wizardgsz
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La stessa traiettoria di molti che entrano nel Fol in maniera brillante e poi subiscono l'involuzione di specie
Penso anch'io, ma anche in ogni processo di apprendimento guidato ...secondo me in ambito medico e diagnostico può fare moltissimo.
È così infatti, ma penso che ce ne accorgiamo (o, almeno, dovremmo) un po' tutti anche nel quotidiano.Da un articolo apparso su Repubblica riporto due passaggi che fanno riflettere sulla possibile evoluzione (o involuzione) del nostro organo più prezioso:
Voleva fare il filosofo. E infatti studia il cervello. Spiega che quest’organo non riposa mai. Che i nostri quozienti intellettivi individuali si sono abbassati dai tempi in cui cacciavamo nella savana. Che da qualche parte in testa abbiamo probabilmente già sviluppato un’area dedicata al cellulare.
...
"C’è chi sostiene che l'intelligenza artificiale ci libererà dal male del lavoro lasciandoci tempo per la creatività. Ma come si alimenterà, questa creatività? Abbiamo affidato la capacità di orientarci nello spazio al navigatore, la memoria allo zio Google, ora cederemo a ChatGpt anche la capacità di scrivere un testo o risolvere un problema. Cosa ci resterà da pensare? Per ragionare il cervello ha bisogno di elementi che trova dentro di sé. I mandarini cinesi imparavano una caterva di nozioni prima di iniziare a governare. Noi abbiamo finito con l’accontentarci di un apprendimento superficiale. Essere creativi in queste condizioni sarebbe come dipingere un quadro senza sporcarsi le mani con i colori."
È così infatti, ma penso che ce ne accorgiamo (o, almeno, dovremmo) un po' tutti anche nel quotidiano.
Quando ancora non esistevano i cellulari, o erano agli esordi, ricordavamo numeri telefonici, targhe automobilistiche al primo sguardo, nomi e cognomi... Adesso ci si dimentica anche dopo un minuto ciò che si è letto o ascoltato pur facendoci sul momento attenzione, perfino quando ci imponiamo di ricordarcene perché importante.
Quando ancora non esistevano i navigatori, o erano agli esordi, ci si orientava meglio. Le strade, anche quelle nuove, venivano intuite in base alla "bussola" del cervello, adesso senza navigatore ci sentiamo - e spesso siamo - dispersi.
Con i calcolatori sempre a portata di mano stiamo perdendo gradualmente la capacità di fare a mente operazioni aritmetiche, anche le più semplici o elementari, così che se non abbiamo un cellulare a portata di mano siamo in tilt.
Sono innegabili i vantaggi che derivano dalla tecnologia, si pensi agli utilizzi della crittografia nell'informatica, all'applicazione nei campi sanitari, alla robotica, all'informazione in tempo reale di qualsiasi ricerca effettuata in rete... Ma qual è il prezzo da pagare, il risvolto della medaglia? La risposta a questa domanda è in parte evidenziata poco sopra, tra gli altri aspetti negativi ci sono certamente la dispersione, le fake news, ma possiamo citare anche la progressiva perdita di valori come la riservatezza, linguaggi e comportamenti sempre più irriverenti e discutibili della società, modelli da seguire orientati al massimo profitto col minimo sforzo o, peggio, con la svendita del proprio corpo o della propria privacy... E tanti altri esempi che si potrebbero fare.
Occorrerebbe poi dedicare intere sezioni di considerazioni ai rischi dell'intelligenza artificiale.. Senza menzionare scenari apocalittici già illustrati sul grande schermo e nemmeno poi tanto improbabili (2001 Odissea nello spazio, Blade runner, Io robot, solo per citarne alcuni), oggi assistiamo a scenari già inquietanti come la sostituzione o il furto di identità attraverso le caratteristiche biometriche, l'incapacità ormai sempre più totale di poter distinguere la foto o il video di una persona reale da quella di una persona inesistente creata da un algoritmo, l'incapacità di distinguere un'informazione corretta e verificata attraverso lo studio di testi e fonti attendibili, e, inevitabilmente, l'incapacità di creare una relazione in modo autonomo, o fare la sintesi di un testo letto.
Penso che di questo passo, tralasciando se le mani si sporchino o meno, già solo dipingere un quadro diventerà un'impresa, o una prerogativa di Terminator et similia.