CANONE Widiba: come muoversi? – Cap. III [INFO POST #1 e #43]

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Sì però se mantenendolo aperto la banca continua a prelevare i canoni, a livello economico la situazione non è la stessa rispetto al chiuderlo?
O tu dici che vengono presi in considerazione anche i canoni che vengono successivamente pagati e quelli che verranno pagati in futuro anche post decisione del giudice, perché diventano oggetto di valutazione sulla legittimità, essendo rimasto il conto aperto?
Credo si riferisca al fatto che i canoni futuri dovuti siano indeterminabli e questo ha consentito di presentare una causa del valore di pochi euro in sede ordinaria.
Già ridurre a GDP sarebbe interessante anche per la diversa portata dell'esito della sentenza.
Comunque immagino la Banca se soccombente rilancerebbe verso altri gradi.
Da dire che poi questo esito credo sia superattenzionato da tutto il sistema Bancario. In effetti se va male a Widiba poi potrebbe andare male anche ad altri...
 
il giudice può decidere che la causa non ha motivo di esistere perché i canoni nn sono più dovuti e quelli pregressi sono già stati corrisposti. Inoltre, la causa si riferisce all'ultima pmu, quindi non ci sono pendenze e se chiude subito si sta parlando di una controversia tra gli 8 e i 15 euro (due trimenstri):bye:
Sì però se mantenendolo aperto la banca continua a prelevare i canoni, a livello economico la situazione non è la stessa rispetto al chiuderlo?
Infatti, non capisco nemmeno io..

O tu dici che vengono presi in considerazione anche i canoni che vengono successivamente pagati e quelli che verranno pagati in futuro anche post decisione del giudice, perché diventano oggetto di valutazione sulla legittimità, essendo rimasto il conto aperto?
Ma nel momento in cui li sta prelevando, ai fini economici come danno per la banca non mi pare cambi qualcosa, e in ogni caso se lo scopo, come hanno detto enjoyash e axel73, era solo quello di poter dimostrare che i principi ABF non erano legittimi allora cosa cambia tra un conto aperto e uno che si chiuderà in un successivo momento? Ormai il contributo è stato versato (e non quello minimo di 43 del giudice di pace) e secondo me fatto anche intenzionalmente in modo tale da arrecare un esborso maggiore al cliente, che quindi sempre nell'ottica di monito costituisce un deterrente maggiore per gli eventuali futuri attori (infatti pagare 43 non è come pagare 518 + il resto)...

Cioè, magari sbaglierò ma continuo a ritenere che per l'utente che ha avuto la citazione chiudere o meno, adesso, non cambi nulla; il mio suggerimento, prima di fare qualsiasi cosa, è di sentire il parere di un legale o dell'Adusbef, i quali sicuramente gli sapranno consigliare meglio di noi.
 
Ultima modifica:
Segnalo che ho eliminato la citazione.
E' comunque un documento delicato e dopo che ne avete verificato l'effettiva esistenza preferisco per ora non lasciarlo sul Forum
 
Ma nel momento in cui li sta prelevando, ai fini economici come danno per la banca non mi pare cambi qualcosa, e in ogni caso se lo scopo, come hanno detto enjoyash e axel73, era solo quello di poter dimostrare che i principi ABF non erano legittimi allora cosa cambia tra un conto aperto e uno che si chiuderà in un successivo momento?
Da quanto ho capito grazie alle risposte precedenti, correggetemi se sbaglio, il punto è questo: è vero che al giudice viene posta una domanda di principio sulla legittimità dei canoni che quindi esula dal valore degli stessi, ma se il conto viene chiuso e tra banca e cliente non ci sono più rapporti né questioni da accertare, a parte quei pochi euro di canoni già addebitati, il tutto può essere archiviato per il basso valore economico oggetto di accertamento, altrimenti significherebbe che il giudice dovrebbe andare avanti esclusivamente per determinare la questione di principio. Cioè sembra che la questione di principio venga analizzata soltanto se va a braccetto con un controvalore economico concreto per la parte chiamata in causa, al fine di chiarire che è legittimo che abbia pagato e che paghi in futuro tali cifre.
Per cui se il conto non lo chiudi, il valore complessivo non è determinabile, sia perché non si sa a priori fino a quando il rapporto rimarrà aperto, ma anche perché potrebbero per assurdo aumentare il canone ulteriormente fino a cifre esagerate tra 10 anni. E quindi viene chiesto preventivamente al giudice di accertare la legittimità di questo addebito di importo sconosciuto e potenzialmente anche alto. Diversamente se chiudi, l'importo dei canoni pagati su cui si chiedono lumi è basso e ben determinato.
 
