[CAP II] Chi vi dà un rendimento annuale pari alla deducibilità di un fondo pensione?

Cari,

scrivo qui sperando nel vostro aiuto

Mi trovo nella seguente situazione:

  • Sono stato iscritto per anni al Fondo Fonte (comparto Dinamico), ma ora avendo cambiato contratto ho aderito ad un altro Fondo Pensione;
  • Ora avendo perso i requisiti potrei riscattare il montante investito all’interno del Fonte (e investirlo in uno o più ETF), oppure lasciarlo lì investito;
  • Ho poco meno di 40 anni e quindi non mi spaventa avere allocazione anche 100% azionaria o quasi (anche se per fare il confronto qui ho preferito farlo a parità di asset allocation).
...

Il dilemma che stai affrontando fa parte di una classe di problemi di scelta finanziaria più agevole da analizzare rispetto a quelli che solitamente pertengono gli FP.
Il motivo risiede nel fatto che non vengono coinvolte nel tuo caso le tecnicalità fiscali della tua busta paga, ti basta quindi capitalizzare il montante nei 2 casi ipotetici.

Si possono usare formule analitiche se hai un minimo di conoscenza di matematica finanziaria.
Devi solo fare attenzione a capitalizzare FONTE con un rendimento annuo al NETTO dell'imposta sostitutiva e l'ETF al LORDO dell'imposta sostitutiva.

Questo discende dal fatto che i due strumenti operano in un differente regime fiscale: gli FP sono a tutti gli effetti gestioni patrimoniali ed ogni anno pagano l'imposta sulla plusvalenza, gli ETF invece pagano l'imposta solo quando decidi di venderli.
Inoltre per gli ETF occorre stimare anche il bollo annuale (che non grava su FONTE).

Le formule analitiche in questo caso sono abbastanza semplici se trascuriamo la risibile quota amministrativa annua FONTE (10 Euro) e le commissioni di compravendita dell'ETF.

Caso di mantenimento FONTE per 30 anni al tasso del 6,6% netto annuo:

Montante netto FONTE con prestazione = 81986,75 * 1,066^30 anni - 69041,03*0,09 = 551562 Euro
Montante netto FONTE con riscatto = 81986,75 * 1,066^30 anni - 69041,03*0,23 = 541897 Euro

Caso di riscatto per perdita dei requisiti ed investimento in ETF azionario per 30 anni al tasso del 7,4% lordo annuo:


Importo netto da investire in ETF = 81986,75 - 69041,03*0,23 = 66107,31 Euro
Montante lordo ETF = 66107,31 * 1,074^30 anni = 562831 Euro
Stima bolli annuali complessivi = 14418 Euro
Montante netto ETF = 562831 - (562831-66107)*0,26 - 14418 = 419265 Euro


Quella mostrata è una simulazione analitica con i rendimenti annui che hai ipotizzato e che potrai cambiare a piacimento (l'imposta sostitutiva adottata per l'ETF è quella massima ma puoi ridurla in funzione della quota di titoli white list).

Per FONTE a scadenza sono state ipotizzate due diverse strategie: richiesta di prestazione finale con aliquota del 9% e riscatto per perdita dei requisiti con aliquota del 23%.

Il primo montante netto FONTE non è direttamente confrontabile con il montante netto ETF perché non tiene in considerazione il costo implicito dovuto alla conversione obbligatoria del 50% del capitale in rendita vitalizia (tema avanzato trattato nel quinto quaderno tecnico).
Il secondo montante netto FONTE è invece riscattabile interamente 100% cash (a norme vigenti) per cui appare la strategia più profittevole (si potrà alternativamente scegliere di riscattare solo il 50% o il 70% del montante lordo in funzione del montante soglia che vi sarà a scadenza).


NOTA: Per la stima dei bolli complessivi pagati in 30 anni di investimento in ETF è stata utilizzata una speciale formula analitica spiegata in appendice al quarto quaderno. Si possono comunque alternativamente calcolare i bolli sviluppando i montanti con Excel.
 
Il dilemma che stai affrontando fa parte di una classe di problemi di scelta finanziaria più agevole da analizzare rispetto a quelli che solitamente pertengono gli FP.
Il motivo risiede nel fatto che non vengono coinvolte nel tuo caso le tecnicalità fiscali della tua busta paga, ti basta quindi capitalizzare il montante nei 2 casi ipotetici.

