Scusa aemme1, dopo il trambusto per ot, gli spostamenti, e gli altri interventi in generale non ho più avuto modo di rispondere, lo faccio adesso continuando dal tuo ultimo intervento sulla questione dell'automatismo dell'indennizzo (che, per chiarezza verso chi legge, era partita da
questo post).
scusa, ma sembra un discorso tra sordi
Eh, anche a me
quello che scrivi è così perché tu traduci/interpreti così quella legge
Ma certo, ovviamente è solo la mia opinione, che può essere anche errata. Il confronto serve a capire e trovare conferme, o smentite, motivo per cui invito anche altri a dire la loro sulla questione, che a mio avviso sarebbe utile chiarire una volta per tutte..
Se fosse vero, allora dovrebbe esistere una autorità/organismo preposta a controllare che ogni chiusura dei conti avvenuta in ritardo sia oggettivamente giustificata e sanzioni la banca per non aver automaticamente erogato l'indennizzo
Scusa ma non mi è chiaro il nesso causale del "se fosse vero" con la mia interpretazione del comma 9. Anche se fosse vera la tua allora ci dovrebbe essere un'autorità preposta al controllo, altrimenti che senso ha parlare di automatismo dell'indennizzo? Cioè, torno a ripetere, se io banca faccio ritardo e mi dimentico di fare la suddetta comunicazione, quale organo o meccanismo farebbe poi avere
automaticamente l'indennizzo diretto al cliente? Se vuoi chiarirmi questo aspetto ne sarei molto curioso.
Invece, la banca fa una sorta di autocertificazione (assumendosene le responsabilità) dichiarando che ci possono essere dei ritardi.
Che ci possano essere dei ritardi però mi sembra lapalissiano. È come se io in qualsiasi ambito di responsabilità mi parassi il sedere semplicemente dichiarando, in modo del tutto generico, che ci possono essere degli imprevisti o ritardi. Anche se non lo comunico è chiaro che ce ne possano essere (vale per tutti e per ogni cosa)...
Sta poi al cliente reclamare e segnalare l'inosservanza della legge da parte della banca e chiedere che sia dimostrata l'esistenza e la responsabilità dell'impedimento.
Che stia poi al cliente reclamare in caso di inosservanza non ci piove, ma secondo me (attenendomi sempre al comma 9 dell'articolo del TUB) la direzione va intrapresa al contrario: starebbe prima alla banca dimostrare subito, attraverso la comunicazione, che ci sia una causa ostativa che ritarda/impedisce la chiusura, e solo successivamente (se ritarda e non comunica, o se ritarda e comunica asserendo che il motivo sia valido quando invece non lo è) sta allora al cliente reclamare ed eventualmente ricorrere in ABF.
Ma è sempre così: se ritieni di aver subito un torto lo devi denunciare tu, non chi ti ha fatto il torto (a parte questo caso dell'accertamento in cui è stato ingiustamente coinvolto Axel73 cheoltre ad aver subito il torto è stato anche denunciato)
E su questo come detto poc'anzi non si discute. In ogni caso axel non è stato denunciato, infatti non è una causa di condanna ma di accertamento, in cui il convenuto è semplicemente uno preso a caso tra gli altri ricorsisti ma che non fa parte dell'oggetto dell'azione. Evidentemente (dico evidentemente perché non ne sono sicuro) tali tipologie di cause implicano necessariamente il coinvolgimento di un convenuto che avesse inizialmente ricorso in ABF (e a cui si chiede come da prassi anche il pagamento delle spese legali).
Cmq, Widiba lo aveva comunicato alla mia banca, che mi aveva telefonato per avvertirmi. Poi, è arrivata la lettera di conclusione della portabilità con scritto: "il PSP originario al quale abbiamo chiesto di chiudere il "conto originario" nella data di efficacia soprariportata, ci ha comunicato la presenza di obblighi pendenti in virtù dei quali la chiusura del conto potrebbe avvenire in data successiva."
Quale fosse l'impedimento non lo so, fatto sta che la banca lo ha comunicato, e poi ha deciso di indennizzarmi ma soltanto dopo il mio reclamo
Ok, questo mi pare un modo (o meglio un tentativo) di pararsi preventivamente il sedere, perché dire che ci siano obblighi pendenti (
senza specificare quali) e poi accettare il reclamo erogandoti l'indennizzo significa che tali obblighi pendenti in realtà non c'erano affatto, altrimenti secondo me col caiser che ti avrebbero pagato, ma avrebbero fatto valere le loro ragioni anche in ABF.