BTP VALORE 2 OTTOBRE 2028 in collocamento sino a venerdì ore 13,poi al mot da martedì 10

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ho da poco il conto con FIDEURAM... come faccio ad acquistare questo BTP in collocazione ?
Ieri ho provato a cercarlo sia con nome che con ISIN (IT0005565392), ma nessun risultato trovato.

GRAZIE
Direi di cambiare da Fideuram il prima possibile :shit:
 
Ma sai che hai ragione?
Pare rendano bene quelli di San Marino ultimamente.😛

Vedi l'allegato 2941490
Molto generosi i sanmarinesi non fosse che ?

Arrivati 1,478 miliardi di ordini da 143 diversi investitori internazionali. La prossima settimana si chiuderà anche l’offerta di riacquisto aperta sui bond in scadenza a febbraio 2024 | Shock a San Marino: la Banca Nazionale converte risparmi in bond senza mercato | San Marino prepara il piano di recupero per i risparmiatori beffati

:D:ROFLMAO::eek
 
avere il conto depositi alle poste è come lavarsi i piedi con i calzini, pensavo che su questo forum un minino di cultura finanziaria ci fosse
Hai ragione da vendere non c'è soddisfazione di pagare 200 € di tenuta conto presso la bancarella di mastro geppetto. spiega il vantaggio.
 

Perché il ritorno dei Bot People è solo il frutto di una triste illusione​

di Guido Salerno Aletta
tempo di lettura 2 min

Gli alti tassi di interesse non rappresentano altro che un maggior costo del debito, che cresce di conseguenza e si paga con tagli alle spese e maggiori imposte


Tornano i Bot People. Mentre si stringe la cinghia per via dell’inflazione, le famiglie italiane allocano le loro disponibilità in maniera più vantaggiosa rispetto ai depositi bancari a vista e riducono i debiti: un comportamento assolutamente razionale.

Il successo della sottoscrizione di titoli di Stato destinati al mercato al dettaglio, come nel caso del Btp Valore, conferma la tendenza alla ricomposizione delle attività finanziarie delle famiglie, già vistosa nel primo trimestre dell’anno: Banca d’Italia aveva rilevato vendite nette per 1,6 miliardi di euro, con l’acquisto di titoli per 43,2 miliardi e di azioni e altre partecipazioni per 3 miliardi più che compensato dalla notevole diminuzione dei depositi bancari per 32,2 miliardi, dalla vendita di strumenti del risparmio gestito per 8,9 miliardi e di altre attività finanziarie per 6,7 miliardi.

Le passività erano intanto diminuite di 13,6 miliardi, con i prestiti bancari ridotti di 2,8 miliardi. Anche le società non finanziarie avevano fatto lo stesso: ma nel loro caso il saldo era stato sostanzialmente nullo in quanto la ancor più rilevante riduzione dei depositi, per 35,6 miliardi, aveva compensato l’acquisto di azioni e altre partecipazioni per 23,3 miliardi e di titoli per 9,3 miliardi.

«Nazionalizzare» il debito pubblico, cercando di ridurre al minimo la quota detenuta da non residenti, servirebbe a evitare le crisi finanziarie derivanti dai violenti disinvestimenti che effettuano per fronteggiare altre perdite, come è successo con le banche del nord Europa che avevano investito nelle cartolarizzazioni dei mutui subprime americani, oppure in Grecia e in Spagna: per rimborsare gli Stati che erano intervenuti in emergenza, vendettero a mani basse i titoli italiani e ritirarono il credito all’ingrosso che avevano concesso alle nostre banche.

L’interdipendenza crea rischi di instabilità. Cosa ben diversa è un sistema alla giapponese: un debito pubblico enorme non fa paura perché è la banca centrale ad assorbirlo, azzerando gli oneri sul bilancio che altrimenti finirebbe strangolato se dovesse pagare i tassi consueti in Occidente.

È attraverso il canale del Tesoro che si immette la liquidità nell’economia reale, a tasso zero: ma non c’è nessuna rendita da incassare sul debito pubblico, né per i giapponesi, né per gli stranieri. Quella di lucrare sulla rendita dei titoli di Stato è stata una triste illusionedei Bot People, già negli anni 80: gli alti tassi di interesse non rappresentano altro che un maggior costo del debito, che cresce di conseguenza, che si paga con tagli alle spese e maggiori imposte: le ben note tasse sui tassi.

MF - Numero 195 pag. 4 del 05/10/2023
 
avere il conto depositi alle poste è come lavarsi i piedi con i calzini, pensavo che su questo forum un minino di cultura finanziaria ci fosse
Dovresti cambiare il nick in radicalchic. Io mi lavo i piedi con i calzini perché non puzzano mai.
 