Si possono usare formule analitiche se hai un minimo di conoscenza di matematica finanziaria.
Devi solo fare attenzione a capitalizzare FONTE con un rendimento annuo al NETTO dell'imposta sostitutiva e l'ETF al LORDO dell'imposta sostitutiva.

Questo discende dal fatto che i due strumenti operano in un differente regime fiscale: gli FP sono a tutti gli effetti gestioni patrimoniali ed ogni anno pagano l'imposta sulla plusvalenza, gli ETF invece pagano l'imposta solo quando decidi di venderli.
Inoltre per gli ETF occorre stimare anche il bollo annuale (che non grava su FONTE).

Le formule analitiche in questo caso sono abbastanza semplici se trascuriamo la risibile quota amministrativa annua FONTE (10 Euro) e le commissioni di compravendita dell'ETF.

Caso di mantenimento FONTE per 30 anni al tasso del 6,6% netto annuo:

Montante netto FONTE con prestazione = 81986,75 * 1,066^30 anni - 69041,03*0,09 = 551562 Euro
Montante netto FONTE con riscatto = 81986,75 * 1,066^30 anni - 69041,03*0,23 = 541897 Euro

Caso di riscatto per perdita dei requisiti ed investimento in ETF azionario per 30 anni al tasso del 7,4% lordo annuo:


Importo netto da investire in ETF = 81986,75 - 69041,03*0,23 = 66107,31 Euro
Montante lordo ETF = 66107,31 * 1,074^30 anni = 562831 Euro
Stima bolli annuali complessivi = 14418 Euro
Montante netto ETF = 562831 - (562831-66107)*0,26 - 14418 = 419265 Euro


Quella mostrata è una simulazione analitica con i rendimenti annui che hai ipotizzato e che potrai cambiare a piacimento (l'imposta sostitutiva adottata per l'ETF è quella massima ma puoi ridurla in funzione della quota di titoli white list).

Per FONTE a scadenza sono state ipotizzate due diverse strategie: richiesta di prestazione finale con aliquota del 9% e riscatto per perdita dei requisiti con aliquota del 23%.

Il primo montante netto FONTE non è direttamente confrontabile con il montante netto ETF perché non tiene in considerazione il costo implicito dovuto alla conversione obbligatoria del 50% del capitale in rendita vitalizia (tema avanzato trattato nel quinto quaderno tecnico).
Il secondo montante netto FONTE è invece riscattabile interamente 100% cash (a norme vigenti) per cui appare la strategia più profittevole (si potrà alternativamente scegliere di riscattare solo il 50% o il 70% del montante lordo in funzione del montante soglia che vi sarà a scadenza).


NOTA: Per la stima dei bolli complessivi pagati in 30 anni di investimento in ETF è stata utilizzata una speciale formula analitica spiegata in appendice al quarto quaderno. Si possono comunque alternativamente calcolare i bolli sviluppando i montanti con Excel.
Grazie, gentilissimo

Hai ragione non avevo tenuto conto del bollo titoli (sugli etf) e grazie per la precisazione sul riscatto del Fondo (ossia che per riscattare il 100% bisogna applicare la fiscalità del 23% invece che quella del 9% anche se sono passati più di 35 anni).

Un commento: avrei pensato che il mancato compounding sui rendimenti del Fondo Pensione (dovuto alla tassazione annua del 20%) pesasse molto di più sul risultato finale.

Al netto delle considerazioni tecniche, direi che da un punto di vista pratico gli elementi che possono far propendere la bilancia in un senso o nell’altro sono prevalentemente al di fuori del nostro controllo ossia:
  • Rendimenti futuri del mercato (nonché rendimento specifico di Fonte) à generalmente preferisco evitare di caricarmi il rischio gestorio, ma forse questa potrebbe essere una delle rare eccezioni dove potrebbe aver senso farlo (forse anche grazie ai costi di gestione molto bassi e alla presumibile replica passiva degli indici che avvicinano questo fondo a un etf);
  • Cambiamenti nella normativa (sia dei Fondi Pensione, ma anche della tassazione del capital gain, bollo titoli, ecc)
 
Grazie, gentilissimo

Hai ragione non avevo tenuto conto del bollo titoli (sugli etf) e grazie per la precisazione sul riscatto del Fondo (ossia che per riscattare il 100% bisogna applicare la fiscalità del 23% invece che quella del 9% anche se sono passati più di 35 anni).

