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Domande sul regime dichiarativo (vol. II)

kidkurry ha scritto:
Guarda, io ti posso riportare i criteri utilizzati nella redazione del mio quadro RT, che sono stati ritenuti corretti dall'ADE in sede di verifica :

1. Operazioni in valuta
Tutte le operazioni in valuta diversa dall’euro e non già convertite dal Broker, per quanto possibile, sono state convertite al cambio del giorno in cui è avvenuta l’operazione di acquisto o vendita dello strumento finanziario, utilizzando i cambi giornalieri disponibili su:
https://tassidicambio.bancaditalia.it/terzevalute-wf-ui-web/timeSeries
I saldi al 31/12/2021 delle attività finanziarie detenute presso i broker esteri espressi in valuta diversa dall’euro, sono stati convertiti ai fini della redazione del quadro RW, con i cambi indicati nel provvedimento del Direttore Agenzia delle Entrate del 17/01/2022 prot. N. 13543/2022.
2. Brokers
Al 31/12/2021 sono in essere i seguenti rapporti con saldo maggiore di zero:
- INTERACTIVE BROKERS (U.K.) Ltd in euro.
- Tradestation Securities Future in $
- Tradestation Securities Equity in $
- Tastyworks in $
3. Determinazione dei corrispettivi
Per la determinazione dei corrispettivi sono stati utilizzati criteri differenziati come segue:
- Forex e CFD: somma algebrica dei profit/loss convertiti in euro e se maggiori di zero sono stati indicati nel rigo rt1 sez. I e/o rt21 sez. II, se minori di zero nel rigo rt2 sez. I e/o rt22 sez. II;
- Future: somma algebrica dei profit/loss convertiti in euro e se maggiori di zero sono stati indicati nel rigo rt1 sez. I e/o rt21 sez. II, se minori di zero nel rigo rt2 sez. I e/o rt22 sez. II;
- Options, Stocks, FOPs: somma algebrica delle vendite convertite in euro nel rigo rt1 sez. I e/o rt21 sez. II, somma algebrica degli acquisti convertiti in euro nel rigo rt2 sez. I e/o rt22 sez. II;
- Altri costi, commissioni, interessi e differenziali minori (anche da conversione in euro), sono indicati nel rigo rt2 sez. I e/o rt22 sez. II;



In base a questo criterio, relativamente ai futures, che io usi la somma algebrica dei profit/loss o la somma algebrica della vendite e degli aquisti...il risultato non cambia
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Molto interessante, grazie
 
Ciao, volevo condividere la mia situazione per essere sicuro di aver capito bene quali sono gli obblighi fiscali che dovrò rispettare dal 2023.

Nel corso del 2022 ho aderito a un piano di stock option lanciato dall'azienda per cui lavoro.
Le azioni sono depositate presso una SIM estera e, a titolo di informazione, il conto titoli non viene movimentato.
Per tre anni non posso vendere le azioni e nemmeno trasferire il conto titoli.
Se non ho capito male devo:
1 - versare l'imposta sostitutiva del 26% sui dividendi (codice tributo 1035) entro il 16 del mese successivo al trimestre di riscossione
2 - versare l'ivafe (ma non ho capito se il 30/6 o il 30/11 e se devo versare solo il saldo o anche l'acconto)
3 - presentare i quadri RM (per i dividendi) ed RW (per il monitoraggio fiscale/IVAFE)

Ho capito bene?
Qualcuno mi può chiarire il punto sull'ivafe?

Grazie
 
nencio ha scritto:
Ciao, volevo condividere la mia situazione per essere sicuro di aver capito bene quali sono gli obblighi fiscali che dovrò rispettare dal 2023.

Nel corso del 2022 ho aderito a un piano di stock option lanciato dall'azienda per cui lavoro.
Le azioni sono depositate presso una SIM estera e, a titolo di informazione, il conto titoli non viene movimentato.
Per tre anni non posso vendere le azioni e nemmeno trasferire il conto titoli.
Se non ho capito male devo:
1 - versare l'imposta sostitutiva del 26% sui dividendi (codice tributo 1035) entro il 16 del mese successivo al trimestre di riscossione
2 - versare l'ivafe (ma non ho capito se il 30/6 o il 30/11 e se devo versare solo il saldo o anche l'acconto)
3 - presentare i quadri RM (per i dividendi) ed RW (per il monitoraggio fiscale/IVAFE)

Ho capito bene?
Qualcuno mi può chiarire il punto sull'ivafe?

