db x-trackers MSCI World Index UCITS ETF - LU0274208692

  • Creatore Discussione lac
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  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Frank stai semplicemente essendo testardo, facendo finta di non capire (spero).

Primo, come ti sta provando a spiegare Hog, non c'è nessun motivo per cui la capitalizzazione di borsa debba esse la miglior proxy delle prospettive e stato di salute di un paese (e non lo è) e di un ipotetico ideale "portafoglio mondo" da cui sovra/sotto pesare i diversi paesi*, anche perchè come ti ha fatto notare è ovviamente funzione delle società quotate e porzione molto variabile del GDP di un paese. Oltretutto finiresti per dimenticarti completamente di paesi fisicamente piccoli, ma magari con economie solide, mercati finanziari sviluppati e fior fiore di società, che peraltro prese singolarmente peserebbero molto di più di colossi USA (e mi riferisco per esempio a Svizzera, Australia, Singapore, Germania e via così) come descritto nella nota in fondo.

Ma cosa peggiore, non è di certo la miglior proxy della performance futura azionaria (anche perchè quella dipende dai fondamentali macro e micro e il loro andamento nel tempo, non certo dalle dimensioni di partenza), questo perchè come ti ho già provato a dire, espone a vari fattori (growth, size, short&long term reversal) a cui non vorresti essere esposto. L'EW automaticamente espone alla leg buona di quei fattori e ti aiuta a cogliere un po' di mean reversion dei mercati (peraltro fenomeno altrimenti difficile da catturare se non in maniera naive sul lungo termine). Non per niente ti saresti trovato sovraesposto su UK a inizio '900, esposto per il 70% sugli USA nel 1929, esposto per quasi il 50% sul Giappone pre-bolla a fine anni '80 inizi anni '90, sovra-esposto di nuovo alla bolla tech USA nel '00 e completamente dimenticato degli emergenti nell'ultimo 20ennio (anzi, pesandoli maggiormente solo prima che crashassero peggio degli altri nel 2009) e questo non è un caso o sfiga come sembravi voler dire, ma semplicemente perchè il market cap ti espone inevitabilmente e ripetutamente a queste situazioni.

Se tu hai dati che mostrano che il CW sia meglio dell'EW o ragioni per pensare che tutti quei fattori smetteranno di funzionare (e anzi, si invertiranno!), immagino saremo tutti lieti di ascoltare, altrimenti se ne devi fare di nuovo una questione di semantica, partire con esempi semplicistici e irreali, fare USA vs Tanzania, per me puoi anche evitare di rispondere.

p.s. piccola nota di colore a riguardo. Qualche giorno fa un money manager di una nota società di asset management americana sulla west coast, oltre a ricordarmi che l'EW soprattutto a livello di singoli indici nazionali è ovviamente difficile da implementare per motivi di commissioni, mi diceva in maniera provocatoria che una delle ragioni per cui la comunità finanziaria dei practitioners e anche dell'accademia era piuttosto restìa ad utilizzare come benchmark gli indici EW, non è perchè non rappresentino il "vero mondo" (di Frank ci aggiungerei io :D ) o perchè non si creda nella maggior performance, ma perchè farebbe sfigurare tanti nell'industria dell'investment management (anche autorevoli, dato che non basterebbe battere l'S&P 500 dell'1/2% annuo net of fees e ora con il business che sta rischiando moltissimo sarebbe meno opportuno che mai) e anche nell'accademia, con cui tante anomalie scomparirebbero (o meglio, l'EW le incorporerebbe, ma riducendo il lavoro e la quantità di paper sofisticati da scrivere :D ).

