Ok se preferisci ricaricare ad ogni acquisto ti conviene fare la Postepay Evolution a questo punto farei quella fisica che si può richiedere anche direttamente online.
con le carte virtuali ti puoi permettere di lasciare qualche fondo sulla carta in modo da non dovere ricaricare ogni volta, e non rischi che ti possano clonare la carta con conseguente perdita di fondi, senno potresti considerare anche il conto bbva che utilizzeresti come una prepagata a costo 0 con possibilità di ricarica istantanea da 5 a 500 euro utilizzando la tua carta bancoposta. Io ti ho fornito un altra soluzione ancora più economica, poi tocca a te decidere.
Al 99,999% farò una tra carta flash ISP o Postepay evolution. A parte i pochi euro di differenza, mi piace molto la generazione di carte virtuali e forse sarà proprio questo l'ago della bilancia.
Di nulla,a questo serve il forum.
Sembra che lastia cadendo sulle Poste. Violazione Privacy.
Riportati solo alcuni commenti che sta ricevendo sull'App Store Google..
È il minimo, spero che il Garante della Privacy intervenga al più presto.Sembra che la
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deve rimanere traccia dell porcherie che fanno!Meno male che ne hai incollati solo alcuni... mi è esploso il browser con le mega-immagini del post
Ma anche no.
Presumo tu non abbia un ATM evoluto del Gruppo Intesa Sanpaolo nei tuoi paraggi, perché puoi versare in contanti senza commissioni e così ti ritrovi i soldi sul conto in tempo reale e quindi puoi usare la carta anche per gli acquisti e, come hai detto tu, generare carte virtuali a costo zero, usa e getta e/o di durata.
Ma dovrei andare presso ATM poste a prelevare (per evitare addebito commissione), e poi presso ATM ISP a versare i contanti prelevati...
Se fai massimo 15 giroconti all'anno non conviene che attivi la Postepay Digital?
Io direi di fare un esposto a Banca d'Italia, di solito già così le banche diventano più ragionevoli. Se nonostante l'esposto Poste continua a fare orecchie da mercante, una capatina all'ABF lo farei, alla peggio ci perdi 20€ se ti rigettano il ricorso, ma se vinci almeno ti togli una soddisfazione (e magari, se ti va buona, ci guadagni 40€ di indennizzo per ritardo nella portabilità)Salve, vorrei chiedere un vostro parere sulla mia situazione venutasi a creare con la chiusura del conto BancoPosta avvenuta alcuni mesi fa.
Avendo intenzione di chiuderlo e volendo evitarmi di mandare raccomandate o recarmi in UP, ho effettuato la richiesta di "portabilità" presso altra banca (nello specifico con BBVA, per completezza di informazione).
La prima richiesta è stata negata da Poste, a quanto pare (ci ho messo settimane a farmelo dire) la motivazione addotta fu che l'intestatario non coincideva (falso). La seconda richiesta è ancora "in attesa di risposta". Alla fine me l'hanno chiuso dopo aver aperto reclamo tramite PEC.
In tutto questo sono trascorsi alcuni mesi, durante i quali hanno continuato ad addebitarmi il canone mensile del conto BancoPosta, arrivando quindi a lasciarmi con un saldo negativo.
Dopo la chiusura ho aperto un altro reclamo chiedendo lo storno dei canoni e quantomeno l'azzeramento della posizione debitoria, ma mi è stato risposto picche.
Non dovrebbe valere la data della prima richiesta di chiusura conto, cioè la prima comunicazione ricevuta dalla nuova banca, per far smettere di decorrere l'obbligo di pagamento?
Che mi consigliate di fare? Secondo voi ho ragione io o hanno ragione loro? Vale la pena che provi a reclamare di nuovo o a passare direttamente all'arbitrato, tenendo anche conto che si tratta di 15 euro, e che lo sbattimento magari non vale così tanto
