D1 Oils: il potere della Jatropha

Caro Prezzemolo, la tua situazione è anche la mia; ma questa D1 Oils mi sembra troppo sottovalutata; qui non si tratta di inventare nuovi medicinali, ma solo di agricoltura: semina, crescita, raccolto. Credo che ci vorrà del tempo ma alla fine vinceremo.
 
Forza ragazzi; questo è il momento di tenere duro, di serrare i ranghi e di non cedere allo sconforto. La situazione borsistica è pessima, ma credo non rispecchi la situazione aziendale. Le premesse per una buona riuscita ci sono tutte, anche se ancora lontane nel tempo. Oggi quotiamo a prezzi da fallimento, ma non mi sembra che stiamo per fallire.
Certo ci mancano i soldi per finanziare lo sviluppo, ma volete dire che almeno una banca non ci dia un finanziamento ?
Forza e coraggio.
 
Avete fatto bene a non entrare in questo titolo di .......; altro che fatturati sontuosi e futuro luminoso, qui siamo nel letame sino al collo. Mi ero ripromesso di non fidarmi degli inglesi e invece mi sono fatto fregare un'altra volta. Venditori di fumo come loro non ce ne sono in circolazione. Altro che lamentarsi delle aziende italiane, all'estero sono almeno cento volte peggio che in Italia.
Addio sogni di gloria, addio castelli in aria.
 
Mi scuso per lo sfogo di ieri sera, ma mi sono fatto prendere dallo sconforto. Del resto dal giorno in cui sono entrato sul titolo esso non ha fatto altro che scendere.
Mi domando quale sarà il futuro di questa società, ma soprattutto se avrà un futuro.
Le prospettive sono ottime, ma manca denaro in cassa per finanziare lo sviluppo del business.

Speravo inoltre che uscisse un comunicato stampa con la situazione aggiornata al 31.12.2010, invece quest'anno si fa attendere più del previsto.

Forza jatropha facci correre veloci verso la vittoria.
 
Ma acciderbolina, sono qui a piangere su una quotazione di 4 centesimi, col rischio come è avvenuto ieri di finirci pure sotto, quando abbiamo messo a coltivazione ben 200.000 ettari e abbiamo 50.000 contadini che stanno lavorando per noi; possibile che tutto ciò valga solo 4 centesimi ad azione ? Senza dubbio c'è qualcosa che non va, o nella mia valutazione della società, o in quella che ne da oggi il mercato.

E' vero abbiamo pochissimi soldi ancora in cassa, ma è anche vero che il grosso delle spese dovremmo averlo già fatto, quindi non dovremmo avere problemi di liquidità; è vero mancano i soldi per sviluppare la tecnica di estrazione di mangime, ma per quello possiamo aspettare a quando venderemo grossi quantitativi di biodiesel e quindi incassare dei bei soldoni.

Tutto stà a non fallire proprio adesso mentre si comincia a vedere qualche frutto.
 
Tutto il giorno senza nemmeno uno scambio; interesse per il titolo a zero.
Ma quel che è peggio è che sul book il miglior prezzo in acquisto è sotto i 4 centesimi a 3,96. Una miseria. Ma insomma 200.000 ettari messi a coltura e 50.000 contadini che lavorano, valgono così poco ?
Daccordo che abbiamo quasi esaurito le scorte di cassa, ma con le prospettive di incassi futuri che abbiamo non penso che non troveremo almeno una banca che ci faccia credito.
Quindi speriamo che la situazione attuale sia solo momentanea e che a breve si parta per un lungo viaggio col serbatoio pieno di biodiesel.
 
Ho chiesto alla D1 Oils quando era prevista la pubblicazione dei dati annuali e mi hanno risposto dicendo che una data non c'è ancora, ma sarà prima della fine di giugno.
Nel frattempo soliti scambi ridotti al lumicino e prezzo paurosamente basso, con delle puntate addirittura sotto i 4 centesimi.
La stagione della raccolta 2010/2011 dovrebbe essere alla fine, quindi tra non molto dovremmo essere pronti per vendere le nostre prime 2.000 tonnellate di biodiesel.
Bye.
 
Altra giornata inutile dal punto di vista borsistico, utile dal punto di vista della crescita delle piantine. Speriamo che l'andamento di borsa si adegui alla crescita, lenta ma costante, delle nostre coltivazioni di Jatropha.
Mi immagino già i camion con stemma D1 OILS carichi di ettolitri di biodiesel che riforniscono le stazioni di servizio. Ci vorranno anni, ma ci arriveremo perbacco.
 
Col prezzo del petrolio alle stelle, dovremmo salire pure noi e invece eccoci sempre li inchiodati sui 4 centesimi. Evidentemente non siamo ancora percepiti dal mercato come un'azienda produttrice di biodiesel, ma solo come start-up alle prime fasi.

Tra l'altro leggendo i vecchi comunicati della D1 Oils, si può evincere che la resa per ettaro in termini di olio è di circa 1.900 litri; nell'ultimo comunicato invece la D1 Oils dichiarava una resa di 1.000 litri ad ettaro. Quale delle due cifre sarà quella esatta ?

Insomma viviamo ancora nell'incertezza totale su tutto, dalla sopravvivenza della continuità aziendale alla resa delle coltivazioni.

Per ora non ci rimane che aspettare.
 
Ad oggi quotiamo 5 milioni di sterline e abbiamo 200.000 ettari messi a coltivo, il che significa che ogni ettaro viene valutato 25 sterline. Mi sembra una cifra assolutamente fuori da ogni logica. Costa di più comprare un pezzo di deserto. Per quotare così poco significa che il mercato teme che la D1 Oils non abbia i mezzi finanziari per sopravvivere.