*peraltro anche se tu avessi ragione su tutto, di certo gli indici non fanno quello che vorresti tu, nè quello che tu chiami "portafoglio mondo reale", perchè ad esempio, prendendo solo mid e large cap, gli USA dovrebbero pesare "solo" il 40% (e non il 46%) del totale e tra le prime 10 società per capitalizzazione dell'ACWI mancano del tutto quelle cinesi (che sarebbero 2, PetroChina e ICBC), di HK (China Mobile), UK (Royal Dutch) e sottopesano molto la Germania, la Svizzera e l'Australia... proprio perchè pesano prima a livello di paese e poi di società. Quindi, comunque, saresti sovrappesato su certi paesi. Fonte: FT Global 500
 
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Primo, come ti sta provando a spiegare Hog, non c'è nessun motivo per cui la capitalizzazione di borsa debba esse la miglior proxy delle prospettive e stato di salute di un paese (e non lo è) e di un ipotetico ideale "portafoglio mondo" da cui sovra/sotto pesare i diversi paesi*, anche perchè come ti ha fatto notare è ovviamente funzione delle società quotate e porzione molto variabile del GDP di un paese.
Ma io non posso investire sulla porzione di GDP non quotata. L'Unione Sovietica non era presente nel MSCI ACWI, ma anche loro producevano ricchezza.
Io quello che faccio e' non valutare "le prospettive e stato di salute di un paese". Semplicemente mi compro tutto il mondo (quello che si puo comprare) cosi com'e'.
Poi lascio al mercato il compito di cambiarne la valutazione delle varie parti, se e' il caso.

Oltretutto finiresti per dimenticarti completamente di paesi fisicamente piccoli, ma magari con economie solide, mercati finanziari sviluppati e fior fiore di società, che peraltro prese singolarmente peserebbero molto di più di colossi USA (e mi riferisco per esempio a Svizzera, Australia, Singapore, Germania e via così) come descritto nella nota in fondo.
La nota in fondo non dice che ci sono vari indici mondiali pesati per capitalizzazione , ciascuno con le sue regole e non sono regole semplici.
Alla fine pero le differenze sono raramente sostanziali e i fior fiore di societa sono incluse in tutti gli indici mondiali.

Ma cosa peggiore, non è di certo la miglior proxy della performance futura azionaria (anche perchè quella dipende dai fondamentali macro e micro e il loro andamento nel tempo, non certo dalle dimensioni di partenza), questo perchè come ti ho già provato a dire, espone a vari fattori (growth, size, short&long term reversal) a cui non vorresti essere esposto.
Ma io non voglio fare queste considerazioni. Altrimenti perche non le dovrei fare anche per l'S&P500 e comprare piu compagnie piccole e vendere quelle piu grandi ?

L'EW automaticamente espone alla leg buona di quei fattori
Lo dici tu che e' buona. A volte lo e', a volte no. Io semplicemente evito di fare la scelta.

e ti aiuta a cogliere un po' di mean reversion dei mercati
La mean reversion non esiste; i mercati non hanno studiato statistica. Loro continuano per la loro strada. Se i fondamentali non cambiano (ed e' un grosso se) alla fine i risultati rifletteranno quei fondamentali, al di la di possibili deviazioni temporanee.

(peraltro fenomeno altrimenti difficile da catturare se non in maniera naive sul lungo termine). Non per niente ti saresti trovato sovraesposto su UK a inizio '900, esposto per il 70% sugli USA nel 1929, esposto per quasi il 50% sul Giappone pre-bolla a fine anni '80 inizi anni '90, sovra-esposto di nuovo alla bolla tech USA nel '00 e completamente dimenticato degli emergenti nell'ultimo 20ennio (anzi, pesandoli maggiormente solo prima che crashassero peggio degli altri nel 2009)
Non sarei mai stato sovraesposto o sottoesposto, ma sempre esposto.
Nel 1900 chi te lo diceva di sovraesporre gli USA e non la Russia ?
E non sai che nel corso del XX secolo il ritorno del mercato azionario UK e' stato circa uguale a quello del mercato USA, nonostante la drammatica differenza di crescita del GDP ?
Il Giappone poi al massimo e' arrivato al 20%, non certo al 50%.

e questo non è un caso o sfiga come sembravi voler dire, ma semplicemente perchè il market cap ti espone inevitabilmente e ripetutamente a queste situazioni.
Il market cap mi tiene investito in quello che c'e' a disposizione. Poi ciascuno puo fare le sue considerazioni e giudicare se deve essere piu o meno investito.

con esempi semplicistici e irreali, fare USA vs Tanzania, per me puoi anche evitare di rispondere.
Se la tua teoria non funzione nemmeno con un esempio semplicissimo, e' fortemente dubbio che funzioni con la realta complessa.