Grazie
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1) l'imposta sui dividendo si paga solo una volta a saldo entro il 30 giugno . Compili il quadro RM con il dividendo lordo .L'importo da pagare è riportato sul rigo RX7 . Il codice del tributo é il 1242 .
Se sono azioni italiane dovresti ricevere il dividendo da parte del broker estero con la ritenuta alla fonte del 26% .
Sullo estratto conto dovrebbe comparire la contabile del dividendo lordo e la ritenuta. Degiro fa così, immagino che sia la procedura per tutti i broker esteri . Se così non devi compilare il quadro RM.
2) Fino a 12 euro l'imposta non va versata. Se l'IVAFE è pari o superiore a 52 euro, oltre al saldo va pagato anche un acconto di pari importo per l'anno successivo, in pratica un'anticipazione d'imposta. Se l'IVAFE è pari o superiore a 258 euro, l'acconto va versato in due rate, la prima del 40% insieme al saldo entro il 30 giugno e la seconda del 60% entro il 30 novembre. Se invece l'IVAFE è inferiore a 258 euro, si versa il saldo a giugno e un unico acconto a novembre.
L'IVAFE ha codice tributo 4043 per il saldo, 4047 per la prima rata dell'acconto, 4048 per la seconda rata dell'acconto o per l'acconto in unica soluzione.
3)Giusto .
 
maracaibo+ ha scritto:
1) l'imposta sui dividendo si paga solo una volta a saldo entro il 30 giugno . Compili il quadro RM con il dividendo lordo .L'importo da pagare è riportato sul rigo RX7 . Il codice del tributo é il 1242 .
Se sono azioni italiane dovresti ricevere il dividendo da parte del broker estero con la ritenuta alla fonte del 26% .
Sullo estratto conto dovrebbe comparire la contabile del dividendo lordo e la ritenuta. Degiro fa così, immagino che sia la procedura per tutti i broker esteri . Se così non devi compilare il quadro RM.
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Le azioni sono francesi.
Ma quindi la scadenza del 16 è solo per gli istituti di credito e gli intermedari finanziari mentre per le persone fisiche è il 30 giugno ? Per capire meglio, saresti così gentile da dirmi a quale voce corrisponde nello Scadenzario Fiscale dell'AdE?
 
Si . 30 giugno é la scadenza per le persone fisiche.
La data di scadenza per istituti e intermediari finanziari non la conosco .
Il codice di tributo 1242 corrisponde al reditto di capitale di fonte estera.
 
Scusami Maracaibo, gli interessi sulla liquidità in giacenza su conto estero(non pensavo che me li avrebbero pagati a inizio anno coi tassi che c'erano) li devo dichiarare al netto frontiera o al lordo frontiera?
Nel caso di IBKR siamo soggetti alla ritenuta irlandese del 20/10%.
Grazie
 
Ciao ! Il fisco gli vuole lordo purtroppo.
Nel rigo RM12 . Devi indicare nella colonna 1, la lettera G che corrisponde a gli interessi dei conti correnti esteri. Nella colonna 2, il codice dello Stato estero : IE che corrisponde a l'Irlanda . Nella colonna 3, l’ammontare al lordo, poi nella colonna 4 l’aliquota del 26% e per ultimo nella colonna 6, l’imposta dovuta. Le altre colonne le devi lasciare vuote .
 
Grazie. Quindi se per assurdo l'aliquota alla fonte fosse all'80% si finirebbe per andare a smentarci.
 
Prego! Infatti. Dopo che sai come funziona la tassazione nel regime dichiarativo. Sta in te approfittare gli aspetti positivi e cercare di evitare quelli negativi.
 
Volevo chiederti un'altra cosa, visto che sei gentile:
gli interessi sulla liquidità di competenza 2022 che mi hanno corrisposto oggi da IBKR, vanno dichiarati nel 2022 o nel 2023?
é il principio di cassa o di competenza che si applica?
 
Non ho esperienza in merito perché Degiro non remunera la liquidità .
Facendo un ragionamento di logica . Devi guardare la data di valuta nella quale hai percepito gli interessi e non la data di disponibilità sul conto . Se la data di valuta è 31/12/2022 devono essere indicati nel 2022 se la data di valuta è a Gennaio devono essere indicati nel 2023 .
 
