D1 Oils: il potere della Jatropha

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Dati base della d1 oils plc:
Capitalizzazione al 30.12.2010 = 7.300.000 sterline
ettari messi a coltura = 200.000
costi di produzione per ettaro = 700 $
ricavo di vendita di biosiesel per ettaro = 1.100 $
ricavo di vendita del mangime per animali per ettaro = 300 $
produzione prevista per ettaro = 1 tonnellata
produzione prevista per questa stagione = 2.000 tonnellate
produzione prevista per il 2014 = 40.000.000 di sterline
costo di 1 ettaro = 36 sterline
 
Stando a quanto comunica la società avremmo quindi un guadagno di 700$ ad ettaro. Se è vero la D1 Oils farà soldi a cappelate. Mi sembra strano che con un business simile la D1 Oils quoti solo 7 milioni di sterline.
 
Penso che ci sarà da portare pazienza con questo titolo; le piantine crescono lentamente, ma inesorabilmente e con esse crescono i frutti oleosi dai quali trarremo il nostro guadagno; sono super eccitato al pensiero di quello che succederà quando le piante di Jatropha avranno raggiunto la maturità e i raccolti saranno copiosi.
Un business super-tradizionale dal potenziale enorme.
 
In uno dei primi comunicati stampa, la D1 Oils dichiarava di avere in opzione circa 6 milioni di ettari di terreno; ad oggi ne ha messi a coltura circa 200.000; quindi ci sono potenzialità di aumentare di 30 volte le aree coltivate.
 
Il brevetto per rendere commestibile lo scarto di lavorazione e trasformarlo in foraggio per animali, se non ho capito male, per la sua realizzazione costa 15 milioni di sterline;
chi ci darà quei soldi ? Ci sarà un nuovo aumento di capitale o qualche banca aprirà i cordoni della borsa ?
 
La nostra è un'azienda in pieno sviluppo, ma per lo sviluppo servono soldi e noi di soldi non ne abbiamo più; credo che un aumento di capitale a questi prezzi delle azioni non si faccia perchè si raccoglierebbe pochissimo; resta il fatto che per mettere a coltura tutti gli ettari che abbiamo in opzione servono soldi, molto soldi. Ad oggi sono "solo" 200.000 gli ettari messi a coltura, ma per arrivare ai potenziali 6 milioni di ettari serve una grande cifra. Troveremo qualcuno (banca) che creda nel nostro progetto e lo finanzi ?
 
Nel recente passato ci sono state delle manifestazioni di interesse da parte di alcune società di acquisire D1 Oils, ma il tutto si è sempre risolto con un nulla di fatto; certo che se io fossi nell'ENI o nella Shell o nella Total, non mi lascerei scappare un bocconcino prelibato come la D1; resta senza spiegazioni l'abbandono che abbiamo dovuto subire da parte della British Petroli.
 
Da fonti societarie sappiamo che ad oggi sono stati messi a coltura 200.000 ettari; abbiamo quandi un potenziale fatturato di (200.000 x 1.100$) 220.000.000 $.
Il guadagno è di 400 $ ad ettaro, quindi un totale di 80.000.000 $ = 51.000.000 di sterline; ipotizzando costi e una tassazione per un totale del 50% si giunge a un reddito netto di 25.500.000 £; ipotizzando un p/e di 6 (basso ma tipico dell'industria petrolifera) si giunge a una capitalizzazione di 153.000.000 £. Oggi valiamo 7.000.000 di £, a voi la sentenza.
E i calcoli sopra esposti non tengono conto dei 300 $ a tonnellata che si ricaveranno dalla vendita del mangime per animali.
 
Speriamo che i managers della D1 Oils siano all'altezza del compito che li attende e cioè di trasformare una microscopica e sconosciuta società, in un gigante del biodiesel; noi siamo qui che attendiamo fiduciosi.
 
Se volete sognare ad occhi aperti simulate il reddito che si ottiene, quando e se verranno messi a coltura tutti i 6 milioni di ettari sotto opzione. Ne esce una cifra scandalosamente alta, talmente alta che non sembra nemmeno vera.
 
Per rimanere coi piedi per terra, pensiamo al presente: ottime prospettive, ma mancanza di soldi per sviluppare il business. Senza soldi non si va da nessuna parte, anche se possiamo sempre aspettare che le piantine crescano e diano i loro frutti copiosi, che rimpingueranno le nostre casse e così non dovremo chiedere aiuto a nessuno.
 