perchè farebbe sfigurare tanti nell'industria dell'investment management (anche autorevoli, dato che non basterebbe battere l'S&P 500 dell'1/2% annuo net of fees e ora con il business che sta rischiando moltissimo sarebbe meno opportuno che mai) e anche nell'accademia, con cui tante anomalie scomparirebbero (o meglio, l'EW le incorporerebbe, ma riducendo il lavoro e la quantità di paper sofisticati da scrivere :D ).
Ah, quindi ci sono i benefattori che rinunciano a guadagnare miliardi per non far sfigurare qualcuno ? Diamogli il Nobel per la Pace.
Poi cosa sarebbe questa cosa del "business che sta rischiando moltissimo" ?

*peraltro anche se tu avessi ragione su tutto, di certo gli indici non fanno quello che vorresti tu, nè quello che tu chiami "portafoglio mondo reale", perchè ad esempio, prendendo solo mid e large cap, gli USA dovrebbero pesare "solo" il 40% (e non il 46%) [/QUOTE]
No, invece prendiamo anche small. Che e' non ti piacciono ? Prima i paesi small vanno bene e ora le compagnie small no ?
 
Ma io non posso investire sulla porzione di GDP non quotata. L'Unione Sovietica non era presente nel MSCI ACWI, ma anche loro producevano ricchezza.
Ma le società quotate beneficiano della crescita del GDP.

Ma io non voglio fare queste considerazioni. Altrimenti perche non le dovrei fare anche per l'S&P500 e comprare piu compagnie piccole e vendere quelle piu grandi ?
Infatti ti sarebbe convenuto.

Lo dici tu che e' buona. A volte lo e', a volte no. Io semplicemente evito di fare la scelta.
Quando riformerai l'asset pricing e smentirai Buffett&Co. facci sapere ;)

La mean reversion non esiste; i mercati non hanno studiato statistica. Loro continuano per la loro strada. Se i fondamentali non cambiano (ed e' un grosso se) alla fine i risultati rifletteranno quei fondamentali, al di la di possibili deviazioni temporanee.
Il fatto che sia molto difficile da cogliere, non significa che non esista. Dopo periodi di forte performance, si alternano periodi di bassa performance e non a caso il rendimento continua a oscillare intorno a quel 6-6.5% reale di lungo, e le oscillazioni non sono proprio trascurabili.

Non sarei mai stato sovraesposto o sottoesposto, ma sempre esposto.
Nel 1900 chi te lo diceva di sovraesporre gli USA e non la Russia ?
Infatti ti saresti trovato esposto pure sulla Russia con il market cap e non di poco.

E non sai che nel corso del XX secolo il ritorno del mercato azionario UK e' stato circa uguale a quello del mercato USA, nonostante la drammatica differenza di crescita del GDP ?
Ho detto che a inizio '900 la tua esposizione sull'UK sarebbe stata maggiore degli USA, peccato che nel 20ennio successivo poi UK abbia avuto una performance reale negativa, mentre gli USA siano circa triplicati (e poi grazie al tuo cap-weighted ti saresti trovato esposto per quasi il 60% sugli USA pre-'29... avanti così Frank!!! :D ). E ripeto, non sto prendendo casi specifici, il CapW ti ci espone ripetutamente a queste situazione, prendendo semplicemente ciò che vale di più (a livello assoluto, non rispetto ai fondamentali o flussi di cassa che produce!)

Il Giappone poi al massimo e' arrivato al 20%, non certo al 50%.
Dati Frank, non chiacchiere :)

mktcap.jpg


Se la tua teoria non funzione nemmeno con un esempio semplicissimo, e' fortemente dubbio che funzioni con la realta complessa.
La mia teoria funziona benissimo, l'EW batte il CW (e lo fa su ogni orizzonte temporale e asset class, ti invito a dimostrarmi il contrario ;) ):
11-0329-zSPX-and-equal-weighted-730x413.jpg
Dati Frank, non chiacchiere :)

Ah, quindi ci sono i benefattori che rinunciano a guadagnare miliardi per non far sfigurare qualcuno ? Diamogli il Nobel per la Pace.
Benefattori un corno, è proprio il contrario: se dovessero competere con un 12/13% annuo di benchmark vanno a casa, il problema è che chiunque è di difficile replica causa costi di commissione :D

