cronaca: un anno fa maggio 2022 : regolamentato +55% non regolamentato +28%.
Ergo la tua spiegazione speculativa non ha fondamento
 
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