Scusate se intervengo ancora una volta.
Se non c'è cooperazione da parte del cliente per informazioni relative all'antiriciclaggio o nel caso di scoperti del conto non autorizzati o nel caso di successioni (per quanto lineari/semplici), è normale ci possano essere dei blocchi: si contatta la clientela chiedendo chiarimenti/documenti/rientri che devono essere prodotti e poi si blocca il conto (subito nei casi di successione o scoperto non autorizzato o dopo 15-30 gg. negli altri casi), sbloccando poi tempestivamente il conto una volta ricevuti chiarimenti/documenti/spiegazioni/rientri.
I problemi di cui si parla, con questa banca, sono però di tipo organizzativo.
Mi spiego:
- uno apre un conto con questa banca in 10 minuti; l'utente/cliente, quando vede che il conto è attivo, si bonifica delle somme per iniziare ad utilizzarlo o per usufruire di tassi sul libero del 4-4,25% (non sono aggiornato); nel mentre gli bloccano subito il conto per verifiche sul domicilio o, in alcuni casi, recedono subito unilateralmente (dopo un giorno!), con bonifici che non vengono accreditati e che, nella migliore delle ipotesi, vengono riaccreditati sul conto di partenza o, peggio, rimangono nel limbo per giorni tra le due banche. E' normale? No. Quando apri un rapporto di conto corrente, il cliente dichiara tutta una serie di cose: residenza, domicilio, alcuni vogliono il datore di lavoro, ammontare del patrimonio, origine dei fondi, natura dei redditi, PEP, ecc. I controlli si fanno prima di aprire un conto, non che lo apri in 10 minuti e il giorno dopo lo blocchi.
- a me, cliente da ottobre 2021, come noto è stato bloccato il conto il 18 aprile 2023 SENZA ALCUN PREAVVISO. Li contatto io, mi rendo io disponbile più volte a fornire tutto quanto possa servire loro (CU, 730, ecc.), non riesco ad avere alcuna interlocuzione con nessuno (a parte leggere che devo avere pazienza), il 31 maggio mando reclamo mettendo Bankit per conoscenza, il 14 giugno Bankit li sollecita a rispondermi e, a quel punto, mi inviano comunicazione di recesso dall’Accordo Quadro per la prestazione di servizi bancari, con rimborso dei miei soldi su altro conto avvenuto il 23 giugno: bloccato per due mesi senza essere prima preavvisato, SENZA ALCUNA INTERLOCUZIONE NEL DURANTE e soldi che rientrano in mio possesso solo grazie all'intervento di Bankit. E' normale? No.
- capitolo ricariche con carta di debito: concedono tale possibilità sino a ben 500 euro al giorno (erano addirittura 1000 al giorno sino ad aprile) salvo poi bloccare chi utilizza tale facoltà (concessa dalla banca), che è molto comoda (bada bene: nel mio caso parliamo di 3-4 carte a me intestate in 18 mesi di operatività del conto). Nessuna banca italiana concede questa operatività (Illimity ad esempio una al mese gratis, ma poi paghi e hai massimali minimi mensili). Per cui se la concedono e non sono in grado di gestire i blocchi automatici, facessero un altro mestiere.
- capitolo procedura demenziale, in 10 punti, poter fare un bonifico in partenza a se stessi su altra banca di importo superiore a 10 k/€.
- blocchi del conto per accrediti provenienti da terzi (rimborsi per risarcimenti assicurativi, vendita di macchina, ecc.).
- ho letto occasionalmente anche di blocchi temporanei per accrediti di bonifici provenienti da... se stessi, per richiedere la provenienza dei soldi.
- errati accrediti (e quindi conteggi) degli interessi maturati dalla clientela, con successivo secondo accredito integrativo.
- pluralità di carte clonate non si sa come (CVV dinamico), che è una delle casistiche più numerose dei reclami formali fatti alla banca (vedi resoconti annuali sui reclami), dopo quella relativa ai blocchi del conto.
Ora io dico, tutto questo è oggettivamente assurdo.
La mia impressione è, come già scritto, che siano in due gatti a gestire il tutto ma anche, aggiungo, che si siano affidati ad un management, quando hanno aperto in Italia, professionalmente del tutto inadeguato (per risparmiare?), o perché hanno assunto delle figure professionali italiane impreparate relativamente al quadro normativo/regolamentare o perché pensano di gestire dalla Spagna la parte normativa/regolamentare (ma ogni paese fa storia a sé in questo campo).