Concetto Pozzati

no, no,, non è così, in alcuni casi così come ci sono pittori che hanno estro, in altri casi a prescindere da spiegazioni giustificative ci sono collezionisti che hanno occhio nel collezionare, senza bisogno di imbeccate varie, ....

Fortunato te!!
Pensa che io invece continuo a non voler comprare nè Pozzati, nè Sarri, nè Ronda, nè Brescianini, (tanto per rimanere nei thread in classifica), nè tanti altri. Ma che collezione di schifo potrò mai fare io? Mah :mmmm:
 
Ognuno libero di comperare chi meglio credere ma la storia di Pozzati non mi sembra misurabile con altri menzionanti. Di contro posso anche dire che Adami è nettamente superiore per storia mostre percorso pittorico a Pozzati. Ritengo su questo dovremmo essere tutti in accordo.
 
Ognuno libero di comperare chi meglio credere ma la storia di Pozzati non mi sembra misurabile con altri menzionanti. Di contro posso anche dire che Adami è nettamente superiore per storia mostre percorso pittorico a Pozzati. Ritengo su questo dovremmo essere tutti in accordo.

Mi permetto di precisare:
1) La storia di Pozzati non è granchè. Semmai il suo curriculum è di tutto rispetto (l'ho scritto proprio io qualche post sopra)
2) Vuoi che ci mettiamo a citare artisti che pur avendo fatto ancora più Biennali sono del tutto scomparsi, mai considerati, assenti da qualsiasi museo? Ricordo che la partecipazione alla Biennale è su invito: molti artisti vengono invitati a ripetizione anche per "conoscenze", "riconoscenze", "simpatie politiche", ecc. Insomma non solo perchè la loro presenza viene considerata indispensabile per l'Arte. Non è il caso dell'artista citato, ma il discorso è concreto, molto concreto.
3) Adami è nettissimamente superiore: infatti lui sì ha una Storia di grande rilievo, numerosissime presenze nei musei, credibilità internazionale, ecc. E poi, piccolo particolare, non si è mai svenduto a mercanti da baraccone.
 
Fortunato te!!
Pensa che io invece continuo a non voler comprare nè Pozzati, nè Sarri, nè Ronda, nè Brescianini, (tanto per rimanere nei thread in classifica), nè tanti altri. Ma che collezione di schifo potrò mai fare io? Mah :mmmm:

non è rivolta a Te la domanda ma prendo spunto da quello che scrivi per dire, ma di fatti quando sento scrivere, che Biggi non serve, Mambor non giova, Emblema lo presenta l'imbonitore, Schifano sono buone quelle del 57 per essere più Vip, Festa vanno bene le vie veneto, Pozzati non si capisce che vuol dire, ect..... (poi su Adami credo siamo tutti d'accordo senza ombra di dubbio), mi sovviene la curiosità non di sapere le Tue, ma di chi scrive qui nel Fol, a casa che avete????????
 
il titolo di questo 3D è comunque inquietante:terrore:
o invitante

:p
 
Mi permetto di precisare:
1) La storia di Pozzati non è granchè. Semmai il suo curriculum è di tutto rispetto (l'ho scritto proprio io qualche post sopra)
2) Vuoi che ci mettiamo a citare artisti che pur avendo fatto ancora più Biennali sono del tutto scomparsi, mai considerati, assenti da qualsiasi museo? Ricordo che la partecipazione alla Biennale è su invito: molti artisti vengono invitati a ripetizione anche per "conoscenze", "riconoscenze", "simpatie politiche", ecc. Insomma non solo perchè la loro presenza viene considerata indispensabile per l'Arte. Non è il caso dell'artista citato, ma il discorso è concreto, molto concreto.
3) Adami è nettissimamente superiore: infatti lui sì ha una Storia di grande rilievo, numerosissime presenze nei musei, credibilità internazionale, ecc. E poi, piccolo particolare, non si è mai svenduto a mercanti da baraccone.

Forse vale più Documenta....

Penso pure io che Adami sia superiore, ma secondo me in un discorso di riscoperta dei '70 Pozzati è imprescindibile....voglio dì hanno pure riesumato uno come Sarri, che non si filava nessuno e che ricordo veniva regalato su qlc trasmissione dell'elefante...rispetto a questo Pozzati è 10 volte superiore a livello di storia!!
 
Il titolo del 3D non mi piace per nulla.
Accipicchia, potresti gentilmente elencarmi gli artisti che hai in collezione?
 
Il titolo del 3D non mi piace per nulla.
Accipicchia, potresti gentilmente elencarmi gli artisti che hai in collezione?

