Circolare BPM versato in banca autriaca - danaro scomparso.

padellin

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25/10/09
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Mio figlio risiede in Austria e di conseguenza non può avere un conto corrente in Italia.
All'inizio di aprile, rogitata la vendita del suo appartamento in Italia, versa il giorno seguente il circolare di 100k euro della BPM in una banca austriaca.
Dopo oltre un mese di continui solleciti perché il danaro non viene accreditato, nonostante tutta la documentazione antiriciclaggio presentata, la banca austriaca, che non trova il danaro, sostiene che i soldi sono in Italia.
Dall'Italia sostengono che l'assegno, lavorato da Unicredit, che tiene i rapporti con la banca austriaca, è stato estinto il 18 aprile.
Unicredit avrebbe quindi negoziato l'assegno, cercato e trovato i fondi ed estinto l'assegno previo versamento.
Qualcuno ha un'idea di come risolvere questo dramma, considerato che a fine mese quel danaro serve per rogitare un immobile in Austria e si rischia di perdere la caparra (importante) in caso di impossibilità di pagamento?
 
Tuo figlio può benissimo avere un conto corrente "non residenti" in Italia.
Quando si versa un assegno su conto estero iniziano le beghe ed i costi perchè sono strumenti antiquati per cui ci vuole tepo e molte commissioni per avere i soldi, il tutto quando l'alternativa era fare un semplice bonifico coi soldi che sarebbero arrivati il giorno successivo e senza commissioni.
Purtroppo nessuno può aiutarti perchè difficilmente conosciamo termini&condizioni di banche austriache.
 
L’unico consiglio che mi sento dare,considerato la cifra “in ballo” ,è di rivolgersi subito a un avvocato e/o un commercialista
 
L’unico consiglio che mi sento dare,considerato la cifra “in ballo” ,è di rivolgersi subito a un avvocato e/o un commercialista
Ovviamente austriaco visto che l'assegno è stato versato nel loro sistema bancario
 
Grazie Lupak e Leo2015. Penso che faremo così, ma io mi chiedevo se a qualcuno sia mai capitato un incubo del genere...
 
È possibile che a qualcuno sia capitato un evento simile ma non è detto che in questo momento segua le discussioni ; una cosa che non mi è chiara è se per l’operazione vi siete avvalsi di un “intermediario” austriaco riconosciuto,che nel qual caso avrebbe potuto consigliarvi di fare un bonifico su un suo conto in modo da gestire la cosa in loco
 
È possibile che a qualcuno sia capitato un evento simile ma non è detto che in questo momento segua le discussioni ; una cosa che non mi è chiara è se per l’operazione vi siete avvalsi di un “intermediario” austriaco riconosciuto,che nel qual caso avrebbe potuto consigliarvi di fare un bonifico su un suo conto in modo da gestire la cosa in loco

Penso di no. Mio figlio si è avvalso di un commercialista locale per l'acquisto che vorrebbe fare e che spero saprà consigliarlo per il meglio, ma ha portato avanti l'intera operazione con la fiducia di essere in Europa con regole comuni e tra persone responsabili, come fosse stato in Italia. Evidentemente non è così. E' certo che se avesse immaginato una simile eventualità, avrebbe fatto scelte diverse.
Secondo me il problema sta nel capire chi è responsabile del disguido, perché la banca austriaca scarica la colpa su Unicredit e BPM, mentre queste dichiarano di aver agito correttamente. Ho paura che occorreranno due avvocati, uno italiano e uno austriaco se non riusciranno a capire cosa sia accaduto.
 