Poi cosa sarebbe questa cosa del "business che sta rischiando moltissimo" ?
Tutto il business dell'investment management e soprattutto dell'active management è sotto pressione enorme (da anni ormai) e le fees si stanno comprimendo da tempo (non a caso assunzioni a zero, anzi è una delle divisioni con più teste tagliate) . Tante firm ad esempio stanno seguendo il trend buttandosi su ETF attivi (vedi PIMCO con il suo flagship fund), dove c'è ancora bisogno del money manager, ma i costi son molto minori. Lo stesso Gross in un'intervista qualche tempo fa diceva a Gabelli (di Gamco) che quest'ultimo sarebbe stato fuori del business in 15 anni :D D'altronde è da sempre che non "generano alfa" a livello aggregato, adesso che ci son soluzioni a basso costo (o alternative investments più accessibili), diventa un problema vero.

No, invece prendiamo anche small. Che e' non ti piacciono ? Prima i paesi small vanno bene e ora le compagnie small no ?
Gli indici MSCI più comuni (i.e. l'MSCI ACWI o World e via così) son costruiti solo su Mid + Large Cap, per fare la comparison ovviamente ho escluso le small. ;)
 
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Vabbe', io ho cercato di farti capire che l'EW e' esposto all' arbitrarieta di chi decide cosa va messo dentro e cosa no.
20 anni fa non potevi investire un Russia, ne' in Cina, nemmeno se volevi. Quando e' che decidi che ora vanno messi in portafoglio con l stesso peso degli USA ?
E se a suo tempo avevi deciso per Russia e Cina, perche non lo Zimbabwe ?

Le societa quotate beneficiano della crescita del GDP, ma cio non e' detto che sia vero per la loro quotazione. Come ti ho detto, UK e USA nel XX Secolo ne sono la prova provata. Negli ultimi anni il GDP cinese e' continuato a salir, ma le quotazioni delle compagnie cinesi sono scese.

In piu, c'e' la volatilita dovuta alla scelta di un punto di equilibrio diverso da quello naturale, come illustrato nell' esempio di cui sopra. Piccole differenze di performance relativa fra settori del portafoglio portano a grandi oscillazioni del valore del portafoglio.

Finalmente, la crisi del settore di cui parli e' la crisi di alcuni. Altri, fondi indice, ETF, gestioni per HNW, stanno facendo soldi a palate.

Alternative Indexing Beware!
 
Finalmente, la crisi del settore di cui parli e' la crisi di alcuni. Altri, fondi indice, ETF, gestioni per HNW, stanno facendo soldi a palate.

Non ho specificato bene, ma ovviamente d'accordo con te, intendevo active management tradizionale (i.e. mutual funds), ETF/ETN continuano ad essere uno dei business più in crescita (soprattutto quelli attivi) e come sempre wealth management relativamente stabile. E gli alternativi (HFs, prop house, SIF e via così), ovviamente a sorti alterne a secondo della performance che generano :)
 

Nell'esempio da me indicato, uso proprio indici cap weighted (a basso costo, ma non quanto vorrei :D).
L'allocazione EW per macro-aree, è, se vuoi vederla in altra ottica, una scelta di asset allocation.
Dal mio punto di vista tu continui a sottovalutare l'aspetto benefico di ribilanciamento per macro-aree (ripeto, macro-aree non Cina o Russia). Tra l'altro questo ribilanciamento annuale potrebbe essere anche efficace per trarre profitto dalle oscillazioni dei cambi valutari, anche quando il mercato azionario è laterale. Ma è solo una supposizione :)
Ma non vorrei dilungarmi ulteriormente sul tema, penso di avere esposto gli argomenti che avevo da dire.

Cambiando discorso, ho trovato ieri sera, grazie ad un articolo su IndexUniverse Europe, questo sito con molte informazioni e paper su indici smart beta.
 
Nell'esempio da me indicato, uso proprio indici cap weighted (a basso costo, ma non quanto vorrei :D).
L'allocazione EW per macro-aree, è, se vuoi vederla in altra ottica, una scelta di asset allocation.