maracaibo+ ha scritto:
Non ho esperienza in merito perché Degiro non remunera la liquidità .
Facendo un ragionamento di logica . Devi guardare la data di valuta nella quale hai percepito gli interessi e non la data di disponibilità sul conto . Se la data di valuta è 31/12/2022 devono essere indicati nel 2022 se la data di valuta è a Gennaio devono essere indicati nel 2023 .
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Quoto, la data di valuta
 
maracaibo+ ha scritto:
Ciao ! Il fisco gli vuole lordo purtroppo.
Nel rigo RM12 . Devi indicare nella colonna 1, la lettera G che corrisponde a gli interessi dei conti correnti esteri. Nella colonna 2, il codice dello Stato estero : IE che corrisponde a l'Irlanda . Nella colonna 3, l’ammontare al lordo, poi nella colonna 4 l’aliquota del 26% e per ultimo nella colonna 6, l’imposta dovuta. Le altre colonne le devi lasciare vuote .
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Ciao, ho trovato questa cosa interessante su fiscomania.
Opterò per la tassazione ordinaria perchè passo al 36,5% (aliquota marginale effettiva) anzichè pagare il 20%+26%
A saperlo prima aprivo il conto intestandolo a mia moglie con aliquota 23%

Tassazione Degli Interessi Attivi Di Fonte Estera​

Nella categoria dei redditi finanziari rientrano anche gli interessi di fonte estera. Si tratta principalmente di interessi su conti correnti esteri, conti deposito o su titoli esteri. Qualora gli interessi vengano percepiti dal contribuente senza l’intervento di un intermediario residente gli stessi entrano nella dichiarazione dei redditi.

Il contribuente deve indicare tali interessi nel quadro RM, sezione V del modello Redditi PF. Questo per assoggettare tali proventi ad imposta sostitutiva del 26%. L’importo dell’imposta deve essere versato con le scadenze per il versamento delle imposte sui redditi. I proventi soggetti all’imposta sostitutiva di cui al D.Lgs. n. 239/1996 devono essere dichiarati per la parte maturata nel periodo di possesso e incassata, in modo esplicito o implicito, nel periodo di imposta.

Deve essere evidenziato che, il contribuente ha la facoltà di non avvalersi del regime di imposizione sostitutiva, potendo optare per la tassazione ordinaria IRPEF. In tal caso, gli interessi attivi di fonte estera vanno al confluire nel reddito imponibile IRPEF, scontando l’aliquota marginale applicabile al contribuente. Attraverso la tassazione ordinaria IRPEF il contribuente ha la possibilità di usufruire del credito di imposta per le imposte pagate all’estero (non usufruibile in caso di applicazione di imposta sostitutiva).
 
Compilazione quadro RW.

MI è venuto qualche dubbio:
1) in occasione dell'apertura di una nuova posizione, il periodo ai fini ivafe decorre da quel giorno o dal giorno della valuta (D+2 nel caso di titoli azionari/bond o D+1 nel caso di opzioni)?
Nel secondo caso, che è quello considerato dai broker residenti in Italia, l'inserimento dei dati si complica ancora di più, perchè se nello stesso giorno mi assegnano una put e rivendo subito una call, avrò non uno, ma due periodi in più da inserire.

2) Per la valorizzazione del cambio giorno per giorno, posso fare riferimento a quello indicato dal mio broker oppure devo recuperare il cambio ufficiale di Banca d'Italia?



Io penso di regolarmi così:
siccome quest'anno sono prevalenti gli acquisti, è più conservativo per me considerare che il nuovo periodo decorra dal giorno dell'apertura della nuova posizione, così da essere sicuro di non pagare meno di quanto dovuto e da inserire meno variazioni.
Applicherò il criterio che per me è più svantaggioso per la determinazione del cambio , proprio per evitare contestazioni su questioni di pochi euro.
Altra cosa che farò sarà di sottrarre al patrimonio in titoli da dichiarare, le posizioni short; è solo qui che temo rotture di scatole da parte dell'ade.
 
maracaibo+ ha scritto:
Si . 30 giugno é la scadenza per le persone fisiche.
La data di scadenza per istituti e intermediari finanziari non la conosco .
Il codice di tributo 1242 corrisponde al reditto di capitale di fonte estera.
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L'imposta sul dividendo riscosso a gennaio 2023 va pagata entro il 30 giugno 2024, giusto?
Se è così nel 2023 non devo compilare il quadro RM ma solo il quadro RW indicando il codice 5 a colonna 18, è corretto?
 
nencio ha scritto:
L'imposta sul dividendo riscosso a gennaio 2023 va pagata entro il 30 giugno 2024, giusto?
Se è così nel 2023 non devo compilare il quadro RM ma solo il quadro RW indicando il codice 5 a colonna 18, è corretto?
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Giusto, non devi compilare il quadro RM quest'anno. Corretto !
Codice 5 : Nel caso in cui i redditi relativi ai prodotti finanziari verranno percepiti in un successivo periodo d’imposta ovvero se i predetti prodotti finanziari sono infruttiferi. In questo caso è opportuno che gli interessati acquisiscano dagli intermediari esteri documenti o attestazioni da cui risulti tale circostanza.
 
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