Il fatto che la tua vicenda coinvolga due stati sovrani complica le cose ma la questione di fondo ,sottolineata anche in un post precedente ,è che gli assegni sono strumenti “analogici” in un mondo “digitale” e sempre più spesso capitano problemi ,problemi testimoniati dalle numerose discussioni aperte
 
Tuo Figlio ha fatto lo stesso errore di mio Figlio, ha chiuso la Banca in Italia e' poi aperta una in Austria...

incece doveva aprire un Conto Online in Italia e' denerlo aperto....
visto che la Assicurazione Alleanza non po versare al Estero, mio Figlio ha dovuto rientrare ben 3 Volte...il tutto impiegava oltre un anno...
voleva aprire Ing ma almeno ai quei Tempi doveva avere la residenza in Italia.....
io ho pagato alcune volte al posto suo, ma se forse solo lui ci sarebbero state vere grane....
Un Italiano residente al Estero viene trattato quasi come un Criminale...
uno che viene dal Africa lo aprono il Conto e se apre una Ditta INPS lo da perdino 20 K di aiuto...... rove pazze...

spedire assegni e sempre stato un criterio, mia Mamma mi ha mandato un Assegno che dopo 2 Mesi nessuno lo sapeva dove andato a finire....

io mi domando perche non ha fatto un Versamento dalla BPM al suo Conto in Austria ??? che entro 3 Giorni di sicuro sarebbe arrivato...
 
Tuo Figlio ha fatto lo stesso errore di mio Figlio, ha chiuso la Banca in Italia e' poi aperta una in Austria...

incece doveva aprire un Conto Online in Italia e' denerlo aperto....
visto che la Assicurazione Alleanza non po versare al Estero, mio Figlio ha dovuto rientrare ben 3 Volte...il tutto impiegava oltre un anno...
voleva aprire Ing ma almeno ai quei Tempi doveva avere la residenza in Italia.....
io ho pagato alcune volte al posto suo, ma se forse solo lui ci sarebbero state vere grane....
Un Italiano residente al Estero viene trattato quasi come un Criminale...
uno che viene dal Africa lo aprono il Conto e se apre una Ditta INPS lo da perdino 20 K di aiuto...... rove pazze...

spedire assegni e sempre stato un criterio, mia Mamma mi ha mandato un Assegno che dopo 2 Mesi nessuno lo sapeva dove andato a finire....

io mi domando perche non ha fatto un Versamento dalla BPM al suo Conto in Austria ??? che entro 3 Giorni di sicuro sarebbe arrivato...

Purtroppo le cose sono andate così e ora c'è solo da sperare. Oggi un impiegato della BPM ha fornito con la massima gentilezza tutti i dati che poteva dare circa l'operazione che, al momento, sembra nelle mani di Unicredit.
In un mondo di bit, oggi tutto corre via internet, però io mi chiedo cosa succede se un bonifico inviato tranquillamente da casa, tramite una banca online, senza filiali in loco, non giunga a destinazione. Forse non è mai accaduto, ma comincio ad avere i miei dubbi e a sentirmi molto meno sicuro di ieri.
 
Purtroppo le cose sono andate così e ora c'è solo da sperare. Oggi un impiegato della BPM ha fornito con la massima gentilezza tutti i dati che poteva dare circa l'operazione che, al momento, sembra nelle mani di Unicredit.
In un mondo di bit, oggi tutto corre via internet, però io mi chiedo cosa succede se un bonifico inviato tranquillamente da casa, tramite una banca online, senza filiali in loco, non giunga a destinazione. Forse non è mai accaduto, ma comincio ad avere i miei dubbi e a sentirmi molto meno sicuro di ieri.

Un bonifico non si può perdere proprio perché è espresso da codici numeri che ritrovi nel TRN(CRO) che traccia l’operazione ,ed è per questo che per pagamenti con paesi esteri è sicuramente preferibile al utilizzo di un assegno che,anche se dematerializzato,non è stato pensato per transazioni che avvengono esclusivamente in rete
 
