da The intelligent investor

é un libro fondamentale
 

Mi hai anticipato, molto interessante. Tue considerazioni in merito?

Damodaran, da insegnante di ''business valuation'' non va contro al ''value investing'' come strategia d'investimento generica d'investimento sul valore ma evidenzia la fallacia e l'inefficacia di strategie di investimento definite ''value'' ma che in realtà sono troppo meccaniche, incomplete e con assumption non più attuali giustificate solo dalla filosofia. Giustamente secondo Damodaran una valutazione vera non può prescindere da un DCF applicato in modo rigoroso, col sostegno di ipotesi verificabili, un corretto uso di strumenti statistici e un buon database da cui prendere informazioni affidabili. Sacrosanti i passaggi sull'esigenza di vedere con una nuova ottica (rispetto agli insegnamenti di Graham) i valori di bilancio, specie se si valutano aziende tecnologiche etc. Sacrosanto anche il passaggio (terzo link) sulla ''concentrazione'' o ''diversificazione'' del portafoglio: se si è sicuri al 100% del valore (in questo caso, però, vi sarebbe insider trading...) di un'azienda allora è ragionevole tenere un ptf concentrato, nel caso contrario la diversificazione, come ampiamente dimostrato da infiniti studi, consente una importante riduzione del rischio.
 
Ultima modifica:
Tue considerazioni in merito?

aveva già mosso le stesse "critiche" in passato (chi fosse interessato recuperi la puntata del podcast di Ritholtz) alcune cose sono condivisibili per altre si sente l'astrazione del professore di finanza che non è investitore professionale/imprenditore, personalmente continuo a preferire di gran lunga le idee di Buffett e Munger (che sono l'opposto delle tue su DCF,concentrazione,ecc)

dalla solita newsletter una bella intervista a Bill Nygren (e altre in cui si parla anche di aziende italiane):
https://heilbrunncenter.org/sites/d...te/files/Graham _ Doddsville_Issue 40_v19.pdf

"We believe there's a way to value a business fundamentally and if we can buy a stock at a big discount to that value, whether it's a low P/E or a high P/E, it's a value stock."
 
aveva già mosso le stesse "critiche" in passato (chi fosse interessato recuperi la puntata del podcast di Ritholtz) alcune cose sono condivisibili per altre si sente l'astrazione del professore di finanza che non è investitore professionale/imprenditore, personalmente continuo a preferire di gran lunga le idee di Buffett e Munger (che sono l'opposto delle tue su DCF,concentrazione,ecc)

dalla solita newsletter una bella intervista a Bill Nygren (e altre in cui si parla anche di aziende italiane):
https://heilbrunncenter.org/sites/d...te/files/Graham _ Doddsville_Issue 40_v19.pdf

"We believe there's a way to value a business fundamentally and if we can buy a stock at a big discount to that value, whether it's a low P/E or a high P/E, it's a value stock."


grazie per il link, archiviato tra i preferiti. letta intervista a Nygren, molto interessante il suo punto di vista generale, altrettanto i concetti riguardo al fair value derivante da r&d e l'importanza per un analista di essere in primis un contabile.
Purtroppo non ho trovato lo stesso spessore nelle analisi dei singoli titoli.

NYSE:HBI Hanesbrands Inc. lo valutano 25$ sulla base di una potenziale crescita del fatturato, crescita non recepita dal mercato.
non mi pare che l'analisi dello storico e delle stime future possa far propendere per tale ipotesi:

Vedi l'allegato 2723635
Vedi l'allegato 2723637
Vedi l'allegato 2723638

molto piu' onesto dire che il potenziale di crescita del prezzo potrebbe derivare dalla discreta sottovalutazione del titolo piuttosto che dalla crescita dei fondamentali.

Farfetch (NYSE: FTCH) stima 40$
è un portale con elevato potenziale di crescita dei volumi ma a) ha bisogno di continue iniezioni di equity per sostenere la crescita ed ancora non si vede il fondo b) il management non ha rispettato le promesse di crescita dei margini
l'analisi è incentrata sulla possibilità che nel 2030 il fatturato arrivi a 14,3bil$ ad un cagr del 20%
Schermata 2020-11-04 alle 21.50.09.jpg
a parte che a casa mia il cagr è del 30% e non del 20%, stimare 14,3 bil $ di vendite fra 10 anni quando il mercato ne stima poco piu' di 6 è molto azzardato
Schermata 2020-11-04 alle 21.47.41.jpg

sono fortemente convinto che le stime delle case di investimento siano pilotate dai conflitti di interesse con la società stessa.
benvenga la lettura di questi articoli di elevato spessore tecnico ma purtroppo (detto con molta umiltà ritenendo di avere ancora molto da imparare) andando a stringere non trovo un valore aggiunto.

pareri?
 
Ciao a tutti.
Io lo ho appena comprato, versione italiana, 29,90 in libreria.
È una buona lettura,piena di buon senso e per essere apprezzata non occorre per forza essere dei tecnici, anche se alcune nozioni non sono così scontate.
Vi scrivo proprio perchè non riesco a capire questo paragarafo (terz'ultimo paragrafo capitolo 5)
" Le finanze di un'azienda del settore industriale non sono prudenti se le azioni ordinarie (al valore contabile) non rappresentano almeno metà della capitalizzazione totale, inclusi tutti i debiti con le banche. Per una utility deve essere almeno il 30%"

Chi riesce a spiegarmi questo passaggio?
 