Un commento: avrei pensato che il mancato compounding sui rendimenti del Fondo Pensione (dovuto alla tassazione annua del 20%) pesasse molto di più sul risultato finale.

Al netto delle considerazioni tecniche, direi che da un punto di vista pratico gli elementi che possono far propendere la bilancia in un senso o nell’altro sono prevalentemente al di fuori del nostro controllo ossia:
  • Rendimenti futuri del mercato (nonché rendimento specifico di Fonte) à generalmente preferisco evitare di caricarmi il rischio gestorio, ma forse questa potrebbe essere una delle rare eccezioni dove potrebbe aver senso farlo (forse anche grazie ai costi di gestione molto bassi e alla presumibile replica passiva degli indici che avvicinano questo fondo a un etf);
  • Cambiamenti nella normativa (sia dei Fondi Pensione, ma anche della tassazione del capital gain, bollo titoli, ecc)

Con le correzioni che ti ha suggerito marble mi pare tu abbia ora messo a punto una buona simulazione, ti basta aggiungere i bolli.

La simulazione ti aiuta a prendere una decisione ponderata evitando l'errore tipico di confrontare direttamente il rendimento di FONTE Dinamico con quello di un ETF equivalente senza tenere conto di tutte le differenti tecnicalità fiscali degli strumenti.

Come giustamente osservi la parte più difficile consiste ora nello stimare i rendimenti futuri dei singoli strumenti, soprattutto con un orizzonte temporale così esteso.

Personalmente sarei più conservativo sui rendimenti, il decennio appena trascorso è stato a dir poco eccezionale per i mercati mondiali, difficile mantenere questi ritmi in futuro.

Mi pare comunque che ne sia uscito un bell'esercizio, probabilmente utile anche ad altri utenti...
 
Personalmente sarei più conservativo sui rendimenti, il decennio appena trascorso è stato a dir poco eccezionale per i mercati mondiali, difficile mantenere questi ritmi in futuro.
Concordo al 100%
E questo é uno degli ulteriori motivi che fa propendere la bilancia verso il mantenimento di Fonte
 
Concordo che 30 anni sono tanti e che (se si decide di riscattare) in ogni caso valga la pena andare su asset allocation più aggressive.
Non ho capito invece il commento sui vincoli... nel senso che conosco (abbastanza) bene i vincoli dei Fondi Pensione, ma in questo caso avendo ormai perso i requisiti per contribuire al Fonte il riscatto dovrebbe essere sostanzialmente senza limiti/vincoli... o mi perdo qualcosa?

intendevo solo dire che la asset allocation di Fonte è predefinita. In un tuo portafoglio di ETF puoi - in funzione della tua indole e delle tue convinzioni - crearti una AA come meglio credi. In questo senso, la comparazione (storica) fonte dinamico vs portaglio 60/40 misura la bontà di Fonte...... ma la comparazione (predittiva) fonte vs "quello che credi giusto" è operativamente quella che va usata per impostare la propria strategia.

Grazie, gentilissimo

Hai ragione non avevo tenuto conto del bollo titoli (sugli etf) e grazie per la precisazione sul riscatto del Fondo (ossia che per riscattare il 100% bisogna applicare la fiscalità del 23% invece che quella del 9% anche se sono passati più di 35 anni).

nel caso di portafoglio di ETF dovresti anche considerare i costi di ribilanciamento (per mantenere la AA "in asse"), a meno che tu non decida per un monoetf (lifestrategy, oppure un 100% azionario)


Per il ritiro 100% a tassazione agevolata o no, considererei in questo momento l'ipotesi 23% come worst case scenario e l'ipotesi 9% come best case scenario. Che non è da escludersi a priori (tramite rita, per esempio). In ogni caso è relativamente poco rilevante, dato il basso apporto di investimento iniziale rispetto al totale.




Un commento: avrei pensato che il mancato compounding sui rendimenti del Fondo Pensione (dovuto alla tassazione annua del 20%) pesasse molto di più sul risultato finale.

Sto periodicamente confrontando l'andamento di Fonte Dinamico con Lifestrategy 60, e in effetti non c'è differenza sostanziale (almeno per ora, dopo 3 anni; convengo che sia ancora un po' presto per dare un giudizio). E questo al lordo del beneficio fiscale.