Infatti, non capisco nemmeno io..

Ma nel momento in cui li sta prelevando, ai fini economici come danno per la banca non mi pare cambi qualcosa, e in ogni caso se lo scopo, come hanno detto enjoyash e axel73, era solo quello di poter dimostrare che i principi ABF non erano legittimi allora cosa cambia tra un conto aperto e uno che si chiuderà in un successivo momento? Ormai il contributo è stato versato (e non quello minimo di 43 del giudice di pace) e secondo me fatto anche intenzionalmente in modo tale da arrecare un esborso maggiore al cliente, che quindi sempre nell'ottica di monito costituisce un deterrente maggiore per gli eventuali futuri attori (infatti pagare 43 non è come pagare 518 + il resto)...

Cioè, magari sbaglierò ma continuo a ritenere che per l'utente che ha avuto la citazione chiudere o meno, adesso, non cambi nulla; il mio suggerimento, prima di fare qualsiasi cosa, è di sentire rima il parere di un legale o dell'Adusbef, i quali sicuramente gli sapranno consigliare meglio di noi.
Naturalmente prima di qualsiasi mossa (a parte questo "sfogo" con voi, compagni di battaglia) devo valutare con il legale che eventualmente mi seguirà. Avrà lui che il controllo.
Per ora ho scritto ad Adusbef. Vediamo come si pongono.
Domani dovevo vedere il mio avvocato che è un amico, ma la cosa è saltata.

Ma per questa cosa serve risonanza. Speriamo l'Associazione si mostri interessate e capace.
 
noi qui nel forum ti sosterremo a prescindere, ma la causa è singola e non c'è modo di suddividere il costo perché come minimo l'avvocato della associazione per ognuno dei chiamati in causa deve scrivergli una lettera e accompagnarlo all'incontro nello studio del giudice
Certamente. Pensavo piu' ad una condivisione strategica.
 
Da quanto ho capito grazie alle risposte precedenti, correggetemi se sbaglio, il punto è questo: è vero che al giudice viene posta una domanda di principio sulla legittimità dei canoni che quindi esula dal valore degli stessi, ma se il conto viene chiuso e tra banca e cliente non ci sono più rapporti né questioni da accertare, a parte quei pochi euro di canoni già addebitati, il tutto può essere archiviato per il basso valore economico oggetto di accertamento, altrimenti significherebbe che il giudice dovrebbe andare avanti esclusivamente per determinare la questione di principio.
Per cui se il conto non lo chiudi, il valore complessivo non è determinabile, sia perché non si sa a priori fino a quando il rapporto rimarrà aperto, ma anche perché potrebbero per assurdo aumentare il canone ulteriormente fino a cifre esagerate tra 10 anni.
Boh, forse hai ragione ma sinceramente non è che mi sia molto chiaro... Se come detto da enjoy si tratta solo di una sentenza di accertamento, la quantificazione del valore della causa non si può basare su un qualcosa che riguarda eventuali crediti nei confronti del cliente (che tra l'altro a quanto pare nemmeno ci sono), quindi l'eventuale natura incerta della quantificazione dipende esclusivamente dalla definizione stessa del tipo di causa, ossia di accertamento.
Inoltre, non credo che se il correntista perdesse la causa avrebbe uno sconto delle spese legali solo perché magari nel frattempo ha chiuso il conto, cioè dovrà comunque risarcire la controparte dell'intero contributo più spese legali (salvo, probabilmente, diversa disposizione del giudice se la cosa è consentita), e non credo che tale danno possa aumentare o diminuire solo in relazione al fatto che il conto sia ancora aperto o meno.