Caro Johann, chiarisco in premessa che io non dirò nè a te nè ad altri quale sia la mia collezione. Mi piacerbbe però spiegarti quali sono le mie linee guida e di conseguenza il mio comportamento.
1) Studio Arte da 36 anni (:() (ho iniziato molto giovane).
2) Sono collezionista da 30. Già da questo si capisce che prima di acquistare ho passato un tempo davvero lungo a documentarmi. Nonostante questo, col senno di poi, i miei primi 4 acquisti sono stati degli errori. Grazie comunque alla loro qualità non ho avuto nessun problema a rimediare in fretta, vendendoli e ripartendo nella (ritengo) giusta direzione.
3) Seguo un indirizzo molto preciso: l'Arte Italiana post-informale. Quindi principalmente gli Artisti importanti degli anni 60 e 70. Esclusi, per gusto e formazione personale, tutto il figurativo. Quindi con sintesi un po' dotta, la mia collezione è "la Pittura Aniconica Italiana post-informale".
4) Ho sempre ritenuto che l'unica strada possibile fosse quella della altissima qualità, e ho sempre seguito con rigore assoluto questa impostazione, comprando pezzi molto significativi con notevole anticipo rispetto al mercato, e lasciando perdere qualsiasi tipo di ripiego su opere minori. Se il treno è passato, lo lascio andare. tanto per intenderci, non mi accontento di qualche frattaglia perchè ormai i costi sono lievitati. A prezzi bassi si deve comprare prima, poi a prezzo basso trovi solo degli scarti.
5) La mia collezione si compone di un numero limitato di pezzi, poche decine. Non compro per avidità di possesso. Solo per il piacere e l'ambizione di avere il meglio (compatibilmente con le mie possibilità, ovviamente).
6) Ho comprato solo 5 opere (2 a NY, 3 in Italia) alle aste (solo Chr e Soth). Di norma non vendo nulla, se non per migliorare ulteriormente la collezione.
7) Compro solo da Galleristi di prima e primissima fascia, con i quali (a dispetto del fatto che la vulgata li considera dei cattivoni) si può davvero instaurare un legame di amicizia e un rapporto di grande collaborazione. Posso assicurare che spesso dai Grandi Galleristi si acquista addirittura meglio che alle aste (sempre considerando il rapporto prezzo/qualità/importanza dell'opera). La collaborazione consiste nel fatto che gli stessi Galleristi sanno perfettamente che l'opera rimane in collezione e disponibile per eventi e mostre importanti (è comprensibile che se uno tira il prezzo allo sfinimento, compra pagando in duecento rate ma dopo un mese l'opera ricompare in qualche asta, il Gallerista non vede la cosa di buon occhio!)
Spero di averti fatto comprendere il mio modo di agire. Qui in molti mi considerano apertamente un po' snob quando scrivo sempre di qualità e "demolisco" le aste poverelle che propongono valangate di banalità. Ti posso garantire però che l'importanza di una collezione sta nel rigore del collezionista, di come riesca a rappresentare non solo il suo gusto ma soprattutto la sua conoscenza e la sua cultura. Invito tutti a riflettere come sommando tutte le spese fatte per riempirsi di 100 quadri mediocri, con la stessa cifra si sarebbero potuti comprare 10 opere veramente super. Io mi muovo così. Ciao!
 
Al di là dei gusti personali (io una sua opera non la vorrei mai) è giusto riconoscere che ha un grande curriculum: 5 Biennali di Venezia, 4 Quadriennali di Roma, 1 Documenta Kassel e alcune mostre museali.

Ciao Accipicchia,

hai dimenticato di citare nel curriculum i 2 mandati come assessore alla cultura del comune di Bologna (1990 e 1995).
Monocolore PCI.

Un saluto ;)
 
Ciao Accipicchia,

hai dimenticato di citare nel curriculum i 2 mandati come assessore alla cultura del comune di Bologna (1990 e 1995).
Monocolore PCI.

Un saluto ;)

Ci siamo capiti :D

Mi permetto di precisare:
1) La storia di Pozzati non è granchè. Semmai il suo curriculum è di tutto rispetto (l'ho scritto proprio io qualche post sopra)
2) Vuoi che ci mettiamo a citare artisti che pur avendo fatto ancora più Biennali sono del tutto scomparsi, mai considerati, assenti da qualsiasi museo? Ricordo che la partecipazione alla Biennale è su invito: molti artisti vengono invitati a ripetizione anche per "conoscenze", "riconoscenze", "simpatie politiche", ecc. Insomma non solo perchè la loro presenza viene considerata indispensabile per l'Arte. Non è il caso dell'artista citato, ma il discorso è concreto, molto concreto.
3) Adami è nettissimamente superiore: infatti lui sì ha una Storia di grande rilievo, numerosissime presenze nei musei, credibilità internazionale, ecc. E poi, piccolo particolare, non si è mai svenduto a mercanti da baraccone.
 