La minore tassazione è - mi pare - compensata dalla possibilità di recuperare le minus (cosa che un portafoglio classico buy and hold non può avere).

Quanto alla diatriba fra investimento passivo e investimento attivo (che mi vede totalmente favorevole al passivo, sia chiaro) mi pare che alla fine dei conti il male non sia l'investimento attivo per sè, ma soprattutto i costi che di solito comporta. Un negoziale, per quanto attivo, ha costi non troppo diversi da un ETF, e guarda caso se la cava tutto sommato egregiamente nel confronto.

Personalmente sarei più conservativo sui rendimenti, il decennio appena trascorso è stato a dir poco eccezionale per i mercati mondiali, difficile mantenere questi ritmi in futuro.

Sì, infatti mi pare meglio applicare il 5 rispetto al 6,6.

Anche se nei 15 anni al 6,6% di fonte dinamico si contano anni abbastanza bui (2007-08, 2011-12, 2020, 2022) , non è stata sempre una passeggiata si salute.

EDIT: mi sono reso dopo avere scritto che dal 2008 sono passati oltre 15 anni :-) quindi la botta del 2008 non era conteggiata in quel dato del 6,6. Portando l'orologio a inizio Fonte Dinamico (maggio 2008), il dato a 16 anni diventa poco più del 5% ..... a conferma che 5% è un dato più "equilibrato"



Mi pare comunque che ne sia uscito un bell'esercizio, probabilmente utile anche ad altri utenti...

Sì, il caso, "perdo i requisiti: ritiro o lascio a maturare?" è più frequente probabilmente di quanto si pensi.
 
Ultima modifica:
Ma se da Fon.te con CCNL commercio una persona si ritrova a cambiare lavoro e diventare metalmeccanico o tessile o altro CCNL diverso, può riscattare il 100% del fondo con tassazione al 23%? Mi sfugge qualcosa? Sul sito Fon.te non specificano bene la cosa, ma mi è parso di leggere casi simili nel thread. Grazie.
 
si può riscattare con tassazione del 23%....
Il dilemma che stai affrontando fa parte di una classe di problemi di scelta finanziaria più agevole da analizzare rispetto a quelli che solitamente pertengono gli FP.
Il motivo risiede nel fatto che non vengono coinvolte nel tuo caso le tecnicalità fiscali della tua busta paga, ti basta quindi capitalizzare il montante nei 2 casi ipotetici.

Si possono usare formule analitiche se hai un minimo di conoscenza di matematica finanziaria.
Devi solo fare attenzione a capitalizzare FONTE con un rendimento annuo al NETTO dell'imposta sostitutiva e l'ETF al LORDO dell'imposta sostitutiva.

Questo discende dal fatto che i due strumenti operano in un differente regime fiscale: gli FP sono a tutti gli effetti gestioni patrimoniali ed ogni anno pagano l'imposta sulla plusvalenza, gli ETF invece pagano l'imposta solo quando decidi di venderli.
Inoltre per gli ETF occorre stimare anche il bollo annuale (che non grava su FONTE).

Le formule analitiche in questo caso sono abbastanza semplici se trascuriamo la risibile quota amministrativa annua FONTE (10 Euro) e le commissioni di compravendita dell'ETF.

Caso di mantenimento FONTE per 30 anni al tasso del 6,6% netto annuo:

Montante netto FONTE con prestazione = 81986,75 * 1,066^30 anni - 69041,03*0,09 = 551562 Euro
Montante netto FONTE con riscatto = 81986,75 * 1,066^30 anni - 69041,03*0,23 = 541897 Euro

Caso di riscatto per perdita dei requisiti ed investimento in ETF azionario per 30 anni al tasso del 7,4% lordo annuo:


Importo netto da investire in ETF = 81986,75 - 69041,03*0,23 = 66107,31 Euro
Montante lordo ETF = 66107,31 * 1,074^30 anni = 562831 Euro
Stima bolli annuali complessivi = 14418 Euro
Montante netto ETF = 562831 - (562831-66107)*0,26 - 14418 = 419265 Euro


Quella mostrata è una simulazione analitica con i rendimenti annui che hai ipotizzato e che potrai cambiare a piacimento (l'imposta sostitutiva adottata per l'ETF è quella massima ma puoi ridurla in funzione della quota di titoli white list).