Tutto ciò che ho detto, ovviamente, è solo sulla base di mie opinabilissime considerazioni, dato che non sono un legale. Un avvocato esperto in questioni bancarie saprebbe certamente chiarire meglio tali dubbi..


Pensavo piu' ad una condivisione strategica.
Ma certo, come no, il thread come avrai notato già da tempo nasce proprio nell'ottica di condivisione strategica, e ha permesso a tutti noi quanto meno di giungere ad un primo risultato positivo in ABF. Ora, per forza di cose essendo attualmente l'unico ad aver ricevuto addirittura una citazione, sei diventato il nostro riferimento per capire meglio cosa/come fare.
Ciò non toglie che chi non si lasci intimorire e dissuadere da certe azioni continuerà in ogni caso a procedere o quanto meno ad informarsi per unire le forze. Tienici aggiornati passo-passo OK!
 
Ho letto molto velocemente e non ho visto la citazione. Capisco il costo e le rogne ma io al posto suo mi costituirei in giudizio ed eccepirei tutto includendo la decisione favorevole ABF e pure un risarcimento extra per le spese sostenute per questa citazione.
 
Lo consiglierà l'avvocato; chi perde nel civile, deve risarcire le spese all'altro.

E scrivere, intanto, la notizia in breaking?

"Widiba cita in giudizio ordinario Folista con ricorso Abf accolto!"
 
Ultima modifica:
Ho letto molto velocemente e non ho visto la citazione. Capisco il costo e le rogne ma io al posto suo mi costituirei in giudizio ed eccepirei tutto includendo la decisione favorevole ABF e pure un risarcimento extra per le spese sostenute per questa citazione.
Sì l'ho lasciata alcune ore per consentire la verifica agli altri e poi rimossa(l'ho scritto da qualche parte). E' comunque un doc sensibile anche se l'ho oscurato e non mi sentivo a mio agio a lasciarlo sul forum. Se sei curioso ti fornisco le pagine che avevo inseirto in PM. (erano la prima e le conclusioni ovvero le richieste)
 
Io l'ho postata in breaking, è una cosa importante ed anche abbastanza inusuale; spero non la tolgano.
 
Allora.
La causa non è davanti al GdP ma al giudice ordinario. Questo immagino per fare crescere le spese in modo da rendere meno allettante resistere.
Credo il loro obbiettivo sia ottenere una sentenza che cristallizzi in "punta di diritto" la loro ipotesi in caso di ragione.
In effetti chiedono al Tribunale di accertare e dichiarare che la PMU ricade nel legittimo esecizio. e di conseguenza accertare e dichiarare che io sia tenuto a pagare le spese di liquidazione trimestrale come modificate.

In effetti qualche dubbio sul merito di questa citazione in giudizio c'e':
- io non mi sono mai rifiutato di pagare le spese; ho solo segnalato alla banca con reclamo la loro illiceità; poi non avendo avuto risposta adeguata ho eccepito presso l'ABF ottenendo ragione
Non ho però mai fatto valere la mia ragione avversando gli addebiti che mi sono stati fatti.
Dal punto di vista della Banca l'essere stata dichiarata soccombente da ABF, che però a quanto pare non da sentenze ma solo "pareri non vincolanti", evidentemente è grave.
Di fatto vuole sfruttare me per ottenere una dichiarazione di "grado superiore" contro le decisioni stragiudiziali di ABF.
Secondo me c'e' molto da approfondire magari anche in tema di lite temeraria o abuso del diritto, posto che appunto io non ho effettuato alcuna azione contraria a quanto da loro disposto sul mio CC.

Di fatto l'unico ad aver fatto un'azione "contraria" alla Banca per ora è ABF che ne ha bocciato le ragioni.

Per chi chiedeva, si ho aiutato altri famigliari a redigere i ricorsi ma naturalmente non sono direttamente intestati a me.
Per ora per loro nessuna citazione.

Confermo Milano.
Ma sei di Milano? Solitamente in un giudizio nei confronti dei consumatori il foro competente è quello dove ha sede il consumatore. Se è così forse il giudice dichiarerà di non avere competenza
 
Ma sei di Milano? Solitamente in un giudizio nei confronti dei consumatori il foro competente è quello dove ha sede il consumatore. Se è così forse il giudice dichiarerà di non avere competenza
Si Milano. Il tribunale è competente. Lo avranno preferito per loro comodità o maggior consuetudine.
 
