Convincetemi che il tasso fisso è sempre meglio del variabile

trtg92

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Ciao, perchè dovrei fare un mutuo a tasso variabile, quando posso farne uno a tasso fisso e poi surrogare quando e quanto voglio? Convincetemi! Grazie delle risposte
 
Perchè il tasso variabile in partenza e solitamente sempre più basso del fisso.

Perchè il variabile è appunto variabile, potrebbe anche tornare allo 0% come due anni fa e quindi pagheresti pochissima quota interessi e tantissimo capitale. Potrebbe anche raddoppiare, dipende cosa stimi nel futuro.

Perchè la surroga non è sempre scontata e semplice, non puoi farla i primi mesi e successivamente te la devono accettare.

Questi sono i miei perchè :)
 
Perchè il tasso variabile in partenza e solitamente sempre più basso del fisso.

Perchè il variabile è appunto variabile, potrebbe anche tornare allo 0% come due anni fa e quindi pagheresti pochissima quota interessi e tantissimo capitale. Potrebbe anche raddoppiare, dipende cosa stimi nel futuro.

Perchè la surroga non è sempre scontata e semplice, non puoi farla i primi mesi e successivamente te la devono accettare.

Questi sono i miei perchè :)
Attualmente il fisso ha un Taeg inferiore del variabile.
Pensavo fosse obbligatoria l'accettazione di una surroga.
 
E perché uno dovrebbe convincerti?
Non è vero che uno è migliore dell'altro.
Dipende dal momento in cui fai il mutuo e l'oscillazione dei tassi durante la durata del mutuo stesso.
Per esempio se facevi mutuo nel 2010 avevi variabile al 1% e fisso al 4%.
Chi ha fatto mutuo variabile nel 2010, fino al 2022 ha beneficiato di tassi bassi e anche negativi.
Di contro chi ha fatto un mutuo nel 2020 poteva scegliere tra un tasso fisso al 0% e variabile a -0,50%..
Nel 2023 c'è stata l'impennata dei tassi e la situazione è cambiata completamente.
Con il senno di poi, nel 2010 era meglio il variabile, nel 2020 il fisso. Ma non possiamo conoscere il futuro. Magari oggi fai un fisso e domani crollano i tassi. Non esiste un tasso migliore in assoluto.
La surroga non è così scontata. Ricordati che la banca che acquisisce il tuo mutuo ci deve guadagnare. E non c'è alcun obbligo di accettare la surroga da parte della banca.
Le valutazioni da fare secondo me sono altre.
Il fisso si sceglie per la sicurezza. Non hai voglia o non puoi rischiare che la tua rata aumenti. Non prevedi che il tuo reddito aumenti significativamente nel futuro. Hai già diverse spese (es famiglia)
Variabile per speculazione. Paghi meno interessi inizialmente rispetto al fisso e punti al fatto che i tassi non aumentino.
Hai un buon reddito o cmq prevedi che nel tempo aumenti. Non hai altri impegni economici e puoi supportare anche un eventuale raddoppio della rata senza problemi (ma anche un dimezzare..).
 
Ultima modifica:
Il mio fisso è migliore del variabile, (ho un 0,7% fisso fisso ;-))

(stipulato nel 2020)
 
la surroga fra le altre cose non presuppone un ricontrollo della situazioni reddituali dei contraenti del mutuo al momento della richiesta?
Perchè anche questa se non sei un dipendente è una variabile, io per dirti sono stato "fortunato" ad avere fatturato poco ma almeno qualcosa da partita iva l'anno prima di chiedere un mutuo, dovessi rifare la stessa operazione oggi non mi darebbero proprio niente
 
Dipende dalla tipologia di lavoro, dall'importo del mutuo e dalla propensione al rischio. Io essendo del settore nel 2006 accesi il mio mutuo prima casa a tasso variabile con spread in convenzione allo 0,50% senza floor per 15 anni, rata partì da 700 (circa il 4%) rata oscillò per 2-3 anni sui 760/780, poi cominciò una discesa durata 10 anni di tassi negativi per cui ho pagato rate sotto i 600 euro di tutto capitale. Da calcoli approssimativi penso di aver pagato 6-7000 euro di interessi in 15 anni. Eppure ti posso dire che vi è stata una componente di fortuna non indifferente e la capacità di non spaventarmi quando i tassi salirono, subito dopo aver contratto il mutuo. Ha giocato a mio favore anche il fatto di aver stipulato un mutuo con una durata media.
 