Per FONTE a scadenza sono state ipotizzate due diverse strategie: richiesta di prestazione finale con aliquota del 9% e riscatto per perdita dei requisiti con aliquota del 23%.

Il primo montante netto FONTE non è direttamente confrontabile con il montante netto ETF perché non tiene in considerazione il costo implicito dovuto alla conversione obbligatoria del 50% del capitale in rendita vitalizia (tema avanzato trattato nel quinto quaderno tecnico).
Il secondo montante netto FONTE è invece riscattabile interamente 100% cash (a norme vigenti) per cui appare la strategia più profittevole (si potrà alternativamente scegliere di riscattare solo il 50% o il 70% del montante lordo in funzione del montante soglia che vi sarà a scadenza).


NOTA: Per la stima dei bolli complessivi pagati in 30 anni di investimento in ETF è stata utilizzata una speciale formula analitica spiegata in appendice al quarto quaderno. Si possono comunque alternativamente calcolare i bolli sviluppando i montanti con Excel.

se si opta per la prestazione (esempio 1) sempre in caso di perdita dei requisiti e il montante è inferiore "al 70% della posizione maturata convertita in rendita vitalizia che non risulta superiore al 50% dell'assegno sociale." si può ottenere il 100% del montante????
 
Ma se da Fon.te con CCNL commercio una persona si ritrova a cambiare lavoro e diventare metalmeccanico o tessile o altro CCNL diverso, può riscattare il 100% del fondo con tassazione al 23%? Mi sfugge qualcosa? Sul sito Fon.te non specificano bene la cosa, ma mi è parso di leggere casi simili nel thread. Grazie.
Sì, però la tua anzianità maturata nella previdenza integrativa torna a zero, quindi dovrai aspettare più a lungo per ottenere alla fine l’aliquota agevolata del 9%.
 
Dal fondo pensione si può riscattare massimo il 30 % senza motivazioni con tassazione al 23%, ma questa operazione è ripetibile ossia posso togliere un altro 10 o 20 % magari dopo qualche anno?
 
Dal fondo pensione si può riscattare massimo il 30 % senza motivazioni con tassazione al 23%, ma questa operazione è ripetibile ossia posso togliere un altro 10 o 20 % magari dopo qualche anno?
al nuovo ritiro terranno conto di quanto avevi già ritirato
 
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se si opta per la prestazione (esempio 1) sempre in caso di perdita dei requisiti e il montante è inferiore "al 70% della posizione maturata convertita in rendita vitalizia che non risulta superiore al 50% dell'assegno sociale." si può ottenere il 100% del montante????

La richiesta di prestazione (capitale e/o rendita) la puoi inoltrare solo quando maturi i requisiti di accesso alla pensione pubblica.
In fase di richiesta della prestazione potrai avere il 100% del capitale a patto di avere maturato un montante totale inferiore al montante soglia calcolato in quel momento.

Il fatto che tu abbia o meno perso i requisiti partecipativi riguarda l'istituto del riscatto, che è cosa diversa perché può essere richiesto in qualunque momento durante la fase di accumulo, se ne hai diritto.

L'infografica tratta dal sito FONTE riassume in modo esaustivo le possibili varianti di riscatto nel settore privato (il riscatto per perdita dei requisiti dovuti a cambio di CCNL ricade sotto la categoria dei riscatti per cause diverse):



1713083595508.png
 
Ultima modifica:
La richiesta di prestazione (capitale e/o rendita) la puoi inoltrare solo quando maturi i requisiti di accesso alla pensione pubblica.
In fase di richiesta della prestazione potrai avere il 100% del capitale a patto di avere maturato un montante totale inferiore al montante soglia calcolato in quel momento.

Il fatto che tu abbia o meno perso i requisiti partecipativi riguarda l'istituto del riscatto, che è cosa diversa perché può essere richiesto in qualunque momento durante la fase di accumulo, se ne hai diritto.

