MILANO (MF-DJ)--"I nostri contatti con Consorte e Sacchetti erano frequenti. E loro ci dicevano cosa stavano facendo. Gia' ai primi di maggio secondo i miei ricordi inizia l'operativita' di Unipol su Bnl con rastrellamenti sul mercato". Cosi' Gianfranco Boni, ex dirigente della B.P.Italiana ricostruisce nei verbali di interrogatorio i rapporti che intercorrevano tra lui, Giampiero Fiorani e gli ex vertici di Unipol Ass., Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti. Ai pm che gli chiedevano di approfondire questo particolare Boni rispondeva di non sapere "con chi operassero, forse Hedge fund inglesi, non tramite noi. Nella telefonata del 29 giugno 2005 Consorte mi disse che aveva un pacchetto del 4,99% da collocare in mani amiche perche' lo avevano acquistato prima di ricevere l'autorizzazione di Banca d'Italia e mi chiese se noi potevamo deliberare di salire al 5% invece che al 3,5% come concordato per parcheggiare queste azioni. Io ne parlai con Fiorani il quale disse che avrebbe sul punto sentito l'opinione di Fazio". In una telefonata successiva, spiega Boni, "Consorte mi chiama per concordare la cessione di queste azioni: loro vendevano tramite Euromobiliare e noi acquistavamo tramite Barclays. Consorte mi disse che le azioni erano gia' in Euromobiliare. A quel punto Consorte mi passo' Cimbri il quale mi disse che il prezzo di acquisto era 2,90, piu' alto della quotazione del titolo di quel giorno. Loro avevano acquistato per conto terzi ai blocchi nel pomeriggio e dovevano comunicare a Euromobiliare il nome dell'acquirente entro la mattina successiva'. Io allora feci l'operazione con Barclays che formalmente acquisto' le azioni, mentre aveva un equity swap con noi. Successivamente il 18 luglio 2005 Consorte mi chiamo' per parlare delle Call relative alla nostra partecipazione e accenno' anche al pacchetto Barclays dicendo che, diversamente dagli accordi fatti, quel pacchetto ce lo saremmo dovuto tenere". In un altro interrogatorio Boni torna a parlare della strategia seguita da Unipol Ass. nella scalata alla Bnl e ricorda che l'ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio avrebbe preferito, secondo quanto gli racconto Fiorani "che noi puntassimo su Bnl, ma per noi non era un buon obiettivo in quanto era una banca molto diversa" dalla nostra. Mcn (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl. May 19, 2006 13:33 ET (17:33 GMT)