Perchè il tasso variabile in partenza e solitamente sempre più basso del fisso.

Perchè il variabile è appunto variabile, potrebbe anche tornare allo 0% come due anni fa e quindi pagheresti pochissima quota interessi e tantissimo capitale. Potrebbe anche raddoppiare, dipende cosa stimi nel futuro.

Perchè la surroga non è sempre scontata e semplice, non puoi farla i primi mesi e successivamente te la devono accettare.

Questi sono i miei perchè :)
Mi attacco a questo post, a me hanno proposto un tasso fisso a 10 anni 4,2%, mentre un variabile al 5,0%.
Sto riflettendo e di primo impatto prenderei il fisso, ma ho molti dubbi...
 
Mi attacco a questo post, a me hanno proposto un tasso fisso a 10 anni 4,2%, mentre un variabile al 5,0%.
Sto riflettendo e di primo impatto prenderei il fisso, ma ho molti dubbi...
A 10 anni il variabile lo trovi sotto il 5%
 
Sempre fisso. Nessuno può prevedere il futuro ma se prendi il fisso hai la certezza di poter calcolare in anticipo il costo totale del mutuo.
 
il fisso e' sempre meglio del variabile.
Esiste una sola circostanza per la quale e' meglio avere un variabile invece che un fisso (ammesso che nel momento in cui si stipula e' piu' basso il variabile).

Se uno ha la liquidita' investita che riesce a generare un ritorno maggiore rispetto al tasso di interesse richiesto dal mutuo conviene il variabile.
Se questa cosa diventa poi non valida, con la liquidita' investita si estingue il mutuo e si vive senza debiti.
 
il fisso e' sempre meglio del variabile.
Esiste una sola circostanza per la quale e' meglio avere un variabile invece che un fisso (ammesso che nel momento in cui si stipula e' piu' basso il variabile).

Se uno ha la liquidita' investita che riesce a generare un ritorno maggiore rispetto al tasso di interesse richiesto dal mutuo conviene il variabile.
Se questa cosa diventa poi non valida, con la liquidita' investita si estingue il mutuo e si vive senza debiti.
esatto, altrimenti diventa una scommessa vera e propria, e se si perde non vale chiedere aiuto allo stato...troppo comoda.
 
esatto, altrimenti diventa una scommessa vera e propria, e se si perde non vale chiedere aiuto allo stato...troppo comoda.
fermo restando che quando i tassi erano intorno all'1% conveniva sempre e in ogni caso il fisso.

Chi ha mutui variabili stipulati nel periodo 2018/2021 o non surrogati (se debito < di valore della casa) e' giusto che si stia svenando. La stupidita' o l'ignoranza o il lassismo non li concepisco per una tema delicato come un mutuo abitazione.

se sei ignorante, non ti informi, ti fai fregare e/o ingolosire sei il classico pollo da spennare ed e' giusto che ti spennino.
 
Mi attacco a questo post, a me hanno proposto un tasso fisso a 10 anni 4,2%, mentre un variabile al 5,0%.
Sto riflettendo e di primo impatto prenderei il fisso, ma ho molti dubbi...
Io dubbi ne avrei 0 di 0, variabile puro
 
Con il variabile, le banche sanno in qualsiasi momento quanto guadagneranno dal vostro mutuo, ovvero lo spread rispetto al tasso Euribor. Non a caso spingono sempre e solo per quello.

Con il fisso, le banche possono solo fare una stima del loro guadagno che teoricamente potrebbe anche non esserci per lunghi periodi (vedi chi ha sottoscritto un mutuo trentennale con tasso fisso all'1% neanche due anni fa).

A mio modo di vedere: se il proprio flusso di entrate è coerente con il tasso Euribor, il variabile probabilmente riesce a soddisfare a pieno le esigenze. In tutti gli altri casi, credo la stragrande maggioranza, il fisso vi da maggiore possibilità di pianificazione finanziaria perché il flusso di uscite è costante ed è quindi da preferire.
 
Sto cercando di studiare un pò la situazione visto che dovrò prendere un mutuo, il prossimo anno con lo stop all' aumento dei tassi della bce, conviene fare il variabile? Almeno andando a logica.....
 
In iTALIA conviene il va
Sto cercando di studiare un pò la situazione visto che dovrò prendere un mutuo, il prossimo anno con lo stop all' aumento dei tassi della bce, conviene fare il variabile? Almeno andando a logica.....
riabile
 
Il tasso fisso è sempre meglio del variabile. È un indicatore anche della rata massima che puoi contrarre.
 
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