Il rendimento del Btp tocca il 5%. Barclays: i tassi sono ora un problema per l’Italia​

di Francesco Ninfole
tempo di lettura 2 min

A fine seduta il tasso del titolo decennale ritorna al 4,86%. Pesano le attese sulle banche centrali globali. Barclays: il costo del debito nel 2024 tornerà dopo tre anni superiore alla crescita nominale. Intanto il Btp Valore raccoglie ordini per quasi 13 mld in tre giorni


Il tasso del Btp decennale ha toccato il 5% in mattinata per la prima volta dal 2012, anche se a fine seduta si è riportato al 4,86%, in un’altra giornata positiva per il collocamento del Btp Valore. Il titolo per i piccoli risparmiatori emesso dal Mef nella terza giornata di collocamento ha raccolto ordini per 3,58 miliardi che, sommati ai 9,31 miliardi di lunedì e martedì, hanno portato il totale a 12,9 miliardi. La seconda emissione di Btp Valore si concluderà domani salvo chiusura anticipata.

L’andamento dei mercati

I tassi dei titoli di Stato globali, dopo le tensioni dei giorni scorsi, sono scesi a fine giornata. Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni ha chiuso la seduta al 2,92%, con un calo giornaliero di 5 punti base, anche se in mattinata aveva superato il 3% per la prima volta in 12 anni. Lo spread Btp-Bund è calato di 3 punti base a quota 193. Anche il tasso dei Treasury Usa decennali è diminuito di 6 punti base al 4,74%. Alcuni dati ieri hanno mostrato che le assunzioni Usa nel settore privato si sono raffreddate più del previsto a settembre. I segnali di debolezza economica hanno spinto gli investitori a ritenere meno probabili ulteriori rialzi dei tassi della Fed. Anche i crescenti segnali di recessione in Europa potrebbero frenare il recente aumento dei rendimenti.

L’analisi di Barclays

Nei giorni scorsi l’attesa di tassi più alti più a lungo negli Usa ha contagiato anche l’Europa e l’Italia. «L’impennata dei rendimenti dei bond globali ha turbato la relativa calma prevalente nei Btp quest’anno», ha osservato Barclays. «Ha contribuito l’incertezza sui piani fiscali dell’Italia per il 2024, in particolare lo scenario di una politica che propende per un allentamento dei conti (piuttosto che per un consolidamento) in un contesto di rallentamento dell’economia». Nel complesso «la matematica fiscale italiana è diventata più impegnativa». Per Barclays lo scenario base indicato dal Mef nella Nadef è «molto ottimista», perciò ci sono «chiari rischi di revisioni al rialzo di deficit e debito in rapporto al pil».

I rischi per l’Italia

Il rialzo dei tassi pesa in modo graduale sul debito che viene rifinanziato per circa il 10% ogni anno. Ma Barclays ha sottolineato che nel 2024 l’onere medio del debito italiano tornerà superiore alla crescita nominale, dopo tre anni virtuosi. Perciò secondo Barclays il livello dei tassi raggiunto è «già ora un problema». Secondo le stime del Mef il debito tornerebbe al 143% del pil in caso di aumento dello spread di 100 punti base (si veda MF-Milano Finanza del 3 ottobre).

Per gli analisti della banca britannica comunque finora il Btp si è mosso per fattori globali più che specifici, comportandosi come un titolo più volatile della media. Tuttavia un rischio idiosincratico per l’Italia riguarda le decisioni in arrivo delle agenzie di rating S&P (20 ottobre), Fitch (10 novembre) e Moody’s (17 novembre).

Le mosse della Bce

Ieri intanto la presidente Bce Christine Lagarde ha ribadito che i tassi a questi livelli, se mantenuti per un periodo «sufficientemente lungo», daranno un contributo «rilevante» al ritorno dell’inflazione al 2%. Il vicepresidente Luis De Guindos ha sottolineato che la maggior parte della stretta Bce si percepirà «solo da quest’anno in poi». Il governatore portoghese Mario Centeno ha osservato che i tassi reali aumenteranno per la discesa dell’inflazione perciò servirà «cautela nelle prossime decisioni».

MF - Numero 195 pag. 4 del 05/10/2023
 
E se abbassano il rating del debito che succede?
 
scusate ma + o - quanti ne avete presi? 5-10-20k di questi BTP? Oppure meglio ancora che percentuale della vostra liquidità ci avete investito?
 

Perché il ritorno dei Bot People è solo il frutto di una triste illusione​

di Guido Salerno Aletta
tempo di lettura 2 min

Gli alti tassi di interesse non rappresentano altro che un maggior costo del debito, che cresce di conseguenza e si paga con tagli alle spese e maggiori imposte


E quindi? Non ho capito il senso dell'articolo/messaggio...
Mi sembra solo un'accozzaglia di ovvietà. Cosa ci voleva dire?
 
io ci ho buttato 20k, ho già 50 k del Valore 1
 
Fino a lunedì hanno fatto articoli con previsioni nefaste su una raccolta molto al di sotto delle aspettative, 10 miliardi totali, ecc.
Ora che i dati li hanno smentiti, cambiano target...
Sono dei pagliacci perché bastava la calcolatrice che uso io :asd:
 
oh gaio, parla del decennale, e mi sembra che non abbia detto una non verità....almeno io credo...controlla.:D
Nemmeno ho voglia di leggerlo visto il titolo FARLOCCO che fa pensare al popolino che il valore 2 offra il 5%.
 
Stato
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