Ma le macroaree pure sono arbitrarie:
L'europa e' una, oppure prendiamo eurozone e resto d'europa ?
Mettere in mezzo l'europa dell' est, con la sua economia ancora ben diversa da quella dell' ovest e' giusto o no ?
La Russia e' Europa, Europa Est, Emergenti ?

L'america la consideri una, o dividi Sud e Nord ?

L'India sta con l'Indonesia, o con Giappone e Australia ?

La Corea del Sud e' developed o no ? MSCI dice una cosa, FTSE ne dice un' altra. Tu a chi credi e perche ?

Quello he stai facendo e' prendere un CW e poi togli un po' da alcuni e metti un po' ad altri.
Se ci azzecchi fai piu soldi, se sbagli ne fai di meno.
In ogni caso ti ritrovi con un portafoglio piu volatile.
Tu forse lo sai che la Cina fara meglio dell' UK (non GDP, ma quotazione delle sue compagnie!). Io so di non saperlo.
 
In ogni caso ti ritrovi con un portafoglio piu volatile.

Se questo è il prezzo da pagare per puntare ad un rendimento maggiore, sono disposto a pagarlo. Non a caso si parla di tilt su small caps.

Il ribilanciamento serve proprio a smorzare le creste di volatilità e compensare la sottoperformance e sovraperformance per macro-area di anno in anno, o a compensare tra large-mid e small caps.

Quanto ai paesi, continui a soffermarti sul particolare e non sulla visione d'insieme. Che c'entra se il Sud Corea è negli emerging markets o nei paesi sviluppati. Io ne possiedo una fetta in entrambi i casi. Ed anche se mancasse questo specifico paese, o anche altri, un portafoglio come quello ipotizzato è dal mio punto di vista semplice da gestire e sufficientemente diversificato.
 
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ISIN LU0274208692

Importo da investire 10.000€

Alcune domande:

Dove mi conviene acquistare su Xetra o Milano?
Rispetto all'acquisto di un fondo come potrebbe essere l'M&G Global Growth sullo stesso sottostante devo sapere qualcosa? Leggo che una quota costa 27,68€ come devo regolarmi con il prezzo in acquisto? Ho un portafoglio di circa 6 fondi a gestione attiva e vorrei cambiare strumento di investimento.
Questo etf è armonizzato sullo XETRA?
 
. Che c'entra se il Sud Corea è negli emerging markets o nei paesi sviluppati. Io ne possiedo una fetta in entrambi i casi.
La fetta che possiedi facendo EW e' diversa nei due casi.
Sarebbe la stessa fetta e non ti interessa la distinzione se facessi CW.
 
Non ho capito esattamente cosa intendi per "etf validi solo euro". Ci sono degli etf hedged ma di certo non sui paesi emergenti.

Ogni volta che acquisti un etf su Borsa Italiana acquisti un etf quotato in EUR. L'indice che viene replicato può essere calcolato in USD. I titoli che compogono l'indice sono quotati nella valuta corrispondente al paese dove i titoli sono listati (Turchia = lira turca, Sud Africa = Rand, e via dicendo). Il fatto che molto spesso l'indice sia calcolato in USD è solo un far di conto per convenzione, in quanto trattasi di un servizio fornito dall'index provider (msci, ftse, s&p, ecc.). Acquistando l'etf ti esponi al rischio cambio rispetto ai titoli che compongono l'indice, in funzione della percentuale di ciascun paesi.

Ci sono poi anche altri casi, vedi l'indice S&P Bric 40 che considera solo titoli listati nelle borse di mercati sviluppati - pur dando la possibilità di investire in aziende dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) - vale a dire titoli listati a Hong Kong Stock Exchange, London Stock Exchange, NASDAQ, e NYSE Euronext. L'indice viene calcolato sia in USD che EUR.

perdona la banalità ma la questione è fondamentale e devo capirla in maniera chiara e precisa 1 volta per tutte.

esempio: investo 1000€ su un etf legato all'andamento dell'indice SP500 americano (costi commissioni etc tutto 0 per semplicità)

dopo il primo anno, il mio etf è salito del 10%, ma allo stesso tempo l'euro ha guadagnato sul dollaro il 10%. risultato ==> 0 giusto?