Caro Johann, chiarisco in premessa che io non dirò nè a te nè ad altri quale sia la mia collezione. Mi piacerbbe però spiegarti quali sono le mie linee guida e di conseguenza il mio comportamento.
1) Studio Arte da 36 anni (:() (ho iniziato molto giovane).
2) Sono collezionista da 30. Già da questo si capisce che prima di acquistare ho passato un tempo davvero lungo a documentarmi. Nonostante questo, col senno di poi, i miei primi 4 acquisti sono stati degli errori. Grazie comunque alla loro qualità non ho avuto nessun problema a rimediare in fretta, vendendoli e ripartendo nella (ritengo) giusta direzione.
3) Seguo un indirizzo molto preciso: l'Arte Italiana post-informale. Quindi principalmente gli Artisti importanti degli anni 60 e 70. Esclusi, per gusto e formazione personale, tutto il figurativo. Quindi con sintesi un po' dotta, la mia collezione è "la Pittura Aniconica Italiana post-informale".
4) Ho sempre ritenuto che l'unica strada possibile fosse quella della altissima qualità, e ho sempre seguito con rigore assoluto questa impostazione, comprando pezzi molto significativi con notevole anticipo rispetto al mercato, e lasciando perdere qualsiasi tipo di ripiego su opere minori. Se il treno è passato, lo lascio andare. tanto per intenderci, non mi accontento di qualche frattaglia perchè ormai i costi sono lievitati. A prezzi bassi si deve comprare prima, poi a prezzo basso trovi solo degli scarti.
5) La mia collezione si compone di un numero limitato di pezzi, poche decine. Non compro per avidità di possesso. Solo per il piacere e l'ambizione di avere il meglio (compatibilmente con le mie possibilità, ovviamente).
6) Ho comprato solo 5 opere (2 a NY, 3 in Italia) alle aste (solo Chr e Soth). Di norma non vendo nulla, se non per migliorare ulteriormente la collezione.
7) Compro solo da Galleristi di prima e primissima fascia, con i quali (a dispetto del fatto che la vulgata li considera dei cattivoni) si può davvero instaurare un legame di amicizia e un rapporto di grande collaborazione. Posso assicurare che spesso dai Grandi Galleristi si acquista addirittura meglio che alle aste (sempre considerando il rapporto prezzo/qualità/importanza dell'opera). La collaborazione consiste nel fatto che gli stessi Galleristi sanno perfettamente che l'opera rimane in collezione e disponibile per eventi e mostre importanti (è comprensibile che se uno tira il prezzo allo sfinimento, compra pagando in duecento rate ma dopo un mese l'opera ricompare in qualche asta, il Gallerista non vede la cosa di buon occhio!)
Spero di averti fatto comprendere il mio modo di agire. Qui in molti mi considerano apertamente un po' snob quando scrivo sempre di qualità e "demolisco" le aste poverelle che propongono valangate di banalità. Ti posso garantire però che l'importanza di una collezione sta nel rigore del collezionista, di come riesca a rappresentare non solo il suo gusto ma soprattutto la sua conoscenza e la sua cultura. Invito tutti a riflettere come sommando tutte le spese fatte per riempirsi di 100 quadri mediocri, con la stessa cifra si sarebbero potuti comprare 10 opere veramente super. Io mi muovo così. Ciao!


Concordo su tutto ma non sulla esclusione dei New Realists. Mi pare davvero una limitante notevole per una collezione degli anni '60 e '70 italiani che vuole guardare al Museo ed alla Storia. E' all'inverso, come collezionare novecento ma senza i Futuristi. Il novecento senza i Futuristi è monco. Lo stesso vale per i " neo figurativi" degli anni '60 e '70, non includerli significa moncare una collezione su quegli anni. Se poi la collezione è volta a considerare solo una poetica di nicchia, allora è un altro discorso.
 