L'infografica tratta dal sito FONTE riassume in modo esaustivo le possibili varianti di riscatto nel settore privato (il riscatto per perdita dei requisiti dovuti a cambio di CCNL ricade sotto la categoria dei riscatti per cause diverse):



Vedi l'allegato 3005464
il montante soglia tende ad aumentare con l'avanzamento dell'età pensionabile?
 
il montante soglia tende ad aumentare con l'avanzamento dell'età pensionabile?
Il montante soglia per ritirare il montante è più alto più vai in pensione giovane. Essendo il riferimento l'assegno sociale, prima vai in pensione più saranno le mensilità da erogare in rendita (calcolate con i coefficiente e il montante disponibile) e quindi più basse e quindi più probabilmente rientranti nei limiti per richiedere, al loro posto, il riscatto totale.
 
C’è una tabella dei montanti al 100% x età pensionabile?
Nel mio fondo Telemaco nn c è
 
Sì, però la tua anzianità maturata nella previdenza integrativa torna a zero, quindi dovrai aspettare più a lungo per ottenere alla fine l’aliquota agevolata del 9%.
Ok grazie...non male, sempre meglio dell'aliquota alta e non si perdono i contributi del datore di lavoro.
 
Ciao ragazzi, devo ancora decidermi se aprire o meno il FPA e sto facendo due calcoli per capire anche se alla fine rimane proprio l'indecisione. Partendo dal fatto che di etf non ne capisco molto e che non so investire e che ho letto parecchie volte:meglio investire su qualsiasi cosa che non farlo. Seppur il fatto di non poter disporre dei miei soldi mi mette ansia(seppur con un fondo emergenza ce l'ho).
mi chiedevo se versando 5k nel fondo pensione e avendo 25k di stipendio annuo mi porta anche a ricevere quell'1% in più di sgravio sulle tasse previdenziali(supero di poco la fascia).
So che questo tanto sarà solo forse per quest'anno e che le cose cambieranno ma volevo capire.
Inoltre non posso non fare la domanda, conviene il fp se l'alternativa sarebbe il "boh"! Considerando che io penso di licenziarmi un anno prima dell'età pensionabile e prendere la RITA.
 
Ciao ragazzi, devo ancora decidermi se aprire o meno il FPA e sto facendo due calcoli per capire anche se alla fine rimane proprio l'indecisione. Partendo dal fatto che di etf non ne capisco molto e che non so investire e che ho letto parecchie volte:meglio investire su qualsiasi cosa che non farlo. Seppur il fatto di non poter disporre dei miei soldi mi mette ansia(seppur con un fondo emergenza ce l'ho).
mi chiedevo se versando 5k nel fondo pensione e avendo 25k di stipendio annuo mi porta anche a ricevere quell'1% in più di sgravio sulle tasse previdenziali(supero di poco la fascia).
So che questo tanto sarà solo forse per quest'anno e che le cose cambieranno ma volevo capire.
Inoltre non posso non fare la domanda, conviene il fp se l'alternativa sarebbe il "boh"! Considerando che io penso di licenziarmi un anno prima dell'età pensionabile e prendere la RITA.
perché fpa? Hai un negoziale?
 
perché fpa? Hai un negoziale?
Il mio contratto collettivo non ha (ahimè) nessun fondo pensione negoziale quindi l'unico posto dove investire è un fpa(magari allianz) ma sempre tenendo conto che la mia aliquota è del 23%. Comunque se ho capito bene il montante su cui calcolano lo sgravio fiscale dei contributi Inps non è lo stesso preso in considerazione per l'irpef, quindi quel 7% al posto del 6% non mi toccherebbe. Lo so parlo di spicci in confronto a tutto il resto dei benefici. Ma qui tutti parlate di Ral sopra i 40k...io sono un poveraccio che non sa che fare😅
 
Il mio contratto collettivo non ha (ahimè) nessun fondo pensione negoziale quindi l'unico posto dove investire è un fpa(magari allianz) ma sempre tenendo conto che la mia aliquota è del 23%. Comunque se ho capito bene il montante su cui calcolano lo sgravio fiscale dei contributi Inps non è lo stesso preso in considerazione per l'irpef, quindi quel 7% al posto del 6% non mi toccherebbe. Lo so parlo di spicci in confronto a tutto il resto dei benefici. Ma qui tutti parlate di Ral sopra i 40k...io sono un poveraccio che non sa che fare😅

Lascia perdere lo sgravio fiscale e facciamola piu' semplice.
Oggi hai un lordo di 25k e paghi l'IRPEF e le addizionali su quello.
Se versi 5k al FPA, il tuo lordo diventerà' 20k e pagherai il dovuto su 20k.
 
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