esempio: €/$= 1,4 acquisto 280 quote dell'etf a 5 $

dopo un anno le quote valgono 5,5$ ma €/$=1,54

1000€ avevo prima e 1000€ mi ritroverei adesso giusto?

se così fosse, voi come fate a stare "tranquilli" ad investire nei mercati non europei ? mi sfugge un passaggio che renda l'investimento meno volatile? Perchè a guardare gli etf così il rischio cambio è una componente fondamentale qualora fosse presente, e da non sottovalutare, e sinceramente per quanto uno possa essere ferrato in macroeconomia, analisi scenari etc mi riesce difficile che riesca ad indovinare oggi quale sarà il cambio €/$ (se ancora ci sarà) fra 6-7-15 anni..

spero tanto che mi diate dell'ignorante ;)

edit: trovato la risposta su borsaitaliana per gestire il problema, ma di fatto non si può mica eliminarlo..

"Come si può notare la modalità di negoziazione in EUR dà una percezione più immediata e semplice dell'apprezzamento / deprezzamento del proprio investimento nell'ETF in quanto il rischio di cambio è già incorporato nel valore in EUR dell'ETF che si forma sul mercato di Borsa Italiana."

consigli? ad ogni etf comprato extra ue vi coprite sul cambio per lo stesso importo o semplicemente accettate il rischio?
 
Ultima modifica:
dopo il primo anno, il mio etf è salito del 10%, ma allo stesso tempo l'euro ha guadagnato sul dollaro il 10%. risultato ==> 0 giusto?

esempio: €/$= 1,4 acquisto 280 quote dell'etf a 5 $

dopo un anno le quote valgono 5,5$ ma €/$=1,54

1000€ avevo prima e 1000€ mi ritroverei adesso giusto?

Esatto.

Io investo sul lungo periodo ed in modo diversificato su molti paesi e valute differenti. Ritengo che nel lungo termine l'effetto cambio sia poco rilevante per l'azionario, anche perché parto dal presupposto di ribilanciare periodicamente le posizioni.

Però mi sembra giusto ridurre l'esposizione al rischio cambio scegliendo di inserire in portafoglio solo titoli obbligazionari area euro.

E' solo il mio modo di vedere gli investimenti.... è giusto per me, in quanto mi sembra ragionevole, ma non dico che sia giusto per tutti....
 
Esatto.

Io investo sul lungo periodo ed in modo diversificato su molti paesi e valute differenti. Ritengo che nel lungo termine l'effetto cambio sia poco rilevante per l'azionario, anche perché parto dal presupposto di ribilanciare periodicamente le posizioni.

Però mi sembra giusto ridurre l'esposizione al rischio cambio scegliendo di inserire in portafoglio solo titoli obbligazionari area euro.

E' solo il mio modo di vedere gli investimenti.... è giusto per me, in quanto mi sembra ragionevole, ma non dico che sia giusto per tutti....

quindi secondo la tua esperienza nell'azionario alla lunga i cambi si "neutralizzano"? della serie se il dollaro crolla sull'euro questo è compensato dal fatto che gli indici americani dovrebbero salire per il maggior export e viceversa?

se hai voglia cmq ho aperto la discussione specifica per parlarne meglio senza andare OT ;)

http://www.finanzaonline.com/forum/...tra-ue-e-coprirsi-sul-cambio-chiarimenti.html
 
quindi secondo la tua esperienza nell'azionario alla lunga i cambi si "neutralizzano"? della serie se il dollaro crolla sull'euro questo è compensato dal fatto che gli indici americani dovrebbero salire per il maggior export e viceversa?

Ti ringrazio per la fiducia (mal riposta :p) ma qualunque persona seppure con esperienza non ha la sfera di cristallo. Anche se la conoscenza del passato dovrebbe aiutare per evitare certi errori. Uso il condizionale perché ci sono i bias comportamentali, che probabilmente pesano di più di qualsiasi strategia impostata a mente fredda.... poi nei momenti topici si fanno le ca**ate :D

Sto divagando... ma ti è sfuggita una parola magica nel mio discorso .... ribilanciamento.