Solo col tempo sapremo se questa D1 Oils ha veramente nascosto in se del grande valore; per il momento io ho deciso di crederci e ho operato di conseguenza; per quest'anno basta così; buon anno nuovo a tutti.
 
c'é stata una cessione di un ramo di azienda, formalizzato con questa comunicazione

D1 Oils - News

nella mia ignoranza , mi sembra di capire che vengono ceduti "science" (..brevetti.. ?!?) e tecnologia riguardanti la Jathropa ad esclusione di quanto concerne le farine per mangimi per animali

questo dovrebbe essere il documento iniziale a cui si richiama il comunicato, con i dettagli della cosa

http://www.ascension-publishing.com/BIZ/Quinvita.pdf


sempre nella prefetta ignoranza , mi sembra di aver inteso che

  • la società acquirente é composta da manager di D1Oils che a seguito della delibera si son dimessi
  • Quinvita anch'essa opererà nel medesimo campo di D1Oils e le due società si sono "spartite" le arre geografiche dove sviluppare le colture => solo per produzione olio no-food ..le farine sono esclusiva di D1Oils

dato che mi perdo nei numeri e nel mio inesistente inglese , non é che con questa operazione é "sparito" dalla pancia di D1Oils un bel po' di quello che ne era il potenziale ..e quindi le valutazioni vanno "ridimensionate" ?

P.S.

in India le colture stanno già "dando i frutti"

..Nei risultati provvisori al 30 giugno 2010, si è affermato che D1 aveva continuato a fare progresso in linea con il suo piano operativo. Questo progresso è stato mantenuto e il consiglio rimane fiducioso che l'obiettivo di 2000 tonnellate di greggio olio di Jatropha ("CJO") saranno prodotte durante la vendemmia in India stagione invernale (novembre2010 - febbraio 2011)..

N.B.

utilizzando il codice ISIN GB00B02QN409 , ho potuto constatare che

  • Webank ti da possibilità di trattare il titolo sulla piazza di Londra
  • DB Interactive invece sulle altre piazze/modalità possibili (ovvero dove in pratica non fa scambi..) ..ma non su Londra
 

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Aiutatemi a trovare i punti deboli di D1 Oils; io per il momento ho trovato solo la mancanza di capitali per sviluppare il business oltre gli attuali 200.000 ettari. Voi cosa ne pensate ?
 
Caro magolibero, ho letto anch'io il comunicato stampa e mi sembra che il tuo riassunto sia corretto; c'è stato uno scorporo anche se non si parla del prezzo pagato dai managers per portarsi via un pezzo di D1 OIls; sembra che sia avvenuto a prezzo zero.

Ho chiesto alla D1 Oils che previsioni ha per il 2011, se mi risponderanno ve ne renderò edotti.
 
Sapreste dirmi quanto denaro ha in cassa ad oggi la D1 Oils ?
 
Mi pare che la borsa di Londra sia chiusa anche oggi.
 
Sono proprio curioso di vedere come faranno alla D1 a finanziare lo sviluppo dell'azienda; comunque non credo che chiederanno nuovi soldi agli azionisti.
 
Eppure ci deve pur essere un motivo (o più motivi) che giustificano l'attuale capitalizzazione di D1 Oils. Vale solo 7 milioni di sterline, quando sappiamo che fra 3 anni ne fatturerà 40 di milioni e con tassi di guadagno altissimi sul fatturato. Evidentemente o c'è qualcosa che mi sfugge, o la quotazione attuale è errata.
 
Non dimentichiamoci poi mai che D1 Oils ha anche un ruolo sociale; infatti i suoi investimenti sono fatti in zone poverissime e permettono ai locali di avere un reddito dignitoso e di uscire quindi dalla povertà; mi pare che stimassero 1 contadino per ogni 4 ettari, ciò significa che ad oggi abbiamo già dato lavoro a 50.000 persone. I costi di produzione sono di 700 $ a ettaro e credo che almeno 500 di questi $ vadano al contadino che, con i suoi 4 ettari, si porta a casa 2.000 $ all'anno, vale a dire 5,5$ dollari al giorno, il che lo pone ben al di sopra della soglia di povertà.
 
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