In un mondo di bit, oggi tutto corre via internet, però io mi chiedo cosa succede se un bonifico inviato tranquillamente da casa, tramite una banca online, senza filiali in loco, non giunga a destinazione. Forse non è mai accaduto, ma comincio ad avere i miei dubbi e a sentirmi molto meno sicuro di ieri.
Il bonifico avviene attraverso dei sistemi informatici e di pagamento ben regolamentati e rodati a livello europeo (SEPA) o mondiale (SWIFT) per cui non succede assolutamente nulla, il bonifico arriva a destinazione in tempi brevissimi.
Gli assegni se ci hai fatto caso già tra banche italiane passano diversi giorni per avere la disponibiiltà delle somme.
A livello europeo/estero non ci sono circuiti in comune, per cui puoi immaginare le difficoltà di una banca austriaca che deve negoziare in Italia un assegno estero. Ed infatti Unicredit lo starà negoziando con Bpm per conto della banca austriaca, attendendo i giorni di valuta e disponibilità etc etc e quindi alla fine passerà i soldi alla banca austriaca.
Leggendo fogli informativi in rete di varie banche si parla di disponibilità delle cifre che variano dai 20 ai 30 giorni lavorativi, quindi non mi meraviglierei se ti trovi i soldi a fine maggio decurtati di qualche centinaia di euro di commissioni
 
Devo ammettere che in molti anni di lavoro a me non è mai capitato un disguido con un bonifico, tanto meno internazionale (e ne ho tre in corso).
Cattive sorprese si.
Come ad esempio avere addebitate delle commissioni da NatWest per un paio di bonifici che mi sono inviato dall'Italia, quando altre banche non hanno mai chiesto niente.
Però secondo me qualche rischio permane, come ad esempio un attacco cibernetico alla banca mentre stai facendo una transazione.
Nel caso di mio figlio la banca austriaca sta collaborando nei limiti delle sue possibilità e speriamo alla fine che la cosa si risolva con un semplice ritardo. Si sono anche offerti di rendere disponibile un prestito-ponte.
 
Ma chi vi ha consigliato di fare un assegno? E' una follia :censored:
 
Presenta reclamo ufficiale sia a Banco BPM sia UniCredit, in modo da avere risposte ufficiali nero su bianco.
Sui sito trovi come fare.
 
Un bonifico non si può perdere proprio perché è espresso da codici numeri che ritrovi nel TRN(CRO) che traccia l’operazione ,ed è per questo che per pagamenti con paesi esteri è sicuramente preferibile al utilizzo di un assegno che,anche se dematerializzato,non è stato pensato per transazioni che avvengono esclusivamente in rete

il problema è che per i rogiti la prassi è ancora l'assegno circolare.
 
Il discorso che veniva fatto era quello di fare un bonifico su un conto di appoggio di un “professionista” austriaco (una figura equivalente al nostro notaio) che poi avrebbe provveduto a pagare con assegno emesso direttamente da una banca austriaca
 
Il discorso che veniva fatto era quello di fare un bonifico su un conto di appoggio di un “professionista” austriaco (una figura equivalente al nostro notaio) che poi avrebbe provveduto a pagare con assegno emesso direttamente da una banca austriaca

Intermediari inutili che comportano solo rischi e parcelle.
Sarebbe stato sufficiente versare il circolare su un conto corrente italiano per non residenti e disporre un normale bonifico SEPA.
 
Non mi è chiaro perché si dovrebbe ricorrere a un conto per non residenti per fare un bonifico SEPA ,comunque la questione è che se la controparte in Austria vuole per l’acquisto di un immobile un assegno circolare (nella definizione austriaca) il fatto che questo fosse stato emesso da una banca austriaca non avrebbe creato problemi perchè il “trasferimento” di detto titolo di credito non sarebbe avvenuto tra istituzioni bancarie di diversi paesi
 
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Non mi è chiaro perché si dovrebbe ricorrere a un conto per non residenti per fare un bonifico SEPA ,comunque la questione è se la controparte in Austria voglia per l’acquisto di un immobile un assegno circolare (nella definizione austriaca) che se emesso da una banca austriaca non avrebbe comportato il “trasferimento” di detto titolo di credito tra istituzioni bancarie di diversi paesi

Il conto non residenti è legato al fatto che il figlio dell'utente non è residente fiscalmente in Italia.
 
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