maracaibo+
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Il tasso di cambio del broker a parere mio non può divergere tanto dal tasso di cambio indicato dalla Banca d'Italia . È molto diverso il cambio indicato dal broker di quello indicato da chi ti ha elaborato il report fiscale?Grazie mille, è la conferma che cercavo.
Se non ti dispiace ne approfitto per chiederti un altro parere: è giusto che le transazioni realizzate in valuta estera, in fase dichiarativa, vadano convertite al cambio del giorno riportato da banca Italia invece che al tasso specifico presente sul rendiconto rilasciato dal broker?
A giudicare da quanto mi hai risposto prima si direbbe di no, ti cito al riguardo: "utilizza il cambio indicato nello estratto conto del intermediario, arrotondando all'unità di euro . Se l'intermediario non indica il cambio , va utilizzato il cambio medio del mese che puoi consultare sul sito di Banca d'Italia".
Eppure, l'orrendo servizio online al quale mi sono rivolto per la dichiarazione (assistenza pari a zero), ha ricalcolato il tasso di cambio secondo questo criterio, argomentando che quello del broker non è un cambio ufficiale, e quindi preferendo una soluzione "prudenziale".
Personalmente sono consapevole che per determinare il controvalore degli asset ai fini ivafe sia corretto utilizzare il cambio del giorno di banca Italia, tuttavia non sono affatto sicuro che sia corretto applicare lo stesso principio per l'elaborazione delle minus/plus relative il quadro RT.
Voglio dire: se il broker, in fase di acquisto/vendita mi ha convertito la liquidità secondo uno specifico tasso di cambio riportato nel rendiconto fiscale di fine anno, che il tasso sia ufficiale o meno (dunque pur considerato un ipotetico spread), per quale motivo dovrei dichiarare qualcosa di diverso rispetto quanto ho pagato di fatto?
Tanto più che la differenza tra quando speso realmente e quanto dichiarato secondo questo ricalcolo, in casi di numerose transazioni e di importi elevati, può facilmente produrre divergenze importanti.
Supongo che probabilmente che se vedi divergenze importanti tra i dati del report e quelli indicati nella piataforma del broker per plusvalenze e minusvalenze sia dovuto al fatto che la piattaforma per far il calcolo di questi valori utilizza la media ponderata per tutti gli strumenti finanziari e chi elabora i dati del report utilizza come chiede l'agenzia delle entrate il metodo di calcolo Lifo per tutti gli strumenti , tranne che per gli ETF armonizzati.