Ci sono pareri discordanti sull' hedging del currency risk, anche da parte degli "esperti".
 
scusate cos'è l'EW ???in parole semplici......
 
scusate cos'è l'EW ???in parole semplici......

Equal Weight. Invece di investire proporzionalmente alla capitalizzazione del sottoinsieme in questione, si investono gli stessi soldi in tutti i sottoinsiemi.

Se il mercato e' quello mondiale ed i sottoinsiemi sono i singoli paesi, investi la stessa frazione sugli USA e sull' Italia (e, perche no, sull' Estonia).
Se il mercato e' il mercato azionario USA e i sottoinsiemi sono le singole compagnie, investi gli stessi soldi su Exxon e sull' ultima delle startup quotate.

Tutto dipende dalla scelta dei sottoinsiemi che uno fa.

Viceversa, nel Capitalization Weighted, una volta scelto il mercato di riferimento, l'allocazione e' univocamente definita.
 
Equal Weight. Invece di investire proporzionalmente alla capitalizzazione del sottoinsieme in questione, si investono gli stessi soldi in tutti i sottoinsiemi.

Se il mercato e' quello mondiale ed i sottoinsiemi sono i singoli paesi, investi la stessa frazione sugli USA e sull' Italia (e, perche no, sull' Estonia).
Se il mercato e' il mercato azionario USA e i sottoinsiemi sono le singole compagnie, investi gli stessi soldi su Exxon e sull' ultima delle startup quotate.

Tutto dipende dalla scelta dei sottoinsiemi che uno fa.

Viceversa, nel Capitalization Weighted, una volta scelto il mercato di riferimento, l'allocazione e' univocamente definita.

e l'EW batte il CW ???

Sorprendente ...
 
e l'EW batte il CW ???

Sorprendente ...

Beh, per prima cosa bisogna capire quale EW, perche ce ne sono infiniti, mentre il CW e' uno.
Poi va considerato che mentre tutti potrebbero essere CW, solo pochi possono essere EW, se le capitalizzazioni sono diverse.
Infatti, la media di tutti gli investitori e' certamente CW, mentre mai potrebbe essere EW, a meno che tutti i sottosettori non abbiano la stessa capitalizzazione (la Lettonia vale quanto gli USA, o pet.com vale quanto google.com), oppure che le varie interpretazioni dell' EW non siano grandemente diverse l'una dall' altra.

Infine va riflettuto sul fatto che un EW altri non e' che un CW ed in piu un investimento supplementare in certi sottosettori.
La parte CW chiaramente non puo essere origine di alcuna sovraperformance. Non rimane che quest'investimento supplementare nei sottosettori che capitalizzano di meno.
Allora siamo proprio sicuri che Regeneron (#500 nell' S&P500) deve sovraperformare Exxon (#1 nell' S&P500) ?
Oppure che la Spagna (1% della capitalizzazione mondiale) debba sovraperformare gli USA (45%) ?
 
Beh, per prima cosa bisogna capire quale EW, perche ce ne sono infiniti, mentre il CW e' uno.
Poi va considerato che mentre tutti potrebbero essere CW, solo pochi possono essere EW, se le capitalizzazioni sono diverse.
Infatti, la media di tutti gli investitori e' certamente CW, mentre mai potrebbe essere EW, a meno che tutti i sottosettori non abbiano la stessa capitalizzazione (la Lettonia vale quanto gli USA, o pet.com vale quanto google.com), oppure che le varie interpretazioni dell' EW non siano grandemente diverse l'una dall' altra.

Infine va riflettuto sul fatto che un EW altri non e' che un CW ed in piu un investimento supplementare in certi sottosettori.
La parte CW chiaramente non puo essere origine di alcuna sovraperformance. Non rimane che quest'investimento supplementare nei sottosettori che capitalizzano di meno.
Allora siamo proprio sicuri che Regeneron (#500 nell' S&P500) deve sovraperformare Exxon (#1 nell' S&P500) ?
Oppure che la Spagna (1% della capitalizzazione mondiale) debba sovraperformare gli USA (45%) ?

interrogativi molto plausibili .

Se l'EW si riferisce al mercato azionario mi pare difficile pensare che sottopesare gli USA a favore di altre nazioni possa aver portato a sovraperformance
 
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