Riusciremo a salvarci dal fallimento ? Io spero proprio di si.
 
Oggi abbiamo toccato il minimo di sempre: 3,60; siamo ridotti ai minimi termini; ma possibile che 200.000 ettari messi a coltura valgano solo 3,6 centesimi ? Ma è possibile che 50.000 contadini che lavorano per noi valgano solo 3,6 cenetsimi ?
Ma è possibile che col petrolio alle stelle noi che produciamo biodiesel, invece di salire, scendiamo ?
Sarebbe bene che dalla Società si facessero sentire per rassicurare gli azionisti, grandi e piccoli.
 
Ho scritto alla società mostrando tutta la mia preoccupazione per la situazione attuale; mi hanno risposto dicendo di non essere in difficoltà, così come io prospettavo nella mia missiva.

Dunque dalla D1 Oils giungono segnali di ottimismo, nonostante oggi abbiamo toccato i minimi di sempre a 3,51.

Quantomeno sappiamo che l'azienda è ancora attiva, per il fatto che c'è qualcuno che risponde alle e-mail degli azionisti.

Avevo chiesto anche quanto denaro fosse ancora presente in cassa, ma non mi hanno risposto.
 
Temevo che oggi ci sarebbe stato il tracollo e invece per il momento siamo ancora sui livelli di ieri. Scambi rarefatti e di importi bassissimi.

Ho avuto risposta dalla società ad una mia domanda sulla resa per ettaro della Jatropha: mi hanno detto che la Jatropha rende dai 1.000 ai 1.500 litri ad ettaro.

Se la resa venisse confermata nella media di 1.250 litri ad ettaro, potremmo alzare le nostre stime di capitalizzazione del 25%.

Per il momento quotiamo a livelli pazzescamente bassi: speriamo di non fallire.
 
Oggi con la borsa ferma per problemi tecnici almeno non scendiamo; aspettiamo tempi migliori e auguriamoci che questi livelli di prezzo restino solo dei lontani ricordi.
 
E' ormai da parecchi giorni che seguo il book; in questo periodo non c'è mai stato un solo acquisto sulla lettera, ma tutti i movimenti sono avvenuti a prezzi intermedi, situati tra il denaro e la lettera. Non sò se è un buon segnale o meno, ma sembra che vi sia qualcuno che piazza dei limiti in alto e in basso e poi si compra tutto quello che appare nel mezzo.
Purtroppo tale tecnica per ora ha solo portato ad un costante ribasso del prezzo dell'azione.

Chiusura al minimo storico; sembra che siamo rimasti davvero in pochi a credere nella Jatropha. Speriamo che la settimana prossima il vento cambi direzione.
 
Ultima modifica:
Facciamo un piccolo esercizio; oggi quotiamo 3,6 centesimi e vendiamo biodiesel per un valore di 1.300.000 sterline; nel 2014 è previsto che venderemo 40.000.000 sterline di biodiesel, vale a dire 30 volte il valore di quest'anno. Se la crescita dell'azione sarà pari alla crescita delle vendite nel 2014 quoteremo 100 centesimi. Cosa ne dite, fantasie o relatà ?

Sarebbe davvero bello se le cose potessero andare così.
 
E poi non dimentichiamo la produzione di mangime per animali, che ammonta a ben 300$ a ettaro; è tutto un surplus che và ad incrementare i ricavi del biodiesel.

Insomma abbiamo delle prospettive fantascientifiche, ma un presente da incubo.
 
Nonostante i miei post che parlano di potenziali guadagni milionari, il prezzo non sale nemmeno di un millesimo, anzi continua a scendere. A quando l'inversione della tendenza ?
 
The Board is pleased to report that annual overhead cash burn has now been reduced to a current run rate of £3.0 million per annum, and that net cash balances at 25 February 2011 amounted to approximately £3.6 million

In base a quanto sopra riportato abbiamo ancora poco più di un anno di cassa.

Dal comunicato emesso oggi si evince che in alcune zone dell'India a causa del clima, la stagione del raccolto è andata persa; da quest'anno si inizierà a produrre in piccole quantità anche il mangime per animali.

Se non ho capito male il prezzo di vendita del biodiesel si attesterà sui 1.000$ a tonnellata.
 
Dopo una serie lunghissima di ribassi oggi c'è stato un rialzo (se pur minimo e con volumi quasi inesistenti).

Nemmeno il comunicato stampa rilasciato dalla D1 Oils è riuscito a mettere un poco di brio al titolo.

Il nostro problema è il denaro in cassa, che ci basta per poco più di una anno; c'è quindi da sperare che già dalla prossima stagione dei raccolti i soldi ricavati dalla vendita di biodiesel siano sufficienti a coprire le spese e magari a creare un piccolo utile.

Quest'anno venderemo 1.200 tonnellate (o 2.000 tonnellate al verificarsi di alcuni eventi), ad un prezzo di circa 1.000 $ a tonnellata; quindi dovremmo ricavare un poco di denaro che ci permetterà di vivere ancora qualche giorno.

Temo che durante questo anno qualcuno lanci un'opa sulla D1 Oils, mettendo anche sul piatto del denaro per garantire la continuità aziendale. Da una parte potrebbe essere l'ancora di salvezza per la D1 Oils, ma dall'altra parte ci priverebbe dei potenziali guadagni futuri.

Staremo a vedere cosa succede, per intanto siamo a quotazioni scandalosamente basse.
 
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