Perché vedete, secondo me il problema strategico russo si è complicato.
Prima della guerra il confine occidentale era a nord con uno stato cuscinetto, la Finlandia, più sotto un confine caldo, quella polacco, e poi una Ucraina in bilico.
Supponiamo che ci sia un armistizio sulle posizioni raggiunte ad oggi. Avrebbe un confine a nord direttamente con uno stato Nato, la Finlandia, poi a sud la Polonia divenuta estremamente ostile, poi un confine con l'Ucraina, anch'essa estremamente ostile.
Quindi avrebbe la necessità di difendere un confine mooolto più lungo di prima e difendere confini ostili è costoso. Ne ha i mezzi?
(E' il tradizionale problema russo a occidente: cercare di espandersi per acquisire profondità strategica, ma poi non riuscire a sostenere i costi di questa espansione).
Se invece avesse vinto la guerra in tre balletti, avrebbe avuto un confine diretto con l'Occidente su una linea molto più corta, da Kaliningrad al mar nero, ma questo scenario a questo punto non è realistico.
Quindi voi, foste in Putin, accettereste una tregua? O non vi converrebbe sperare in un collasso dello stato Ucraino causato dalla crisi demografica ed economica?