AGGIORNAMENTO I rendimenti dei titoli obbligazionari della zona euro 1 salgono, invertendo parte del calo della scorsa settimana
(Aggiorna prezzi)
Di Alun John
LONDRA, 25 marzo (Reuters) - I rendimenti obbligazionari della zona euro sono aumentati lunedì, in una parziale inversione dei cali della settimana precedente, quando una serie di incontri delle principali banche centrali ha dato agli investitori maggiore fiducia che i tagli dei tassi di interesse arriveranno entro la metà di quest'anno.
I principali dati rilasciati questa settimana sono l’inflazione PCE core degli Stati Uniti prevista per venerdì e i comunicati flash sull’indice dei prezzi al consumo dalla Spagna mercoledì, e da Francia e Italia venerdì, anche se la reazione del mercato potrebbe essere influenzata dalle vacanze di Pasqua.
Il rendimento dei titoli tedeschi a 10 anni è salito di 5 punti base (bps) al 2,37%. Ma dopo che la scorsa settimana il rendimento benchmark della zona euro è sceso di 11,5 punti base, si sta ancora dirigendo verso il suo primo calo mensile del 2023.
Venerdì l’indice MOVE di volatilità nei mercati obbligazionari statunitensi ha toccato il minimo di due anni. <.SPOSTA>
I rendimenti, che si muovono in modo inverso rispetto ai prezzi, hanno registrato una tendenza al rialzo a gennaio e febbraio poiché i trader hanno respinto le aspettative di sostanziali tagli dei tassi fino alla metà del 2024, sulla scia di dati economici più forti del previsto, in particolare negli Stati Uniti.
Ma diversi incontri delle banche centrali della scorsa settimana hanno portato i mercati a diventare più fiduciosi nell’arrivo dei tagli.
La Federal Reserve americana ha mantenuto i tassi stabili, ma ha ribadito la sua proiezione di un taglio dei tassi di 75 punti base entro la fine dell’anno; la Banca d'Inghilterra ha affermato che l'economia del Regno Unito si sta muovendo nella giusta direzione per i tagli; e, in Svizzera, dove l'inflazione è più bassa, la Banca nazionale svizzera ha sorpreso i mercati riducendo i costi di finanziamento di 25 punti base.
Molti policymaker della Banca Centrale Europea hanno indicato che si aspettano di iniziare a tagliare i tassi a giugno, e gli attuali prezzi di mercato sono sostanzialmente allineati con questo, mostrando poche possibilità che la BCE si muova alla riunione di aprile, ma poco più dell’80% di possibilità di un taglio entro Giugno.
"Ci saranno altri dati entro aprile, ma ce ne saranno ancora di più entro giugno che aiuteranno il processo decisionale della Bce", hanno affermato in una nota gli analisti dei mercati Natwest.
Hanno aggiunto che i dati non devono essere inferiori al previsto per giustificare un taglio: "devono solo essere in linea con le aspettative affinché la Bce possa tagliare". Hanno anche affermato che, a loro avviso, la BCE potrebbe tagliare i tassi prima della Fed, un tema ampiamente discusso sui mercati.
Oltre all’inflazione complessiva nel blocco valutario, la BCE è particolarmente preoccupata per la recente rapida crescita dei salari. Ma il capo economista Philip Lane ha detto lunedì che la banca centrale è sempre più fiduciosa che la crescita dei salari stia rallentando verso livelli più normali.
Il rendimento del titolo italiano a 10 anni è salito di 5,5 punti base al 3,69%, dopo il calo di 6 punti base della scorsa settimana. Lo spread tra i rendimenti tedeschi e italiani, attentamente monitorato, si è attestato a 130 pb, in aumento rispetto al minimo di oltre due anni di 115 pb registrato a metà marzo.
Il rendimento a due anni della Germania è aumentato di 6 punti base al 2,87% e il rendimento a due anni dell'Italia è aumentato di 2,5 punti base al 3,42%
Fintanto il rendimento americano non scende sotto 4,18 questa figura tecnica alleggia negli schermi dei Traders di tutto il mondo.