Caro Johann, chiarisco in premessa che io non dirò nè a te nè ad altri quale sia la mia collezione. Mi piacerbbe però spiegarti quali sono le mie linee guida e di conseguenza il mio comportamento.
1) Studio Arte da 36 anni (:() (ho iniziato molto giovane).
2) Sono collezionista da 30. Già da questo si capisce che prima di acquistare ho passato un tempo davvero lungo a documentarmi. Nonostante questo, col senno di poi, i miei primi 4 acquisti sono stati degli errori. Grazie comunque alla loro qualità non ho avuto nessun problema a rimediare in fretta, vendendoli e ripartendo nella (ritengo) giusta direzione.
3) Seguo un indirizzo molto preciso: l'Arte Italiana post-informale. Quindi principalmente gli Artisti importanti degli anni 60 e 70. Esclusi, per gusto e formazione personale, tutto il figurativo. Quindi con sintesi un po' dotta, la mia collezione è "la Pittura Aniconica Italiana post-informale".
4) Ho sempre ritenuto che l'unica strada possibile fosse quella della altissima qualità, e ho sempre seguito con rigore assoluto questa impostazione, comprando pezzi molto significativi con notevole anticipo rispetto al mercato, e lasciando perdere qualsiasi tipo di ripiego su opere minori. Se il treno è passato, lo lascio andare. tanto per intenderci, non mi accontento di qualche frattaglia perchè ormai i costi sono lievitati. A prezzi bassi si deve comprare prima, poi a prezzo basso trovi solo degli scarti.
5) La mia collezione si compone di un numero limitato di pezzi, poche decine. Non compro per avidità di possesso. Solo per il piacere e l'ambizione di avere il meglio (compatibilmente con le mie possibilità, ovviamente).
6) Ho comprato solo 5 opere (2 a NY, 3 in Italia) alle aste (solo Chr e Soth). Di norma non vendo nulla, se non per migliorare ulteriormente la collezione.
7) Compro solo da Galleristi di prima e primissima fascia, con i quali (a dispetto del fatto che la vulgata li considera dei cattivoni) si può davvero instaurare un legame di amicizia e un rapporto di grande collaborazione. Posso assicurare che spesso dai Grandi Galleristi si acquista addirittura meglio che alle aste (sempre considerando il rapporto prezzo/qualità/importanza dell'opera). La collaborazione consiste nel fatto che gli stessi Galleristi sanno perfettamente che l'opera rimane in collezione e disponibile per eventi e mostre importanti (è comprensibile che se uno tira il prezzo allo sfinimento, compra pagando in duecento rate ma dopo un mese l'opera ricompare in qualche asta, il Gallerista non vede la cosa di buon occhio!)
Spero di averti fatto comprendere il mio modo di agire. Qui in molti mi considerano apertamente un po' snob quando scrivo sempre di qualità e "demolisco" le aste poverelle che propongono valangate di banalità. Ti posso garantire però che l'importanza di una collezione sta nel rigore del collezionista, di come riesca a rappresentare non solo il suo gusto ma soprattutto la sua conoscenza e la sua cultura. Invito tutti a riflettere come sommando tutte le spese fatte per riempirsi di 100 quadri mediocri, con la stessa cifra si sarebbero potuti comprare 10 opere veramente super. Io mi muovo così. Ciao!

Siamo leggermente off topic
vi invito a tornare all'ordine:cool:

(Nuovo moderatore):D
 
Ciao Accipicchia, una cosa vorrei premettere e chiarire io.
Nella mia domanda non c'era alcun intento polemico. Semplicemente, poiché lamenti da parte degli estimatori di Pozzati poca "documentazione" a suffragio della loro "passione" e della qualità delle sue opere, mentre dall'altro lato fai riferimento alla tua collezione, mi sarebbe piaciuto conoscere i nomi degli artisti e vedere qualche opera per comprendere la coerenza tra le tue affermazioni e il tuo agire. Ovviamente, ferma restando l'imprescindibilità del gusto personale.

Non potendo avere riscontro alla mia richiesta, se si esclude il punto 3 il tuo posto mi trova totalmente d'accordo.
 
Ho una bella litografia dell'opera centrale delle 3 che sono in foto. Molti pezzi sono interessanti, altri sono dozzinali, comunque quell'astrattismo pop può essere di difficile interpretazione o di dubbio gusto. Pozzati secondo me è un'artista che comunque suscita curiosità.

13638874e8.jpg
 
Pozzati è altro artista che si sta raccogliendo per fare poi il mercato domani, .....
 
Domanda rivolta al Mod.

Non si potrebbe modificare il titolo togliendo quell'orribile e volgarissimo "Affari ?". A me il lavoro di Concetto Pozzati interessa meno di niente, ma lo chiedo solo per un senso di rispetto: nessun altro thread accosta così platealmente fin dal titolo l'idea di speculazione su un artista.
 
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