Tornando a Credit Agricole, mi pongo una domanda sulle commissioni.
Il conto corrente costa 5.00€ mensili di canone, il DT con titoli non di Stato italiano 55€ a semestre, la commissione sul secondario è dello 0.25% senza massimo.
Se prendo per esempio Banca Sella, il conto costa 1.50€, il DT è gratis e le commissioni sono dello 0.2%.
Con altre banche il discorso non cambia di molto, conto più economico, DT anche, commissioni più basse.
Mi chiedo pertanto per quale motivo CA sia così più cara. È più solida? Ha una piattaforma più sicura? È più affidabile? Cioè, non capisco.
devi capire che per le banche tradizionali l'investitore del fol è un costo. rompe i ******** per comprare questo e quello e per avere gli sconti sugli eseguiti e si lamenta dello 0,2% invece che farsi sanguisugare il 2-3-4% l'anno in qualche fondo o gestione come tutti i babbei.
con l'avvento di internet ed alcuni cambiamenti legislativi sono apparse alcune entità low budget: directa, webank, degiro, e tanti altri di cui ho sentito parlare saxo, interactive brokers, ecc... ovvio che aziende che non esistono, totalmente digitali o quasi, hanno costi infinitamente più bassi della banca tradizionale fatta di mura e bancari con stipendi d'oro. e non c'è e non ci può essere partita, non vale nemmeno la pena provarci.
con la diffusione dei social e dei fuffaguru i babbei sono rimasti babbei, ma a loro volta vogliono anche loro comprare l'ultima azione caldeggiata dai social, e quindi il numero di persone interessate all'attività di trading è cresciuta.
qualche banca più furba, come bpm, ha capito di essere in ritardo e che c'era opportunità di entrare in un nuovo segmento in crescita, e s'è comprata webank. generali s'è associata con saxo, iwbank è stata risucchiata nella galassia intesa (che ha pure generato investo pro).
directa stessa non aveva dei muri e se li è procurati, si è associata alle banche di credito cooperativo, in modo da dare la solidità dei muri a chi ne sentiva il bisogno, senza perdere in agilità, e senza disturbare qualche gruppo bancario più grande. sembra una roba fumosa, ma la presenza delle bcc è più capillare di quello che possa sembrare.
banca sella è una (medio-)piccola realtà, e quando sei piccolo sei più agile, ha fiutato l'affare prima degli altri e si è convertita prima all'internet banking e poi alla gestione del trading, è una società molto cambiata in questi ultimi 20 anni.
bper fino alla scorsa estate era come CA, poi è uscito il conto trading. niente di che, ma molto meglio che prima. il credem è ancora come CA (un "pelo" meglio), la stessa unicredit è forse peggio ed ha addirittura peggiorato le sue tariffe. la posta non pervenuta, ma la posta deve fare la posta e vuole fare anche la banca e l'assicurazione, nonchè il gestore di fondi, è ovvio che è difficile fare il lavoro che non è il tuo, è difficile cambiare soprattutto se sei un carrozzone semipubblico o finto-privato.
la scelta è difficile: se abbassi le tariffe guadagni di meno, se abbassi le tariffe c'è sempre qualcuno che le abbassa più di te, se non abbassi le tariffe la gente a volte rimane e subisce ed a volte si intestardisce e se ne va. tutta una fetta di giovani anche 30 o 40 anni, gente che ormai qualche soldo ce l'ha, non è mai andata in banca in vita sua ed è disposto a cambiarla con la stessa frequenza con cui cambio un paio di mutande. sono una minoranza, ma sono in aumento, c'è chi è disposto a scommetterci, chi meno, dipende dalle strategie di ciascuna banca.
devi ricordarti che CA è arrivata in italia da invasore, e s'è comportata come tale, io conosco chi aveva il conto in una delle vecchie casse di risparmio che si sono comprati e mi ha parlato della devastazione che hanno fatto (dal suo punto di vista di cliente e figlio di ex dipendente, magari visto dalla punto di vista della banca era solo un efficientamento e riorganizzazione). bisogna anche vedere come si muove CA france, e quanta autonomia ha la sezione italiana.