Sono sbalordito.
@axel73 sempre sull'onda dell'abuso di diritto, secondo me ci sono i presupposti anche di segnalare il fatto ad AGCM, perché questa citazione in giudizio si inserisce in una pratica commerciale (il contratto di conto corrente), che potrebbe essere ritenuta da AGCM una pratica commerciale aggressiva (in particolare art. 25 comma d) ed e) Codice del Consumo). A maggior ragione se AGCM poi scopre che altri clienti sono stati destinatari di analoga citazione.

Sulla stessa linea, si può valutare anche un esposto a Banca d'Italia, in quanto questo comportamento scorretto da parte della banca svuoterebbe l'ABF delle sue funzioni (visto il chilling effect che questa situazione crea).
 
Sono sbalordito.
@axel73 sempre sull'onda dell'abuso di diritto, secondo me ci sono i presupposti anche di segnalare il fatto ad AGCM, perché questa citazione in giudizio si inserisce in una pratica commerciale (il contratto di conto corrente), che potrebbe essere ritenuta da AGCM una pratica commerciale aggressiva (in particolare art. 25 comma d) ed e) Codice del Consumo). A maggior ragione se AGCM poi scopre che altri clienti sono stati destinatari di analoga citazione.

Sulla stessa linea, si può valutare anche un esposto a Banca d'Italia, in quanto questo comportamento scorretto da parte della banca svuoterebbe l'ABF delle sue funzioni (visto il chilling effect che questa situazione crea).
Interessante. Esplorerò anche queste possibilità.
In effetti la Banca ha il diritto di procedere in causa.
Di fatto però per una causa di accertamento potrebbe mancare l'interesse oggettivo nel fatto che io non ho opposto la vittoria ABF ed ho lasciato che i canoni mi fossere addebitati (come scritto l'avevo messa via..)-
E' tutto però da vedere.
 
Interessante. Esplorerò anche queste possibilità.
In effetti la Banca ha il diritto di procedere in causa.
Di fatto però per una causa di accertamento potrebbe mancare l'interesse oggettivo nel fatto che io non ho opposto la vittoria ABF ed ho lasciato che i canoni mi fossere addebitati (come scritto l'avevo messa via..)-
E' tutto però da vedere.
Sia chiaro, queste cose non risolvono il problema della causa.
Possono però essere utilizzate come leve per fare desistere la banca, e farle pagare di tasca sua i costi affrontati fin'ora (AGCM può sanzionare fino a 5 mln di euro e Bankitalia potrebbe usare il tuo esposto come pretesto per avviare un'ispezione approfondita ed eventualmente comminare sanzioni per violazioni del TUB).
 
In 14 anni di iscrizione al Fol avevo scritto si e no 200 messaggi... grazie a Widiba divento un provetto(si fa per dire) scrittore... ho superato i 300!! ...la crescita di chatGTP mi fa un baffo!:D (si ride per non piangere)
 
In 14 anni di iscrizione al Fol avevo scritto si e no 200 messaggi... grazie a Widiba divento un provetto(si fa per dire) scrittore... ho superato i 300!! ...la crescita di chatGTP mi fa un baffo!:D (si ride per non piangere)
Intanto la metto nelle banche da evitare, poi seguo con interesse la discussione perchè questi soprusi mi fanno veramente arrabbiare. Non esiste fare causa ad un cliente (insussistente oltrettotto IMHO...) solo "perchè posso". Spero che tu trova qualcuno di competente, magari pro bono, che sappia dar loro una lezione di quelle che non possono dimenticare!
In bocca al lupo!
 
Vedo che dall'elenco documenti citano una decisione dell'ABF di Torino, ma non mettono il numero. Forse è una delle poche favorevoli a Widiba?
Anche se manca il numero c'è la data, ho dato un'occhiata sul sito di ABF e le ultime decisioni pubblicate di quel collegio risalgono al 18/11. Per cui quando caricheranno le altre sarà facile individuarla.
 
Stato
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