Ciao a tutti.
Io lo ho appena comprato, versione italiana, 29,90 in libreria.
È una buona lettura,piena di buon senso e per essere apprezzata non occorre per forza essere dei tecnici, anche se alcune nozioni non sono così scontate.
Vi scrivo proprio perchè non riesco a capire questo paragarafo (terz'ultimo paragrafo capitolo 5)
" Le finanze di un'azienda del settore industriale non sono prudenti se le azioni ordinarie (al valore contabile) non rappresentano almeno metà della capitalizzazione totale, inclusi tutti i debiti con le banche. Per una utility deve essere almeno il 30%"

Chi riesce a spiegarmi questo passaggio?

In mancanza di altre risposte più autorevoli ti posso dire che ceercando il passaggio in lingua originale (ho il testo in inglese) saltano fuori parecchi risultati e l'opinione prevalente pare sia che significhi che per gli industriali il rapporto debt/equity debba essere <=1 per poter considerare la societa finanziata in modo conservativo.
 
In mancanza di altre risposte più autorevoli ti posso dire che ceercando il passaggio in lingua originale (ho il testo in inglese) saltano fuori parecchi risultati e l'opinione prevalente pare sia che significhi che per gli industriali il rapporto debt/equity debba essere <=1 per poter considerare la societa finanziata in modo conservativo.

Grazie della risposta Pantera Rosa, a buon rendere
 
come già scritto tante volte l'insegnamento prezioso di quel libro è nel modo di porsi dell'investitore rispetto al valore degli asset quotati indipendentemente dal prezzo di mercato, i vari ratio, parametri di bilancio,ecc (ancora più copiosi in Security Analysis) oggi non hanno più una grande utilità

un consulente indipendente sull'investimento diretto in azioni:
Investimenti finanziari e diversificazione: singoli titoli azionari


"you can lose a lot in stocks"
Peter Lynch - When should you sell?
 

l'ho letto e per me rimane uno dei migliori libri sugli investimenti mai scritti, all'inizio ripete pari pari i concetti dell'edizione precedente, poi diventa più articolato e approfondito, cambia un po' la valutazione delle nostre amate aziende con il "franchise value" (con un valore della capacità reddituale, intesa come utili x 1/costo del capitale, nettamente superiore al costo di riproduzione degli attivi) che ingloba il declino graduale della franchigia, aggiunge un po' di pagine sui vantaggi competitivi e sulla valutazione del prezzo (che per alcuni Buffett avrebbe voluto aggiungere all'Intelligent investor), aggiorna le analisi del libro precedente di WD-40 e Intel e tra i nuovi value investor schedati alla fine inserisce anche Tom Russo, citato più volte in questa sezione del forum

una presentazione, con sottotitoli attivabili:
Book Talk with Bruce Greenwald – Value Investing: From Graham to Buffett and Beyond - YouTube
 
Chiarimento

Buongiorno a tutti, sto leggendo questo fantastico libro.
Chiedo ai più esperti di voi un chiarimento: trovo scritto nel libro più volte questo passaggio “Se lavorate in una banca un aumento dei tassi di interesse può mettere a rischio il vostro posto di lavoro”
Non dovrebbe essere esattamente il contrario, cioè che le banche guadagnano di più quando i tassi sono alti e vanno in crisi quando i tassi sono bassi (come è nel periodo attuale)?
Grazie a chi saprà rispondere
 
Buongiorno a tutti, sto leggendo questo fantastico libro.
Chiedo ai più esperti di voi un chiarimento: trovo scritto nel libro più volte questo passaggio “Se lavorate in una banca un aumento dei tassi di interesse può mettere a rischio il vostro posto di lavoro”
Non dovrebbe essere esattamente il contrario, cioè che le banche guadagnano di più quando i tassi sono alti e vanno in crisi quando i tassi sono bassi (come è nel periodo attuale)?
Grazie a chi saprà rispondere

Lavoro in banca e condivido il tuo pensiero. Attendo lumi da gente più esperta....
 
Buongiorno a tutti, sto leggendo questo fantastico libro.
Chiedo ai più esperti di voi un chiarimento: trovo scritto nel libro più volte questo passaggio “Se lavorate in una banca un aumento dei tassi di interesse può mettere a rischio il vostro posto di lavoro”
Non dovrebbe essere esattamente il contrario, cioè che le banche guadagnano di più quando i tassi sono alti e vanno in crisi quando i tassi sono bassi (come è nel periodo attuale)?
Grazie a chi saprà rispondere
Potrebbe essere dovuto alla montagna di titoli di stato a tasso fisso e lunga scadenza comprati con rendimenti a 0,qualcosa.
I prezzi di tali titoli crollerebbero in caso di aumento dei tassi con ripercussioni sul bilancio delle banche.
 
Potrebbe essere dovuto alla montagna di titoli di stato a tasso fisso e lunga scadenza comprati con rendimenti a 0,qualcosa.
I prezzi di tali titoli crollerebbero in caso di aumento dei tassi con ripercussioni sul bilancio delle banche.

Se fosse scritto nei commenti attuali avrebbe senso. Non credo che Graham nell'anno in cui è stato scritto pensasse ai tassi negativi....

Io devo ancora iniziarlo...
 
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